dana_scully
|
venerdì 21 settembre 2012
|
tra frammenti di vita e città
|
|
|
|
Dall'incontro casuale tra Lila,appena tornata nella sua Bruxelles dopo un viaggio alla ricerca della propria identità, e Bilal, un iraniano, che ritorna nella città dopo 40 anni di assenza,parte un viaggio alla scoperta e riscoperta di Bruxelles: città multiculturale, in costante mutamento, un mix di edifici antichi e di nuove architetture con vetri, specchi e luci, elementi dominanti dell’epoca moderna. Welcome Home è, infatti, emblema di questa modernità e dell’esistenza dell’uomo moderno, oscillante tra la crisi, la distruzione e la rinascita. Lila è ora una persona nuova, più forte ed emancipata, pronta a lasciarsi alla spalle il suo passato e il suo ragazzo Benji.
[+]
Dall'incontro casuale tra Lila,appena tornata nella sua Bruxelles dopo un viaggio alla ricerca della propria identità, e Bilal, un iraniano, che ritorna nella città dopo 40 anni di assenza,parte un viaggio alla scoperta e riscoperta di Bruxelles: città multiculturale, in costante mutamento, un mix di edifici antichi e di nuove architetture con vetri, specchi e luci, elementi dominanti dell’epoca moderna. Welcome Home è, infatti, emblema di questa modernità e dell’esistenza dell’uomo moderno, oscillante tra la crisi, la distruzione e la rinascita. Lila è ora una persona nuova, più forte ed emancipata, pronta a lasciarsi alla spalle il suo passato e il suo ragazzo Benji. Il loro ritrovarsi è un incontro intenso, l’atmosfera è pesante per le parole non dette tra i due, e allo stesso tempo, elettrica per la loro attrazione fisica; Lila non è più un oggetto del desiderio, ma una donna decisa, una seduttrice. La loro sessualità è densa di fisicità, tanto che i loro corpi sembrano fondersi insieme in un’unica carne, ma oltre alla passione, tra i due amanti c’è anche il peso dell’ostilità e della diffidenza.
Tra l’alternarsi di questa pelle nuda, calda, e le immagini della città notturna,urbanizzata e fredda si scrive il destino di Lila, deciso dal tragico scontro con una macchina di alcuni giovani funzionari dell’UE, arroganti e pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono ed interessati solo al proprio divertimento.
Tom Heene, nel suo primo lungometraggio, ritrae la vita a Bruxelles e tratta le problematiche del rapporto con noi stessi e con gli altri in un film dalla struttura narrativa e temporale frammentaria, caratterizzato da pochi dialoghi, sostituiti dalla forza delle immagini della città e dei corpi; Welcome Home è infatti fortemente influenzato dal lavoro del regista nelle arti visive e digitali, tanto che il forte impatto visivo e l’estetica del film vanno a colmare la mancanza d’approfondimento dei personaggi , delle loro storie ed emozioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dana_scully »
[ - ] lascia un commento a dana_scully »
|
|
d'accordo? |
|
peer gynt
|
domenica 2 settembre 2012
|
giovani rampanti investono (ma non in borsa!)
|
|
|
|
Dramma di coppia che si svolge nella Bruxelles sede della Commissione europea. Una ragazza, Lila, torna dopo 3 mesi a Bruxelles dal suo compagno Benjamin, che ha deciso di lasciare. Dopo un aspro litigio in cui i ragazzi si affrontano usando più lingue (inglese, francese e olandese, alternati a seconda della temperatura della discussione), Lila prende la bicicletta e gira per la città, venendo infine investita da cinque giovani rampanti (che lavorano presso la Commissione), presti nel nascondere le prove di ciò che hanno combinato per poi disinteressarsene allegramente. Nella coppia i ruoli uomo-donna sono invertiti: in bocca a lei discorsi sul bisogno di star sola, di riflettere, di riprendersi la sua libertà che la vita di coppia opprime, in bocca a lui prediche (assai poco verosimili) sull'amoralità del fare sesso senza amore.
[+]
Dramma di coppia che si svolge nella Bruxelles sede della Commissione europea. Una ragazza, Lila, torna dopo 3 mesi a Bruxelles dal suo compagno Benjamin, che ha deciso di lasciare. Dopo un aspro litigio in cui i ragazzi si affrontano usando più lingue (inglese, francese e olandese, alternati a seconda della temperatura della discussione), Lila prende la bicicletta e gira per la città, venendo infine investita da cinque giovani rampanti (che lavorano presso la Commissione), presti nel nascondere le prove di ciò che hanno combinato per poi disinteressarsene allegramente. Nella coppia i ruoli uomo-donna sono invertiti: in bocca a lei discorsi sul bisogno di star sola, di riflettere, di riprendersi la sua libertà che la vita di coppia opprime, in bocca a lui prediche (assai poco verosimili) sull'amoralità del fare sesso senza amore. In sintesi, un dramma che suona falso, con una spruzzata politica (la mancanza di senso di responsabilità degli 'europeisti', che dopo l'investimento vanno a ballare in discoteca) che sembra messa apposta per fare del superficiale e attuale antieuropeismo, e con infine qualche esplicita scena di sesso che par messa lì per accileccare gli sprovveduti (e non ho nemmeno accennato al personaggio che Lila incontra ad inizio film, un iraniano tornato a Bruxelles dopo 40 anni di assenza, figura che sembra appiccicata al resto col chewing-gum). Da evitare accuratamente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a peer gynt »
[ - ] lascia un commento a peer gynt »
|
|
d'accordo? |
|
|