withwanderingsteps
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domenica 13 agosto 2017
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a distanza di 5 anni... sì, direi di sì.
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Che dire. Ho il brutto vizio di scampare ai blockbuster quando escono, per guardarli a pubblicità finite e cercare di capire quanto poco o troppo venivano valutati. Ho letto commenti secondo me immeritati.
Hunger Games, mi riferisco al primo film della saga, che poi tristemente precipita verso un'epica scontatezza rivoluzionaria (eccetto un notevole colpo di scena finale), è un bel film per ciò che cercava di essere. Mi ha trasmesso ansia, mi ha trasmesso senso di alienazione e una grande rabbia, che è esattamente ciò che nelle intenzioni della scrittrice doveva risultare la descrizione di questi giochi insensati.
Dopo la classica visione distopica del loro mondo - scontata sì, ma diciamo che di distopie ce ne sono talmente tante che è difficile essere originali -, ho trovato estremamente originale il culto della bellezza e dell'effimero dei "tributi", che ricorda tantissimo quando i sacrifici umani nell'epoca antica venivano sacrificati pieni di profumo, fiori e gioielli.
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Che dire. Ho il brutto vizio di scampare ai blockbuster quando escono, per guardarli a pubblicità finite e cercare di capire quanto poco o troppo venivano valutati. Ho letto commenti secondo me immeritati.
Hunger Games, mi riferisco al primo film della saga, che poi tristemente precipita verso un'epica scontatezza rivoluzionaria (eccetto un notevole colpo di scena finale), è un bel film per ciò che cercava di essere. Mi ha trasmesso ansia, mi ha trasmesso senso di alienazione e una grande rabbia, che è esattamente ciò che nelle intenzioni della scrittrice doveva risultare la descrizione di questi giochi insensati.
Dopo la classica visione distopica del loro mondo - scontata sì, ma diciamo che di distopie ce ne sono talmente tante che è difficile essere originali -, ho trovato estremamente originale il culto della bellezza e dell'effimero dei "tributi", che ricorda tantissimo quando i sacrifici umani nell'epoca antica venivano sacrificati pieni di profumo, fiori e gioielli... un bel connubio tra distopia moderna alla Truman Show e sensazioni ataviche. Abbastanza ovvia la citazione di Atene (il numero dei giovani tributi, i nomi dei personaggi) e il Coriolano di Shakespeare.
Dopo un inizio lento, il film procede con notevole realismo nella casualità delle morti e nella fragilità dei personaggi. Ho trovato inadeguati i due ragazzi nella recitazione, in particolare l'attore che fa Gale sembra un bambolotto alla Dawson's Creek. Brava Jennifer Lawrence e bravissimi i caratteristi, da Sutherland a Tucci, che permettono molto di più la resa del mondo distopico. Purtroppo la saga perde molto di questo spirito aspro e crudo del primo film, diventando più simile a un normale film d'avventura per ragazzi (eccetto, appunto, alcuni colpi di scena finali). In generale alla saga darei 3,5 e non sono una grande amante del genere.
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fabio
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venerdì 8 maggio 2020
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poco sopra la media
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Il film offre spunti di riflessione interessanti ed anche a livello puramente estetico si percepisce che siamo un gradino sopra i tanti film pensati e realizzati prevalentemente per un pubblico adolescente.
Manca di originalità e la trama, tutto sommato, è piatta, scontata. Ma non è in cose del genere che risiede il bello del film.
Brava la Lawrence che con questo film si lancia nell'olimpo.
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jackpug
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lunedì 17 agosto 2015
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film sopravvalutato di una saga sopravvalutata
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Avevo così tanto sentivo parlare di questi film di "Hunger Games" così mi sono deciso a vederlo e ... non che mi aspettassi un capolavoro, ma questa pellicola è davvero noiosa e banale !
Sarebbe anche stato interessante riguardo questi terribili giochi ( simili agli scontri dei Gladiatori nell'Antica Roma ) ma se fatto meglio ... invece, un film che non mi ha convinto particolarmente.
La trama è tanto lodata ma la gente si dimentica che ci sono stati già tanti altri film che hanno trattato di futuri ricchi di pazzia quindi la trama di questo film non è affatto originale !
Per non parlare della recitazione : Jennifer Lawrence, interpreta la protagonista Katniss, sarà anche brava ( anche se sopravvalutata ! ) ma in questo film sembra un pezzo di legno e poi viene definita migliori eroina in film d'azione, mentre viene superata di gran lunga da Ellen Ripley ( Sigourney Weaver in "Alien" ), Trinity ( Carrie Ann-Moss in "Matrix" ) e Lara Croft ( Angelina Jolie in "Tomb Raider" ) sia per interpretazione che per personaggio.
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Avevo così tanto sentivo parlare di questi film di "Hunger Games" così mi sono deciso a vederlo e ... non che mi aspettassi un capolavoro, ma questa pellicola è davvero noiosa e banale !
Sarebbe anche stato interessante riguardo questi terribili giochi ( simili agli scontri dei Gladiatori nell'Antica Roma ) ma se fatto meglio ... invece, un film che non mi ha convinto particolarmente.
La trama è tanto lodata ma la gente si dimentica che ci sono stati già tanti altri film che hanno trattato di futuri ricchi di pazzia quindi la trama di questo film non è affatto originale !
Per non parlare della recitazione : Jennifer Lawrence, interpreta la protagonista Katniss, sarà anche brava ( anche se sopravvalutata ! ) ma in questo film sembra un pezzo di legno e poi viene definita migliori eroina in film d'azione, mentre viene superata di gran lunga da Ellen Ripley ( Sigourney Weaver in "Alien" ), Trinity ( Carrie Ann-Moss in "Matrix" ) e Lara Croft ( Angelina Jolie in "Tomb Raider" ) sia per interpretazione che per personaggio.
Anche gli altri attori non sono bravissimi e, quindi, il film risulta davvero noioso e banalotto !
Poi compare nelle liste di migliori film d'azioni : in questa pellicola ci saranno massimo 2 o 3 scene d'azione !
Boh ... non mi ha detto niente; mi pare solo una saga sopravvalutata in un modo incredibile mentre invece ci sono saghe di film molto più storiche e più belle rispetto a questa ( Star Wars, James Bond, Indiana Jones, The Lord of the Rings, Harry Potter, The Dark Knight ... ).
Inoltre non ha neppure tanti messaggi o tante morali ... bah !
Se siete curiosi : vedetelo ( può piacere come non può piacere ).
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renato c.
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lunedì 6 giugno 2016
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bel film con una splendida jennifer lawrence
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Parlando esclusivamente di questo film c'è da dire che è molto bello! Ottima la figura interpretata da Jennifer Lawrence che, pur sapendo che si tratta di un gioco mortale, si offre volontaria per salvare la sorellina, che invece era stata estratta a sorte! Divisa tra due amori, alla fine propende per il suo partner-avversario, da tempo innamorato di lei! Belle le scene d'azione e l'ambientazione! Quello che mi lascia un po' perplesso è che questo film da alcuni viene definito molto educativo per i giovani! Fare di tutto per uccidere gli altri per sopravvivere, ed essendo giochi organizzati, non mi sembra troppo moralistico, specialmente quando si formano le bande che si coalizzano contro coloro che ritengono i più bravi per eliminarli ben sapend
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Parlando esclusivamente di questo film c'è da dire che è molto bello! Ottima la figura interpretata da Jennifer Lawrence che, pur sapendo che si tratta di un gioco mortale, si offre volontaria per salvare la sorellina, che invece era stata estratta a sorte! Divisa tra due amori, alla fine propende per il suo partner-avversario, da tempo innamorato di lei! Belle le scene d'azione e l'ambientazione! Quello che mi lascia un po' perplesso è che questo film da alcuni viene definito molto educativo per i giovani! Fare di tutto per uccidere gli altri per sopravvivere, ed essendo giochi organizzati, non mi sembra troppo moralistico, specialmente quando si formano le bande che si coalizzano contro coloro che ritengono i più bravi per eliminarli ben sapendo che poi da alleati diventeranndo avversari e dovranno uccidersi tra loro! Bello il finale, comunque, in cui i sopravvissuti dovranno essere due, purchè dello stesso gruppo, e trionfano i due innamorati! Jennifer Lawrence da un aspetto selvaggio e combattivo che le da bellezza primitiva e naturale è poi di una bellezza eccezionale quando nel finale è vestita da "principessa" in un bellissimo abito giallo! Anche a chi non interessa molto il soggetto, la sua presenza attira a vedere i films successivi!
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redario
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martedì 13 maggio 2014
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bruttissimo film
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Bruttissimo film, un miscuglio tra quella schifezza del grande fratello, e quell'americanata di Bear Grylls.
La storia d'amore neanche un po' costruita, inserita soltanto perchè ormai "si fa così".
La prima ora per dire che iniziava il torneo della sopravvivenza, e poi soltanto un'ora di combattimenti, i quali dovrebbero la cosa che dura di più, essendo un film d'azione.
La lotta finale contro l'altro biondino è durata pochissimo, e quel poco ha pure fatto schifo.
Trama banalissima e altamente prevedibile.
Unica nota di merito va agli effetti speciali, ma il voto rimane comunque 1/5.
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anna_giulia
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martedì 13 maggio 2014
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hunger games: panem et circensem 2.0
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Narra il mito che ogni nove anni l’antica Atene dovesse inviare a Minosse, re di Creta, sette ragazzi e sette ragazze perché fossero mandati nel Labirinto e divorati dal mostruoso Minotauro, finché Teseo non riuscì ad ucciderlo. Nel futuro post-apocalittico di Hunger Games la storia si ripete. Lo stato di Panem è sorto sulle ceneri di quelli che un tempo erano gli Stati Uniti e comprende la sfavillante capitale Capitol City, sede del governo autoritario, e i dodici distretti ad essa assoggettati in povertà e miseria. Ogni anno in ogni distretto vengono scelti a sorte un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni, perché partecipino agli Hunger Games.
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Narra il mito che ogni nove anni l’antica Atene dovesse inviare a Minosse, re di Creta, sette ragazzi e sette ragazze perché fossero mandati nel Labirinto e divorati dal mostruoso Minotauro, finché Teseo non riuscì ad ucciderlo. Nel futuro post-apocalittico di Hunger Games la storia si ripete. Lo stato di Panem è sorto sulle ceneri di quelli che un tempo erano gli Stati Uniti e comprende la sfavillante capitale Capitol City, sede del governo autoritario, e i dodici distretti ad essa assoggettati in povertà e miseria. Ogni anno in ogni distretto vengono scelti a sorte un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni, perché partecipino agli Hunger Games. Questo crudele reality show, giunto alla sua 74° edizione e istituito come monito della superiorità del regime, consiste in una sfida letteralmente all’ultimo sangue tra i 24 adolescenti costretti a uccidersi fra loro finché uno solo rimarrà in vita, sotto gli occhi impotenti dei famigliari, telespettatori obbligati. I “tributi” per il distretto 12 sono Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), offertasi volontaria al posto della sorellina Primrose, e Peeta Mellark (Josh Hutcherson), figlio del fornaio. I due ragazzi vengono strappati alla loro vita quotidiana e condotti a Capitol City perché si preparino a ciò che li attende, affiancati dal loro mentore Haymitch (un ottimo Woody Harrelson).
È questo il mondo di Hunger Games tratto dal primo romanzo della trilogia creata da Suzanne Collins, la quale ha mixato elementi del mito e della storia antica con scenari post-apocalittici, il tutto retto dal riferimento ai moderni reality show, che insieme ai notiziari di guerra hanno fornito all’autrice l’ispirazione per questa tragica realtà futura.
Ma Hunger Games è un ottimo film anche dal punto di vista tecnico e artistico. Le capacità registiche e sceneggiatoriali di Gary Ross contribuiscono a rendere l’intera vicenda così appassionante e ricca di suspense da non accorgersi nemmeno delle oltre due ore passate in sala. Si viene trasportati nella desolazione dei distretti, nella futuristica Capitol City con i suoi colorati e superficiali abitanti, nell’arena/foresta in cui il massacro si compie, senza mai staccare gli occhi dallo schermo. Gran parte del merito va alla talentuosa Jennifer Lawrence (nomination all’Oscar a soli 19 anni per Un gelido inverno), circondata da un cast altrettanto valido e ricco di grandi nomi: Donald Sutherland che presta il suo volto al presidente di Panem; un memorabile Stanley Tucci con i capelli blu, nei panni dell’istrionico presentatore Caesar; un quasi inedito ma molto convincente Lenny Kravitz nella parte di Cinna, stilista personale di Katniss, che la renderà “qualcosa di indimenticabile” vestendola di fuoco. Una menzione speciale va poi al reparto trucco che ha dato vita ad un make-up realmente degno di nota, che ben evidenzia il contrasto tra i diversi ceti sociali. Hunger Games passa l’esame, confermandosi non solo come fenomeno mondiale del momento, ma anche come buon prodotto cinematografico. E laddove in molti lo hanno salutato come il nuovo Twilight, si prepara in realtà ad essere qualcosa in più.
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rossella
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mercoledì 25 novembre 2015
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film noioso con poche scene avvincenti
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Il tema del film potrebbe anche essere carino, nonostante vi siano già numerosi film che trattino di un ipotetico futuro di guerra e distruzione nulla toglie che il film possa anche essere ben riuscito ma no in questo caso, forse i primi due ma l'ultimo di questa trilogia è davvero un film noioso, e banale. La sceneggiatura sembra montata su due piedi senza nessuna cura nei dettagli, le scene d'azione e di guerra sono pochissime e montate male , nonostante sia un film d'azione è tutto tranne che avvincente.
Lo sconsiglio vivamente
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forever_a_bone
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sabato 8 settembre 2012
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da trama povera, film povero
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Decisamente rivolto a un pubblico molto giovane così come i libri. Nonostante sia un film potenzialmente violentissimo alla fine della visione ci si rende conto che, di momenti di violenza vera, se ne sono vedono pochissimi e qui pochi che si vedono sono censurati il più possibile. Questo rende il film, come i libri, vendibilissimo per il pubblico a cui è rivolto ma decisamente poco interessante per chiunque altro se non addirittura mostruosamente noioso. I personaggi, persino quelli principali, non sono praticamente caratterizzati. Dei tributi si sa poco e niente mentre invece, sviluppare la trama in quel senso, sarebbe servito ad aggiungere almeno un qualche stimolo. La stessa trama del gioco è scialba e con scarsissimi momenti di sorpresa o di coinvolgimento, quasi tutti i tributi muoiono subito e anche le morti dei rimanenti non sanno di nulla.
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Decisamente rivolto a un pubblico molto giovane così come i libri. Nonostante sia un film potenzialmente violentissimo alla fine della visione ci si rende conto che, di momenti di violenza vera, se ne sono vedono pochissimi e qui pochi che si vedono sono censurati il più possibile. Questo rende il film, come i libri, vendibilissimo per il pubblico a cui è rivolto ma decisamente poco interessante per chiunque altro se non addirittura mostruosamente noioso. I personaggi, persino quelli principali, non sono praticamente caratterizzati. Dei tributi si sa poco e niente mentre invece, sviluppare la trama in quel senso, sarebbe servito ad aggiungere almeno un qualche stimolo. La stessa trama del gioco è scialba e con scarsissimi momenti di sorpresa o di coinvolgimento, quasi tutti i tributi muoiono subito e anche le morti dei rimanenti non sanno di nulla. In definitiva un prodotto per teenager in astinenza da twilight e harry potter ma che non riesce minimamente a coinvolgere menti un pochettino più smaliziate. Così come i libri del resto.
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[+] non sono affatto d'accordo
(di my_name_is_zelda)
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makiri
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domenica 11 novembre 2012
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the hunger games....perché lascia a bocca asciutta
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Il film è tratto da un libro che non ho letto, quindi recensirò solo ciò che ho visto. L'idea di base di Hunger Games è trita e ritrita, soprattutto nel mondo dei manga ( vedi "Battle Royale", che da quanto ho sentito da intenditori, ha una trama molto simile, oppure "Deadman Wonderland", con l'unica differenza che i concorrenti al massacro sono dei carcerati, o il film "The Gamer" ). Il film potrebbe anche aver funzionato se non fosse stato per la pessima direzione del casting ( c'è un Tucci completamente limitato e sprecato nel suo piccolo ruolo ) e per la scarsa e scialba recitazione dei personaggi di punta ( vedi le espressioni assenti della Lawrence ), a cui va aggiunto inoltre il disastro della regia ( Camera shake inutili rendono il film fastidioso e confusionario in più punti).
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Il film è tratto da un libro che non ho letto, quindi recensirò solo ciò che ho visto. L'idea di base di Hunger Games è trita e ritrita, soprattutto nel mondo dei manga ( vedi "Battle Royale", che da quanto ho sentito da intenditori, ha una trama molto simile, oppure "Deadman Wonderland", con l'unica differenza che i concorrenti al massacro sono dei carcerati, o il film "The Gamer" ). Il film potrebbe anche aver funzionato se non fosse stato per la pessima direzione del casting ( c'è un Tucci completamente limitato e sprecato nel suo piccolo ruolo ) e per la scarsa e scialba recitazione dei personaggi di punta ( vedi le espressioni assenti della Lawrence ), a cui va aggiunto inoltre il disastro della regia ( Camera shake inutili rendono il film fastidioso e confusionario in più punti). La trama lascia troppe, troppissime cose in sospeso, non approfondendo personaggi che sembrano avere di più da raccontare ( come il personaggio di Harrelson ). Inoltre il film si sarebbe potuto restringere parecchio, anche perché soffermarsi le ore su inquadrature inutili porta lo spettatore ad annoiarsi immediatamente e due ore e qualcosa sono troppe per un film così mal diretto. La trama di fondo avrebbe dovuto essere gestita meglio, per il resto non è un film godibilissimo, ma sicuramente non è tra i peggiori. Diciamo che è stato un buon tentativo, Gary Ross potrà forse rifarsi con l'annunciato sequel.
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giorg99
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domenica 23 giugno 2013
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una clamorosa bufalata
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Clamoroso successo al box office statunitense, Hunger Games è una clamorosa bufala.
L'aspetto divertente è che in molti - più reali del re - per giustificare tale exploit, si sono messi a delirare riguardo presunte, profonde, tematiche in esso contenute, tirando in ballo nientepopodimeno che George Orwell, così come critiche alla deriva dei reality televisivi e richiamando precedenti pellicole sci-fi aventi ambientazioni distopiche, i cui titoli sono piuttosto ovvi.
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Clamoroso successo al box office statunitense, Hunger Games è una clamorosa bufala.
L'aspetto divertente è che in molti - più reali del re - per giustificare tale exploit, si sono messi a delirare riguardo presunte, profonde, tematiche in esso contenute, tirando in ballo nientepopodimeno che George Orwell, così come critiche alla deriva dei reality televisivi e richiamando precedenti pellicole sci-fi aventi ambientazioni distopiche, i cui titoli sono piuttosto ovvi.
Si tratta, banalmente, di un puro blockbuster, a target adolescenziale in aggiunta. Attinge infatti al medesimo bacino d’utenza di fenomeni quali, ad esempio, la saga di Twilight o i vari supereroistici.
I protagonisti sono, ma guarda un po’, ragazzi di un’età compresa tra i dodici e i diciotto anni, scelti, con una cerimonia simil-lotteria da pesca di beneficenza chiamata “mietitura”, come “tributo” da versare in nome di una non ben identificata libertà conquistata, i quali devono combattere tra di loro ed uccidersi, finché - come Highlander - non ne rimarrà uno solo, il vincitore degli Hunger Games. Il tutto su un controllatissimo campo di battaglia - una specie di giungla - imbottito di trappole, esche, armi e, naturalmente, telecamere. Perché lo show va in onda in televisione. Capirai che novità.
Messo così parrebbe cruento, con dei giovani (molto educati, tra l'altro, e troppo remissivi) che si trucidano a vicenda, ma tra le tante furberie annesse al prodotto, v’è un’edulcorazione calcolata e sistematica delle lotte, degli spargimenti di sangue e delle conseguenti morti. I fanciulli possono guardare senza temere alcunché, esattamente come lo spettatore tipo del programma tv nella finzione. Geniale.
L'attenzione è tutta focalizzata sulle prodi gesta dell’impavida Katniss Everdeen, novella figura di eroina/martire, forgiata su un mix tra la sfiga di una Cenerentola (ella proviene dal distretto 12, quello più povero, con madre irresponsabile e sorellina sensibile di cui prendersi cura) e la forza e determinazione di un’Alice di Resident Evil. E con le fattezze da Barbie postmoderna e “naturale” della splendida Jennifer Lawrence (ad un certo punto, nel pre-gara le fanno dei trattamenti estetici al fine di renderla più “presentabile” per la diretta: il risultato è che lei è esattamente uguale a prima, sempre stupenda). L’empatia nei confronti della protagonista è immediatamente innescata non appena si offre volontaria al posto dell’amata sorella, pescata alla sua prima tornata da eleggibile.
Quello che segue è più che prevedibile.
Meno prevedibile è la resa non così spettacolare. La noia la fa spesso da padrone, con lungaggini estese (la durata è di due ore e venti minuti) e momenti del tutto superflui, sia nella prima parte ma anche nella seconda quando avrebbe dovuto infuriare la battaglia. Laddove, invece, occorreva essere più didascalici, e cioè all’inizio quando s’introduce la storia, s’assiste a una spiegazione sbrigativa ed insufficiente che non regge, nemmeno per essere “solo” un film di fantascienza.
In sostanza si è sorvolato sulla puerilità della trama puntando tutto sulla figura femminile protagonista, sui suoi tormenti, turbamenti, e sulle sue capacità di affrontare avversità e sfortune, da cui ne esce sempre a testa alta.
L'azione è relegata a poche scene, girate senza particolare nerbo ed attitudine, risultando in tal modo poco appetibili e certo non memorabili. Fanno da “arredamento” scenografico alle performance della concorrente/combattente Katniss. L’impatto, insomma, è pressoché nullo. Del resto, scorrendo il curriculum del regista, il Gary Ross del buon Pleasantville e del meno riuscito Seabiscuit, non è faccenda di cui stupirsi. Al contrario, stupisce (in negativo) la rappresentazione del mondo futuro alternativo in cui si svolge la storia, desumibile esclusivamente dall’aspetto (peraltro di mediocre fattura) delle persone, che indossano capi sgargianti e dal taglio bizzarro, che hanno strane capigliature ed eccentrici make up. Insulso sia dal punto di vista concettuale che da quello realizzativo.
Non che si pretenda chissà quali effetti speciali, tutt’altro, ma qualche idea decente, foss’anche derivativa, sì.
Il malcapitato Stanley Tucci, vanitoso e iper-sorridente presentatore dello show, si distingue solo per i capelli blu, così per il capo stratega interpretato da Wes Bentley, di cui si ricorda solo la forma “arabesca” della barba. Tutti buttati all’interno di un disegno anonimo e poco attraente, i cui ruoli sbiaditi fanno da sfondo (morto) all’elemento centrale. Coinvolti nell’operazione anche un Woody Harrelson mai così insipido e privo di personalità e il grande capo Donald Sutherland, che ha il pilota automatico (arrugginito) inserito.
Dei più giovani, nessuno spicca, paiono configurati tutti con la stessa plastilina.
Eccezion fatta, naturalmente, per Jennifer Lawrence: il film è fatto su misura per lei, che non si risparmia, consapevole dei propri mezzi e della ghiotta occasione. Scelta azzeccata in pieno: piace ai maschi (non c’è bisogno di spiegare perché) ma anche alla femmine, che in lei possono trovare un modello non proprio stereotipato cui identificarsi e ispirarsi.
Ma Winter's Bone era decisamente un’altra cosa …
Va precisato comunque che, nel calderone mainstream delle opere d’intrattenimento, s’è visto molto di peggio di Hunger Games, il quale ha almeno dalla sua il fatto di avere come assoluto protagonista una donna, il che non è una novità ma non è nemmeno così scontato come pure non è operazione scevra da rischi.
Tratto dal romanzo omonimo di Suzanne Collins (alla quale la Stephenie Meyer di Twilight ha dichiarato tutta la sua stima, fate voi …), è il primo di una trilogia già edita (in Italia manca l'ultimo capitolo, la lacuna verrà colmata a breve); dati gli esiti al botteghino, la minaccia di sequel è divenuta certezza incrollabile.
Assolutamente da evitare.
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