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sabato 12 maggio 2012
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metafora della tv?
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A loro tempo, due giganti come Frank Zappa (I'm The Slime) e John Carpenter (They Live) avevano già chiarito il concetto: la TV (quella "commerciale" in special modo) è lo sterco dell'Occidente. Se intesa, dunque, come estrema metafora di un fenomeno che ha corrotto coscienze e costumi del (supposto) mondo civilizzato, la storia di "Hunger Games" funziona. Se, invece, cercaste solo due ore di svago al cinema, l’efficacia del film risulterà direttamente proporzionale al degrado intellettivo e culturale cui la visione assidua di "reality", "fiction" e telefilm scadenti vi ha ridotto. In sintesi: si può vedere, ma si può anche perdere. Convincente la giovane protagonista Jennifer Lawrence. Voto: 6
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cenox
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domenica 20 maggio 2012
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l'intrattenimento del futuro: un gioco mortale
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Come è già stato per gli antichi romani, che si intrattenevano con spettacoli all'ultimo sangue in arene gremite di gente, in un futuro non ben precisato, 12 distretti, tra i più poveri, devono donare due ragazzi (maschi o femmine che siano, ci penserà il caso..) che combattano fino all'ultimo sangue, ripresi costantemente dalle telecamere, in un campo di battaglia totalmente ricostruito in digitale con le più moderne tecnologie. Molte le similitudini con film come the truman show, gamer o death race, ma ciò che rende particolarmente interessante questo, oltre ai bravi attori protagonisti (molte le star fra l'altro), son le scenografie ed i costumi (stranissimi i vestiti di qualsiasi persona in pratica, compresi i look!) e la trama, che non regalerà ampi colpi di scena è vero, ma riesce a conquistare veramente lo spettatore.
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Come è già stato per gli antichi romani, che si intrattenevano con spettacoli all'ultimo sangue in arene gremite di gente, in un futuro non ben precisato, 12 distretti, tra i più poveri, devono donare due ragazzi (maschi o femmine che siano, ci penserà il caso..) che combattano fino all'ultimo sangue, ripresi costantemente dalle telecamere, in un campo di battaglia totalmente ricostruito in digitale con le più moderne tecnologie. Molte le similitudini con film come the truman show, gamer o death race, ma ciò che rende particolarmente interessante questo, oltre ai bravi attori protagonisti (molte le star fra l'altro), son le scenografie ed i costumi (stranissimi i vestiti di qualsiasi persona in pratica, compresi i look!) e la trama, che non regalerà ampi colpi di scena è vero, ma riesce a conquistare veramente lo spettatore. Sapendo poi che questo è solo il primo film di una serie, la curiosità raddoppia, e magari si potrà migliorare ulteriormente i pochi punti deboli di questo primo capitolo.
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paolo salvaro
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mercoledì 24 luglio 2013
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un film con molti difetti
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Mi stupisce che una pellicola, forse non scadente o penosa ma certo nemmeno rivoluzionaria o entusiasmante, abbia incassato ben oltre 400 milioni di dollari in america. O i prezzi dei cinema laggiù sono aumentati in modo mostruoso o siamo dinanzi all'ennesimo ed inspiegabile delirio.
La prima parte del film in sè è realizzata molto bene : viene descritto nel dettaglio in quale universo ci stiamo muovendo e per quale motivo sta accedendo quello a cui stiamo assistendo. L'dea del tributo da pagare in seguito ad una guerra persa (in questo caso una rivoluzione fallita) richiama in causa la leggenda del Minotauro , al quale dovevano andare sette ragazzi e sette ragazze ateniesi come tributo per la sconfitta patita contro il re Minosse diverso tempo prima.
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Mi stupisce che una pellicola, forse non scadente o penosa ma certo nemmeno rivoluzionaria o entusiasmante, abbia incassato ben oltre 400 milioni di dollari in america. O i prezzi dei cinema laggiù sono aumentati in modo mostruoso o siamo dinanzi all'ennesimo ed inspiegabile delirio.
La prima parte del film in sè è realizzata molto bene : viene descritto nel dettaglio in quale universo ci stiamo muovendo e per quale motivo sta accedendo quello a cui stiamo assistendo. L'dea del tributo da pagare in seguito ad una guerra persa (in questo caso una rivoluzione fallita) richiama in causa la leggenda del Minotauro , al quale dovevano andare sette ragazzi e sette ragazze ateniesi come tributo per la sconfitta patita contro il re Minosse diverso tempo prima. Anche qui vengono portati al macello un manipoli di giovani, un ragazzo e una ragazza da ciascuno dei 12 distretti che si erano ribellati in passato, per un totale di 23 vittime sacrificali e di 1 solo vincitore. Entriamo bene nella mente della protagonista e sentiamo sulla nostra pelle le sue emozioni e sensazioni, la sua volontà di sacrificarsi al posto della sorella. Un unico ma grosso punto di domanda va invece messo sul personaggio di Gale. Non so se sia stato inserito così da cani anche nel libro, ma qui veramente ha un'utilità prossima allo zero assoluto (lo si vedrà solo in alcuni fotogrammi e con in braccio Primrose alla fine del film). Di fatto si direbbe il ragazzo di cui lei è innamorata, sentimento da lui apparentemente ricambiato, salvo poi riguardare i suoi pensieri più o meno mai, con la protagonista che finirà con l'innamorarsi poi di Peeta. Di fatto, un personaggio inutile del quale si poteva fare anche a meno, introducendo subito il rapporto di amore celato tra i due veri protagonisti della storia ed affidando la sorellina e la madre rimbambita dopo la morte del marito ad uno qualsiasi degli altri membri del villaggio. Comunque sia, almeno la prima parte del film, per intensità, analisi introspettiva ed organizzazione è da tre stelle abbondanti.
Il vero problema si ha quando comincia il vero Hunger Game. Dopo un'ora abbondante di legittimo cincischiare attorno la questione è il momento di rappresentare il dramma, la violenza e la disumanità di questo evento. Ehhhhh ... lo si rappresenta come peggio non si potrebbe fare. Scene sfocate, regista in preda ad una crisi epilettica, la protagonista che corre sullo sfondo, spruzzi di sangue, qualche accenno di lotta, altre scene sfocate, altra crisi epilettica del regista, la protagonista entra nella foresta eeee ... in un solo colpo crepano 6 partecipanti su 24, in meno di un minuto senza che si sia capito una mazza di niente. sei caduti che nel giro di 8 ore dall'inizio del gioco diventano 13 senza che venga fatto vedere nulla. In men che non si dica, prima ancora che ce ne rendiamo conto, rimarranno solo 5 sopravvissuti: la coppia del distretto 12 composta dai protagonisti, un nero del distretto 11, una ragazza-volpe ed il classico immancabile psicopatico presente come antagonista principale in ogni film di livello medio-basso. Da qui in poi il delirio diventa totale : la ragazza-volpe, astuta, agile ed intelligente finisce con l'uccidersi mangiando delle bacche avvelenate (tanto furba non doveva poi essere), il nero atletico e forzuto finisce sbranato da una belva non meglio identificata e lo psicopatico viene gettato in pasto alle belve che nel frattempo si sono moltiplicate. Restano solo Katniss e Peeta. Il delirio si trasforma allora in schizofrenia: la voce che un quarto d'ora prima aveva annunciato che erano possibili due vincitori torna sui suoi passi ed afferma che ce ne potrà essere solo uno. Infine cambia idea di nuovo, dopo la minaccia molto più che velata dei due protagonisti di volersi togliere la vita insieme. Tutta questa confusione per dare al film un finale tanto scontato quanto surreale (i professionisti nell'arte della sopravvivenza sono i primi a morire e loro gli unici a salvarsi) che lascia numerosi punti di domanda (a cosa è servita alla fine la "superforza" del protagonista? Cosa è successo ai rivoltosi del settore 11? Perchè ogni cavolo di storia deve essere sminchiata e sminuita per adattarla al livello medio degli spettatori paganti?). Le tre stelle che mi ero sentito di assegnare dopo la prima parte regrediscono a solo due ed il mio giudizio globale poco positivo. Mi aspettavo molto di più per come era cominciato e per la complessità degli spunti che si potevano fare attorno a questo argomento.
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opidum
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lunedì 23 aprile 2012
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battle royale
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Credo che andrò a vedere Hungher Games ma prima mi rivedrò e consiglio a tutti di rivedersi il notevole Battle Royale(Giappone 2000) di cui Hunger Games è fortemente debitore.
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giacomogabrielli
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sabato 9 giugno 2012
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cruda realta'. ****
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"E' arrivato il nuovo Twilight!" "Inizia la nuova era del cinema per teenager!" "Un capolavoro. Meglio di New Moon!". Queste sono solo alcune delle fesserie che si sono sentite in giro prima dell'uscita del film. Grazie al cielo 'Hunger Games' non ha nulla a che vedere con lo schifo targato 'Twilight'. Infatti è un gran film, con un grande cast, grande regia, grande sceneggiatura e trovate innovative. Non è un film per teenager, anzi, è un prodotto che serve a tutti quanti, grandi e piccoli (non troppo, però), con un importante contenuto ed una storia quanto mai attuale. Un'opera dal ritmo serrato che non fa sconti a nulla e nessuno.
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"E' arrivato il nuovo Twilight!" "Inizia la nuova era del cinema per teenager!" "Un capolavoro. Meglio di New Moon!". Queste sono solo alcune delle fesserie che si sono sentite in giro prima dell'uscita del film. Grazie al cielo 'Hunger Games' non ha nulla a che vedere con lo schifo targato 'Twilight'. Infatti è un gran film, con un grande cast, grande regia, grande sceneggiatura e trovate innovative. Non è un film per teenager, anzi, è un prodotto che serve a tutti quanti, grandi e piccoli (non troppo, però), con un importante contenuto ed una storia quanto mai attuale. Un'opera dal ritmo serrato che non fa sconti a nulla e nessuno. Violento, cinico, adrenalinico e reale. A mio parere il film non è nient'altro che la trasposizione un po' più romanzata della vita reale di oggi, in cui non più si sceglie di entrare far parte di un certo mondo, ma ne siamo in qualche modo costretti, obbligati ed infine schiavizzati. Gary Ross fa il boom con un prodotto furbo, sì che strizza l'occhio al target giovanile, ma che non contiene nè temi troppo leggeri o futili, nè scenette tra vampiri arrapati, ma bensì è un mezzo capolavoro che tiene incollati alla poltrona fino alla fine. Gli attori sono bravissimi, portando in scena una violenza inaudita che mi ha stupito, mentre regia, fotografia, musiche, effetti visivi, costumi e sonoro, danno quel tocco magico che ha reso tutto più vero, entusiasmante e quasi palpabile. Un po' (tanto) 'Battle Royale' e un po' 'The Condemned'. CRUDA REALTA' ****
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no_data
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venerdì 1 giugno 2012
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un vero capolavoro che lascia il segno
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Un film davvero che emerge da una massa di commercialità, un film che lascia il segno. Questo è veramente uno dei più bei film degli ultimi dieci anni. La storia viene narrata in un futuro distopico, post-apocalittico, in cui dopo la distruzione degli Stati Uniti, si è formato uno stato di nome Panem, formato da 13 distretti su cui vigila un governo dittatoriale. A causa della mancanza di libertà, e dell’impoverimento generale dei distretti, questi si ribellano contro la ricca capitale Capitol City, dopo che la sommossa viene repressa, si ridivide la nazione in 12 distretti e vengono istituiti gli Hunger Games, per intimorire e far ricordare a tutti gli abitanti di non contrastare il potere politico.
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Un film davvero che emerge da una massa di commercialità, un film che lascia il segno. Questo è veramente uno dei più bei film degli ultimi dieci anni. La storia viene narrata in un futuro distopico, post-apocalittico, in cui dopo la distruzione degli Stati Uniti, si è formato uno stato di nome Panem, formato da 13 distretti su cui vigila un governo dittatoriale. A causa della mancanza di libertà, e dell’impoverimento generale dei distretti, questi si ribellano contro la ricca capitale Capitol City, dopo che la sommossa viene repressa, si ridivide la nazione in 12 distretti e vengono istituiti gli Hunger Games, per intimorire e far ricordare a tutti gli abitanti di non contrastare il potere politico. In questi giochi partecipano 2 ragazzi per ogni distretto, un ragazzo e una ragazza, i quali si dovranno affrontare in una sfida mortale, finché uno solo sopravviverà. La protagonista è Katniss Everdeen che si offre volontaria per evitare la partecipazione della sorella.
In questo film la regia è molto diversa da come si potrebbe pensare, infatti Gary Ross, utilizza spesso, soprattutto nella parte che avviene nel distretto 12, la shaky camera, cioè ci sono riprese a mano. Questo stile secondo me è abbastanza giusto per far esprimere la situazione in cui ci troviamo, molto drammatica e pericolosa per i protagonisti. All’inizio potrebbe dare un po’ fastidio ma dopo un po’ si capisce il senso dell’atmosfera che Ross ha voluto dare. Ovviamente l’utilizzo di questo tipo di regia non è presente massicciamente, ma solo in alcune situazioni. Ci sono poi i piani sequenza sulla capitale, che a parer mio sono molto belli. Un fattore molto importante della riuscita del film è stato il cast veramente perfetto. Jennifer Lawrence è la protagonista assoluta della pellicola, non riesci a staccarle gli occhi di dosso, anche perché è a lei che la telecamera da più spazio, ha davvero recitato brillantemente. Molto bravi anche Liam Hemsworth nel ruolo di Gale, e Josh Hutcherson in quello di Peeta. Da notare anche Elizabeth Banks, Woody Harrelson Stanley Tucci, Donald Sutherland e Lenny Kravitz, che speriamo rivedere più spesso al cinema. Infine ruolo non minore è quello della colonna sonora di Howard, che si è saputa attenere fedelmente alla pellicola con toni drammatici e toccanti. Un vero capolavoro che lascia il segno, nel frattempo non aspetto altro che il prossimo: La ragazza di fuoco.
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mayx7
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sabato 28 aprile 2012
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buoni propositi, trama incongruente e stereotipi
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Ho sempre odiato chi critica un film a priori. Tuttavia Hunger games merita una critica incisiva e basata su dati concreti. Critica ancor più necessaria alla luce della forte acclamazione di pubblico che lo ha accolto.
Un film che comincia in maniera un po' lenta ma riesce a trasmettere una carica di "ansia" che comunque è significativa di una buona "impostazione emotiva" di immagini e trama. Poi...il disastro. A partire da un'ambientazione e da personaggi eccessivamente stereotipati ed eccessivi: una Effie Trinket interpretata da una Elizabeth Banks che sembra la sorella della regina di Alice in Wonderlands.
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Ho sempre odiato chi critica un film a priori. Tuttavia Hunger games merita una critica incisiva e basata su dati concreti. Critica ancor più necessaria alla luce della forte acclamazione di pubblico che lo ha accolto.
Un film che comincia in maniera un po' lenta ma riesce a trasmettere una carica di "ansia" che comunque è significativa di una buona "impostazione emotiva" di immagini e trama. Poi...il disastro. A partire da un'ambientazione e da personaggi eccessivamente stereotipati ed eccessivi: una Effie Trinket interpretata da una Elizabeth Banks che sembra la sorella della regina di Alice in Wonderlands. Uno Haymitch Abernathy che si sviluppa in maniera quasi grottesca da ubriacone senza speranze in utile supporto alla giovane coppia, prodigo di attenzioni. Non che si capisca bene il suo ruolo se una delle indicazioni più importanti è "Cerca ogni piccola fonte di acqua, sarà la tua salvezza. Molto muoiono disidratati" e poi si scopre che l'arena dove si svolgono i giochi vede scorrere un bellissimo fiume proprio al centro. Più facile annegare che morire disidratati. Il contesto della capitale, che dovrebbe rendere lìidea di un mondo sfarzoso e ricco nel contrasto con la povertà dei Distretti di periferia (quale quello da cui viene la protagonista) che invece sembra un mondo eccessivo persino per una ambientazione manga. Capelli cotonati, improbabili acconciature e tinte che vanno dal rosa al verde all'azzurro al blu. Una accentuata promiscuità sessuale che si vuole esageratamente far intravedere tra le fila di un pubblico che si caratterizza per una totale ambiguità.
Il culmine comunque lo si raggiunge a giochi iniziati, ed è li che solo il rispetto per le persone che avrei scomodato mi ha impedito di alzarmi ed uscire dal cinema! Quando un gruppo di "tributi" guidati dal temibile Cato decidono di far fuori la bravissima protagonista (vera stella di questo film, nonostante una mimica facciale non troppo diversificata). La scena è questa: i "tributi" in questione, in gruppo, sono ragazzi che hanno passato la vita ad addestrarsi in accademie militari per poter partecipare quali volontari ai giochi e portare alto il nome del distretto. Nelle scene iniziali si fede come riescano a centrare la testa di un manichino con una lancia da 30 metri. Ed ora, nel momento cruciale...risultano incapaci di colpire con un arco la povera Katniss Everdeen che si trova arrampicata su un albero a si e no 4 metri, optando così per aspettare che la stessa scenda, affamata! Il cinema dell'assurdo e del ridicolo!! In sottovoce scappavo osservazioni di scherno e risa di...compassione per una trovata così banale e palesemente ridicola.
Per teminare con un finale che praticamente anche un bambino di 4 anni avrebbe detto scontato, dopo un simpatico tentativo di riprendere l'uso delle "bacche velenose" del film "Laguna blu".
Non riesco ad immaginare come un film del genere riesca a riempire una sala se non con un'anteprima gratuita. Ho il timore che sia il segno di una nuova generazione che si accontenta di pellicole banali purché ci sia un po' di sangue, qualche effetto speciale tecnologico ed una storia d'amore messa nel mezzo come ingrediente mal amalgamato.
MEDIOCRE!
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derriev
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martedì 1 maggio 2012
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la fantascienza si eleva... ma poi precipita
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"Hunger games" può rappresentare per chi ha poca memoria cinematografica, magari solo per età anagrafica, un buon impasto di tematiche attuali, di fatto convergenti sull'esasperante controllo e commercializzazione dei media anche sulla sfera politica a sociale.
Di fatto è lì che va a parare il film, attualizzando le realtà politiche più o meno oppressive ma spettacolarizzanti, già descritte in film ormai storicizzati quali "La fuga di Logan" o "1984", o più vicini a noi temporalmente come "American dreamz" (per citarne solo alcuni).
Sono questi i film parametri a cui raffrontare "Hunger games", che ha il merito di indulgere per più di metà della trama nella presentazione dei personaggi, principali e non, nel tentativo di dare spessore al tutto.
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"Hunger games" può rappresentare per chi ha poca memoria cinematografica, magari solo per età anagrafica, un buon impasto di tematiche attuali, di fatto convergenti sull'esasperante controllo e commercializzazione dei media anche sulla sfera politica a sociale.
Di fatto è lì che va a parare il film, attualizzando le realtà politiche più o meno oppressive ma spettacolarizzanti, già descritte in film ormai storicizzati quali "La fuga di Logan" o "1984", o più vicini a noi temporalmente come "American dreamz" (per citarne solo alcuni).
Sono questi i film parametri a cui raffrontare "Hunger games", che ha il merito di indulgere per più di metà della trama nella presentazione dei personaggi, principali e non, nel tentativo di dare spessore al tutto.
Però l'operazione non riesce.
Di fatto gli stessi protagonisti ritagliano un'identità appena accennata, simboli di una purezza, la loro, che si contrappone all'assurdità e alla malvagità del Sistema che lì tutti opprime, ma alla fine... è tutto lì.
E poi la trama, dopo la lentezza della prima parte, introduce strampalate accelerazioni di ritmo con una sceneggiatura all'insegna della gratuità, come i pericoli che i "controllori" immettono nel campo di gioco, incendi e cani-mostro, o colpi di scena quali cambi di regolamento continui del gioco in atto.
Pur sapendo che il film si ispira ad un romanzo, come pellicola ne risulta un'opera apprezzabile nell'intento, voler calcare sulla psicologia evitando il trionfo dell'effettistica e dell'azione, però incapace e carente nello sviluppo dello stesso.
Da segnalare, infine, una piuttosto melensa apparizione della rockstar Lenny Kravitz.
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dynastes
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lunedì 21 maggio 2012
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un film dell'orrore (suo malgrado)
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E' un impresa riuscire a identificare anche un solo aspetto positivo di un film cosi orrendo: una combinazione davvero inusuale di una trama demenziale priva di significato e corenza, assenza totale di qualsiasi abbozzo di sviluppo psicologico di personaggi, regia incompetente.
Il soggetto del film prende spunto da una versione deteriore e violenta del Grande Fratello. Anche chi ama le scene di lotta rimarrà veramente deluso perchè queste ultime sono girate cosi pessimamente da risultare completamente incomprensibili, con il cameramen che sballotta la videocamera a destra e a manca come se fosse appoggiato ad una lavatrice scalcinata, con l'obiettivo macro stolidamente fisso su dettagli insignificanti.
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E' un impresa riuscire a identificare anche un solo aspetto positivo di un film cosi orrendo: una combinazione davvero inusuale di una trama demenziale priva di significato e corenza, assenza totale di qualsiasi abbozzo di sviluppo psicologico di personaggi, regia incompetente.
Il soggetto del film prende spunto da una versione deteriore e violenta del Grande Fratello. Anche chi ama le scene di lotta rimarrà veramente deluso perchè queste ultime sono girate cosi pessimamente da risultare completamente incomprensibili, con il cameramen che sballotta la videocamera a destra e a manca come se fosse appoggiato ad una lavatrice scalcinata, con l'obiettivo macro stolidamente fisso su dettagli insignificanti.
La visione del film provoca una irritazione crescente che culmina con un finale veramente idiota.
Cercando di indentificare con il microscopio qualche possibile significato in mezzo ad un coacervo di imbecillità assoluta, emergono messaggi degradanti degni di essere comparabili alle peggiori parodie del già parodico Grande Fratello.
Indubbiamente il peggior film che abbia mai visto in vita mia (e vi assicuro ne ho visti davvero molti).
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peppe2994
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martedì 15 maggio 2012
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un nuovo fenomeno mondiale
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Un nuovo fenomeno mondiale è sbarcato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo,si tratta di Hunger Games,tratto dal libro della fortunata scrittrice Suzan Collins.Quest'ultima e il film sono stati baciati da un enorme successo negli Stati Uniti(mentre in Italia ha ottenuto un incasso discreto,non particolarmente rilevante)dove ha conquiatato tutto l'affetto del pubblico,ottenendo un incasso pari alla cifra di 386.902.000.Persino più di Harry Potter e i doni della morte parte 2,con una differenza di tre milioni di euro e della Twilight saga,decisamente battuta non solo per incasso ma anche per popolarità di cast,tanto che Jennifer Lawrence è divenuta più famosa di Kristen Stewart,passata un tantino in secondo piano,mentre ancora il Trio Redcliffe,Grint e Watson lo ricorderemo sempre di grande successo.
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Un nuovo fenomeno mondiale è sbarcato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo,si tratta di Hunger Games,tratto dal libro della fortunata scrittrice Suzan Collins.Quest'ultima e il film sono stati baciati da un enorme successo negli Stati Uniti(mentre in Italia ha ottenuto un incasso discreto,non particolarmente rilevante)dove ha conquiatato tutto l'affetto del pubblico,ottenendo un incasso pari alla cifra di 386.902.000.Persino più di Harry Potter e i doni della morte parte 2,con una differenza di tre milioni di euro e della Twilight saga,decisamente battuta non solo per incasso ma anche per popolarità di cast,tanto che Jennifer Lawrence è divenuta più famosa di Kristen Stewart,passata un tantino in secondo piano,mentre ancora il Trio Redcliffe,Grint e Watson lo ricorderemo sempre di grande successo.Hunger Games è riuscito a farsi spazio tra giovani e adulti,raggiungendo risultati eccezzionali,probabilmente per il tema delicato ben affrontato,apparentemente sembra violento ma in realtà è la storia della condanna di 12 distretti governati da un governo autolitario,che per essersi ribellati adesso sono costretti a fornire in tributo un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni in una battaglia sino all'ultimo sangue per decretarne il vincitore.Il film non è affatto cruento e non si lascia in balìa della violenza,ma tutto viene affrontato con estrema cura dei dettagli e con estrema attenzione.Dietro 24 ragazzi che si uccidono a vicenda,si cela un ottimo stratega che controlla l'andatura dei giochi e la conduzione di un bravissimo conduttore adoperante in questo reality Show dove tutto il mondo starà a guardare.Bastano solo due parole per descrivere questa pellicola Capolavoro assoluto,che racchiude tutti gli aspetti eccezzionali che lo hanno reso tale come regia,recitazione,effetti speciali e un bellissimo finale che lasciacon la bocca aperta.Bellissimo sotto tutti ipunti di vista,complimenti a tutti non vedo l'ora di vedere il secondo.
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