vale125
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martedì 6 marzo 2012
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una commedia all'italiana nella crisi totale
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Si può vedere, avverte la pagina degli spettacoli di Repubblica. E in realtà, oltre questo non può dirsi che il film in questione sia da annoverare tra la più apprezzabile produzione cinematografica di Carlo Verdone, che tuttavia conferma la sua grande professionalità di attore non solo comico, capace di fermare l'attenzione e di esprimere emozioni gentili anche in situazioni apparentemente banali. Nel primo tempo forse si insiste un po' troppo sulla simiglianza di situazioni familiari tra uomini tanto diversi, ma che si ritrovano a dividere uno stesso modestissimo e disastrato alloggio per esigenze finanziarie nascenti dal tracollo della loro attività, intrecciata con crisi matrimoniali, che li hanno condotti al divorzio e a dover sostenere il difficile onere del mantenimento dei figli.
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Si può vedere, avverte la pagina degli spettacoli di Repubblica. E in realtà, oltre questo non può dirsi che il film in questione sia da annoverare tra la più apprezzabile produzione cinematografica di Carlo Verdone, che tuttavia conferma la sua grande professionalità di attore non solo comico, capace di fermare l'attenzione e di esprimere emozioni gentili anche in situazioni apparentemente banali. Nel primo tempo forse si insiste un po' troppo sulla simiglianza di situazioni familiari tra uomini tanto diversi, ma che si ritrovano a dividere uno stesso modestissimo e disastrato alloggio per esigenze finanziarie nascenti dal tracollo della loro attività, intrecciata con crisi matrimoniali, che li hanno condotti al divorzio e a dover sostenere il difficile onere del mantenimento dei figli. Ho avuto l'impressione, in questa prima parte del film, di un eccessivo ricorso al paradosso per guadagnare simpatia e strappare qualche risata attraverso la rappresentazione di situazioni goffe. Nel secondo tempo la narrazione prende quota, soffermandosi con molta grazia sul rapporto tra padri e figli, reso più difficile dalle traversie di una vita che viene condotta come in una navigazione a vista, dove tuttavia l'amore riesce a prevalere sugli egoismi.
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archipic
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martedì 5 giugno 2012
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l'attualità non banale
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L'ho trovato molto gradevole quest'ultimo lavoro di Verdone. Abbandonate, ormai, le vesti dell'arruffone e imbranato personaggio degli esordi, il buon Carlo rivisita sempre più spesso tematiche offerte dall'attualità più comune: la vita di tutti i giorni vissuta da persone reali con problematiche reali. Il caso di questa pellicola narra di 3 separati alle prese con i problemi di trovare un appartamento e i soldi per il mantenimento dei figli. Un tema, questo, che è, ormai, diffusissimo e spesso molto doloroso. Verdone, però, lo tratta con notevole tatto, senza banalizzarlo o renderlo grottesco. Crea, partendo dallo spunto inziale, un meccanismo che riesce a farti entrare dentro la storia e farti partecipare alle vicissitudini dei personaggi.
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L'ho trovato molto gradevole quest'ultimo lavoro di Verdone. Abbandonate, ormai, le vesti dell'arruffone e imbranato personaggio degli esordi, il buon Carlo rivisita sempre più spesso tematiche offerte dall'attualità più comune: la vita di tutti i giorni vissuta da persone reali con problematiche reali. Il caso di questa pellicola narra di 3 separati alle prese con i problemi di trovare un appartamento e i soldi per il mantenimento dei figli. Un tema, questo, che è, ormai, diffusissimo e spesso molto doloroso. Verdone, però, lo tratta con notevole tatto, senza banalizzarlo o renderlo grottesco. Crea, partendo dallo spunto inziale, un meccanismo che riesce a farti entrare dentro la storia e farti partecipare alle vicissitudini dei personaggi. Recitazione molto misurata e mai ridondante da parte di tutti gli attori, tutti molto bravi e ottimamente diretti. La loro scelta è stata molto azzeccata; sono riusciti ad interagire perfettamente tra di loro senza che nessuno prevalga in modo vistoso. Il film offre diversi spunti, da quelli più introspettivi a quelli più divertenti; esilarante la scena del tentato furto a casa dei vecchi... fantastica! In conclusione, un film che ho visto molto volentieri e che mi ha divertito. Merita.
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gioacchino romeo
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martedì 27 marzo 2012
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una fase più stanca della produzione verdoniana
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Film gradevole, ma non tra i migliori di Verdone. Tocca corde abbastanza estranee ai temi consueti dell'attore-regista. Il quale rappresenta una stagione un po' più stanca della sua vita (a 60 anni si ha anche il diritto di essere più disincantati e, in qualche misura, un po' cinici, anche se alla fine lui decide di staccarsi da un passato di gloria al quale è nevroticamente legato, per amore della figlia incinta, così come a suo tempo aveva fatto la sua rovina per amore della moglie, dando l'ok a un disco impresentabile): non si diverte più con convinzione e slancio, è alquanto legnoso, lento negli approcci. Non si tratta di un film scritto male; può anche esserlo, ma la cosa dipende solo dallo spirito con cui è stato affrontato il tema.
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Film gradevole, ma non tra i migliori di Verdone. Tocca corde abbastanza estranee ai temi consueti dell'attore-regista. Il quale rappresenta una stagione un po' più stanca della sua vita (a 60 anni si ha anche il diritto di essere più disincantati e, in qualche misura, un po' cinici, anche se alla fine lui decide di staccarsi da un passato di gloria al quale è nevroticamente legato, per amore della figlia incinta, così come a suo tempo aveva fatto la sua rovina per amore della moglie, dando l'ok a un disco impresentabile): non si diverte più con convinzione e slancio, è alquanto legnoso, lento negli approcci. Non si tratta di un film scritto male; può anche esserlo, ma la cosa dipende solo dallo spirito con cui è stato affrontato il tema. Per il momento accettiamolo com'è: con la metamorfosi dovuta al naturale invecchiamento. Non è detto che questo esordio non brillante con argomenti più ardui non abbia a svilupparsi in futuro in modo più convincente e regalarci così un Verdone altrettanto bravo.
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franky108
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giovedì 8 marzo 2012
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buone intenzioni e poche risate
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Ulisse,Verdone, è un uomo di mezza età alle prese con un matrimonio e una carriera finita in rovina per colpa di una donna, e che ad un certo punto della sua vita si ritrova a convivere con Fulvio,Favino, giornalista di cronaca rosa caduto in miseria a causa di una scappatella con la moglie del capo e Domenico Segato,uomo in età avanzata con numerose famiglie sparse in giro per l'italia e sempre alle prese con nuove avventure(sessuali).
Posti in piedi in paradiso si puo inqudrare nel tentativo,andato a vuoto, di continuare,seppure in maniera moderna,il filone della commedia all'italiana. È chiaro sin dalle battute iniziali che l'obiettivo è quello di fotografare l'Italia e le difficoltà crescenti che un uomo deve incontrare durante la propria vita,in ogni età, a causa della crisi economica.
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Ulisse,Verdone, è un uomo di mezza età alle prese con un matrimonio e una carriera finita in rovina per colpa di una donna, e che ad un certo punto della sua vita si ritrova a convivere con Fulvio,Favino, giornalista di cronaca rosa caduto in miseria a causa di una scappatella con la moglie del capo e Domenico Segato,uomo in età avanzata con numerose famiglie sparse in giro per l'italia e sempre alle prese con nuove avventure(sessuali).
Posti in piedi in paradiso si puo inqudrare nel tentativo,andato a vuoto, di continuare,seppure in maniera moderna,il filone della commedia all'italiana. È chiaro sin dalle battute iniziali che l'obiettivo è quello di fotografare l'Italia e le difficoltà crescenti che un uomo deve incontrare durante la propria vita,in ogni età, a causa della crisi economica.
sebbene quindi l'intento sia nobile,trovo una certa superficialità nello svolgimento del tema,trattato con un qualunquismo ed un buonismo tipico del popolo italiano e del cinema di Verdone.
nell'inganno di un'apparente rappresentazione di varie sfaccettature dell'Italia, è difficile trovare una sola storia in cui lo spettatore possa davvero riconoscersi ed immedesimarsi. La rovina causata spesso dalla donna(e dal sesso) è una marginale sfaccettatura del problema. Il film manca di raccontare una storia vera di un uomo qualunque,non corrotto,impegnato che nonostante ce la metta tutta finisce per essere "deriso" dalla situazione sociale,dal governo,dalla vita.
sono lontani i tempi in cui un film riusciva a creare dibattiti in parlamento,e comunque non è quello che vogliamo, ma per un film che si presenta come una fotografia moderna dell'uomo italiano, un po' di realismo e di coraggio in piu non avrebbe guastato.
È un peccato inoltre il cattivo utilizzo di 2 figure attoriali,secondo me più interessanti degli ultimi anni, come la Ramazzotti(motivo delle gag e delle battute piu riuscite) e Favino. lei,troppo messa da parte e mal sfruttata in favore di personaggi meno interessanti,come segato, e lui troppo poco incisivo e privo di una vera caratterizzazione.
oltretutto è anche poco divertente e inutilmente lungo.insomma un film da vedere,magari noleggiato, ma che non merita di essere visto al cinema(soprattutto considerando i prezzi attuali del biglietto!)
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renato volpone
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sabato 3 marzo 2012
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padri e figli
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Commedia garbata e divertente sulla sopravvivenza degli uomini che si separano e hanno figli. Trasposizione tragicomica della realtà con uno sguardo buonista nel finale. Molto bella la colonna sonora, ottima la scrneggiatura che riesce a calibrare nella giusta misura la difficoltà quotidiana del vivere con un umorismo intelligente. Bravi gli attori. Finalmente Verdone torna a convincere.
[+] capolavoro, bravo carlo!
(di giampi74)
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gabriele_roma
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lunedì 5 marzo 2012
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un verdone al tramonto!
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Premetto di essere un grandissimo fan di Carlo Verdone e considero i suoi film (in particolare i suoi primi successi) capisaldi del cinema italiano che hanno lasciato un solco e consegnato un bagaglio alla generazione figlia di quel tempo. Purtroppo devo dire con grande amarezza che il film in commento è deludente sotto ogni profilo. Si ride poco e quelle poche volte, purtroppo, non per merito di Carlo Verdone. La scrittura del film è decisamente pessima. Non c'è una storia logica, tutto è lasciato al caso ed ogni storia, ciascun episodio appare privo di un filo conduttore logico. Patetico appare il riferimento al sesso, inserito - spesso anche con poca eleganza - in un film che non decolla mai.
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Premetto di essere un grandissimo fan di Carlo Verdone e considero i suoi film (in particolare i suoi primi successi) capisaldi del cinema italiano che hanno lasciato un solco e consegnato un bagaglio alla generazione figlia di quel tempo. Purtroppo devo dire con grande amarezza che il film in commento è deludente sotto ogni profilo. Si ride poco e quelle poche volte, purtroppo, non per merito di Carlo Verdone. La scrittura del film è decisamente pessima. Non c'è una storia logica, tutto è lasciato al caso ed ogni storia, ciascun episodio appare privo di un filo conduttore logico. Patetico appare il riferimento al sesso, inserito - spesso anche con poca eleganza - in un film che non decolla mai. Finale allungato, noioso e del tutto staccato dalla storia (che ribadiamo non esserci). L'idea iniziale, la convivenza di tre padri di famiglia, appariva originale e simpatica, peccato non averla sviluppata. Vi sono, inoltre, situazioni ed accadimenti nel film scollegati tra di loro, assurdi. Basti pensare, ad esempio, al fatto che l'Agente Immobiliare sig. Segato, all'inizio del film riceve la notizia dalla propria compagna che ella è incinta. Ebbene, nel corso del film, si vede la stessa compagna piombare in casa del suddetto Segato, con la figlia che dovrebbe avere almeno 2 anni. E gli esempi potrebbero continuare. Ribadisco, quindi, il giudizio finale del film decisamente deludente da considerare quale brutta pagina della splendida carriera di Carlo Verdone che stimo come persona e come attore. La delusione nasce dal fatto che proprio da lui, forse, non me l'aspettavo. Ci sarà materiale per il cinematografo di Gigi Marzullo.
Voto: non classificato
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[+] troppo severo e un po' distratto
(di maria)
[ - ] troppo severo e un po' distratto
[+] si ride poco?!
(di valentina s.)
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[+] verdone al tramonto?
(di giampi74)
[ - ] verdone al tramonto?
[+] biglietto ridotto e neorealismo
(di giannaccio)
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[+] non c'è logica?
(di malikgube)
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ralphscott
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giovedì 8 marzo 2012
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verdone fa centro
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Sarà il tema di grande attualità (gli oneri dei padri separati),sarà l'ottimo livello della recitazione,sarà l'ispirazione di Verdone (al suo meglio),ma trovo che questo film si avvicini ai capolavori delle commedie del dopoguerra,quelle ricche di umanità ed entusiasmo. Ci si diverte con amarezza,si ride con partecipazione. La scena del furto nell'appartamento è irresistibile,con i due sprovveduti,improvvisati ladri a far visita alla coppia di vecchietti visti con occhio cinico e compassionevole al contempo. Elogio a Marco Giallini,superbo. La Ramazzotti si vede cucir addosso un ruolo perfetto. Ne esce bella,mai volgare,buffa e tenera.
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Sarà il tema di grande attualità (gli oneri dei padri separati),sarà l'ottimo livello della recitazione,sarà l'ispirazione di Verdone (al suo meglio),ma trovo che questo film si avvicini ai capolavori delle commedie del dopoguerra,quelle ricche di umanità ed entusiasmo. Ci si diverte con amarezza,si ride con partecipazione. La scena del furto nell'appartamento è irresistibile,con i due sprovveduti,improvvisati ladri a far visita alla coppia di vecchietti visti con occhio cinico e compassionevole al contempo. Elogio a Marco Giallini,superbo. La Ramazzotti si vede cucir addosso un ruolo perfetto. Ne esce bella,mai volgare,buffa e tenera. Ottima commedia che non vive di stereotipi,sebbene non manchino (v. la cena a casa della cardiologa).
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[+] verdone fa centrissimo!
(di giampi74)
[ - ] verdone fa centrissimo!
[+] de gustibus non disputandum est... ma insomma ...
(di ruggero)
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