enzo70
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lunedì 10 marzo 2014
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un film scontato nonostante scamarcio
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Buona l’idea, trattare dall’interno il disagio giovanile attraverso le vite di due ragazzi che vivono la propria protesta ai margini; il contesto è perfetto, si parte da Genova, la città dei fatti criminali della polizia del 2001, passando per Parigi e per il Belgio; sempre sulla frontiere, temi sociali sovrapposti che, però, in una sorta di delirio narrativo del regista sfumano rendendo il film banale. Il pathos del regista e dei due protagonisti, bravo come al solito Scamarcio, sacrificato però da un ruolo ossessivamente ripetitivo, si trasforma in caos, ma non c’è creazione, impatto visivo o creativo. Il film risulta disordinato e banale, arriva la noia, sempre in attesa di un messaggio che non arriverà non mai.
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Buona l’idea, trattare dall’interno il disagio giovanile attraverso le vite di due ragazzi che vivono la propria protesta ai margini; il contesto è perfetto, si parte da Genova, la città dei fatti criminali della polizia del 2001, passando per Parigi e per il Belgio; sempre sulla frontiere, temi sociali sovrapposti che, però, in una sorta di delirio narrativo del regista sfumano rendendo il film banale. Il pathos del regista e dei due protagonisti, bravo come al solito Scamarcio, sacrificato però da un ruolo ossessivamente ripetitivo, si trasforma in caos, ma non c’è creazione, impatto visivo o creativo. Il film risulta disordinato e banale, arriva la noia, sempre in attesa di un messaggio che non arriverà non mai. Tutti i temi dei problemi sociali di questi anni vengono toccati, sicurezza sul lavoro, immigrazione, amicizia ed amore. Tutto sempre e solo scontato. Insomma……
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ralphscott
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giovedì 11 luglio 2013
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e se fosse capitato a noi?
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Questa storia è sicuramente scomoda. Nicole,personaggio eccessivo,a tratti irritante,mette i protagonisti di fronte alla realtà che cercano di rimuovere. All'immigrato clandestino,anch'egli spigoloso,si concede l'alibi di una condizione estremamente disagiata. Anche film on the road,il suo miglior pregio è forse quello di affrontare temi di estrema attualità con una narrazione credibile. Scamarcio,con gli anni,diventa progressivamente più bravo.
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sabrimazgou
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giovedì 11 luglio 2013
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non capita spesso
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Non capita spesso di vedere un film così ricco di spunti attuali, emozioni, suggestioni e panorami, senza che la storia perda di verosimiglianza, di quel senso di profonda verità che Francesco Amato riesce a sostenere dalla prima all'ultima inquadratura di questa sua seconda opera.
Ed è un peccato che il film non sia stato distribuito come avrebbe meritato. (Io l'avevo perso all'uscita, l'ho recuperato al Genova Film Fest).
Cosimo e Nicole sono due ragazzi liberi, che vivono per istinto il loro amore e tutto quello che gli accade: il lavoro e il sesso, le amicizie e il viaggio. Ed è proprio l'istinto a metterli nei guai. Messi di fronte a una scelta troppo difficile per due tipi troppo inconsapevoli (ma così veri) è proprio l'istinto a portarli sulla strada sbagliata, a perdersi e a perdere la purezza che li aveva legati.
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Non capita spesso di vedere un film così ricco di spunti attuali, emozioni, suggestioni e panorami, senza che la storia perda di verosimiglianza, di quel senso di profonda verità che Francesco Amato riesce a sostenere dalla prima all'ultima inquadratura di questa sua seconda opera.
Ed è un peccato che il film non sia stato distribuito come avrebbe meritato. (Io l'avevo perso all'uscita, l'ho recuperato al Genova Film Fest).
Cosimo e Nicole sono due ragazzi liberi, che vivono per istinto il loro amore e tutto quello che gli accade: il lavoro e il sesso, le amicizie e il viaggio. Ed è proprio l'istinto a metterli nei guai. Messi di fronte a una scelta troppo difficile per due tipi troppo inconsapevoli (ma così veri) è proprio l'istinto a portarli sulla strada sbagliata, a perdersi e a perdere la purezza che li aveva legati.
Cosimo e Nicole raccontano dal carcere, come in un'intervista agli autori del film, la loro storia e quella che sembra sarà la fine del loro rapporto.
Ma i temi etici e sociali rimangono solo sottotraccia, quello che emerge è la passione, il loro rapporto viscerale, ma mai morboso, l'energia vitale e poi tragica che Scamarcio e Ponsot (e Sassanelli, qui bravissimo) sanno esprimere.
Un film fuori dalle righe del cinema italiano, che guarda a modelli nordeuropei. Se questo sia un merito o no non è importante. La cosa importante è poter continuare a vedere film che vanno così dritti al cuore.
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renato volpone
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martedì 19 marzo 2013
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l'amore che sembra facile
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Con questo “Cosimo e Nicole” Francesco Amato passa dai cortometraggi al suo vero primo film. L’esperimento riesce abbastanza bene anche se la sceneggiatura ha qualche piccola lacuna. Il messaggio sociale c’è ed è importante e c’è anche una bella storia d’amore. Cosimo, un buon Scamarcio, incontra Nicole, la bellissima Clara Ponsot, durante gli avvenimenti nella Genova del G8, lei è ferita e lui la raccoglie e l’aiuta a scappare dai manganelli della polizia. Si ritroveranno insieme sul furgono di Paolo, un imprenditore che organizza concerti, che da loro rifugio e lavoro. Nasce tra Cosimo e Nicole un amore splendido, un trasporto, un deliquio, che non potrà mai essere distrutto, almeno sembra, ma il destino si accanisce e il destino è un ragazzo nero clandestino che chiede a forza lavoro per montare i palchi.
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Con questo “Cosimo e Nicole” Francesco Amato passa dai cortometraggi al suo vero primo film. L’esperimento riesce abbastanza bene anche se la sceneggiatura ha qualche piccola lacuna. Il messaggio sociale c’è ed è importante e c’è anche una bella storia d’amore. Cosimo, un buon Scamarcio, incontra Nicole, la bellissima Clara Ponsot, durante gli avvenimenti nella Genova del G8, lei è ferita e lui la raccoglie e l’aiuta a scappare dai manganelli della polizia. Si ritroveranno insieme sul furgono di Paolo, un imprenditore che organizza concerti, che da loro rifugio e lavoro. Nasce tra Cosimo e Nicole un amore splendido, un trasporto, un deliquio, che non potrà mai essere distrutto, almeno sembra, ma il destino si accanisce e il destino è un ragazzo nero clandestino che chiede a forza lavoro per montare i palchi. Deal palco cade e Paolo e i due innamorati credendolo morto lo scaricano in un luogo abbandonato. Comincia così il declino di un amore, per un altro amore negato, per un esilio volontario per fuggire dalla guerra, comincia la guerra tra i due ragazzi. La coscienza rimorde, ma quale la verità, quale la colpa. Lo spettatore è tentato dall’essere complice, dalla libera difesa dei protagonisti, ma sa di essere nel torto e vi ci viene gettato con violenza dai rimorsi di Nicole. Da rivoluzionari sono diventati quasi assassini, colpevoli di appartenere alla parte sbagliata a quel sistema che fino a poco tempo prima combattevano. Quale futuro li aspetta, quale destino. Il regista e il film ci daranno la chiave per trovare la soluzione in un finale coi piedi scalzi. Il film vive su un’intervista ai due ragazzi, parole che portano alle immagini e a quelle inquadrature di cui alcune sono davvero entusiasmanti: un ritratto del mare, il volto che si staglia su di una diga. Ottima la fotografia, belle le musiche con l’alternarsi sul palco di numerosi gruppi. In definitiva un film che parla delle minoranze, delle rivendicazioni, delle guerre, ora appoggiandole ora negandole in una giostra che è in fondo solo lo specchio della realtà.
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archipic
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venerdì 1 marzo 2013
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un film nascosto
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Niente male questo film di Amato; un film nascosto tra le grandi produzioni che tratta argomenti "nascosti" come la repressione della libertà, il lavoro nero, l'emigrazione, l'emarginazione. Ben interpretato dai due protagonisti, lo schema narrativo ha una ritmo sufficientemente dinamico che, seppure possedendo momenti un pò lenti, riesce a non annoiare e a rendere interessante la storia. Storia molto fuori dal comune e tematicamente complessa, rappresentata da momenti differenti alternativamente vivaci e più statici. E' comunque l'amore tra i due che regge il filo del racconto, un amore che, lontano dalle banalizzazioni mucciniane, rompe gli schemi e va oltre le consuetudini e che resiste e muta al mutare delle situazioni che la vita ti presenta.
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Niente male questo film di Amato; un film nascosto tra le grandi produzioni che tratta argomenti "nascosti" come la repressione della libertà, il lavoro nero, l'emigrazione, l'emarginazione. Ben interpretato dai due protagonisti, lo schema narrativo ha una ritmo sufficientemente dinamico che, seppure possedendo momenti un pò lenti, riesce a non annoiare e a rendere interessante la storia. Storia molto fuori dal comune e tematicamente complessa, rappresentata da momenti differenti alternativamente vivaci e più statici. E' comunque l'amore tra i due che regge il filo del racconto, un amore che, lontano dalle banalizzazioni mucciniane, rompe gli schemi e va oltre le consuetudini e che resiste e muta al mutare delle situazioni che la vita ti presenta. Un film che avrebbe meritato più interesse.
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lucano11
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sabato 2 febbraio 2013
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i sentimenti ed il contrario dei sentimenti
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un gran bel film che colpisce per riuscire atrattare temi sociali difficili,riesce a farti pensare che tutto sommato ha ragione chi è disonesto e poi tifa ripensare che forse hai ragione e poi ti fa pensare "ma che diavolo pensi".
E alla fine ti accorgi che hai pensato di tutto ed il contrario di tutto.Il regista ha fatto scelte chiare come sovraesporre la pellicola per dare un aspetto colore/grana aggressivo come i personaggi,nella composizione della storia dimostra il valore dei sentimenti "l'amore" ed il suo contrario nel comportamento di nicole verso cosimo.La storia ti acchiappa o se preferite ti trascina da subito e non è solo una storia e basta ma credo sia una storia di vita.Mi è piaciuto molto.
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phileas fogg
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mercoledì 12 dicembre 2012
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un gioiellino tutto italiano
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Vedere questo film è stata una piacevole sorpresa. Fondamentalmente è una storia d'amore tra due giovani precari del mondo di oggi. Precari in tutto, nell'abitazione, nel lavoro, ma anche e soprattutto nella loro unione che va avanti giorno per giorno senza progetti nutrendosi della fisicità che da la gioventù.E' un film giovane ambientato nel mondo dell'organizzazione di eventi musicali, e tutto centrato sui due protagonisti e sulla loro storia. Ma la vera bellezza di questo film è che a un certo punto succede ovviamente qualcosa che viene a minare l'equilibrio raggiunti: il lavoro e la stessa unione dei due protagonisti dipendono da come loro stessi reagiranno agli avvenimenti e qui lo spettatore rimane assolutamente sorpreso perchè non riesce a immaginare come potrà andare a finire.
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Vedere questo film è stata una piacevole sorpresa. Fondamentalmente è una storia d'amore tra due giovani precari del mondo di oggi. Precari in tutto, nell'abitazione, nel lavoro, ma anche e soprattutto nella loro unione che va avanti giorno per giorno senza progetti nutrendosi della fisicità che da la gioventù.E' un film giovane ambientato nel mondo dell'organizzazione di eventi musicali, e tutto centrato sui due protagonisti e sulla loro storia. Ma la vera bellezza di questo film è che a un certo punto succede ovviamente qualcosa che viene a minare l'equilibrio raggiunti: il lavoro e la stessa unione dei due protagonisti dipendono da come loro stessi reagiranno agli avvenimenti e qui lo spettatore rimane assolutamente sorpreso perchè non riesce a immaginare come potrà andare a finire. Fa riflettere una considerazione sociologica di Nicole che suona più o meno così "Per aver ucciso un uomo abbiamo trovato un lavoro, per aver cercato di salvarlo siamo finiti in galera". Riccardo Scamarcio è attore navigato che recita la sua parte; sorprendente la debuttante Clara Ponsot, bravissimo Paolo Sassanelli.
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palmadacocco
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domenica 2 dicembre 2012
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una storia attuale un'interpretazione non adeguata
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Non conoscevo Scamarcio come attore e non mi è piaciuto.....ha sempre la stessa espressione in ogni situazione....
Scene di sesso fuori luogo....perché spingersi nei particolari????
Dialoghi praticamente inesistenti, solo ricchi di parolacce...
Errori nell'uso dei congiuntivi abbastanza grossolani....
Dai film si potrebbe imparare qualcosa......non in questo caso!!!
La protagonista femminile è apparsa un pò più professionale.
Se anche questo film ha avuto dei contributi statali cerchiamo di spenderli meglio!!!!
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francesto70
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domenica 2 dicembre 2012
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occasione persa
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La storia è interessante ma viene avvilita dall'interpretazione di Scamarcio.
Mai credibile, tutto faccine e postura da macho, ..... peccato
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palmadacocco
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domenica 2 dicembre 2012
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una storia attuale, dubbi e perplessità
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Tanta delusione...non conoscevo Scamarcio come attore ma non mi ha proprio entusiasmato. Inespressivo, o meglio: sempre la stessa espressione in qualsiasi circostanza...ancora un pò di gavetta....
Le scene di sesso le vedo come pura attrazione per un pubblico di un certo tipo......non mi sarei spinto troppo oltre.....
Scarsissimi i dialoghi, farciti di parolacce gratuite.....
L'uso dei congiuntivi errati...
La sigaretta sempre in bocca....
In compenso ho imparato come si montano i palchi.....
Se non avessi assistito alle riprese italiane probabilmente non sarei mai andato a vederlo...
Lei (l'attrice) un pò più professionale.
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Tanta delusione...non conoscevo Scamarcio come attore ma non mi ha proprio entusiasmato. Inespressivo, o meglio: sempre la stessa espressione in qualsiasi circostanza...ancora un pò di gavetta....
Le scene di sesso le vedo come pura attrazione per un pubblico di un certo tipo......non mi sarei spinto troppo oltre.....
Scarsissimi i dialoghi, farciti di parolacce gratuite.....
L'uso dei congiuntivi errati...
La sigaretta sempre in bocca....
In compenso ho imparato come si montano i palchi.....
Se non avessi assistito alle riprese italiane probabilmente non sarei mai andato a vederlo...
Lei (l'attrice) un pò più professionale....
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