Titolo originale Transformers: Dark of the Moon.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 156 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 29giugno 2011.
MYMONETROTransformers 3
valutazione media:
2,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
l'indefesso macchinescente optimus prime suona di claxon coi suoi alleati,
dopo varie smacchinate l'imporobo et ancora vivo merenda coi lupi a colazione,
sottoposti a cose di deplorevole narrazione, con molte missioni e al top,
e gli autobot scorazzano imperterriti per il pianeta a 8000
giri, dovunque vi sia bisogno, mettendosi ogni tanto
sotto alberi pennuti di foglie col motore mitico,
e rifinito barberino del mugello sarebbe un es, nonchè
del trasformers per l'imperitura veglia sulla natura e il pianeta, sfreccia senza le
4 luci d'emergenza con solerzia e altrettante spettacolarità
nelle movenze magnificienza meccanica e non
nel postronic e improbo nonchè cinematografico mecanical movie incredibile.
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l'indefesso macchinescente optimus prime suona di claxon coi suoi alleati,
dopo varie smacchinate l'imporobo et ancora vivo merenda coi lupi a colazione,
sottoposti a cose di deplorevole narrazione, con molte missioni e al top,
e gli autobot scorazzano imperterriti per il pianeta a 8000
giri, dovunque vi sia bisogno, mettendosi ogni tanto
sotto alberi pennuti di foglie col motore mitico,
e rifinito barberino del mugello sarebbe un es, nonchè
del trasformers per l'imperitura veglia sulla natura e il pianeta, sfreccia senza le
4 luci d'emergenza con solerzia e altrettante spettacolarità
nelle movenze magnificienza meccanica e non
nel postronic e improbo nonchè cinematografico mecanical movie incredibile. [-]
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Dopo il flop (di critica, non certo di incassi) del secondo capitolo, il terzo prometteva di essere ancora più bello del primo. Re Mida Micheal Bay ci ha lavorato giorno e notte per anni, confezionando il solito film fracassone, piacevole, godibile ma con una trama più solida e concreta, che ha persino un prequel fantapolitico che rimanda al Presidente Kennedy. Opera ambiziosissima che vede Chicago quasi rasa al suolo dalla guerra tra Autobot e Decepticon che ha come scena clou quella del grattacielo stritolato da un robot serpentiforme che lo fa crollare al suolo con l suo interno Sam che lotta per salvare la sua vita e quella di Carly. Bay rilancia un franchise che stava perdendo appeal mettendo al centro della storia gli essere umani, l'amore e l'amicizia.
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Dopo il flop (di critica, non certo di incassi) del secondo capitolo, il terzo prometteva di essere ancora più bello del primo. Re Mida Micheal Bay ci ha lavorato giorno e notte per anni, confezionando il solito film fracassone, piacevole, godibile ma con una trama più solida e concreta, che ha persino un prequel fantapolitico che rimanda al Presidente Kennedy. Opera ambiziosissima che vede Chicago quasi rasa al suolo dalla guerra tra Autobot e Decepticon che ha come scena clou quella del grattacielo stritolato da un robot serpentiforme che lo fa crollare al suolo con l suo interno Sam che lotta per salvare la sua vita e quella di Carly. Bay rilancia un franchise che stava perdendo appeal mettendo al centro della storia gli essere umani, l'amore e l'amicizia. In poche parole i sentimenti. E fa piazza pulita di misticismo e artefatti magici per una storia non più robocentrica. Il film sa soddisfare gli occhi (e qui non c'erano affatto dubbi) ma stavolta la storia è all'altezza dello spettacolo nonostante qualche colpo folle di Bay, vero amante del rischio anche gratuito, cui siamo comunque tutti abituati. Piacciono da morire le sequenze action, caotiche ma leggibili, magistrale l'ampio uso di rallenty, campi lunghi e lunghissimi, peccato per i robot che appaiono fin troppo seri e per alcuni umani che, al contrario, sembrano degli idioti, complessivamente gli ingredienti sono ben dosati e il mix appare equilibrato, meglio che nei primi due episodi, col catastrofismo che è ben bilanciato dalle relazioni umane più basiche. Nel 2011 è stato uno dei grandissimi eventi (e di prodotti di grande fascino ne sono usciti), stavolta Bay vince la scommessa del rilancio della saga in pompa magna.
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Dopo un modesto primo capitolo, un pessimo e inguardabile secondo film, questo Transformers: Dark of the Moon è sicuramente il migliore della serie. Certo non è che apporti chissà quali innovazioni, ma del resto è assurdo pretenderlo da uno di questi film, è lungo sì, è pieno d'azione e gli effetti sono straordinari. Questi sono gli ingredienti secondo i quali si va a vedere un film dei Transformers, non di certo per la sceneggiatura o la regia, e seguendo questi parametri, il film soddisfa in pieno le aspettative. Se poi si vuole fare i pignoli ed entrare nel dettaglio non è di certo un gran film, lo script è quasi inesistente e la trama già trita e ritrita, tranne un interessante quanto sprecato incipit, ma d'altronde così è stato anche per tutti i film precedenti.
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Dopo un modesto primo capitolo, un pessimo e inguardabile secondo film, questo Transformers: Dark of the Moon è sicuramente il migliore della serie. Certo non è che apporti chissà quali innovazioni, ma del resto è assurdo pretenderlo da uno di questi film, è lungo sì, è pieno d'azione e gli effetti sono straordinari. Questi sono gli ingredienti secondo i quali si va a vedere un film dei Transformers, non di certo per la sceneggiatura o la regia, e seguendo questi parametri, il film soddisfa in pieno le aspettative. Se poi si vuole fare i pignoli ed entrare nel dettaglio non è di certo un gran film, lo script è quasi inesistente e la trama già trita e ritrita, tranne un interessante quanto sprecato incipit, ma d'altronde così è stato anche per tutti i film precedenti. E alla lunga le grandiose battaglie spettacolari stancano, ma per due ore e mezzo di semplice e puro intrattenimento senza tante pretese si lascia guardare più che volentieri. Il 3D non aggiunge niente ed è solo un espediente per incassare qualche soldo in più, cosa che infatti ha pagato, con un incasso di oltre 1 miliardo di dollari, anzi non fa altro che provocare un fastidioso ed evitabile mal di testa. [-]
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Perché nel 1969 gli uomini andarono sulla Luna? Naturale: nel ’63 era atterrata sulla faccia nascosta del satellite un’astronave aliena e Aldrin e Armstrong erano stati mandati là per controllare. I Transformers, guidati da Optimus Prime, ora vivono sulla Terra. Hanno sconfitto, con l’aiuto di Sam Witwicky (LaBeouf), due volte i malvagi Decepticons, che qui hanno architettato un piano per trasportare Cybertron, il loro pianeta natale, nell’atmosfera terrestre e rendere schiava l’umanità. Il piano coinvolge il prezioso contenuto dell’astronave che si trova sulla Luna: nientemeno che Sentinel Prime, il capo degli Autobot. È il terzo capitolo della saga prodotta da Steven Spielberg e diretta da Bay, con protagonisti i giocattoloni della Hasbro.
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Perché nel 1969 gli uomini andarono sulla Luna? Naturale: nel ’63 era atterrata sulla faccia nascosta del satellite un’astronave aliena e Aldrin e Armstrong erano stati mandati là per controllare. I Transformers, guidati da Optimus Prime, ora vivono sulla Terra. Hanno sconfitto, con l’aiuto di Sam Witwicky (LaBeouf), due volte i malvagi Decepticons, che qui hanno architettato un piano per trasportare Cybertron, il loro pianeta natale, nell’atmosfera terrestre e rendere schiava l’umanità. Il piano coinvolge il prezioso contenuto dell’astronave che si trova sulla Luna: nientemeno che Sentinel Prime, il capo degli Autobot. È il terzo capitolo della saga prodotta da Steven Spielberg e diretta da Bay, con protagonisti i giocattoloni della Hasbro. Forse è il migliore della saga. Perché? Perché l’unico motivo per andare a vedere al cinema Transformers sono gli effetti speciali, e di effetti speciali qui ce ne sono tanti, davvero tanti. E di sbalorditivo livello tecnico. Il film è il simbolo, insieme ad Avatar, dell’avanzamento tecnologico del cinema del nostro tempo. I quasi duecento milioni di dollari di costo ci sono e si vedono tutti e alcune scene d’azione non si dimenticano, come l’attacco del serpentone transformer al grattacielo di Chicago, che ricorda molto l’attacco dell’11 settembre. Per il resto c’è poco da dire: la storia è più o meno sempre la stessa, la sceneggiatura sempre banale, gli attori sempre deludenti (con eccezione per la McDormand e Turturro). Forse la differenza che si nota di più è il cambio della “bellona” di turno, che qui non è più Megan Fox, bensì la bionda Huntington-Whiteley. Ma in fondo belle son belle tutte e due e recitare recitano più o meno allo stesso modo. Il 3D aggiunge poco, ma lo spettacolo è comunque assicurato. Tre nomination agli Oscar: migliori effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro. Nemmeno una statuetta. [-]
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È incredibile come si possa, con un cast stellare comprendente Frances McDormand, John Turturro e John Malkovich, riuscire a fare un film in cui la cosa più evidente è probabilmente proprio una recitazione inesistente. La crisi degli sceneggiatori, a cui si attribuisce il fiasco dell'episodio precedente, deve aver lasciato la sua scia mefitica anche nel terzo episodio. Per fortuna i tentativi umoristici sono in genere affidati a battute brevi, perché già si sfiora la catastrofe così. Un esempio catastrofico: tutta la sequenza che convolge il capo della ricerca: vorrebbe essere caricaturale, ma alla fine è semplicemente ai limiti dell'incomprensibile.
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È incredibile come si possa, con un cast stellare comprendente Frances McDormand, John Turturro e John Malkovich, riuscire a fare un film in cui la cosa più evidente è probabilmente proprio una recitazione inesistente. La crisi degli sceneggiatori, a cui si attribuisce il fiasco dell'episodio precedente, deve aver lasciato la sua scia mefitica anche nel terzo episodio. Per fortuna i tentativi umoristici sono in genere affidati a battute brevi, perché già si sfiora la catastrofe così. Un esempio catastrofico: tutta la sequenza che convolge il capo della ricerca: vorrebbe essere caricaturale, ma alla fine è semplicemente ai limiti dell'incomprensibile.
Battaglie affascinanti solo nei punti in cui il 3D riesce a creare un forte effetto di immedesimazione (ad esempio, il volo della fanteria umana tra i grattacieli della città distrutta). Per il resto, non c'è nessuna strategia, l'unico intervento risolutivo è quello delle due insignificanti macchiette cibernetiche che "affondano" l'astronave dei cattivi - intervento che non si capisce perché vada considerato risolutivo, visto che a terra i cattivi sono già in stramaggioranza schiacciante sui buoni. Il buono e il cattivo parlano troppo per aver tempo di sferrare i colpi giusti, e infatti il loro scontro si risolve con un colpo messo lì per una decisione evidentemente arbitraria.
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Transformers, tutti e tre, è un esempio di bravura con pochi pari. La bravura di mostrare come si possa realizzare un film inguardabile, stupido oltremisura, spruzzato qua e la con dialoghi propri di una 3a elementare, tenuto insieme (si fa per dire) da una sceneggiatura concepita e scritta al massimo in 10 minuti. E tuttavia farlo diventare un successo di botteghino invidabile. Ovviamente non si può concepire una schifezza tale se non si ha la certezza che buona parte, una gran buona parte del pubblico, non sia dello stesso livello.
Michael Bay è un grande imprenditore e affarista che raggiunge i suoi scopi facendo una cosa che non sa fare: il regista. E funziona, peché tanto quelli che se ne accorgono sono pochi e non sono quelli che pagano il biglietto al cinema
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Transformers, tutti e tre, è un esempio di bravura con pochi pari. La bravura di mostrare come si possa realizzare un film inguardabile, stupido oltremisura, spruzzato qua e la con dialoghi propri di una 3a elementare, tenuto insieme (si fa per dire) da una sceneggiatura concepita e scritta al massimo in 10 minuti. E tuttavia farlo diventare un successo di botteghino invidabile. Ovviamente non si può concepire una schifezza tale se non si ha la certezza che buona parte, una gran buona parte del pubblico, non sia dello stesso livello.
Michael Bay è un grande imprenditore e affarista che raggiunge i suoi scopi facendo una cosa che non sa fare: il regista. E funziona, peché tanto quelli che se ne accorgono sono pochi e non sono quelli che pagano il biglietto al cinema
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Terzo episodio della saga che cerca di mettere una pezza su alcuni degli errori del secondo episodio sviluppando, almeno per la prima ora del film, una trama più complessa e interessante, anche se in alcune parti rovinata da scene inutili e decisamente ridicole(tipo l'incontro tra l'attore Malkovich e Bumblebee). "Transformers 3" supera i precendenti sull'azione e gli effetti speciali (basta dire che l'ultima ora e un quarto si concentra sulla battaglia finale) che non smettono di divertire e impressionare rendendo questa pellicola una bel film d'azione.
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Incassi record per questo schifo,mentre i film piu sei rimangono nell'ombra.
Non c'è nessuna storia!Sono un amante del cinema,ma questo mi ha talmente disgustato che ho spento il pc e me ne sono andato al letto
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Un primo contatto tra i Transformers e gli umani c'è già stato alla fine degli anni '60, quando l'uomo mise piede sulla Luna. Ma tutto è stato tenuto in gran segreto. Ora gli Autobot ormai hanno messo radici sulla terra. Convivono con gli umani, collaborando con i servizi segreti militari. Ma i Decepticon hanno nuovi e orribili piani: ricreare Cybetron sulla Terra. La disastrosa guerra tra le due fazioni riprende, con gli esseri umani spettatori loro malgrado.
La triade dei Transformers si chiude con un lungometraggio impregnato di effetti speciali quasi fino alla nausea; la lunga guerra finale, che supera un'ora di durata, finisce per stancare lo spettatore.
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Un primo contatto tra i Transformers e gli umani c'è già stato alla fine degli anni '60, quando l'uomo mise piede sulla Luna. Ma tutto è stato tenuto in gran segreto. Ora gli Autobot ormai hanno messo radici sulla terra. Convivono con gli umani, collaborando con i servizi segreti militari. Ma i Decepticon hanno nuovi e orribili piani: ricreare Cybetron sulla Terra. La disastrosa guerra tra le due fazioni riprende, con gli esseri umani spettatori loro malgrado.
La triade dei Transformers si chiude con un lungometraggio impregnato di effetti speciali quasi fino alla nausea; la lunga guerra finale, che supera un'ora di durata, finisce per stancare lo spettatore. La storia pure è allungata fino all'improbabile, finendo per scadere nella banalità e nella ripetitività. Ora si sta lavorando al quarto episodio. Gli appassionati della serie e dei film d'azione supertecnologici gongolano. Gli altri un pò meno.
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