barone di firenze
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lunedì 6 agosto 2012
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inquietante
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Thriller diverso psicologico, si entra nella testa del maniaco, lo si comprende anche se non lo si approva, il cinema Spagnolo non ha solo aldomovar, si trattano questioni importanti e poco dibatutte gli attori a parte i protgonisti non brillano, ma il prosequo della storia li perdona, io direi da vedere a coloro che amano il psicologico, la locatione è una stanza e scorre lento come deve essere. da vedere
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andaland
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domenica 5 agosto 2012
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ottima visione della psiche malata
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Il film, affronta in maniera insolita la drammaticità di un'esistenza anonima e segnata dalla depressione. La pazzia lucida e (vista dalla parte del protagonista) giustificata dalla felicità degli altri. Psicologicamente interessante.
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martynella
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domenica 5 agosto 2012
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"bed time" : il film da non vedere
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Il regista di Rec questa volta si è superato, in negativo purtroppo. Il film prende il nome dall'abitudine del personaggio principale, un portiere con turbe psichiche, di dormire sotto al letto di una delle inquiline più gioviali , drogarla e quanto altro. La costruzione del personaggio non risente di nessuna originalità, un uomo piatto, cattivo e spietato senza un motivo apparente,anzi senza nessun motivo visto che il regista sceglie di non dire niente in merito al suo passato.Palese è il riferimento a ben altro film quale è stato "Non è un paese per vecchi" ,dal quale vorrebbe copiare l'idea di un thriller fatto di violenza inspiegabile,ma non ci riesce perchè il tutto risulta piatto e senza senso .
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Il regista di Rec questa volta si è superato, in negativo purtroppo. Il film prende il nome dall'abitudine del personaggio principale, un portiere con turbe psichiche, di dormire sotto al letto di una delle inquiline più gioviali , drogarla e quanto altro. La costruzione del personaggio non risente di nessuna originalità, un uomo piatto, cattivo e spietato senza un motivo apparente,anzi senza nessun motivo visto che il regista sceglie di non dire niente in merito al suo passato.Palese è il riferimento a ben altro film quale è stato "Non è un paese per vecchi" ,dal quale vorrebbe copiare l'idea di un thriller fatto di violenza inspiegabile,ma non ci riesce perchè il tutto risulta piatto e senza senso ...si capisce soltanto il maschilismo e i problemi psichici del regista, al quale consiglio un po' di vita in campagna.
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luana
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venerdì 3 agosto 2012
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antipatico genere "orrido"
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Rozzo;totalmente assurdo nella trama da risultare quasi ridicolo; rivestito di uno psicologismo da quattro soldi. Ma si può dire ancora peggio. Questo film ha davvero la rara qualita di una incredibile "bruttezza interiore" che ha il suo climax nella lunga sequenza di uno stomachevole omicidio.Questo film non fa altro che iniettare senza gradazioni o intermittenze o tregue (a parte la scena che rasenta il comico del letto che si muove per l'amplesso e che fa pensare per un secondo ad un auspicabile mutamento di ritmo e di trama) assolutismi di pena nel corpo già "malato terminale" del film stesso. Non ci fa riflettere nè ci fa bene vedere torture di animali o di anziani, alcuni già malati; nè vedere deturpare in modo abominevole vite giovani e normali.
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Rozzo;totalmente assurdo nella trama da risultare quasi ridicolo; rivestito di uno psicologismo da quattro soldi. Ma si può dire ancora peggio. Questo film ha davvero la rara qualita di una incredibile "bruttezza interiore" che ha il suo climax nella lunga sequenza di uno stomachevole omicidio.Questo film non fa altro che iniettare senza gradazioni o intermittenze o tregue (a parte la scena che rasenta il comico del letto che si muove per l'amplesso e che fa pensare per un secondo ad un auspicabile mutamento di ritmo e di trama) assolutismi di pena nel corpo già "malato terminale" del film stesso. Non ci fa riflettere nè ci fa bene vedere torture di animali o di anziani, alcuni già malati; nè vedere deturpare in modo abominevole vite giovani e normali. Non fa bene alcun assolutismo, in questo caso negativo. E'un film sciocco e dannoso. Sconsigliatissimo!!!
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spike
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venerdì 3 agosto 2012
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interessante
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La Spagna si conferma patria del film di genere europeo. Dopo l'horror Balaguerò ci prova con il thriller, andando ancora a segno. Ottima la regia e la fotografia, buona la sceneggiatura e bravi gli attori. La trama per quanto magari non completamente originale trova delle soluzioni interessanti.
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regi1991
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venerdì 3 agosto 2012
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ciao clara
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Innovativa pellicola di Jaume Balaguerò, un thriller che si sviluppa con una storia mai raccontata prima, solo per questo già sarebbe un film da guardare. Il cattivo portiere César è un personaggio sviluppato in un modo grandioso, un uomo malato di mente che non è mai stato felice, e ricerca questa felicità togliendola alle persone che ne godono. Clara è un'inquilina del condominio dove César lavora, una donna bella raggiante e sempre felice, che diventa lo scopo di vita del portiere, ma non in senso positivo. Quando Clara dorme entra in scena il cattivo, che di notte opera nell'appartamento della donna per vederla infelice l'indomani.
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Innovativa pellicola di Jaume Balaguerò, un thriller che si sviluppa con una storia mai raccontata prima, solo per questo già sarebbe un film da guardare. Il cattivo portiere César è un personaggio sviluppato in un modo grandioso, un uomo malato di mente che non è mai stato felice, e ricerca questa felicità togliendola alle persone che ne godono. Clara è un'inquilina del condominio dove César lavora, una donna bella raggiante e sempre felice, che diventa lo scopo di vita del portiere, ma non in senso positivo. Quando Clara dorme entra in scena il cattivo, che di notte opera nell'appartamento della donna per vederla infelice l'indomani. Lo stalker portiere gode anche di una buona copertura se qualcosa dovesse andar storto, grazie alla fiducia che cerca e si crea ogni mattino con la donna. Il film si sviluppa con un accrescere della cattiveria di César che si spinge sempre più in la, arrivando ad un finale sorprendente ed amaro. Un film che si poteva migliorare approfondendo alcuni aspetti, ad esempio il rapporto del portiere con sua madre, che si trova in un letto di ospedale ed è costretta ad ascoltare i racconti malati del figlio, soffrendo in silenzio. Il rapporto con la bambina che sa tutto su César sembra banale all'inizio, ma migliora sempre di più calzando perfettamente nella trama. Il finale, che non ti aspetti, come già detto, lascia alcune piccole domande allo spettatore, ma credo che sia una situazione voluta proprio dal regista. Pellicola angosciante e con una certa tensione, attori molto bravi e preparati, da vedere certamente. Anche se poi guardare sotto il letto prima di addormentarsi non vi sembrerà così infantile.
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cesare beccaria
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giovedì 2 agosto 2012
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ansia
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Leggendo un pò di recensioni sulla rete, mi sono infine deciso ad andare a vedere questo film, dal trailer decisamente poco invitante. Se pensate di dover guardare il solito horror, rimarrete a dir poco delusi. Il film è l'iterazione di stati d'ansia. Forse quello che dovrebbe far paura è "l'umanità" (intesa come capacità di sbagliare) del protagonista. La storia è una sorta di sprazzo nella vita di un depresso con manie da stalker. Non è nemmeno una trashata (salvo una scena), è proprio privo di qualsivoglia stimolo. Voto: RIVOGLIO I MIEI 4 EURO E 50.
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pressa catozzo
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giovedì 2 agosto 2012
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stalking
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I grandi maestri Hitchck e Dario Argento anno lanciato il loro erede. Non e fotocopia dei due grandi maestri, ma un narratore del nuovo crimine lo stalking. Non conclude pateticamente come i registi americani, dove il cattivo alla fine viene ucciso dalla vittima o con fasulle tensioni per impaurire lo spettatore. Lavora di bisturi, raffinato elegante come i suoi ambienti Gaudiani. Merita tutti i riconoscimenti per montaggio fotografia interpretazione musiche. Ottima opera merita la visione.
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damiano n. guida falco
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mercoledì 1 agosto 2012
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una storia senza tempo
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DAMIANO NGF 1963: OTTIMO FILM - Volutamente meno fumettistico delle precedenti produzioni. Risulta evidenziata la incredibile storia del ragazzo, dimostratasi esattamente analoga nel suo genius ed in grado di convivere in un contesto contemporaneo.
Considerato che ognuno di noi può evidenziare l'aspetto che più ritiene valido o significativo ricordare dal cartaceo sedimentato degli anni 60+70, per me "the amazing s-m" riporta il pezzo di storia mancante nella precedente trilogia prodotta.
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brian77
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mercoledì 1 agosto 2012
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non male
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Un film con dei personaggi, una storia, un racconto che riesce a interessare anziché annoiare con un linguaggio classico anziché con le stucchevoli immagini digitalizzate o clippate... Insomma: un buon film, senza grande inventiva ma che si vede bene. Peccato per il doppiaggio italiano del protagonista, così scolastico.
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