kronos
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sabato 6 aprile 2013
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la felicità porta sfortuna
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Senza voler togliere nulla alla professionalità del lavoro di Balaguero, la forza di questo 'Bed time' risiede soprattutto nell'impeccabile sceneggiatura di Alberto Marini.
L'autore dello script, senza calcar la mano sul lato Thriller presente solo in punta di penna, costruisce un erede incattivito del Travis di Taxi Driver: un animale metropolitano deviato dalla solitudine, solo apparentemente bonario e gentile ma in realtà terribilmente ostile verso un mondo che lo rifiuta. E in particolare, ostile verso una ragazza che ai suoi occhi mostra un'insopportabile gioia di vivere: la sua 'missione' sarà farle sparire quel sorriso dalla faccia ... ci riuscirà.
Questo è cinema di (impuro) genere capace di riflettere su temi antichi quanto la razza umana, cinema apolide che meriterebbe maggior rispetto.
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paopon
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sabato 23 marzo 2013
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più psyco che rec
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Se questa è la direzione che l'horror del maestro Balaguero sta prendendo, benvenga. Sempre più verso il thriller: il condominio di César fa pensare più al Motel di Norman Bates ( Psyco) che non al condominio di REC. All'angoscia dell'horror si sostituisce sempre più la suspanse, l'attesa in un crescendo di tensione psicologica sapientemente sceneggiato. Un'unica scena gore (l'assassinio), una scena per aracnofobici e poi solo l'acuta introspenzione per la lucida depressione del portinaio del condominio che ci ricorda tanto la personalità multipla del proprietario del motel più famoso nella storia del thriller.
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vera94
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giovedì 7 marzo 2013
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per niente bello
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Ho fatto di tutto per vedermi questo film perchè dal trailer sembrava bellissimo, invece è un film che non ha senso e secondo me non merita di essere visto. Lo sconsiglio a tutti
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paride86
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lunedì 4 marzo 2013
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ambizioso
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Saggio sulla cattiveria e sul male fine a se stesso.
Un po' troppo pessimista, per i miei gusti.
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ultimoboyscout
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martedì 19 febbraio 2013
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notturno tormento.
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Cesar è il portiere di un palazzo di Barcellona. E' un tipo strano, infelice e insoddisfatto cronico, ignorato sistematicamente dai condomini dei quali, invece, sa tutto. In particolare, Cesar, è indispettito da Clara e dalla sua allegria e decide di cancellarle dalla faccia quel suo stupido sorriso intrufolandosi nella sua casa per sabotarle la tranquilla vita quotidiana. "Bed time" è il classico thrille psicologico che si tiene alla larga dal soprannaturale dei precedenti lavori di Balaguerò, ci conduce in una lenta quanto inesorabile discesa negli inferi della mente di un mostro sadico, crudele, sociopatico capace di inventare ogni giorno un modo diverso di torturare la sua vittima in maniera sistematica e diabolica.
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Cesar è il portiere di un palazzo di Barcellona. E' un tipo strano, infelice e insoddisfatto cronico, ignorato sistematicamente dai condomini dei quali, invece, sa tutto. In particolare, Cesar, è indispettito da Clara e dalla sua allegria e decide di cancellarle dalla faccia quel suo stupido sorriso intrufolandosi nella sua casa per sabotarle la tranquilla vita quotidiana. "Bed time" è il classico thrille psicologico che si tiene alla larga dal soprannaturale dei precedenti lavori di Balaguerò, ci conduce in una lenta quanto inesorabile discesa negli inferi della mente di un mostro sadico, crudele, sociopatico capace di inventare ogni giorno un modo diverso di torturare la sua vittima in maniera sistematica e diabolica. Idea non originale ma a tratti efficace, è un'escalation estrema che porta l'ignara ragazza, colpevole solamente di essere solare e positiva, verso l'annientamento. Il regista di "Rec" si addentra in un atipico horror macabro, disturbante, con una buona premessa ma che, fondamentalmente, non dice nulla e non aggiunge niente. Luis Tosar poi non riesce ad essere così spaventoso come il suo personaggio imporrebbe e Balaguerò dirige in maniera fin troppo piatta, poco incisiva e del tutto evanescente. La pellicola va scemando già dopo pochi minuti, imbocca quasi subito una pericolosa discesa, si sgonfia e si corrode da sola in un finale più che deludente e dove serviva il colpo gobbo o almeno un aumento d'ansia o di tensione, il film procede sempre uguale, totalmente incapace di imprimere alla storia nuovi spunti e il necessario cambio di passo.
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cenox
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sabato 12 gennaio 2013
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la soddisfazione delle disgrazie altrui
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La Spagna sorprende con i suoi film thriller, e bisogna ammettere che ci sanno fare con l'argomento! Anche questo film non delude le aspettive: la tensione è alta mentre osserviamo le gesta di un insospettabile custode di un palazzo, che osserva qualsiasi particolare con maniacale perfezione, ma non per ciò che riguarda il proprio lavoro, ma per riuscire a carpire le debolezze di ogni persona che abita il palazzo. Sì, perchè lui, triste ed infelice della sua vita insignificante non ha che un obiettivo, ovvero quello di riuscire a rovinare la vita di ciascuno, e soprattutto di Clara, una bella ragazza che affronta la vita con un sorriso, e non c'è niente che lo faccia star più male.
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La Spagna sorprende con i suoi film thriller, e bisogna ammettere che ci sanno fare con l'argomento! Anche questo film non delude le aspettive: la tensione è alta mentre osserviamo le gesta di un insospettabile custode di un palazzo, che osserva qualsiasi particolare con maniacale perfezione, ma non per ciò che riguarda il proprio lavoro, ma per riuscire a carpire le debolezze di ogni persona che abita il palazzo. Sì, perchè lui, triste ed infelice della sua vita insignificante non ha che un obiettivo, ovvero quello di riuscire a rovinare la vita di ciascuno, e soprattutto di Clara, una bella ragazza che affronta la vita con un sorriso, e non c'è niente che lo faccia star più male. Mors tua, vita mea si potrebbe dire!
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ackiri
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martedì 8 gennaio 2013
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la possibilità del male
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Quel che inquieta è la banalità del male, essere nel male senza un motivo apparentemente valido, fare del male perchè è nelle possibilità dell'uomo.
Questa pellicola porta lo spettatore oltre l'eticità della condanna, occorre sopendere il giudizio e incuriosirsi apertamente della mente lucida e fredda di Cèsar. Quasi un novello "Loki", una figura mitica proprio perchè va oltre la comprensione e lo stereotipo del male, una sciagura, che il caso affida a chi lo incontra.
Incapace di orientarsi verso il bene, sembra superare la proria voglia di morire, proprio nel progettare l'infelicità altrui, agisce in piene consapevolezza e senza pentimento, si spende senza tregua per realizzare il suo progetto di eliminare per sempre la gioia dalla vita della malcapitata Clara, condomina del palazzo di Barcellona del quale è il portiere, luogo claustrofobico che diventa l'universo vitale della storia.
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Quel che inquieta è la banalità del male, essere nel male senza un motivo apparentemente valido, fare del male perchè è nelle possibilità dell'uomo.
Questa pellicola porta lo spettatore oltre l'eticità della condanna, occorre sopendere il giudizio e incuriosirsi apertamente della mente lucida e fredda di Cèsar. Quasi un novello "Loki", una figura mitica proprio perchè va oltre la comprensione e lo stereotipo del male, una sciagura, che il caso affida a chi lo incontra.
Incapace di orientarsi verso il bene, sembra superare la proria voglia di morire, proprio nel progettare l'infelicità altrui, agisce in piene consapevolezza e senza pentimento, si spende senza tregua per realizzare il suo progetto di eliminare per sempre la gioia dalla vita della malcapitata Clara, condomina del palazzo di Barcellona del quale è il portiere, luogo claustrofobico che diventa l'universo vitale della storia.
Film asciutto la cui protagonista è la storia stessa, la tensione è tirata fino all'ultima scena.
Buona la sceneggiatura e allucinante l'interpretazione di Luis Tosar nei panni del diabolico Cesar.
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kyotrix
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lunedì 7 gennaio 2013
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nulla di che
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Si lascia guardare, ma per trama ed emozioni non e' certo una cima. C'e' di meglio...
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purplerain
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sabato 5 gennaio 2013
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obsesiòn
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Di film sull'ossessione amorosa ne abbiamo visti tanti, e da poco ne uscì uno in cui un uomo affittò un appartamento ad una donna per poi drogarla di notte e abusare di lei!! Direi trama molto simile a questa ma nel film di Balaguero c'è qualcosa in più: l'ossessione dell'uomo non è solo legata al sesso o all'amore non riposto, ma lui è semplicemente pazzo. E la cosa più particolare è che la sua pazzia non è dovuta ad un padre dispotico oad una madre possessiva o da altre persone che abusavano di lui, no, o almeno il regista evita di dare una giustificazione alla sua pazzia!! Proprio in virtù dell'assenza di spiegazione sulla pazzia chi osserva il film non può patteggiare per il protagonista, e anche cercando di mettersi nei suoi panni, non può giustificare la sua ossessione amorossa solo con il fatto che, essendo Clara una bella ragazza, egli la debba desiderare e ottenere a tutti i costi e giustificarne le azioni!! La sua follia è tale che i momenti di felicità di chi lo circonda e anche di chi lo stima e gli dimostra affetto, come la signora con i cani, gli procurano dolore e a quel punto decide di annientare la loro felicità e di condividere la sua follia con una madre costretta passivamente a letto, che ascolta e piange ma null'altro può!! Sceneggiatura semplice ma non banale, i personaggi principali sono ben sviluppati, non sapremo mai a cosa è dovuta la follia di Cèsar ma poco importa, il suo rapporto con la madre è poco sviluppato forse perchè poco importante, dal momento che, inchiodata a letto, è donna passiva e di poco spessore all'interno del film.
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Di film sull'ossessione amorosa ne abbiamo visti tanti, e da poco ne uscì uno in cui un uomo affittò un appartamento ad una donna per poi drogarla di notte e abusare di lei!! Direi trama molto simile a questa ma nel film di Balaguero c'è qualcosa in più: l'ossessione dell'uomo non è solo legata al sesso o all'amore non riposto, ma lui è semplicemente pazzo. E la cosa più particolare è che la sua pazzia non è dovuta ad un padre dispotico oad una madre possessiva o da altre persone che abusavano di lui, no, o almeno il regista evita di dare una giustificazione alla sua pazzia!! Proprio in virtù dell'assenza di spiegazione sulla pazzia chi osserva il film non può patteggiare per il protagonista, e anche cercando di mettersi nei suoi panni, non può giustificare la sua ossessione amorossa solo con il fatto che, essendo Clara una bella ragazza, egli la debba desiderare e ottenere a tutti i costi e giustificarne le azioni!! La sua follia è tale che i momenti di felicità di chi lo circonda e anche di chi lo stima e gli dimostra affetto, come la signora con i cani, gli procurano dolore e a quel punto decide di annientare la loro felicità e di condividere la sua follia con una madre costretta passivamente a letto, che ascolta e piange ma null'altro può!! Sceneggiatura semplice ma non banale, i personaggi principali sono ben sviluppati, non sapremo mai a cosa è dovuta la follia di Cèsar ma poco importa, il suo rapporto con la madre è poco sviluppato forse perchè poco importante, dal momento che, inchiodata a letto, è donna passiva e di poco spessore all'interno del film. L'unica cosa che Cèsar riesce a regalare a Clara è un dono grande, e incredibilmente quello stesso dono regalerà alla donna quel sorriso che lui le aveva tolto per giorni, fino al finale destinato a cambiare la vita della donna per sempre. Carino!! Non uno di quei film da non perdere ma almeno durante tutta la visione ci spinge a guardarlo fino alla fine per sapere se almeno nei film esiste la giustizia!!
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kammo
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giovedì 6 dicembre 2012
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molta tensione e grande antagonista
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la tensione è alta in un thriller con una analoga trama che rappresenta le devianze mentali (reali) di un uomo solo interpretato magnificamente da Louis Tosar. Un buon film scorrevole con un finale non baale!
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