luca scialo
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lunedì 29 novembre 2021
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la solitudine e le sue conseguenze
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Céser è il portiere di un palazzo sito a Barcellona. Apparentemente riservato e disponibile con tutti, in realtà cela un profondo mal di vivere e una inadeguatezza di fondo. Tanto da pensare sovente al suicidio e da torturare la madre inerme nel letto di un ospedale esternandogli i suoi brutti pensieri. César concentra tutte le sue perverse intenzioni su Clara, una giovane ragazza piena di vita. Arrivando addirittura a farla svenire con il cloroformio per dormirgli accanto. Ma questa assurda abitudine avrà nefaste ed inevitabili conseguenze, anche per le persone che lo circondano. Jaume Balaguerò è un regista spagnolo con una impronta tipicamente americana per thriller e horror. Il film è accattivante e per quanto assurdo, comunque credibile.
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Céser è il portiere di un palazzo sito a Barcellona. Apparentemente riservato e disponibile con tutti, in realtà cela un profondo mal di vivere e una inadeguatezza di fondo. Tanto da pensare sovente al suicidio e da torturare la madre inerme nel letto di un ospedale esternandogli i suoi brutti pensieri. César concentra tutte le sue perverse intenzioni su Clara, una giovane ragazza piena di vita. Arrivando addirittura a farla svenire con il cloroformio per dormirgli accanto. Ma questa assurda abitudine avrà nefaste ed inevitabili conseguenze, anche per le persone che lo circondano. Jaume Balaguerò è un regista spagnolo con una impronta tipicamente americana per thriller e horror. Il film è accattivante e per quanto assurdo, comunque credibile. La pellicola si spinge il giusto senza scadere troppo nell'assurdità. Una riflessione, seppur perversa, sulla vita. La solitudine e l'incapacità di essere animali sociali. Una attitudine che non riesce a tutti.
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onufrio
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sabato 2 maggio 2020
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mentre dormi
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I mostri sotto il letto esistono. E' quanto accaduto a Clara, protagonista perseguitata da un misterioso uomo, il portiere del palazzo, Cesar, da sempre tristemente infelice con manie di suicidio, l'unico scopo nella propria vita è quello di riuscire a rendere triste la vita degli altri. Thriller oscuro che affronta la complessità della solitudine e dell'infelicità attraverso uno psicopatico tanto folle quanto lucido nelle proprie azioni.
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noia1
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sabato 6 aprile 2019
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ti chiude lo stomaco
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In un condominio una ragazza viene presa di mira dal custode, farà di tutto pur di renderle la vita un inferno.
Un film come piace a me, che tiene appiccicati allo schermo dall’inizio alla fine. La trama parte frammentata e, man mano che i minuti passano, questa, oltre a svilupparsi, viene anche spiegata, si delinea. Ci si ricordi che il cinema è prima di tutto immagine e “Bed time” ne è l’esempio perfetto, i dialoghi sono sì ottimi ma servono più che altro ad enfatizzare le varie situazioni piuttosto che a chiarire quanto accade, quest’ultima cosa lo fa appunto tutto il lavoro di montaggio e regia. Molti altri film fanno altrettanto, certo però non con tale chiarezza, inoltre spesso risultano distanti rispetto allo spettatore, poco adatti al grande pubblico.
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In un condominio una ragazza viene presa di mira dal custode, farà di tutto pur di renderle la vita un inferno.
Un film come piace a me, che tiene appiccicati allo schermo dall’inizio alla fine. La trama parte frammentata e, man mano che i minuti passano, questa, oltre a svilupparsi, viene anche spiegata, si delinea. Ci si ricordi che il cinema è prima di tutto immagine e “Bed time” ne è l’esempio perfetto, i dialoghi sono sì ottimi ma servono più che altro ad enfatizzare le varie situazioni piuttosto che a chiarire quanto accade, quest’ultima cosa lo fa appunto tutto il lavoro di montaggio e regia. Molti altri film fanno altrettanto, certo però non con tale chiarezza, inoltre spesso risultano distanti rispetto allo spettatore, poco adatti al grande pubblico.
Viene raccontato uno degli aspetti del male odierno, un caso patologico forse o, come in parte si lascia intuire, semplicemente una persona senza nessuno a cui voler bene e senza nessuno che gli voglia bene, uno ignorato da chiunque. Una visione paradossale però, infatti se si sta bene attenti al punto di vista che ci viene posto si intuisce facilmente il lieto fine, squallido sì, e proprio per questo ancora più fastidioso ed indimenticabile.
Vicenda in gran parte sorretta dal protagonista, seminsopportabile di per sé, ma sorretto da una prova recitativa da manuale. L’attore è fantastico, incredibile per il suo talento e la sua dedizione al mestiere, si pensi che solo l’anno prima aveva fatto la parte di Malamadre altrettanto bene in “Cella 211” col triplo dei muscoli ed uno sguardo da pazzo criminale irripetibile.
Film insomma girato benissimo, teso dall’inizio alla fine infischiandosene della trama che, seppur funzioni, lascia spazio ad una costruzione della tensione senza sbavature. Una regia poi completamente dedicata ad una storia tra le più crudeli e fastidiose che ci possano essere.
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ennio
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lunedì 19 novembre 2018
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l'insana ossessione di balaguerò per le case
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Pare che Jaume Balaguerò abbia una fissa per gli ambienti chiusi, e forse nei suoi film riesce ad estrinsecare e rivolgere all'esterno, verso il pubblico, questa sua fobìa. Anche stavolta, dopo il pauroso "Rec", ha centrato l'obiettivo, dipingendo nel protagonista un soggetto assolutamente malvagio e del tutto malato, ma al contempo piuttosto geniale, che si muove esclusivamente all'interno delle 4 mura ove vive come portiere del condominio.
Da notare la somiglianza tra l'androne d'ingresso al condominio in "Rec" e in "Bed time", sono molto simili quasi che il regista rincorra ossessivamente certe forme del suo passato o della sua immaginazione.
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Pare che Jaume Balaguerò abbia una fissa per gli ambienti chiusi, e forse nei suoi film riesce ad estrinsecare e rivolgere all'esterno, verso il pubblico, questa sua fobìa. Anche stavolta, dopo il pauroso "Rec", ha centrato l'obiettivo, dipingendo nel protagonista un soggetto assolutamente malvagio e del tutto malato, ma al contempo piuttosto geniale, che si muove esclusivamente all'interno delle 4 mura ove vive come portiere del condominio.
Da notare la somiglianza tra l'androne d'ingresso al condominio in "Rec" e in "Bed time", sono molto simili quasi che il regista rincorra ossessivamente certe forme del suo passato o della sua immaginazione.
Unica pecca, alcune inverosimiglianze nella meccanica dell'azione, ad esempio nelle scene notturne. La scena successiva all'arrivo del fidanzato di lei è di grande tensione emotiva, e come in tutti i thriller ben riusciti si fa sempre e comunque il tifo per il cattivo.
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elgatoloco
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sabato 1 agosto 2015
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efficacissimo film"tra i generi"
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Jaume Balaguerò sempre"à la une"con un film intelligentemente"insituabile", inclassificabile tra i generi: non è"horror"(a parte qualche scena è difficile aver paura, in"Mientras duermes"-ma curiosamente va bene anche il titolo "per il mercato estero" "Bed-Time"(dove "Bed Time", "tempo di o da letto"gioca con il termine"Bad Time", tempo cattivo, maligno), non è neppure "only psycho", in quanto c'è sì la schisi tra coscienza e inconscio ma non in termini à la"Psycho"di Hitchcock o di Van Sant, ma neppure a la Brian de Palma, non è un vero thriller, pur se ha momenti in cui allude a poterlo essere-o diventare-, per così dire.
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Jaume Balaguerò sempre"à la une"con un film intelligentemente"insituabile", inclassificabile tra i generi: non è"horror"(a parte qualche scena è difficile aver paura, in"Mientras duermes"-ma curiosamente va bene anche il titolo "per il mercato estero" "Bed-Time"(dove "Bed Time", "tempo di o da letto"gioca con il termine"Bad Time", tempo cattivo, maligno), non è neppure "only psycho", in quanto c'è sì la schisi tra coscienza e inconscio ma non in termini à la"Psycho"di Hitchcock o di Van Sant, ma neppure a la Brian de Palma, non è un vero thriller, pur se ha momenti in cui allude a poterlo essere-o diventare-, per così dire... Luis Tosar physique du ro^le, ma soprattutto interpretazione estremamente efficace, tra un Sé stralunato e disperato, un Io tanto vigile tra mantenersi "al di qua"rispetto alle sanzioni legali e una "consapevolezza inconsapevole"(ossimoro assolutamente voluto, certo), nel quadro di un film che Balaguerò ha pensato, scritto e realizzato in maniera autonoma e originale, non pensando a"fare il calco"a nessuna grande opera filmica importante del passato, ma comunque, anche proprio per questo, di assoluta efficacia, per l'originalità creativa sopra brevemente delineata, speso in modo abbastanza convincente. El Gato
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cassiopea
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giovedì 15 gennaio 2015
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non ci siamo.
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Premetto che sono un'amante dei thriller psicologici, quindi sono partita guardando questo film con i migliori auspici. Ma sono stati delusi. Un film in cui il male è banalizzato e ritratto in una storia che, a mio modesto parere, non sta in piedi. Con pochi accorgimenti il protagonista riesce a mantenersi nell'ombra, quando tutt'intorno le cose decisamente non quadrano. Non mi dilungo per non peccare di spoiler, ma davvero l'ho trovata una pellicola illogica e poco coinvolgente, soprattutto già vista (vedi The resident). Gli ho dato una seconda possibilità guardandolo due volte, ma il mio parere risulta ancor più negativo. Se siete nuovi nel genere potrebbe piacervi, se avete invece già una "cultura" thriller passerà inosservato.
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Premetto che sono un'amante dei thriller psicologici, quindi sono partita guardando questo film con i migliori auspici. Ma sono stati delusi. Un film in cui il male è banalizzato e ritratto in una storia che, a mio modesto parere, non sta in piedi. Con pochi accorgimenti il protagonista riesce a mantenersi nell'ombra, quando tutt'intorno le cose decisamente non quadrano. Non mi dilungo per non peccare di spoiler, ma davvero l'ho trovata una pellicola illogica e poco coinvolgente, soprattutto già vista (vedi The resident). Gli ho dato una seconda possibilità guardandolo due volte, ma il mio parere risulta ancor più negativo. Se siete nuovi nel genere potrebbe piacervi, se avete invece già una "cultura" thriller passerà inosservato..
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toty bottalla
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mercoledì 14 gennaio 2015
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l'orrore invisibile, credibile e attuale!
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Nei giorni in cui la realtà supera abbondantemente la fantasia, il film di balaguerò fotografa da vicino la perversione della mente nella figura di cèsar: un apparente quieto e gentile portinaio che scatena la sua collera con l'inganno accorto di uno che non vedi arrivare, ottima la sceneggiatura, i movimenti di macchina e il montaggio, forse lascia un po' a desiderare la fotografia, suspense misurata, buona l'interpretazione folle ed equilibrata di luis tosar. Saluti.
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samuele capannolo
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domenica 18 agosto 2013
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si poteva fare di più
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film con abbastanza suspence con finale non banale
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samuele capannolo
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sabato 17 agosto 2013
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noioso
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Un portinaio triste ed angosciato non riesce a trovare la felicità inoltre gode a vedere la gente che soffre, quando nel condominio arriva una ragazza giosa e felice farà di tutto per torglierle il sorriso. il film diretto da jaume balaguerò che ricordiamo in rec, aveva tutte le potenzialità per diventare un film ricco di suspence e di angoscia per lo spettatore ma è tutto il contrario, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e si perde in tropppi e lunghi dialoghi, ha una dinamica troppo lenta, ci mette troppo a decollare ed anche se decolla non lo fa mai completamente. Gli unici due punti a favore di questo film potrebbero essere le luci, le quali creano un ottima atmosfera, ed il finale.
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sirelis31
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giovedì 25 luglio 2013
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inquietante e vuoto di contenuto
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l'ho trovato un film veramente inquietante!!
un uomo malato, perverso, di cui non è ben spiegata la storia personale, tormenta la povera clara, non è ben spiegato il motivo per cui proprio lei... non si sa nulla sul passato del protagonista e di coneguenza è un film che non coinvolge lo spettatore... puo risultare interessante lo svoglimento della storia, ma anche fastidioso vedere come entrerà in casa di lei, di come si approfitta della povera mentre dorme, e di come gli rovinerà la vita...
è un film che chi non vede sicuramente non si perde niente
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