Polisse

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Un film di Maïwenn. Con Karin Viard, Joey Starr, Marina Foïs, Nicolas Duvauchelle, Maïwenn.
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Titolo originale Poliss. Drammatico, durata 134 min. - Francia 2011. - Lucky Red uscita venerdì 3 febbraio 2012. MYMONETRO Polisse * * * - - valutazione media: 3,05 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
guidobaldo maria riccardelli venerdì 8 aprile 2016
era questo l'obiettivo? Valutazione 2 stelle su cinque
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Pellicola senza dubbio interessante, dal taglio documentaristico e ben sostenuta da un ritmo alto, tant'è che le oltre 2 ore di durata scorrono senza problemi. Ma, visto il tema, vista la sua natura sociale e di denuncia, ciò che preme indagare è il messaggio che passa attraverso la pellicola: ciò che se ne scorge è un panorama deprimente e senza troppe speranze in seno. Se la delicatezza e la difficoltà indubbie della professione, date da una realtà sempre più malata, rientrano a pieno negli obiettivi della regista, e, nei fatti, vengono adeguatamente trasmesse, d'altro canto stupisce la pochezza morale con la quale vengono dipinti questi operatori, capaci di scansare senza troppi patemi questioni strazianti, in favore di stupide querelle su argomenti di poco conto. [+]

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rita branca venerdì 27 febbraio 2015
le ferite dell’anima Valutazione 5 stelle su cinque
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  Polisse   (2011) film di Maïwenn Le Besco con Karin Viard, Joeystarr, Marina Foïs, Nicholas Duvauchelle, Maïwenn, Riccardo Scamarcio, Karole Rocher, Emmanuelle Bercot, Frédéric Pierrot ed altri

 
Magnifico film sull’imperfezione umana e sulle doti straordinarie di alcuni,  ciononostante.
La trama, incentrata sulla vita della sezione protezione minori della polizia parigina,  offre una galleria di personaggi semplicemente adorabili perché simili a tanti di noi nelle problematiche della vita privata che li affliggono, ma straordinariamente umani ed empatici nello svolgimento della delicatissima professione che svolgono a contatto con bambini e ragazzi abusati ed i loro carnefici,  che essi tentano appassionatamente di consegnare alla giustizia per salvarne le vittime, mettendo spesso generosamente a rischio la propria incolumità fisica e / o mentale. [+]

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ed crane lunedì 10 settembre 2012
cruda realtà che incalza Valutazione 4 stelle su cinque
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In una Parigi dura e ben poco romantica, la squadra dell'unità di protezione dell'infanzia affronta ogni giorno un mondo perfido e tremendamente difficile. Gli agenti sono uomini e donne affiatati tra loro, che sudano lacrime nello sforzo di trovare un equilibrio tra le loro già complicate vite personali ed un lavoro che li costringe ad assistere ad ogni tipo di dramma infantile, dalla pedofilia alla prostituzione, dalla violenza allo sfruttamento. Polisse è un film vivo che tiene incollati allo schermo grazie ad una regia (Maïwenn) abile nell’inanellare le vicende velocemente, non lasciando tempo allo spettatore per allentare la tensione ed immergendolo nella dura e delicata realtà dell'universo minorile sin dalla prima scena. [+]

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an-3-a mercoledì 29 agosto 2012
un mosaico di pietre preziose, incollato col fango Valutazione 1 stelle su cinque
67%
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33%

"Potente" "Bellissimo" "Necessario"... Ma anche no!

Si intuisce che ci sia molto lavoro di documentazione, ma ahimè nn l'ho veramente visto.
Ho avuto l'impressione di un film fatto di sequenze e storie indipendenti le une dalle altre, spesso forzate e caricate gratuitamente come a voler commuovere a tutti i costi in pieno stile televisivo americano. [+]

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francesco2 mercoledì 8 agosto 2012
un tourbillon Valutazione 2 stelle su cinque
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La scena del ballo in discoteca, accompagnata da una musica ballabile, esprime bene il tourbillon di generi, situazioni e persone che è "Polisse". In una cultura pop postmoderna, ma al contempo drammatica e cruda (Appunto), è un cinema al contempo postmoderno e documentaristico (Certo Besson , al confronto, appare "Tradizione"), che riunisce echi dell'odio di Kassovitz, del tavernieriano "Ricomincia da oggi", e forse -Non sono affatto sicuro- di un altro film del regista "L-627".
In tale contesto didascalica, a chi scrive, è apparsa la trovata della regista di ritagliarsi il ruolo della fotografa, per quanto in "Disparte": A meno che. [+]

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chiarialessandro martedì 7 agosto 2012
dalla parte dei deboli Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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 Tendenzialmente veloce, spezzettato, frammentato, slabbrato, sfrangiato, sovrapposto ma ugualmente comprensibile nella trama complessiva. Film che affronta (in modo troppo veloce per sviscerarli sino in fondo ma abbastanza lento per denunciarli e gettare una pietra nell’acqua immobile di uno stagno invaso da una squallidissima amoralità) argomenti che molti considerano tabù (pedofilia, incesto, rapporti sessuali tra adolescenti, violenza, tratta dei minori e chi più ne ha più ne metta), cercando pure di mettere in risalto le difficoltà che i tutori della legge devono superare sia nei confronti di se stessi (matrimoni più o meno falliti, figli più o meno lontani) sia facendo i conti con superiori disinteressati, “distratti”, burocratici  se non addirittura conniventi (più che un film potrebbe qui sembrare la rappresentazione della nostra realtà quotidiana). [+]

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barone di firenze martedì 15 maggio 2012
splendido Valutazione 5 stelle su cinque
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Che dire bello, ben recitato, ben costruito, insomma  vero, si soffre assieme agli attori che interpretano i poliziotti della squadra minori, con le loro ansie e paure. raramente si vedono film che trattano temi cosi importanti e che riescono a non cadere nella retorica. Assolutamente da vedere purtroppo sparirà dalle sale per sempre e non credo che lo passeranno in Home video.

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gianleo67 sabato 12 maggio 2012
docu-fiction sociale di realismo antiretorico Valutazione 3 stelle su cinque
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La quotidianità di una squadra di bravi e affiatati agenti della sezione protezione minori di un commissariato parigino. Tra testimonianze di indicibili abusi su minori indifesi e le difficoltà nella vita privata, una moderna epopea di anonimi eroi dei nostri tempi. Docu-fiction in 'presa diretta' che asseconda un realismo scabro e asciutto, ma che non manca di un intenso lirismo sotterraneo.  Una fitta trama di immagini e parole che intessono un discorso su una realtà cruda e vera in moto perpetuo verso le impreviste derive di traiettorie individuali e collettive. Emerge da queste meccaniche di 'realismo sociale' un punto di vista distaccato ma non freddo, accorato ma non retorico su una società multietnica e interclassista dove le brutture e le vessazioni sull'infanzia sono solo un aspetto (certo il più drammatico) delle criticità nelle relazioni sociali e umane. [+]

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fabio2 venerdì 30 marzo 2012
sul filo del rasoio Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

E' un film che non lascia soste. Sembra un documentario dal quale sono state tratte le scene più crude non ha la pretesa di approfondire e risolvere i drammi ma di presentarli in modo inequivocabile ad altri il compito di curarli.. La maladolescenza, la pedofila, l'incoscienza di scoprirsi donne solo attraverso il sesso e Internet sono tutte tematiche affrontate nei giorni della brigata antipedofilia di uno dei tanti commissariati di ogni città. Hanno scelto Parigi, ma di essa si vede solo il quartiere più difficile che paradossalmente si chiama Belleville. In lingua originale si accende dal primo all'ultimo minuto, non si sprecano mai l'argot il Verlan ovvero lo Slang transalpino. [+]

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marcoc venerdì 30 marzo 2012
abbandonato prima della fine Valutazione 1 stelle su cinque
26%
No
74%

Unfilm orribile.
Pellicola basata su una trama inesistente, con personaggi dai profili scontati, dialoghi inconsistenti, zeppo di razzismo e luoghi comuni. Cerca il sensazionalismo con immagini di dubbio gusto e probabilmente scippate dalla vita reale di molti bambini e sbattuti sullo schermo. Uno spot per la polizia senza nessuna sensibilita nè psicologica nè sociologica.
Film che trasuda ignoranza e superficialità agghiaccianti.
Pensare che film come questi possano vincere premi di pubblico e di critica costringe a pensare al livello della sensibilità umana.

[+] libertà di pensiero (di gianleo67)
[+] de gustibus (di barone di firenze)
[+] chi lo ama lo segua... (di an-3-a)
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