marco coppola
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mercoledì 23 novembre 2011
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gipi...l'ultimo terrestre
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L'ultimo terrestre ,un film del 2011,per la regia di Gian Alfonso Pacinotti é il risultato della scarsa esperienza cinematografica dovuta anche alla scelta di un argomento ,si comune sul grande schermo,ma utilizzato in modo inappropriato. La storia si svolge durante l'ultima settimana prima dell'arrivo di una civiltà extraterrestre sulla Terra.Un arrivo annunciato dai governi ,una notizia da seconda serata che non ha entusiasmato nessuno.Gli extrarrestri arrivano in un paese stanco e disilluso,in una crisi economica conclamata e gravissima.La gente risponde alla venuta degli extraterrestri con una reazione razzista '' adesso ci ruberanno il lavoro ,come hanno fatto i cinesi prima di loro!'' .
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L'ultimo terrestre ,un film del 2011,per la regia di Gian Alfonso Pacinotti é il risultato della scarsa esperienza cinematografica dovuta anche alla scelta di un argomento ,si comune sul grande schermo,ma utilizzato in modo inappropriato. La storia si svolge durante l'ultima settimana prima dell'arrivo di una civiltà extraterrestre sulla Terra.Un arrivo annunciato dai governi ,una notizia da seconda serata che non ha entusiasmato nessuno.Gli extrarrestri arrivano in un paese stanco e disilluso,in una crisi economica conclamata e gravissima.La gente risponde alla venuta degli extraterrestri con una reazione razzista '' adesso ci ruberanno il lavoro ,come hanno fatto i cinesi prima di loro!'' .Detto questo ,possiamo dedurre che il nostro ''carissimo Gipi'' sfrutta l'argomento degli alieni per riproporre,ancora una volta, il problema degli immigrati.Inserendo scene fuori dal contesto e dialoghi al limite dell'ambiguità, Gipi confeziona un film decisamente mediocre e non adatto a un pubblico occasionale.Infine,concludiamo dicendo che il film fa SCHIFO!!!
Scritta da :marco e alessandra :)
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fabio rossitto
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lunedì 10 ottobre 2011
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oltre i vostri pensieri
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L'ultimo terrestre in verità è Gesù.
Lavorate più col cuore che con la mente e tutto vi risulterà più semplice.
Fabio Rossitto
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fvassu
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venerdì 7 ottobre 2011
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l'ultimo terrestre...che guarda 'sto film (spero!)
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Brutto, brutto, brutto! Ho messo una stellina solo perché non se ne possono mettere meno...
Di questo film non si salva nulla:
gli attori recitano male,
la trama non c'è,
morale neppure,
metafora socio/politica/psico-impegnata macchè neanche l'ombra,
il ritmo è mortalmente lento nel primo tempo e inutilmente angoscioso nel secondo,
i personaggi non sono caratterizzati,
la colonna sonora è inesistente,
la fotografia è fatta male,
gli "effetti speciali" (se vogliamo chiamarli così) sono degni di una festa di carnevale a cui si va all'ultimo secondo (vedi la "puffetta deformed"),
mi fermo per non infierire oltre.
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Brutto, brutto, brutto! Ho messo una stellina solo perché non se ne possono mettere meno...
Di questo film non si salva nulla:
gli attori recitano male,
la trama non c'è,
morale neppure,
metafora socio/politica/psico-impegnata macchè neanche l'ombra,
il ritmo è mortalmente lento nel primo tempo e inutilmente angoscioso nel secondo,
i personaggi non sono caratterizzati,
la colonna sonora è inesistente,
la fotografia è fatta male,
gli "effetti speciali" (se vogliamo chiamarli così) sono degni di una festa di carnevale a cui si va all'ultimo secondo (vedi la "puffetta deformed"),
mi fermo per non infierire oltre...
Risparmiatevi i soldi!
Non fatevi ingannare (come ho fatto io) dal curriculum da fumettista del regista!
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(di laerte)
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renato volpone
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mercoledì 5 ottobre 2011
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la paura dell'attesa
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Un'altra opera prima, che come "Mozzarella Story" lascia decisamente soddisfatti. Gli alieni stanno per arrivare sulla terra e tutti ne parlano: c'è chi ne ha paura, chi cerca di sfruttare l'evento, e semplicemente chi continua a vivere, come il protagonista del film, dentro il suo io fortemente provato. Un film dolce, tenero, quasi divertente all'inizio, ma che ben presto si trasforma, si incattivisce, come l'animo degli umani che è molto lontano dalla semplicità e dal senso di giustizia degli alieni. Alcuni personaggi e scene ricordano Bunuel. Ottima la recitazione
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mara65
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giovedì 29 settembre 2011
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pacinotti è simpatico,ma dovrebbetornare ai fumett
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Pacinotti è uno di quei pochi registi umili e che non se la tirano. Generalmente a questi giovanotti registi, basta fare uno scalcinato film per atteggiarsi a grandi maestri. Pacinotti mantiene un'umiltà che sicuramente gli darà la possibilità di studiare regia (se lo vorrà) e migliorarsi. Gianni Pacinotti difatti è conosciuto nel mondo dei fumetti come GIP: la sua esperienza nello scrivere storie un pò assurde, lo ha portato a debuttare alla regia. Ma il cinema ragazzi, lo dico sempre, è un'altra cosa. Non basta saper scrivere, non basta saper fare l'attore per saper confezionare un buon film. La regia non la si improvvisa.
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Pacinotti è uno di quei pochi registi umili e che non se la tirano. Generalmente a questi giovanotti registi, basta fare uno scalcinato film per atteggiarsi a grandi maestri. Pacinotti mantiene un'umiltà che sicuramente gli darà la possibilità di studiare regia (se lo vorrà) e migliorarsi. Gianni Pacinotti difatti è conosciuto nel mondo dei fumetti come GIP: la sua esperienza nello scrivere storie un pò assurde, lo ha portato a debuttare alla regia. Ma il cinema ragazzi, lo dico sempre, è un'altra cosa. Non basta saper scrivere, non basta saper fare l'attore per saper confezionare un buon film. La regia non la si improvvisa. E per questo L'ULTIMO TERRESTRE delude, perchè non racchiude al suo interno tutti quegli elementi che fanno di un film, un'opera piacevole. E' un film senza sussulti, noioso. Ci sono film noiosi, lenti che hanno delle atmosfere geniali.. certo. Ma per essere in grado di regalare atmosfere geniali occorre essere dei geni: saper fare cinema. E quindi, se da un lato in Italia abbiamo i vecchi registi che ormai dovrebbero andare in pensione (Bellocchio, Avati..) dall'altro abbiamo tutta una schiera di giovani registi approdati al cinema senza nessuna esperienza e che confezionano film senza stile, banali, senza quello sguardo che solo chi ha studiato e fatto molta esperienza ha.
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fvassu
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lunedì 26 settembre 2011
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non solo brutto, anche violento!
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Una stellina è decisamente troppo per questo film, purtroppo meno non se ne possono
dare. Ce ne son tanti di modi di sprecare soldi, questo è uno dei peggiori.
Devolveteli al primo banchetto di beneficenza della vostra città e saranno
decisamente investiti meglio. Brutta la colonna sonora, brutta la trama (non c'è!), brutta la morale (non c'è!), brutta la fotografia, brutti gli effetti speciali (se vogliamo chiamare così una specie di puffetta "deformed" col testone da porcino), brutti i dialoghi e pessimi gli attori.
Difficilmente abbiamo desiderato tanto abbandonare la sala prima dei titoli, ma PURTROPPO abbiamo resistito fino alla fine e abbiam fatto male (!!!), perché il secondo tempo trasforma una potenziale commediola-cinico-fanta-noiosa a low budget in un filmetto inutilmente squallido e violento senza capo né coda.
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Una stellina è decisamente troppo per questo film, purtroppo meno non se ne possono
dare. Ce ne son tanti di modi di sprecare soldi, questo è uno dei peggiori.
Devolveteli al primo banchetto di beneficenza della vostra città e saranno
decisamente investiti meglio. Brutta la colonna sonora, brutta la trama (non c'è!), brutta la morale (non c'è!), brutta la fotografia, brutti gli effetti speciali (se vogliamo chiamare così una specie di puffetta "deformed" col testone da porcino), brutti i dialoghi e pessimi gli attori.
Difficilmente abbiamo desiderato tanto abbandonare la sala prima dei titoli, ma PURTROPPO abbiamo resistito fino alla fine e abbiam fatto male (!!!), perché il secondo tempo trasforma una potenziale commediola-cinico-fanta-noiosa a low budget in un filmetto inutilmente squallido e violento senza capo né coda.
La gente è uscita ammutolita e basita dal cinema, con una grande inquietudine per chi si aspettava una commedia, delusione totale per chi si aspettava un horror-fantascientifico o una denuncia metaforica della società moderna e sicuramente una domanda comune a tutti: "Ma perché non sono andato a bermi una birra con gli amici?"
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[+] non tutti i film sono "televisivi" e omologati
(di silman)
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[+] dipende dai film che solitamente vedi
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senzaverso
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venerdì 23 settembre 2011
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positivo ma non troppo
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Quando lavora sulle atmosfere, sull’astrazione, sull’implicito, sull’evocativo, sui momenti di contorno, il film funziona, convince e fa riflettere. Purtroppo però la pellicola sbanda nella definizione di elementi espliciti e nel voler cercare una narrazione principale che faccia da traino.
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(di laerte)
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flyanto
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martedì 20 settembre 2011
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gli alieni talvolta siamo noi stessi
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Film surreale sulla paura di una prossima invasione sulla da parte degli extraterrestri in cui il protagonista vive lui stesso come un alieno distante dalla società in cui vive. Finale di speranza (abbastanza scontato) per un futuro, forse, migliore.
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stonerman9999
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lunedì 19 settembre 2011
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la gente ha sempre paura di qualcosa
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Emergono quadri di solitudine disarmanti dalle sequenze di questo film. Un piccolo universo di situazioni che nella semplicita della descrizione risultano efficaci nel definire il clima poco sereno della realta che ci circonda. la vita di luca è del resto la banale esistenza di ognuno di noi che si riflette ogni giorno nella difficolta di comunicare le nostre sensazioni, le paure che da sempre condizionano il quotidiano. Trionfa l'essere lontani,il rinchiudersi nelle proprie certezze che generano solamente paura e sconforto e conseguente ricerca di altro che pero riguarda solo l'essere in se. Rappresentazioni di individui alla deriva, solamente gli extraterrestri con il loro avvento potrebbero salvare il mondo conducendo gli uomini verso una civilta diversa ma anche loro se ne vanno: capiscono che non si puo porre rimedio a questo degrado.
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Emergono quadri di solitudine disarmanti dalle sequenze di questo film. Un piccolo universo di situazioni che nella semplicita della descrizione risultano efficaci nel definire il clima poco sereno della realta che ci circonda. la vita di luca è del resto la banale esistenza di ognuno di noi che si riflette ogni giorno nella difficolta di comunicare le nostre sensazioni, le paure che da sempre condizionano il quotidiano. Trionfa l'essere lontani,il rinchiudersi nelle proprie certezze che generano solamente paura e sconforto e conseguente ricerca di altro che pero riguarda solo l'essere in se. Rappresentazioni di individui alla deriva, solamente gli extraterrestri con il loro avvento potrebbero salvare il mondo conducendo gli uomini verso una civilta diversa ma anche loro se ne vanno: capiscono che non si puo porre rimedio a questo degrado. pellicola dalle tinte amare dove nemmeno alla fine la corsa del protagonista,dal vago senso liberatorio,riesce a ridare un senso di speranza alla storia di ognuno di noi.
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zenocosini
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sabato 17 settembre 2011
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un trionfo di tristezza
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Ho scelto di vedere il film considerata la produzione e la partecipazione al Festival di Venezia, ma e' stata una delusione cocente. Trama inesistente, messaggio poco chiaro cosi' come non e' stato approfondito il carattere di nessun personaggio. Ogni volta che succede qualcosa non c'e' mai una reazione, neanche di fronte alle scene piu' violente, neanche in pratica da parte del protagonista. Il panorama di desolazione che lascia alla fine che non sembrava arrivare mai non e' sviluppato in alcun modo per dare alcuna spinta propositiva o critica specifica. Ne sconsiglio la visione come lucestella. Sono uscito deluso e triste
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