sergiofi
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mercoledì 18 luglio 2012
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quando ci sia ama "alla follia"
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Anche in epoca recente il cinema ci ha raccontato molte buone cose sull’amore giovanile. Storie di formazione che per completarsi hanno bisogno di lunghi e tormentati archi temporali ("Un amore", "Dieci inverni"). Oppure relazioni troppo tortuose, destinate a esiti in qualche modo infausti ("500 giorni insieme", "One day"). Nel lungometraggio del ventottenne cineasta californiano Drake Doremus, presentato nel 2011 al Sundance Film Festival dove ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria e il Premio per la migliore interpretazione femminile, l’assunto viene rovesciato. In "Like crazy" il rapporto che si crea a Santa Monica tra Anna e Jacob è perfettamente compiuto fin dal suo inizio. I due si amano da subito “alla follia” e decidono che non si lasceranno mai.
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Anche in epoca recente il cinema ci ha raccontato molte buone cose sull’amore giovanile. Storie di formazione che per completarsi hanno bisogno di lunghi e tormentati archi temporali ("Un amore", "Dieci inverni"). Oppure relazioni troppo tortuose, destinate a esiti in qualche modo infausti ("500 giorni insieme", "One day"). Nel lungometraggio del ventottenne cineasta californiano Drake Doremus, presentato nel 2011 al Sundance Film Festival dove ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria e il Premio per la migliore interpretazione femminile, l’assunto viene rovesciato. In "Like crazy" il rapporto che si crea a Santa Monica tra Anna e Jacob è perfettamente compiuto fin dal suo inizio. I due si amano da subito “alla follia” e decidono che non si lasceranno mai. Il diavolo, ovviamente, ci mette la coda. Il permesso di soggiorno lasciato scadere da Anna, giovane studentessa londinese sbarcata negli USA per un corso di perfezionamento, innescherà una serie di eventi a catena che presto faranno travalicare nel dramma una storia per molti versi idilliaca. L’oceano che letteralmente si frappone tra l’inglese Anna e il californiano Jacob li trascinerà, per molti anni, in un mare di guai. La distanza, il lavoro, nuove e tentacolari amicizie lasciate andare a monte incrineranno pericolosamente la loro storia. I due giovani giungeranno anche a sposarsi, per colmare quanto prima la distanza. I risultati saranno modesti, lo scadimento del loro rapporto sempre più palpabile. Alla fine l’amore comunque trionferà, ma ne sarà valsa la pena? L’ottimo Doremus, telecamera in spalla, esplora da vicino gli effetti traumatici che una lunga separazione può determinare nell’inossidabile rapporto tra un ragazzo e una ragazza. Il regista sta letteralmente addosso ai due protagonisti. Li segue e li scruta nelle peripezie che saranno chiamati ad affrontare, ricorrendo a registri filmici già utilizzati con successo nel bel film irlandese "Once".
Per queste e altre ragioni "Like crazy" è un gioiello da non perdere. Il suo merito principale sta, forse, proprio nella levità (fragilità?) con cui sa immergersi dentro una piccola storia di tutti i giorni. I due protagonisti sono semplicemente perfetti nel loro realismo. La splendida Felicity Jones e Anton Yelchin riescono a calarsi con bravura nella parte, sviluppando con bravura i temi più intimi di una vicenda coinvolgente. L’escamotage finale cui il registra ricorre per dare un senso a tutta la vicenda, quella doccia silenziosa e catartica che ha (vorrebbe avere?) il significato di una ripartenza, lascia però molti punti in sospeso. Ma non è forse questa la vita?
(SergioFI)
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donni romani
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martedì 19 giugno 2012
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diventare grandi attraverso l'amore
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Premio Speciale della Giuria e Premio per la migliore interpretazione femminile al Sundance Festival Like Crazy è un piccolo gioiello imperdibile, un film in apparenza lieve e quasi esile nel suo narrare la storia d'amore di due giovani universitari, in realtà suggestivo e profondo nel mettere in scena quel percorso misterioso, doloroso ed inevitabile del "diventare grande".
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Premio Speciale della Giuria e Premio per la migliore interpretazione femminile al Sundance Festival Like Crazy è un piccolo gioiello imperdibile, un film in apparenza lieve e quasi esile nel suo narrare la storia d'amore di due giovani universitari, in realtà suggestivo e profondo nel mettere in scena quel percorso misterioso, doloroso ed inevitabile del "diventare grande". Anna e Jacob si conoscono all'Università e si innamorano "like crazy" appunto, alla follia. Le scene dei primi incontri sono di una delicatezza unica, credibili proprio perchè semplici e lineari, senza scivolare nello zuccheroso e senza mai scadere nel clichè degli innamoratini di Peynet. Tutto sembra perfetto, ma Anna è inglese e proprio per rimanere accanto a Jacob lascia scadere il suo visto di soggiorno, e così verrà rimandata a Londra. La distanza naturalmente rende la relazione fra i due giovani sempre più difficile, fra rotture e ritorni di fiamma, tra incontri pieni di passione, separazioni struggenti e gelosie difficili da gestire. Nel giro di qualche anno il famoso visto arriverà e Anna potrà tornare a Los Angeles, ma nel frattempo le loro vite sono andate avanti, hanno iniziato un percorso lavorativo, hanno conosciuto altre persone.... sono cresciuti appunto, perdendo quella magia che solo i vent'anni hanno. La scena finale sotto la doccia dei due protagonisti è intensa e toccante, riporta ognuno di noi al momento cruciale in cui ci siamo resi conto che la spensieratezza e l'euforia dei vent'anni non torneranno più. La grande tenerezza con cui Doremus segue i personaggi regala ai due ragazzi una luce magica e una profondità di emozioni e sentimenti che ci coinvolge fin dai primi sguardi che i due si scambiano. Un film fatto di piccole semplici cose, un film naturale e spontaneo, un film che racconta di tutti noi con una punta di nostalgia e tanta grazia.
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minimea
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mercoledì 20 febbraio 2013
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la semplicità che arriva dritta al cuore!
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Un film che non necessita di grandi effetti speciali o di grandi e irreali scenate d'amore tipiche dei film holliwoodiani per affascinarti. No, in "Like Crazy" la cosa che colpisce è la cruda realtà di quel che Drake Doremus porta in scena. Momenti inscenati in modo straordinariamente realistico. Discorsi che ti sembra di aver fatto tu stesso con il tuo partner, nessuna grande frase poetica, ma dialoghi semplici che si alternano magnificamente a silenzi che danno carica ai momenti intensi che la giovane coppia sta vivendo.
Si ama a distanza per lavoro come per studi e alcuni trovano un modo per stare "vicini nella lontananza", come ci mostra la datrice di lavoro di Anna, altri vivono questo amore in modo più travagliato.
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Un film che non necessita di grandi effetti speciali o di grandi e irreali scenate d'amore tipiche dei film holliwoodiani per affascinarti. No, in "Like Crazy" la cosa che colpisce è la cruda realtà di quel che Drake Doremus porta in scena. Momenti inscenati in modo straordinariamente realistico. Discorsi che ti sembra di aver fatto tu stesso con il tuo partner, nessuna grande frase poetica, ma dialoghi semplici che si alternano magnificamente a silenzi che danno carica ai momenti intensi che la giovane coppia sta vivendo.
Si ama a distanza per lavoro come per studi e alcuni trovano un modo per stare "vicini nella lontananza", come ci mostra la datrice di lavoro di Anna, altri vivono questo amore in modo più travagliato.. si prendono, si lasciano, si riprendono..senza mai smettere di amarsi.
La storia di Anna e Jacob è quella che potrebbe capitare a chiunque, e mentre la si guarda la si vive realmente. Hai la sensazione di essere davvero seduto sul sedile della metro difronte Jacob o Anna e sorridergli di rimando. Ciò che colpisce è la potenza di questo amore che con tutte le difficoltà che il mondo dei nostri giorni gli pone dinanzi, cerca sempre di non annegare e annaspa per sopravvivere.
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juliet.
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venerdì 9 maggio 2014
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l'amore che sfiorisce
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Questo film non mi colpì particolarmente la prima volta che lo vidi, lo trovai per un certo verso noioso in alcuni punti. Lo riguardai dopo qualche mese e mi commosse, cosa che non succede mai. E' un film indipendente, filmato con una semplice macchina fotografica che non necessita di effetti speciali, ha inquadrature bellissime. La colonna sonora di Dustin O'Halloran è perfetta, piena di nostalgia, che è poi il tema centrale del film. La trama sviluppa nel giro di qualche anno la storia d'amore di due ragazzi che diventano adulti, pieni di insicurezze e paure, alla ricerca della felicità. Capiranno però quanto in fretta possono cambiare le persone, passando dall'amarsi alla follia, a, come succede nella scena finale, stringere quella persona a te e provare nostalgia per la stessa, ricordando com'era un tempo e non è più.
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Questo film non mi colpì particolarmente la prima volta che lo vidi, lo trovai per un certo verso noioso in alcuni punti. Lo riguardai dopo qualche mese e mi commosse, cosa che non succede mai. E' un film indipendente, filmato con una semplice macchina fotografica che non necessita di effetti speciali, ha inquadrature bellissime. La colonna sonora di Dustin O'Halloran è perfetta, piena di nostalgia, che è poi il tema centrale del film. La trama sviluppa nel giro di qualche anno la storia d'amore di due ragazzi che diventano adulti, pieni di insicurezze e paure, alla ricerca della felicità. Capiranno però quanto in fretta possono cambiare le persone, passando dall'amarsi alla follia, a, come succede nella scena finale, stringere quella persona a te e provare nostalgia per la stessa, ricordando com'era un tempo e non è più.
Questa non è decisamente la solita storia d'amore, anzi, è molto realistica, e non certo perchè non ha un lieto fine. Quello che ci si chiede è: davvero la fine dell'amore è stata colpa della distanza? Oppure i personaggi, pur volendosi, sentivano di non essere completamente felici l'uno con l'altro.
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832130
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sabato 7 febbraio 2015
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quando vuoi non puoi, quando puoi non vuoi
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Commedia romantica da un retrogusto amarognolo che sa di realismo. E' una di quelle storie che difficilmente rivedresti più e più volte proprio perché non idealizzata e a lieto fine, ma purtroppo rispecchia la contorta e a volte incomprensibile e irrazionale mentalità umana. Originale, ti lascia spiazzato, e solo per questo merita. Inoltre gli attori sono molto validi, in particolare Felicity Jones e Jennifer Lawrence, nonostante il ruolo marginale. Non scontato, da guardare almeno una volta.
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