spike
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mercoledì 22 giugno 2011
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gioiellino
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La prima gradita sorpresa di questa tiepida estate cinematografica. Il soggetto, tratto da un racconto di Philip K Dick, è geniale: una riflessione sul libero arbitrio... Un film di azione e di riflessione sulle nostre azioni. Ottima sceneggiatura, buona regia, buona la fotografia, ottima colonna sonora. Il film si avvale sopratutto di un ottimo cast di interpreti secondari: i guardiani del destino. Da vedere.
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deckard90
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mercoledì 22 giugno 2011
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calma
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calma
il film non è un capolavoro, lo concedo, ma non passare con tanta leggerezza sopra le tematiche trattate: in fin dei conti è tratto da un racconto di niente meno che philip dick, autore, tra l'altro, di ubik e blade runner, lo stesso autore che ha fondato la sua visione del mondo sul libero arbitrio e sulle scelte che possiamo fare... concordo con te sul fatto che un regista diverso avrebbe potuto fare la differenza ma non sputare su ciò che il film vuole trasmettere
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salvotp1984
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martedì 21 giugno 2011
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affascinante
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Un bel film d'altri tempi. Una trama avvincente, una storia profonda, azione quanto basta e un'amore oltre i confini della realtà sono gli ingredienti di un film che mi ha davvero impressionato. La possibilità di una coesistenza fra provvidenza e libero arbitrio sono poi degli spunti filosofici che lo rendono ancora più interessante. Se consideriamo poi l'attenzione ai dettagli, la prestazione eccellente dei due protagonisti e lo sfondo di una New York meravigliosa, non si può che avere un giudizio estremamente favorevole su questo film. Assolutamente da vedere.
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olinad
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martedì 21 giugno 2011
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una favola banale per adulti
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Film poco convincente.Si vedono molti films irreali...di fantascenza...ma realizzati ...vuoi per i testi...le sceneggiature e le epoche in cui si svolgono che sono piacevoli e convincenti.
Questo film ci racconta una favola dove l'amore supera tutti gli ostacoli...le avversità...
Di cosa? di una organizzazione soprannaturale...comandata da un "Presidente" che ad ogni individuo ha dato un suo destino che non puo' cambiare.
Quindi abbiamo a che fare con curiosi membri di questo ordine superiore che attraverso navigatori a forma di libro ti gestiscono e condizionano...passano attraverso porte inesistenti per gli umani e fanno un sacco di cose poco spiegabili...confusionarie da favole di magia.
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Film poco convincente.Si vedono molti films irreali...di fantascenza...ma realizzati ...vuoi per i testi...le sceneggiature e le epoche in cui si svolgono che sono piacevoli e convincenti.
Questo film ci racconta una favola dove l'amore supera tutti gli ostacoli...le avversità...
Di cosa? di una organizzazione soprannaturale...comandata da un "Presidente" che ad ogni individuo ha dato un suo destino che non puo' cambiare.
Quindi abbiamo a che fare con curiosi membri di questo ordine superiore che attraverso navigatori a forma di libro ti gestiscono e condizionano...passano attraverso porte inesistenti per gli umani e fanno un sacco di cose poco spiegabili...confusionarie da favole di magia.
Tutto questo in una New York di oggi.
Sprecato coinvolgere attori come Dammon e lo stagionato Terence Stamp.Il regista...che è alla sua prima esperienza in questo ruolo...torni a fare lo sceneggiatore dove ha realizzato cose piu' egrege.
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[+] una storia deludente
(di samanta)
[ - ] una storia deludente
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marezia
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martedì 21 giugno 2011
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un thriller come non se ne vedevano da tempo...
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Ricordate "Inception"? PURTROPPO anch'io e questo lo POLVERIZZA come io avevo pronosticato dai tempi di quella sgradevolissima visione e alla grande. Trama lineare (a posteriori), dal ritmo serrato ma "umano" (niente farraginosità) e soprattutto dallo sviluppo LOGICO. Intenso perché interpretato in modo magistrale da un Matt Damon che incarna davvero il volto della sana gioventù americana che voteresti sulla fiducia e di cui potresti innamorarti in un luogo improbabile come un bagno pubblico. Ottima intesa quindi (sorretta da dialoghi brillanti) e un giusto dosaggio di azione e... fantascienza o parapsicologia o religione? Chi sarà il Presidente? Sarà per questo ultimo dubbio che la Gandolfi gli ha attribuito solo 2 stelle e 1/2?
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paioco89
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martedì 21 giugno 2011
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il 'projet de vie' secondo nolfi
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A dispetto di un titolo che potrebbe far pensare al classico action movie americano, qui davanti ci troviamo di fronte ad un film che mette in luce un'interessante riflessione sul tema del libero arbitrio, del disegno divino (o, a seconda delle credenze, di un'entità superiore che ci governa) e sull'amore.
Nolfi, senza alcun tipo d'innovazione stilistica nelle alchimie che governano la regia e la sceneggiatura, fonde un messaggio d'autore ad uno script da blockbuster riuscendo a far passare il suo (i suoi) messaggi senza stancare e senza rivolgersi in maniera sfacciata agli inermi spettatori. In un mix fra "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind" e il più recente "Inception", il regista/sceneggiatore mostra come una persona, dotata di libero arbitrio, possa avere la fortuna (o sfortuna) di conoscere direttamente gli artefici del suo disegno di vita, coloro che hanno evinto fin dalla sua nascita quale sia la strada per la sua felicità.
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A dispetto di un titolo che potrebbe far pensare al classico action movie americano, qui davanti ci troviamo di fronte ad un film che mette in luce un'interessante riflessione sul tema del libero arbitrio, del disegno divino (o, a seconda delle credenze, di un'entità superiore che ci governa) e sull'amore.
Nolfi, senza alcun tipo d'innovazione stilistica nelle alchimie che governano la regia e la sceneggiatura, fonde un messaggio d'autore ad uno script da blockbuster riuscendo a far passare il suo (i suoi) messaggi senza stancare e senza rivolgersi in maniera sfacciata agli inermi spettatori. In un mix fra "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind" e il più recente "Inception", il regista/sceneggiatore mostra come una persona, dotata di libero arbitrio, possa avere la fortuna (o sfortuna) di conoscere direttamente gli artefici del suo disegno di vita, coloro che hanno evinto fin dalla sua nascita quale sia la strada per la sua felicità. Il buon Matt Damon mette in mostra le incapacità degli esseri umani di comprendere le cause di alcuni avvenimenti, l'incapacità di "andare oltre" e l'incapacità di accettare che tutto ciò che a noi appare "buono e giusto" non per forza lo è agli occhi di chi ci sta più in alto. L'uomo è limitato e dunque anche la sua visione è limitata mentre il "Presidente", che ha già scritto il suo percorso ancor prima che nascesse, sa qual'è la via per la sua realizzazione e cerca di riportarlo in carreggiata fino a che, di fronte all'amore puro e sincero fra due persone, nemmeno Lui può opporsi e accetta di riscrivere il suo 'projet de vie'. L'uomo è libero di agire pur conscio di avere un piano prestabilito da qualcun altro dal quale può distaccarsi e, nel caso accada, il "Presidente" sarà ben disposto anche a riscrivere il suo disegno ma a costo che tutto ciò sia stato concepito dall'amore.
Un messaggio forte, chiaro e conciso, che non lascia spazio a molte interpretazioni. La chiave di volta sta sempre nell'amore così da accontentare sia il pubblico che il "Presidente".
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mikemaister
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martedì 21 giugno 2011
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profuma di "déjà-vu"
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Un trailer emozionante, l'incipit "Inception incontra Burn" cattura molto l'attenzione, ma ricambia con una moneta diversa. Di minor valuta. Il film di per sè è lineare, talmente lineare che la trama del destino sa anche un po' di forzatura. Se dovessimo fondere Notting Hill di Julia Roberts e Hugh Grant con Wanted di Angelina Jolie, James McAvoy e Morgan Freeman, uscirebbe GUARDIANI DEL DESTINO, anzi no, bisogna abbassare di parecchio l'azione, perchè qui di azione c'è solo il passaggio attraverso delle porte. Ottimo come sempre Matt Damon ed Emily Blunt sembra aver fatto il salto da quell'assistente scorbutica di Meryl Streep ne Il diavolo veste Prada.
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Un trailer emozionante, l'incipit "Inception incontra Burn" cattura molto l'attenzione, ma ricambia con una moneta diversa. Di minor valuta. Il film di per sè è lineare, talmente lineare che la trama del destino sa anche un po' di forzatura. Se dovessimo fondere Notting Hill di Julia Roberts e Hugh Grant con Wanted di Angelina Jolie, James McAvoy e Morgan Freeman, uscirebbe GUARDIANI DEL DESTINO, anzi no, bisogna abbassare di parecchio l'azione, perchè qui di azione c'è solo il passaggio attraverso delle porte. Ottimo come sempre Matt Damon ed Emily Blunt sembra aver fatto il salto da quell'assistente scorbutica di Meryl Streep ne Il diavolo veste Prada... Ciononostante, a mio avviso in un film di "caos calmo" regna una "agitata piattezza", lo spettatore non si pone delle domande perchè non ha ne ilmotivo, ne il tempo di farlo, la fitta trama del film altro non è che la parvenza di un imbriglio, in realtà si tratta di un gomitolo, basta uscire una delle due parti del filo e il resto si srotola con sorpendente facilità. Insomma, un film che più che da Matt Damon sarebbe perfetto per Richard Gere...
Nulla da dire sulla fotografia, veramente bella, e ottima la scelta di non investire sugli effetti speciali di alta impressionabilità, non sarebbero serviti ad una trama del genere.
Mi spiace George Nolfi, ma siamo ben lontani da quel capolavoro di The Burn Ultimatum, senza profanare poi quel Ocean's 12, non vale la pena di scomodarlo. mi piace pensare che questo sia un piccolo "incidente" (se vogliamo) di percorso.
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hollyver07
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martedì 21 giugno 2011
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corri matt... corri...
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Ciao. Accettabile e gradevole thriller-fantasy, ambientato esclusivamente in un contesto urbano USA (New York) ed in epoca contemporanea. La pellicola trae la sua ispirazione da uno dei tanti viaggetti di "fantasia", se vogliamo... abbastanza allucinati, tradotti in novelle, racconti e libri, di Philip K. Dick (che per tutti coloro ai quali il nome nulla dice.... da un suo romanzo fu realizzato un "filmetto" come "Blade Runner" - oppure un certo "A scanner darkly" ed altri ancora); comunque sia... della storia ispiratrice originaria resta.
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Ciao. Accettabile e gradevole thriller-fantasy, ambientato esclusivamente in un contesto urbano USA (New York) ed in epoca contemporanea. La pellicola trae la sua ispirazione da uno dei tanti viaggetti di "fantasia", se vogliamo... abbastanza allucinati, tradotti in novelle, racconti e libri, di Philip K. Dick (che per tutti coloro ai quali il nome nulla dice.... da un suo romanzo fu realizzato un "filmetto" come "Blade Runner" - oppure un certo "A scanner darkly" ed altri ancora); comunque sia... della storia ispiratrice originaria resta... ben poco, giusto l'incipit. In questo film... cattivi da identificare o da abbattere sono inutili da cercare ed indentificare nei vari personaggi. A parte gli estremamente ambigui "guardiani", la loro missione e le loro motivazioni... personaggi e trama sono ampiamente reindirizzati ad un contesto più consono all'intrattenimento, sfacciatamente votato al buonismo ed ai finali più "digeribili" (aria e sostanza ben diverse... nel libro di Dick). Buoni la regìa, il ritmo narrativo, la fotografia e discreta la (ri)sceneggiatura, la quale si lascia attrarre da molti clichè tipici delle produzioni USA, nonostante ciò... la pellicola è abbastanza scorrevole ed apprezzabile. Bene (fino ad un certo punto) i dialoghi e buona la colonna sonora. Montaggio di scene ed inquadrature dinamico e piacevole, grafica C.G. non invadente (meno male). Ottimi e ben caratterizzati i personaggi secondari. Evitando accuratamente di riassumere la trama, mi soffermo un attimino... sulla prova di Matt Damon (interpreta David Norris... il perno dell'intera storia). niente male come ruolo e prova, perlomeno rispetto ad altre interpretazioni (vedasi.. serie Bourne... - Ocean's.... - True grit... ecc.). Evidentemente può permettersi d'interpretare personaggi principali più complessi ed articolati, a patto che il regista, o la sua spalla di ruolo, siano di livello medio-alto. In questo caso... il gradevolissimo personaggio di Emily Blunt (Elise) appare adeguato "sfondo" alle tipiche connotazioni attoriali di Damon ed in definitiva... formano una gradevole accoppiata cinematografica, laddove il Nostro è affannosamente impegnato a correre più rapidamente del destino che lo incalza. In definitiva... un buon film d'azione non volgarmente violenta, di buona fattura, a mio avviso da gustarsi rilassati con "occhio molto neutro" e poche velleità su possibili riflessioni sull'io, il libero arbitrio ed altre condizioni esistenziali. Buona visione e saluti a tutti
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cannedcat
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lunedì 20 giugno 2011
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sci-fi la letteratura dei nostri tempi
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Finalmente il cinema (ovviamente quello americano) comincia ad accorgersi che esiste un enorme serbatoio di narrativa nella Science Fiction che non è, come tradotto con i piedi, Fanta-Scienza ma un genere che mette la scienza o ipotesi scientifiche alla base di un racconto, di una storia che, come tutte le storie serve ad interrogarci sopratutto su noi umani, e lo fa proponendo situazioni estreme, causate dalla scienza o da ipotesi come quella di questo racconto, per far capire qual'è la nostra natura, come si evolve a causa del progresso o anche del regresso provocato da cayastrofi come l'apparire di daiitayire, tecnologiue di controlli, catastrofi naturali o artificiali.
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Finalmente il cinema (ovviamente quello americano) comincia ad accorgersi che esiste un enorme serbatoio di narrativa nella Science Fiction che non è, come tradotto con i piedi, Fanta-Scienza ma un genere che mette la scienza o ipotesi scientifiche alla base di un racconto, di una storia che, come tutte le storie serve ad interrogarci sopratutto su noi umani, e lo fa proponendo situazioni estreme, causate dalla scienza o da ipotesi come quella di questo racconto, per far capire qual'è la nostra natura, come si evolve a causa del progresso o anche del regresso provocato da cayastrofi come l'apparire di daiitayire, tecnologiue di controlli, catastrofi naturali o artificiali. Lo Sci-Fi è un genere che in Italia è stato molto negletto, schifato dagli intellettuali che lo hanno sempre visto come americanata senza comprendere questa è la letteratura del nostro tempo, come per altro discusso e approvato di recente in una discussione tenuta sull'Economist.
Tornando al film, bene fatto, senza concedere troppo (quasi niente) all'effetto speciale, parla dell'amore che vince tutto, un amore ovviamente totalizzante che si mostra subito dall'attrazione immediatadei due giovani che sentono di essere la metà di una stessa cosa.
E siua Matt Damon che Emily Blunt interpretano benissimo questa meraviglia e il con consgeuente struggersi per non potersi riunire all'amato di cui non si discute nulla: lo si ama e basta, senza se, ma forse e condizionamenti che spariscono e si annullano anche di fronte ad un'entità "angelica"che vorrebbe vederci perfetti e cui si potrebbe rispondere con le parole di Jacques Prevert:
Padre nostro che sei nei cieli, restaci
e noi resteremo sulla Terra
Che qualche volta è così attraente
Con i suoi misteri di New York
E i suoi misteri di Parigi
Che ben valgono i misteri della Trinità
Con il suo minuscolo canale dell'Ourcq
La sua grande Muraglia Cinese
Il suo fiume di Morlaix
Le sue caramelle alla Menta
Con il suo Oceano Pacifico
E le sue due vasche alle Tuileries
Con i suoi bravi bambini e i suoi mascalzoni
Con tutte le meraviglie del mondo
Che sono là
Con semplicità sulla terra
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algernon
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domenica 19 giugno 2011
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la variante
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ecco fatto: mi sono procurato il libro e ho letto il racconto di Philip Dick, titolo originale "The adjustment team", 1954, nella traduzione "I guardiani del destino" come il film, 30 pagine. anche nel racconto ci sono gli impiegati dell'ufficio riparazioni che modificano la realtà per mantenerla aderente al piano prestabilito. ma è l'unica cosa in comune. la storia, i personaggi, le tecniche, il finale sono diversi. il protagonista non è un aspirante senatore, ma un agente immobiliare. non c'è una storia d'amore melensa come quella del film. il protagonista non si oppone ai poteri che gestiscono la realtà ma cerca invece di salvare la pelle. non c'è il lieto fine (neanche nel film ma nel racconto è peggio).
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ecco fatto: mi sono procurato il libro e ho letto il racconto di Philip Dick, titolo originale "The adjustment team", 1954, nella traduzione "I guardiani del destino" come il film, 30 pagine. anche nel racconto ci sono gli impiegati dell'ufficio riparazioni che modificano la realtà per mantenerla aderente al piano prestabilito. ma è l'unica cosa in comune. la storia, i personaggi, le tecniche, il finale sono diversi. il protagonista non è un aspirante senatore, ma un agente immobiliare. non c'è una storia d'amore melensa come quella del film. il protagonista non si oppone ai poteri che gestiscono la realtà ma cerca invece di salvare la pelle. non c'è il lieto fine (neanche nel film ma nel racconto è peggio). la natura degli esseri dell'ufficio riparazioni è misteriosa come appare anche nel film, però essi sono collocati da qualche parte nello spazio, lasciando intuire che si tratta di extraterrestri. ho voluto documentarmi per due motivi: (i) non è tanto chiaro nel film chi sono questi esseri, che dicono di vivere più a lungo degli altri, (ii) la storia d'amore mi sembrava un po' banale e poco credibile, tanta ostinazione per una ragazza vista di sfuggita. e allora? il film è ben fatto e ben recitato, è molto movimentato e si lascia vedere, ma è un vero peccato che sprechi così male una delle tante ottime idee di Philip Dick.
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[+] giusto per...
(di hollyver07)
[ - ] giusto per...
[+] holliver07
(di algernon)
[ - ] holliver07
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