francis metal
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mercoledì 23 novembre 2016
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un epilogo non del tutto soddisfacente.
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Certamente un finale epico, eroismo a tutto tondo, ma come sempre mi chiedo a che pro fare morire dei ragazzi giovanissimi, se non per far commuovere il pubblico.
E' un peccato però che Harry abbia spezzato la baccheta di sambuco, inoltre avrei proprio voluto vedere cosa sarebbe successo se Harry avesse avuto tutti e tre i doni della morte.
Per non parlare del fatto che il film, insieme al precedente, hanno diffuso un simbolo massonico tra i giovanissimi.
Inoltre il film come gli altri non rende giustizia al romanzo, se non lo leggi ci capisci poco, come ad esempio tutte le notizie sul futuro dei protagonisti e dei loro figli
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emiliano
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giovedì 4 agosto 2011
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tutto finisce (per fortuna)
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Harry Potter era sbarcato al cinema nel lontano 2001 con il grande successo della "Pietra Filosofale". Oggi nel 2011, a 10 anni esatti di distanza, la saga si conclude. Per chi conosce il mondo del cinema commerciale, si sa che l'ultimo libro della Rowling era stato diviso in 2 parti per non rischiare di perdere quel dollaro e mezzo in più di incassi che avrebbe fatto felice la produzione. Se già nel quinto capitolo la saga non aveva già più nulla da dire, arrivati alla seconda parte del settimo la cosa è diventata davvero fastidiosa. Per cercare fino all'ultimo di non tradire le aspettative di nessuna delle numerose fasce di spettatori di Harry Potter, Yates ha realizzato un finale incompleto e decisamente scontato.
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Harry Potter era sbarcato al cinema nel lontano 2001 con il grande successo della "Pietra Filosofale". Oggi nel 2011, a 10 anni esatti di distanza, la saga si conclude. Per chi conosce il mondo del cinema commerciale, si sa che l'ultimo libro della Rowling era stato diviso in 2 parti per non rischiare di perdere quel dollaro e mezzo in più di incassi che avrebbe fatto felice la produzione. Se già nel quinto capitolo la saga non aveva già più nulla da dire, arrivati alla seconda parte del settimo la cosa è diventata davvero fastidiosa. Per cercare fino all'ultimo di non tradire le aspettative di nessuna delle numerose fasce di spettatori di Harry Potter, Yates ha realizzato un finale incompleto e decisamente scontato. Il film vorrebbe raccontare di una lotta tra bene e male che ovviamente si conclude a lieto fine, ma il risultato è deludente. All'inizio della saga il mondo della magia appariva affascinante ed incantevole, adesso tutto è nero e buio, ma il problema è che siamo sempre qui a girare in tondo tra Hogwarts, Diagon Alley, il mondo degli umani e la casa di Ron. Dal punto di vista dell'ambientazione è già da quattro film che non c'è proprio più nulla da vedere o da scoprire. Voldemort rappresenta il male in senso puro, ma è talmente ripetitivo nelle azioni e nei gesti che qui nel settimo capitolo non sembra nemmeno più un essere in grado di intendere e di volere. Sorvolando sulla consueta infedeltà con il romanzo, il settimo film di Potter è un miscuglio per niente originale di Signore degli Anelli, Twiligh, La Storia Infinita e chi più ne ha più ne metta. Per non tradire le famiglie, Yates non si butta fino in fondo sul sangue o sul dark ed aggiunge al film battute fuori luogo, momenti comici riciclati dai precedenti film e un po' di sottile ironia che in più punti della pellicola dovrebbe servire ad attutire il dramma della battaglia decisiva. Alla fine di tutto, vincono i buoni, e chi non ci avrebbe scommesso?
Si arriva dunque al finale dei finali con Harry diventato padre che imbarca il figlio sul magico treno del binario 9 e 3/4. Se la sequenza finale doveva far commuovere il pubblico con le immagini e con la colonna sonora dei primi 2 film che non si sentiva da un pezzo, in realtà fa solo ridere in quanto i protagonisti invece di sembrare invecchiati sono semplicemente diventati più brutti a causa di un pessimo lavoro di trucco. Il bilancio finale di questo ottavo film è un prodotto di marketing, inutile, banale, che incanta come al solito i giovani dagli 8 anni in su e che almeno può vantare i soliti effetti speciali all'avanguardia. Finito Harry Potter 7 cosa ci rimarrà di questo mondo fatto di magia e incantesimi? Beh, pochino visto che il tutto si è consumato nei primi quattro film (il tre e il quattro i migliori). Rowling dovrà sicuramente baciare i luoghi dove camminano i leggendari Radcliffe, Grint e Watson dato che la sua fama non sarebbe mai arrivata ai livelli attuali senza la spinta dei film al cinema. Alla domanda:"Harry Potter ha segnato una piccola parte nella storia del cinema?" è doveroso rispondere così. Harry Potter sicuramente ha segnato la storia degli incassi e se in partenza poteva avere delle possibilità di crearsi il suo piccolo spazio almeno all'interno della storia del cinema fantasy, alla fine ha prevalso il business sulla qualità.
Per qualunque bambino che sogni i draghi, le streghe, le bacchette magiche e gli incantesimi Harry Potter rappresenterà sempre un culto da amare e seguire, meno male però che i bambini crescono.
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(di gedeone)
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