riccardo76
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mercoledì 10 agosto 2011
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la marvel al meglio di sé
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Ultimamente i Marvel Studios stanno lavorando davvero bene; dopo il valido Thor, esce infatti nelle sale un ottimo prodotto: Captain America: Il Primo Vendicatore, che si presenta, oltre che come un film estremamente spettacolare, con eccezionali scene di azione - rese ancora più mozzafiato da un 3D sorprendentemente efficace - anche come una pellicola con una storia ben strutturata e intrisa di messaggi impliciti e spunti per riflessioni, che sfrutta al meglio le potenzialità del fumetto originale, rispettandolo, ma, al contempo, migliorandone gli aspetti più deboli.
Azzeccata risulta la scelta di ambientare la storia durante la seconda guerra mondiale; un’ambientazione resa molto credibile, oltre che dai costumi, dai trucchi e dalle scenografie impeccabili, anche dai manifesti tipici dell’epoca per richiamare alle armi i giovani americani, uno su tutti quello dello Zio Sam, con l’indice puntato, che per la prima volta vediamo in 3D, nei titoli di coda.
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Ultimamente i Marvel Studios stanno lavorando davvero bene; dopo il valido Thor, esce infatti nelle sale un ottimo prodotto: Captain America: Il Primo Vendicatore, che si presenta, oltre che come un film estremamente spettacolare, con eccezionali scene di azione - rese ancora più mozzafiato da un 3D sorprendentemente efficace - anche come una pellicola con una storia ben strutturata e intrisa di messaggi impliciti e spunti per riflessioni, che sfrutta al meglio le potenzialità del fumetto originale, rispettandolo, ma, al contempo, migliorandone gli aspetti più deboli.
Azzeccata risulta la scelta di ambientare la storia durante la seconda guerra mondiale; un’ambientazione resa molto credibile, oltre che dai costumi, dai trucchi e dalle scenografie impeccabili, anche dai manifesti tipici dell’epoca per richiamare alle armi i giovani americani, uno su tutti quello dello Zio Sam, con l’indice puntato, che per la prima volta vediamo in 3D, nei titoli di coda. Molto efficace è senz’altro anche lo stratagemma ideato per sfruttare il costume indossato dall’eroe nei primi fumetti, troppo ridicolo per risultare credibile agli occhi degli spettatori di oggi, ma perfetto per esprimere la condizione di “burattino” del protagonista, il quale all’inizio viene utilizzato dal governo solo per un’imbarazzante campagna di reclutamento. Captain America nasce infatti come personaggio di spettacolo e diventa anche in quella realtà un eroe dei fumetti; ciò ci permette di assistere ad una fugace apparizione dei primi mitici numeri della testata Marvel: se questo non è geniale! Ma ancora più geniale è l’espediente narrativo ideato per ambientare ai giorni nostri un probabile sequel: una trovata che da sola eleva il film al di sopra dei suoi predecessori Marvel, con un finale in ogni caso drammatico, che esprime al meglio il senso del sacrificio che, nell’immaginario collettivo americano, costituisce una caratteristica tipica dei Marines. Perché, ovviamente, il film è anche una celebrazione dell’esercito USA, con i suoi ideali puri, che il piccolo e gracile protagonista incarna. Egli viene ripetutamente scartato dall’esercito a causa della sua costituzione fisica, ma sarà il dott. Erskine – interpretato da un sempre bravissimo Stanley Tucci – a riconoscerne le grandi doti di spirito, perché “solo i deboli conoscono il vero valore della forza”. Steven Rogers è diverso da tutti gli altri soldati spacconi, lui detesta l’esaltazione, e non vuole arruolarsi per uccidere i nazisti, ma per servire la sua patria. Sarà proprio grazie alla sua pacatezza, alla sua umiltà e alla sua bontà d’animo che verrà scelto per l’esperimento del primo super uomo dell’esercito, poiché il siero ideato dal dott. Erskine amplifica le caratteristiche della persona, quindi le buone attitudini, così come quelle malvagie del cattivo di turno, il perfido Teschio Rosso – impersonato da un impassibile Hugo Weaving – capace di superare lo stesso Hitler quanto a crudeltà.
L’America verrà dunque condotta da un grande uomo, con grandi capacità e grande spirito, il capitano ideale, che, in un periodo di crisi come questo per gli USA e dopo la perdita delle speranze riposte in Obama, si ricopre indubbiamente di riferimenti impliciti.
Prima di concludere è doveroso di fare un elogio a tutto il cast, soprattutto a Chris Evans, che con questo ruolo si spera riesca a conquistarsi un posto di tutto rispetto tra i divi di Hollywood, ingiustamente snobbato dopo le sue gradevoli performances come Torcia Umana nei due I Fantastici Quattro. Brava è anche la bella Hayley Atwell, che riesce a trasmettere impassibilità e al contempo dolcezza – fenomenale è la scena dello sparo nello scudo per provarne l’efficacia, colta da gelosia- per non parlare del grande Tommy Lee Jones, il quale, con la sua simpatica brutalità e il suo scetticismo riesce a conquistare il pubblico.
Tutto quindi appare perfetto in questa ultima rivisitazione Marvel – dialoghi, suono e musiche compresi – e non resta che sperare nella stessa qualità per i sequel e per i prossimi eroi.
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hans delbruck
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martedì 9 agosto 2011
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l'ennesima occasione persa.
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Chiunque sia cresciuto "nutrendosi" letteralmente degli albi della Marvel, non può che rimanere deluso da questa trasposizione cinematografica. Da tempo, troppo forse, fan come il sottoscritto attendevano la pellicola e personalmente le aspettative sono rimaste deluse. Il film si perde in una tediosa narrazione del giovane Steve Rogers che una volta "cresciuto" diventa un gigione Cap. A volo d'angelo poi Il Teschio Rosso, i nazisti, la guerra, il mito americano, lo scontro finale... arrivederci. Il personaggio del Capitano manca completamente di spessore. Chris Evans è poco più che espressivo. L'ennesima prova mancata nelle realizzazioni Marvel.
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Chiunque sia cresciuto "nutrendosi" letteralmente degli albi della Marvel, non può che rimanere deluso da questa trasposizione cinematografica. Da tempo, troppo forse, fan come il sottoscritto attendevano la pellicola e personalmente le aspettative sono rimaste deluse. Il film si perde in una tediosa narrazione del giovane Steve Rogers che una volta "cresciuto" diventa un gigione Cap. A volo d'angelo poi Il Teschio Rosso, i nazisti, la guerra, il mito americano, lo scontro finale... arrivederci. Il personaggio del Capitano manca completamente di spessore. Chris Evans è poco più che espressivo. L'ennesima prova mancata nelle realizzazioni Marvel. In soldoni siamo più vicini al livello di Devil (la vera pietra dello scandalo) e Ghost Rider, piuttosto che a quello dell'Uomo Ragno o di X-Men (dove peraltro il bravo Jackman è sinceramente troppo alto per interpretare il Tappo...). Confido ne "I Vendicatori" o magari, che so, in un "Capitan America e Falcon" possibilmente un poco più noir, un poco meno favoletta. In ogni caso "lunga vita a Stan Lee"!
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hans delbruck
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martedì 9 agosto 2011
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l'ennesima occasione persa.
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Chiunque sia cresciuto "nutrendosi" letteralmente degli albi della Marvel, non può che rimanere deluso da questa trasposizione cinematografica. Da tempo, troppo forse, fan come il sottoscritto attendevano la pellicola e personalmente le aspettative sono rimaste deluse. Il film si perde in una tediosa narrazione del giovane Steve Rogers che una volta "cresciuto" diventa un gigione Cap. A volo d'angelo poi Il Teschio Rosso, i nazisti, la guerra, il mito americano, lo scontro finale... arrivederci. Il personaggio del Capitano manca completamente di spessore. Chris Evans è poco più che espressivo. L'ennesima prova mancata nelle realizzazioni Marvel. In soldoni siamo più vicini al livello di Devil (la vera pietra dello scandalo) e Ghost Rider, piuttosto che a quello dell'Uomo Ragno o di X-Men (dove peraltro il bravo Jackman è sinceramente troppo alto per interpretare il Tappo.
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Chiunque sia cresciuto "nutrendosi" letteralmente degli albi della Marvel, non può che rimanere deluso da questa trasposizione cinematografica. Da tempo, troppo forse, fan come il sottoscritto attendevano la pellicola e personalmente le aspettative sono rimaste deluse. Il film si perde in una tediosa narrazione del giovane Steve Rogers che una volta "cresciuto" diventa un gigione Cap. A volo d'angelo poi Il Teschio Rosso, i nazisti, la guerra, il mito americano, lo scontro finale... arrivederci. Il personaggio del Capitano manca completamente di spessore. Chris Evans è poco più che espressivo. L'ennesima prova mancata nelle realizzazioni Marvel. In soldoni siamo più vicini al livello di Devil (la vera pietra dello scandalo) e Ghost Rider, piuttosto che a quello dell'Uomo Ragno o di X-Men (dove peraltro il bravo Jackman è sinceramente troppo alto per interpretare il Tappo...). Confido ne "I Vendicatori" o magari, che so, in un "Capitan America e Falcon" possibilmente un poco più noir, un poco meno favoletta. In ogni caso "lunga vita a Stan Lee"!
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hans delbruck
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lunedì 8 agosto 2011
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un'occasione persa...
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Niente da fare, almeno per chi con i fumetti di Cap c'è praticamente cresciuto. Chris Evans è poco più che espressivo, come dire: porta a casa la pagnotta e poco più. Il film si perde in una lunga descrizione della figura del giovane Rogers che una volta "cresciuto" diventa il gigione Capitano. Poco tempo per affinare il personaggio del futuro leader dei Vendicatori e un po' di tutti i supereroi Marvel. Davvero un peccato. L'ennesima occasione persa. La pellicola è più vicina al livello raggiunto da Devil (la vera pietra dello scandalo!) e Ghost Rider piuttosto che a quello dell'Uomo Ragno o di X-Men (dove peraltro il bravo Jackman è decisamente troppo alto per interpretare il Tappo...). In attesa di valutare i Vendicatori speriamo con altri risultati.
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Niente da fare, almeno per chi con i fumetti di Cap c'è praticamente cresciuto. Chris Evans è poco più che espressivo, come dire: porta a casa la pagnotta e poco più. Il film si perde in una lunga descrizione della figura del giovane Rogers che una volta "cresciuto" diventa il gigione Capitano. Poco tempo per affinare il personaggio del futuro leader dei Vendicatori e un po' di tutti i supereroi Marvel. Davvero un peccato. L'ennesima occasione persa. La pellicola è più vicina al livello raggiunto da Devil (la vera pietra dello scandalo!) e Ghost Rider piuttosto che a quello dell'Uomo Ragno o di X-Men (dove peraltro il bravo Jackman è decisamente troppo alto per interpretare il Tappo...). In attesa di valutare i Vendicatori speriamo con altri risultati. Se solo Stan Lee fosse più giovane...
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rum42coah
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lunedì 8 agosto 2011
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capitan delusione
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Un giovane ragazzo sogna di arruolarsi nell”esercito americano per comabattere contro i nazisti nella seconda guerra mondiale,ma il suo fisico fragile non gli permette mai di riuscirci.Un giorno però sarà protagonista di un esperimento che lo renderà un super soldato che prenderà il nome di Capitan America…
Un cine comic con protagonista Capitan America mancava ai film della Marvel e con questo film ripara a questa grave mancanza.Questo super eroe è il più famoso(e patriottico degli USA) e ci voleva un film in suo onore.Come protagonista è stato scelta Chris Evans,gia protagonista dei Fantastici Quattro nel ruolo di torcia umana che si comporta bene,pur non eccedendo in bravura.
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Un giovane ragazzo sogna di arruolarsi nell”esercito americano per comabattere contro i nazisti nella seconda guerra mondiale,ma il suo fisico fragile non gli permette mai di riuscirci.Un giorno però sarà protagonista di un esperimento che lo renderà un super soldato che prenderà il nome di Capitan America…
Un cine comic con protagonista Capitan America mancava ai film della Marvel e con questo film ripara a questa grave mancanza.Questo super eroe è il più famoso(e patriottico degli USA) e ci voleva un film in suo onore.Come protagonista è stato scelta Chris Evans,gia protagonista dei Fantastici Quattro nel ruolo di torcia umana che si comporta bene,pur non eccedendo in bravura.L”ambientazione storica del film è riuscita con i nazisti rappresentati da capo dell”Hidra(Smith) che in realtà è Teschio Rosso,primo esperimento di super soldato,mal riuscito.E” proprio l”attore che interpreta il villain in questo film il migliore poiché impersoni fica perfettamente il senso di pazzia dei nazisti e di cattiveria assoluta come avveniva ai tempi della seconda guerra mondiale.Naturalmente non poteva mancare una storia d”amore e benché si capisca subito,è ben realizzata senza esagerare nei convenevoli e nei baci(solo uno).La colonna sonora è dimenticabile dopo pochi momenti in quanto non aggiunge nulla al film.Gli effetti speciali sono buoni e in alcune scene tra i migliori del 2011,ma in altre sequenze non sono nulla di apocalittico per un film che è costato ben 140 milioni,nonostante mi domandi a cosa siano serviti… Il film scorre con molte scene morte e noiose che non aiutano nemmeno la trama e le scene di azione sono scontate e per nulla soddisfacenti,salvo l”assalto alla base Hidra.Lo scontro finale si rivela una grande delusione con poco combattimento e una disparità disarmante che non mi aspettavo.Il finale è una delle cose più riuscite del film perché è l”aggancio al futuro film sui vendicatori,in uscita nel 2012.
In conclusione Capitan America-il primo vendicatore è un film che ottiene la sufficienza ma è inferiroe rispetto ad altri cinemcomic uscito quest”anno come Thor.
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derriev
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lunedì 8 agosto 2011
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il solito polpettone
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Credo che ormai la geniale trovata commerciale, e autoriale, di rispolverare i supereroi americani alla luce della computergrafica, stia mostrando la corda; se prima almeno qualche primo episodio era buono ("Spiderman", "Ironman", un discreto "Batman 1") per poi precipitare nel proseguio della saga (con gli inguardabili "Spideman 3", "Ironman2"), ora anche i primi episodi cominciano a scadere.
E' il caso di "Captain America" che soffre di una inconsistenza in tutti i settori del film: c'è talmente tanto "mestiere", tanti "cliché" che il film non riesce a coinvolgere, a sorprendere: la trama del film è la stessa di tutti gli altri supereroi, con l'aggravante di un "cattivo" (Teschio rosso) che non entra mai davvero in partita.
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Credo che ormai la geniale trovata commerciale, e autoriale, di rispolverare i supereroi americani alla luce della computergrafica, stia mostrando la corda; se prima almeno qualche primo episodio era buono ("Spiderman", "Ironman", un discreto "Batman 1") per poi precipitare nel proseguio della saga (con gli inguardabili "Spideman 3", "Ironman2"), ora anche i primi episodi cominciano a scadere.
E' il caso di "Captain America" che soffre di una inconsistenza in tutti i settori del film: c'è talmente tanto "mestiere", tanti "cliché" che il film non riesce a coinvolgere, a sorprendere: la trama del film è la stessa di tutti gli altri supereroi, con l'aggravante di un "cattivo" (Teschio rosso) che non entra mai davvero in partita...
Forse anche malfunziona l'idea portante del film, cioé mescolare la Storia (Hitler, il nazismo) con la finzione, ma questa del resto era l'idea stessa del fumetto.
Un prodotto scarso; come al solito notevoli le scenografie, ricostruzioni ed effetti.
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henry90
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lunedì 8 agosto 2011
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un film marvel che non delude
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Mi aspettavo una boiata di film e invece non è niente male. Io l'ho visto in 3D perchè ero con degli amici, ma io suggerisco di farne a meno. Ho visto film con un 3D più coinvolgente, mentre qui non erano particolarmente molte le scene che valevano il sovrapprezzo.
Il film è piacevole e con alcune gag simpatiche, anche se in alcuni punti (gente che corre bella eretta su treni a velocità pazzesca, o il protagonista che si infiltra in una base nemica senza farsi vedere con uno scudo sulla schiena che dire che è appariscente è poco...) fanno un po' storcere il naso come sceneggiatura.
Direi 7/10 dopo tutto per il suo genere.
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Mi aspettavo una boiata di film e invece non è niente male. Io l'ho visto in 3D perchè ero con degli amici, ma io suggerisco di farne a meno. Ho visto film con un 3D più coinvolgente, mentre qui non erano particolarmente molte le scene che valevano il sovrapprezzo.
Il film è piacevole e con alcune gag simpatiche, anche se in alcuni punti (gente che corre bella eretta su treni a velocità pazzesca, o il protagonista che si infiltra in una base nemica senza farsi vedere con uno scudo sulla schiena che dire che è appariscente è poco...) fanno un po' storcere il naso come sceneggiatura.
Direi 7/10 dopo tutto per il suo genere. ATTENZIONE: restate fino alla fine dei titoli di coda in sala, c'è un video extra alla fine!
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johnny94
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domenica 7 agosto 2011
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l'aspettativa non delude...
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Ottima la trasposizione cinematografica del capitano Steve Rogers, uomo piccolo e gracile che grazie alla forza di volontà diventa il primo vendicatore. La prima ora del film potrà forse apparire un po' noiosa ma non esiste pellicola riguardante un supereroe che non abbia dedicato più o meno tempo iniziale alla presentazione del personaggio e alla sua trasformazione. Da considerare è anche la difficoltà della trasposizione da fumetto a film e Joe Johnston di certo ha saputo idealizzarla al meglio senza tralasciare troppi particolari.
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boid1
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venerdì 5 agosto 2011
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il sogno americano va in pezzi
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nutrivo buone speranze per questo film. essendo un eroe molto amato dagli americani mi aspettavo che facessero una
storia degna di nota, introspettiva, solida, come ad esempio negli ultimi batman.
invece questo captain america scivola via senza mai partire davvero. frasi altisonanti, banalità, ironie poco azzeccate, scene scontate.
molto meglio il primo iron man. 3D come al solito superfluo...
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