uppercut
|
martedì 2 gennaio 2024
|
così non vale
|
|
|
|
Per mezz'ora sembra più di un buon film, gli dai pieno credito, apprezzi proprio tutto, ti affezioni ai personaggi, hai voglia di capire... poi il tradimento più inaccettabile. Stranezze narrative buttate dentro a palate senza che trovino un'effettiva risposta finale. I pezzi non si ricompongono e rimani con l'espressione di chi si accorge che gli hanno fregato il portafoglio. Eh sì, pure in Norvegia...
|
|
[+] lascia un commento a uppercut »
[ - ] lascia un commento a uppercut »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
lunedì 22 febbraio 2021
|
non è reale tutto ciò che sembra
|
|
|
|
Thriller psicologico e dramma familiare, con incursioni nel paranormale, di Pal Sletaune, regista norvegese di talento, in cui la suspense regge dall’inizio alla fine del film, anche grazie alla interpretazione, come al solito efficace, di Noomi Rapace, che in questi ruoli sofferti dà il meglio di sé.
I piani temporali si sovrappongono fino alla confusione degli stessi, passato e futuro coincidono con il presente, realtà fantasmatiche prendono parte alla quotidianità e sottraggono verosimiglianza alla vicenda, mentre la visione soggettiva della protagonista si sostituisce a quella falsamente oggettiva dell’obiettivo della cinepresa.
[+]
Thriller psicologico e dramma familiare, con incursioni nel paranormale, di Pal Sletaune, regista norvegese di talento, in cui la suspense regge dall’inizio alla fine del film, anche grazie alla interpretazione, come al solito efficace, di Noomi Rapace, che in questi ruoli sofferti dà il meglio di sé.
I piani temporali si sovrappongono fino alla confusione degli stessi, passato e futuro coincidono con il presente, realtà fantasmatiche prendono parte alla quotidianità e sottraggono verosimiglianza alla vicenda, mentre la visione soggettiva della protagonista si sostituisce a quella falsamente oggettiva dell’obiettivo della cinepresa.
Tutto verrà dipanato nelle sequenze finali in cui i fatti sembrano riacquistare la giusta collocazione nell’ordine cronologico naturale e la realtà sembra prendere il sopravvento sul sogno, lasciando tuttavia qualcosa di irrisolto che non torna logicamente. E’ questo il fascino della pellicola, in ciò più realistica di altre, in quanto l’inspiegabile, seppur inavvertito, fa parte della vita di tutti i giorni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
peer gynt
|
sabato 27 febbraio 2016
|
annegata in un lago di dolore
|
|
|
|
Più che un thriller, questo è un film drammatico sull'enormità di un dolore impossibile da gestire, girato con nordica freddezza e con tempi lenti e di inquietante angoscia. Non se ne può dire nulla senza necessariamente fare anticipazioni sulla trama, resa volutamente un po' criptica nel finale.
Per correttezza dunque ne avvertiamo il lettore che non abbia ancora visto il film.
La protagonista, Anna (un'ottima Noomi Rapace), vive in una realtà solo sua l'intenso, disperato rapporto con un figlio che la vita le ha già tolto. Ha la consapevolezza di non riuscire più a discernere realtà e fantasia, e questo accresce ancor più il suo lancinante dramma. Tutto ciò che complotta per distruggere la vita serena che sogna di vivere con il figlio (compresi il violento marito che la insegue e i due freddi e implacabili assistenti sociali) è frutto della sua mente spossata dall'angoscia e dal dolore.
[+]
Più che un thriller, questo è un film drammatico sull'enormità di un dolore impossibile da gestire, girato con nordica freddezza e con tempi lenti e di inquietante angoscia. Non se ne può dire nulla senza necessariamente fare anticipazioni sulla trama, resa volutamente un po' criptica nel finale.
Per correttezza dunque ne avvertiamo il lettore che non abbia ancora visto il film.
La protagonista, Anna (un'ottima Noomi Rapace), vive in una realtà solo sua l'intenso, disperato rapporto con un figlio che la vita le ha già tolto. Ha la consapevolezza di non riuscire più a discernere realtà e fantasia, e questo accresce ancor più il suo lancinante dramma. Tutto ciò che complotta per distruggere la vita serena che sogna di vivere con il figlio (compresi il violento marito che la insegue e i due freddi e implacabili assistenti sociali) è frutto della sua mente spossata dall'angoscia e dal dolore. E ciò che di idillliaco può esistere nella vita (il placido laghetto in mezzo al bosco) o è frutto della sua fantasia (al suo posto c'è infatti un arido parcheggio) o diventa teatro di un delitto che lei stessa ha commesso, senza averne più consapevolezza.
E sarà un tangibile (e proprio per questo più inquietante) fantasma a far scoprire a Helge, il timido e sensibile commesso amico di Anna, il segreto che la giovane madre ha sepolto nelle profondità della sua mente sconvolta. E nell'ultima scena, contrassegnata da un lieve, intenso dolore, l'idilliaco boschetto si svela per quello che è: la tomba di un bambino ucciso da una madre angosciata e confusa.
Un dramma che, grazie anche allo stile di regia semplice ed efficace, raggela ancor più lo spettatore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a peer gynt »
[ - ] lascia un commento a peer gynt »
|
|
d'accordo? |
|
floyd80
|
martedì 22 settembre 2015
|
così così
|
|
|
|
Dire che questa pellicola è prolissa è un complimento. Va bene l'atmosfera raggelante e malinconica, va bene la regia tesa e monotona, ma il film proprio non "acchiappa" e si perderà nei meandri della nostra memoria.
Però c'è da dire che gli attori sono bravissimi, la trama si può seguire e se vi piace essere sorpresi è la pellicola che fa per voi.
|
|
[+] lascia un commento a floyd80 »
[ - ] lascia un commento a floyd80 »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
giovedì 25 aprile 2013
|
tutti al lago che non c'è
|
|
|
|
E' indubbia l'ottima interpretazione di Noomi Rapace, l'attrice protagonista di questo film, ciò che porta dei dubbi, e pure tanti direi, è la storia, ma soprattutto la storia rianalizzata dopo aver un visto un finale del genere, ti accorgi che molte cose non hanno senso, il paranormale va bene, ma non basta questo per uscirne dalle logiche trame di un film thriller e lasciare tutto un pò così vago.
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
cenox
|
martedì 19 febbraio 2013
|
un film che nel finale ha più di una mancanza
|
|
|
|
Noomi Rapace interpreta una giovane mamma che deve prendersi cura da sola del figlioletto, perchè il padre violento è stato incarcerato per violenze, e questa è pure la causa della sua apprensione smisurata nei suoi confronti. Un atteggiamento ossessivo, che la porterà a comprare un babycall, per tenere sotto controllo il figlio anche mentre dorme. Ma le grida e i rumori che capterà non saranno quelli provenienti dalla sua cameretta, ma quelli di un'altra famiglia alloggiata nel suo stesso, e immenso condominio. L'unico soggetto in grado di aiutarla sarà l'inserviente del negozio ove ha acquistato l'oggetto, una persona molto timida ma interessata dalla sua storia e dalle sue attenzioni.
[+]
Noomi Rapace interpreta una giovane mamma che deve prendersi cura da sola del figlioletto, perchè il padre violento è stato incarcerato per violenze, e questa è pure la causa della sua apprensione smisurata nei suoi confronti. Un atteggiamento ossessivo, che la porterà a comprare un babycall, per tenere sotto controllo il figlio anche mentre dorme. Ma le grida e i rumori che capterà non saranno quelli provenienti dalla sua cameretta, ma quelli di un'altra famiglia alloggiata nel suo stesso, e immenso condominio. L'unico soggetto in grado di aiutarla sarà l'inserviente del negozio ove ha acquistato l'oggetto, una persona molto timida ma interessata dalla sua storia e dalle sue attenzioni. La tensione sarà presente durante il film ma per la piega che prende il finale del film, ci sono diversi aspetti che non vengono spiegati ed il tutto lascia un po' confuso lo spettatore (per esempio di chi sia il sangue sul disegno o come l'inserviente abbia potuto vedere l'amico del figlio..).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cenox »
[ - ] lascia un commento a cenox »
|
|
d'accordo? |
|
de lorean
|
martedì 19 febbraio 2013
|
film freddo
|
|
|
|
Una madre col figlio di 8 anni si trasferisce in un appartamento anonimo in un palazzo popolare anonimo,per sfuggire all'ex marito che picchiava lei e il bambino.
Questo Babycall è un film freddo come il clima del paese di produzione, la Norvegia.
Comunque non è tutto da buttare, si salva infatti solo la protagonista (Noomi Rapace),molto brava a reggere tutto il film da sola, anche perchè gli altri personaggi hanno solo ruoli marginali.
|
|
[+] lascia un commento a de lorean »
[ - ] lascia un commento a de lorean »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
sabato 2 febbraio 2013
|
orrendo
|
|
|
|
E molte cose non hanno senso ( come i professori della scuola che non vorrebbero che la madre portasse via il figlio dalla scuola...). Evitate
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
ignazio vendola
|
domenica 16 dicembre 2012
|
la gelida tensione del nord
|
|
|
|
Un thriller con commistioni di paranormale, che tiene con il fiato sospeso per tutta la sua durata. Ambientato in una Oslo gelida più di sentimenti che di temperatura, la storia potrebbe sicuramente collocarsi tra "Il sesto senso" e "Lasciami entrare", a cui è molto affine. Eccezionale l'interpretazione di Noomi Rapace, in un ruolo disturbato ma di fattura diversa rispetto alla hacker di "Uomini che odiano le donne".
|
|
[+] lascia un commento a ignazio vendola »
[ - ] lascia un commento a ignazio vendola »
|
|
d'accordo? |
|
sorcinelli
|
domenica 9 dicembre 2012
|
mediocre e noioso
|
|
|
|
Una pretenziosa storia sgangherata che si sviluppa noiosamente, forse aspirando a riprodurre le atmosfere avvincenti di Lasciami entrare, ma senza possederne la stessa potenza espressiva e soprattutto senza averne lo stesso slancio narrativo. Da dimenticare.
|
|
[+] lascia un commento a sorcinelli »
[ - ] lascia un commento a sorcinelli »
|
|
d'accordo? |
|
|