Babycall |
||||||||||||||
Un film di Pal Sletaune.
Con Noomi Rapace, Kristoffer Joner, Vetle Qvenild Werring, Stig R. Amdam, Maria Bock.
continua»
Titolo originale Babycall.
Thriller,
durata 96 min.
- Norvegia 2011.
- Nomad Film
uscita venerdì 31 agosto 2012.
MYMONETRO
Babycall
valutazione media:
2,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Annegata in un lago di doloredi Peer GyntFeedback: 23471 | altri commenti e recensioni di Peer Gynt |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 27 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Più che un thriller, questo è un film drammatico sull'enormità di un dolore impossibile da gestire, girato con nordica freddezza e con tempi lenti e di inquietante angoscia. Non se ne può dire nulla senza necessariamente fare anticipazioni sulla trama, resa volutamente un po' criptica nel finale. Per correttezza dunque ne avvertiamo il lettore che non abbia ancora visto il film. La protagonista, Anna (un'ottima Noomi Rapace), vive in una realtà solo sua l'intenso, disperato rapporto con un figlio che la vita le ha già tolto. Ha la consapevolezza di non riuscire più a discernere realtà e fantasia, e questo accresce ancor più il suo lancinante dramma. Tutto ciò che complotta per distruggere la vita serena che sogna di vivere con il figlio (compresi il violento marito che la insegue e i due freddi e implacabili assistenti sociali) è frutto della sua mente spossata dall'angoscia e dal dolore. E ciò che di idillliaco può esistere nella vita (il placido laghetto in mezzo al bosco) o è frutto della sua fantasia (al suo posto c'è infatti un arido parcheggio) o diventa teatro di un delitto che lei stessa ha commesso, senza averne più consapevolezza. E sarà un tangibile (e proprio per questo più inquietante) fantasma a far scoprire a Helge, il timido e sensibile commesso amico di Anna, il segreto che la giovane madre ha sepolto nelle profondità della sua mente sconvolta. E nell'ultima scena, contrassegnata da un lieve, intenso dolore, l'idilliaco boschetto si svela per quello che è: la tomba di un bambino ucciso da una madre angosciata e confusa. Un dramma che, grazie anche allo stile di regia semplice ed efficace, raggela ancor più lo spettatore.
[+] lascia un commento a peer gynt »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Peer Gynt:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | ashtray_bliss 2° | renato volpone 3° | donni romani 4° | peer gynt 5° | carloalberto 6° | de lorean 7° | cenox 8° | peppe.simeone |
Roma Film Festival (1) Articoli & News |
Link esterni
|