Il Cinema dovrebbe regalarci più spesso film come A late quartet, titolo che si riferisce a una delle ultime opere di Beethoven, il Quartetto per archi n. 14 op. 131.
Il film si rivela una vera perla, sia per soggetto che interpretazione; il casting poi è perfetto: attori navigati visti in ben altri ruoli ci stupiscono per la perfetta rappresentazione di personaggi complessi, sfaccettati.
Venticinque anni di successi del quartetto d’archi the Fugue hanno cementato un sodalizio professionalmente impeccabile fra i quattro musicisti, ma hanno anche preteso un alto prezzo alla quattro persone, costrette non solo a suonare, ma anche a vivere ensemble.
[+]
Il Cinema dovrebbe regalarci più spesso film come A late quartet, titolo che si riferisce a una delle ultime opere di Beethoven, il Quartetto per archi n. 14 op. 131.
Il film si rivela una vera perla, sia per soggetto che interpretazione; il casting poi è perfetto: attori navigati visti in ben altri ruoli ci stupiscono per la perfetta rappresentazione di personaggi complessi, sfaccettati.
Venticinque anni di successi del quartetto d’archi the Fugue hanno cementato un sodalizio professionalmente impeccabile fra i quattro musicisti, ma hanno anche preteso un alto prezzo alla quattro persone, costrette non solo a suonare, ma anche a vivere ensemble.
E quando salta un pezzo del puzzle, assistiamo all’eruzione delle rivalità, dei rancori, dei dubbi celati per anni, persino a pulsioni sessuali sconvenienti.
Peter, l’anziano violoncellista (interpretato magistralmente da Christopher Walker) scopertosi affetto dal Parkinson, cerca di perpetuare la vita del quartetto ingaggiando una degna sostituta, ma dovrà assistere amareggiato ai furiosi contrasti fra i suoi colleghi, che rischiano di distruggere per sempre the Fugue.
Beethoven è il quinto protagonista della storia e quando c’è lui in scena con la sua musica, le baruffe si acquietano. Alla fine sarà lui ad avere la meglio.
Una curiosità: la violoncellista che Peter vuole inserire nel quartetto, la molte volte citata Nina Lee, è … Nina Lee, la violoncellista del quartetto Brentano, che esegue le musiche mimate (pare poco convincentemente) dagli attori.
[-]
|
|