maggie.love
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martedì 8 febbraio 2011
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un film banale? si! perchè è quello che vogliamo!!
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Ho letto diverse recensioni... una diceva che è un film banale... prevedibile... beh come dargli torto... ma ci sono film non prevedibili?... No! Sapete perchè? Perchè i film ci fanno vedere quello che NOI voglia vedere! Vogliamo che ogni tanto ci sia un lieto fine. Guardare un film significa prendersi una pausa dalla vita reale e dare libero sfogo all'immaginazione... il ragazzo che è innamorato di una ragazza senza essere ricambiato immagina che un giorno si innamorerà di lui... gli uomini in cariera sperano che un giorno o l'altro il loro capo li chiami e gli dica: "Complimenti... sei stato promosso!" e le donne sperano di trovare l'uomo giusto... il primcipe azzurro...
Tutto questo è possibile.
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Ho letto diverse recensioni... una diceva che è un film banale... prevedibile... beh come dargli torto... ma ci sono film non prevedibili?... No! Sapete perchè? Perchè i film ci fanno vedere quello che NOI voglia vedere! Vogliamo che ogni tanto ci sia un lieto fine. Guardare un film significa prendersi una pausa dalla vita reale e dare libero sfogo all'immaginazione... il ragazzo che è innamorato di una ragazza senza essere ricambiato immagina che un giorno si innamorerà di lui... gli uomini in cariera sperano che un giorno o l'altro il loro capo li chiami e gli dica: "Complimenti... sei stato promosso!" e le donne sperano di trovare l'uomo giusto... il primcipe azzurro...
Tutto questo è possibile... ma poche volte si realizza... per questo abbiamo bisogno di sognare... e guardare film che finiscano bene... e allora si guardano film come questi... e ci si addormenta la sera sognando di incontrare Nicolas Vapordis o Ana Caterina Morariu nella nostra prossima vacanza...
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[+] non è solo la trama ad essere banale
(di scafroglia)
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mystyle.asso88
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venerdì 2 aprile 2010
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si parte per il cinema
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L' opera prima di Riccardo Grandi ci porta in una commedia one the road con varie giovani promesse del cinema italiano.Matteo(Nicolas Vaporidis),deve scrivere per la casa editrisce in cui lavora,una guida sui luoghi romantici del Vecchio Continente.Il giovane motivato dal compenso pattiuto che,servirà per aiutare la madre a saldare un debito per la libreria di famiglia, parte per il viaggio affiancato dall'esuberante fotografo Ruben (Alessandro Roja)che all' insaputa di Matteo fa venire la ragazza con cui si sta frequentando e una sua amica.Quest'ultima Anna(Ana Caterina Morariu),decide di partire subito dopo essersi laureata,prima di andare a lavorare con il padre avvocato(Enrico Montesano)e, sposarsi con il suo fidanzato storico.
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L' opera prima di Riccardo Grandi ci porta in una commedia one the road con varie giovani promesse del cinema italiano.Matteo(Nicolas Vaporidis),deve scrivere per la casa editrisce in cui lavora,una guida sui luoghi romantici del Vecchio Continente.Il giovane motivato dal compenso pattiuto che,servirà per aiutare la madre a saldare un debito per la libreria di famiglia, parte per il viaggio affiancato dall'esuberante fotografo Ruben (Alessandro Roja)che all' insaputa di Matteo fa venire la ragazza con cui si sta frequentando e una sua amica.Quest'ultima Anna(Ana Caterina Morariu),decide di partire subito dopo essersi laureata,prima di andare a lavorare con il padre avvocato(Enrico Montesano)e, sposarsi con il suo fidanzato storico.Il viaggio non filerà liscio ovviamente e, i quattro ragazzi affronteranno non pochi problemi.Una commedia divertente perfetta per rilassarsi,con una trama semplice ma efficace ed una colonna sonora molto gradevole.Molto bravi anche gli attori tra cui, Alessandro Roja che,con il suo personaggio traccia una linea comica più evidente nel film e,Sergio Rubini che,pur avendo un ruolo marginale con la sua interpretazione arricchisce notevolmente il racconto.Forse parte un po' lento come film e prende forma in seguito ma,la voglia di viaggiare e divertirvi usciti dalla sala vi passerà sicuramente per la testa.
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great steven
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lunedì 8 settembre 2014
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tutto l'amore dell'imbecilllità: fiacco e scontato
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TUTTO L'AMORE DEL MONDO (IT, 2010) diretto da RICCARDO GRANDI. Interpretato da NICOLAS VAPORIDIS – ANA CATERINA MORARIU – ALESSANDRO ROJA – MYRIAM CATANIA – SERGIO RUBINI – ENRICO MONTESANO – EROS GALBIATI – MONICA SCATTINI – RICCARDO ROSSI – SARA TOMMASI § Matteo, giornalista che redige articoli su formaggi e delizie alimentari italiche, deve scrivere entro tre mesi una guida sui luoghi romantici dell’Europa, commissionatagli dalla sua rigorosa datrice di lavoro. Il lauto compenso gli servirà per evitare a sua madre lo sfratto dal suo negozio di libri. Il fotografo sottaniere che lo accompagna nel viaggio (le cui tappe sono: Barcellona, Parigi, Londra e Amsterdam) vi coinvolge l’ultima, vivace girlfriend e una sua amica, neolaureata in giurisprudenza e in attesa di nozze.
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TUTTO L'AMORE DEL MONDO (IT, 2010) diretto da RICCARDO GRANDI. Interpretato da NICOLAS VAPORIDIS – ANA CATERINA MORARIU – ALESSANDRO ROJA – MYRIAM CATANIA – SERGIO RUBINI – ENRICO MONTESANO – EROS GALBIATI – MONICA SCATTINI – RICCARDO ROSSI – SARA TOMMASI § Matteo, giornalista che redige articoli su formaggi e delizie alimentari italiche, deve scrivere entro tre mesi una guida sui luoghi romantici dell’Europa, commissionatagli dalla sua rigorosa datrice di lavoro. Il lauto compenso gli servirà per evitare a sua madre lo sfratto dal suo negozio di libri. Il fotografo sottaniere che lo accompagna nel viaggio (le cui tappe sono: Barcellona, Parigi, Londra e Amsterdam) vi coinvolge l’ultima, vivace girlfriend e una sua amica, neolaureata in giurisprudenza e in attesa di nozze. L’avventura condivisa insieme a quest’ultima farà riscoprire a Matteo i veri sentimenti e il valore dell’amore, tant’è vero che capitolerà sotto i suoi dardi romantici mentre lei lo aiuterà nella composizione dell’opuscolo turistico. Sarà un’esperienza formativa che avvicinerà i due e farà scattare una scintilla provvidenziale. Al suo primo film di fiction Grandi non se la cava male, ma lavora su una sceneggiatura (di Alessandro Roja, Edoardo Falcone e Andrea Bassi) che becca con la precisione di un cecchino una tale quantità di luoghi comuni da lasciare senza fiato. Commedia che ha il suo turbo nella presenza di Vaporidis, che però dovrebbe piantarla col cinema sentimentale e cimentarsi in altri generi più maturi e meno leziosi. Personaggi scontati quanto le bellezze obbligate della vecchia Europa: non manca il lago di Loch Ness. Passiamo a parlare più dettagliatamente e in profondità delle interpretazioni, molte delle quali non brillano affatto e lasciano molto a desiderare: la Morariu è forse tra le migliori attrici del film, con la sua pacatezza e tranquillità che non tradisce una certa frenesia recitativa e un autocompiacimento nelle scene più intime; Roja è uno scavezzacollo all’ennesima potenza, donnaiolo e impenitente, che ne combina di tutti i colori e si distingue per vivacità esplosiva e cialtroneria autentica, il che penalizza parecchio il suo personaggio idiota e manicheo; la doppiatrice M. Catania, fra le più rappresentative della sesta generazione del doppiaggio italiano, è abbastanza brava nel rendere il suo carattere esplosivo, vitale e scatenato, che si illanguidisce nella ricerca di una bellezza insieme fisica e interiore ed è alla costante ricerca di un sentimento puro, magari più completo di quello del compagno che la ingravida senza preoccupazioni di sorta; Rubini è un po’ in ombra, e il fatto di essere tenuto in disparte crea disagio nella sua interpretazione, nella quale non riesce ad esprimersi al pieno del suo consueto ardore recitativo che emerge spesso (ma poco qui) per creatività e animosità, ed essere relegato nei bassifondi lo spinge talvolta a recitare male, come capita anche al pur bravo Montesano, che interpreta l’avvocato padre della Morariu senza avere uno spazio adeguato per sé col quale cavare fuori dalla sua antica verve irresistibile tutta la forza interpretativa e il vigore stilistico che innescavano uragani di risate quando faceva gli sketch televisivi e i film-commedia fra gli anni 1970 e 1980; E. Galbiati (già comparso con Vaporidis nel dittico di Notte prima degli esami) incarna uno sportivo giureconsulto alle prime armi che presenta purtroppo un basso livello recitativo per debolezza rappresentativa e blando candore piuttosto immaturo, di certo inferiore al personaggio sciupafemmine e spigliato, il Riccardo amico di Luca Molinari nei due film sopracitati; M. Scattini è una direttrice severa e leggermente ottusa, che impartisce ordini ed esige che vengano rispettati per filo e per segno, pena una punizione rigida e inflessibile; R. Rossi ha curiosamente, nei confronti suoi, lo stesso atteggiamento reverenziale e timoroso che nutre Fantozzi per la signorina Silvani. Quanto al protagonista Vaporidis, è sempre vero che il film procede e arranca unicamente per merito suo, e la sua interpretazione non pecca troppo di infedeltà o scarsa verosimiglianza, ma il suo repertorio rischia di ripetersi eccessivamente per un sovrappiù di sentimentalismo e smancerie da interminabile fotoromanzo rosa, e quindi sarebbe ora che l’attore si rinnovasse e tentasse di buttarsi nel drammatico, dal momento che nella commedia se l’è cavata piuttosto bene e dunque, stando a quanto afferma Woody Allen, “un attore comico in un ruolo drammatico di solito non ha problemi”, la magia dovrebbe replicarsi anche questa volta, sempre che Nicolas dimostri le doti giuste al momento propizio. Soggetto di Massimiliano Bruno, recentemente esordito alla regia e già sceneggiatore di Notte prima degli esami (il primo). Vaporidis anche produttore esecutivo. Fotografia di Maurizio Calvesi. Distribuito da Medusa.
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