doni64
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venerdì 3 settembre 2010
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film..intenso
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Film intenso interpretato dalll'attore Mel Ghibson che come sempre interprata il suo ruolo in modo esemplare.La trama e' intressante e piacevole e nel film l'azione e'consistente.Nel complesso un film piu' che simpatico, appagante un po' scontato ma efficate per gli amanti del genere azione.Voto 7+
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dario
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martedì 27 luglio 2010
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efficace
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E' un buon film poliziesco. Persino un po' originale. Con un Mel Gibson in gran forma e una regia veramente buona, essenziale, efficace. Tutto questo fa perdonare la confusione di fondo, dietro la quale si nasconde una tesi coraggiosa che avrebbe meritato un approfondimento: ma saremmo andati a finire in un altro film.
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ultimoboyscout
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venerdì 14 maggio 2010
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un bel mel gibson.
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Il film non passerà alla storia ma Gibson é bravo, a suo agio nella parte e anzi mi ricorda il Gibson vecchia maniera, quello per capirci del primo "Arma letale", amaro e out of control solo con qualche ruga in più. La pellicola si concentra su un'indagine più complessa di quanto si potesse immaginare a seguito di un omicidio meno banale di quanto si potesse credere. Thriller-poliziesco abbastanza convenzionale, non annoia ma non aggiunge nulla di nuovo, anzi è la solita storia di Davide contro Golia.
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wasabi
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lunedì 26 aprile 2010
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mel gibson continua contro l'ipocrisia
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Mel Gibson ha recentemente detto di non voler partecipare al sequel di Mad Max perchè si sente troppo avanti con l'età, ma senza alcun dubbio, per chi il cinema lo vive come forma d'arte, lui è un'artista completo e con gli anni è riuscito a raffinare le sue opere e le sue interpretazioni scegliendo sempre con cura i film prodotti, diretti e recitati.
Quest'ultima interpretazione lascia davvero un sapore piacevole nei pensieri, perfetto!
Una trama convincente e mai banale che lascia il tempo di collegare i pezzi di un puzzle mai scontato, ma in continua evoluzione, dove lui sembra quasi essere uno spettatore e fornisce molti spunti sulla vita reale.
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Mel Gibson ha recentemente detto di non voler partecipare al sequel di Mad Max perchè si sente troppo avanti con l'età, ma senza alcun dubbio, per chi il cinema lo vive come forma d'arte, lui è un'artista completo e con gli anni è riuscito a raffinare le sue opere e le sue interpretazioni scegliendo sempre con cura i film prodotti, diretti e recitati.
Quest'ultima interpretazione lascia davvero un sapore piacevole nei pensieri, perfetto!
Una trama convincente e mai banale che lascia il tempo di collegare i pezzi di un puzzle mai scontato, ma in continua evoluzione, dove lui sembra quasi essere uno spettatore e fornisce molti spunti sulla vita reale.
Troppo spesso il cinema viene confuso con soap opera che devono Vendere, ma la verità stà nella percezione di chi guarda e coglie i particolari.
Questa pellicola regala molti spunti su cui riflettere e dopo la sua Passione, l'Apocalypto etc... torna alle origini del suo successo e l'arma letale colpisce ancora, arma che con il tempo ha acquisito apertura mentale e capacità di andare oltre ed evidenziare le trame che troppo spesso si celano dietro la nostra quotidianità.
Il finale è da scoprire...
Complimenti...
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stexest
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sabato 24 aprile 2010
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il giustiziere gibson si lascia guardare
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Nel suo genere è un film discreto, che si lascia guardare fino alla fine, senza esagerare con le pallottole o col sangue.
E' il film del giustiziere, uomo forte e buono a cui viene strappato dai cattivi l'affetto più grande e che è pronto alla morte per vendicare la persona amata che non c'è più.
Questo tipo di film non è mai particolarmente originale, nè molto credibile, ma almeno è sincero.
Ed è bello rivedere Mel Gibson ed il suo sguardo tra il trepido e il coraggioso di fronte al sicario in crisi di coscienza al sopraggiungere della morte.
E' un fim onesto, che ti dà esattamente quello che ti aspetti, senza fregature.
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Nel suo genere è un film discreto, che si lascia guardare fino alla fine, senza esagerare con le pallottole o col sangue.
E' il film del giustiziere, uomo forte e buono a cui viene strappato dai cattivi l'affetto più grande e che è pronto alla morte per vendicare la persona amata che non c'è più.
Questo tipo di film non è mai particolarmente originale, nè molto credibile, ma almeno è sincero.
Ed è bello rivedere Mel Gibson ed il suo sguardo tra il trepido e il coraggioso di fronte al sicario in crisi di coscienza al sopraggiungere della morte.
E' un fim onesto, che ti dà esattamente quello che ti aspetti, senza fregature.
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100spindle
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martedì 13 aprile 2010
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bentornato
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Mel Gibson è sempre un grande, ma credo che non possa più far rivivere i fasti di "arma letale". Il film è abbastanza scontato e nasconde la pochezza della trama con alcune scene forti.
Sono assolutamente sicuro che Mel può fare di meglio abbandonando il filone sanguinolento.
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dutchman
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giovedì 1 aprile 2010
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grande film d'azione e di vendetta
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Mel Gibson torna a recitare nel film "Fuori Controllo" nella parte di un detective della omicidi di Boston, determinato a vendicare l'omicidio della Sua unica figlia Emma (Bojana Novakovic).
Spinto dal dolore, pensa di essere Lui il vero bersaglio del killer, e secondo la Sua idea l'assassino ha sbagliato colpendo mortalmente Sua figlia.
Thomas Craven (Mel Gibson), indagando scopre intrecci pericolosi e cospirazioni a livello industriale con il governo.
Craven riesce a vendicare la figlia assassinata, in maniera violenta e sanguinosa.
Mel Gibson è un grande attore, che interpreta la parte del protagonista in modo coinciso, vero e crudo, di un uomo che non a nulla da perdere dalla vita.
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Mel Gibson torna a recitare nel film "Fuori Controllo" nella parte di un detective della omicidi di Boston, determinato a vendicare l'omicidio della Sua unica figlia Emma (Bojana Novakovic).
Spinto dal dolore, pensa di essere Lui il vero bersaglio del killer, e secondo la Sua idea l'assassino ha sbagliato colpendo mortalmente Sua figlia.
Thomas Craven (Mel Gibson), indagando scopre intrecci pericolosi e cospirazioni a livello industriale con il governo.
Craven riesce a vendicare la figlia assassinata, in maniera violenta e sanguinosa.
Mel Gibson è un grande attore, che interpreta la parte del protagonista in modo coinciso, vero e crudo, di un uomo che non a nulla da perdere dalla vita.
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cri83
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lunedì 29 marzo 2010
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il "ritorno" di un grande!
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Personalmente trovo questo film più che buono; scorrevole, un pò adrenalinico.. un vero thriller. Se poi il protagonista è Mel Gibson, allora un film come questo diventa una garanzia. Forse la trama è già vista, ma viene ben "modellata" con scene di vero interesse, anche con risvolto psicologico. Da vedere!
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cri83
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lunedì 29 marzo 2010
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il "ritorno" di un grande
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Un film interessante e con un buon tasso adrenalinico. Indubbiamente la "storia" è di quelle già viste, ma il ritorno, come attore, di un grande come Mel Gibson, rende questo film, un buon film nel suo genere. Una trama forte e che fino all'ultimo lascia con il respiro sospeso (almeno è stato il mio caso!). Per niente noioso e scorrevole.Da vedere!
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fabian t.
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venerdì 26 marzo 2010
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un film forte, essenziale, amaro
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Credere che la giustizia riesce a fare il suo corso, che un giorno o l'altro la verità viene a galla e che basti il coraggio di un giustiziere per far piazza pulita del marciume sociale, è soltanto una fuorviante utopia che in questo film non trova il minimo riscontro. Altri sono invece i temi affrontati con una certa bravura dal regista: il disincanto, la rassegnazione, la solitudine, il senso di impotenza e la sconfitta pur nella consapevolezza di aver agito per una nobile causa. Si cita Diogene e la sua ricerca di un uomo onesto, si affronta il dolore della perdita di una persona cara, si riflette su come ciò che appare ai più non è mai come in realtà sia. E l'ottimo Mel Gibson rientra a perfezione in un ruolo giocato sul filo del rasoio dove perseguire la propria giusta vendetta equivale a percorrere un percorso che porta a un'ineluttabile constatazione, ossia che l'agire secondo valori positivi, in un mondo come questo, significa combattere contro i mulini a vento e pagare in prima persona.
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Credere che la giustizia riesce a fare il suo corso, che un giorno o l'altro la verità viene a galla e che basti il coraggio di un giustiziere per far piazza pulita del marciume sociale, è soltanto una fuorviante utopia che in questo film non trova il minimo riscontro. Altri sono invece i temi affrontati con una certa bravura dal regista: il disincanto, la rassegnazione, la solitudine, il senso di impotenza e la sconfitta pur nella consapevolezza di aver agito per una nobile causa. Si cita Diogene e la sua ricerca di un uomo onesto, si affronta il dolore della perdita di una persona cara, si riflette su come ciò che appare ai più non è mai come in realtà sia. E l'ottimo Mel Gibson rientra a perfezione in un ruolo giocato sul filo del rasoio dove perseguire la propria giusta vendetta equivale a percorrere un percorso che porta a un'ineluttabile constatazione, ossia che l'agire secondo valori positivi, in un mondo come questo, significa combattere contro i mulini a vento e pagare in prima persona. Egli perde infatti l'amicizia di chi l'aveva sostenuto fino a poco prima, ha a che fare con personaggi subdoli e pericolosi, gioca una partita a carte scoperte con chi ha tutto l'interesse a insabbiare ogni scomoda verità, poliziotto o senatore che sia. E da questo punto di vista, l'amara visione del regista non ammette eccezioni o speranze. In realtà, a essere oggettivi, questo film ha anche tanti difetti davvero incomprensibili, come dialoghi non sempre appropriati, inquadrature superflue, battute e momenti inutili da parte dei personaggi ai fini della storia, un cast non proprio brillante. Eppure sono bastati tre elementi (la recitazione sofferta di Mel Gibson, la sceneggiatura e l'assenza di un classico lieto fine) a rendere ottimo un film che alla fine riesce a sorprendere, a coinvolgere e perfino a commuovere. Perché il vero 'lieto fine' di questa storia è l'avere la forza di continuare ancora oggi a credere negli ideali di onestà e giustizia pur a costo di quanto ci sta più caro al mondo.
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