siper
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venerdì 19 agosto 2011
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questa non è commedia!
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Marc Pease (Jason Schwartzman) è uno dei componenti di un gruppo canoro giovanile con il sogno di sfondare nella musica. Per farlo si rivolge al suo ex professore di musica al liceo, Jon Gribble (Ben Stiller). Gribble organizza annualmente il musical del liceo, dove lo stesso Marc si era esibito anni prima abbandonando lo spettacolo in lacrime. Questo episodio sarà ricorrente in tutto il film e spingerà Gribble a pensare che Marc e soci non abbiano nessuna speranza di sfondare. Un ulteriore motivo d’attrito è dato dalla presenza nel musical della ragazza di Marc, Meg (Anna Kendrick), che attira le mire di Gribble, il quale la illude di avere un talento per la musica.
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Marc Pease (Jason Schwartzman) è uno dei componenti di un gruppo canoro giovanile con il sogno di sfondare nella musica. Per farlo si rivolge al suo ex professore di musica al liceo, Jon Gribble (Ben Stiller). Gribble organizza annualmente il musical del liceo, dove lo stesso Marc si era esibito anni prima abbandonando lo spettacolo in lacrime. Questo episodio sarà ricorrente in tutto il film e spingerà Gribble a pensare che Marc e soci non abbiano nessuna speranza di sfondare. Un ulteriore motivo d’attrito è dato dalla presenza nel musical della ragazza di Marc, Meg (Anna Kendrick), che attira le mire di Gribble, il quale la illude di avere un talento per la musica.
Come si evince dalla trama, il film è la classica commediola americana senza pretese se non quella (fallita miseramente) di far soldi al botteghino. La trama, appunto, è molto banale e la regia di Todd Louiso non la migliora neanche un po’. Lo spettatore ha fin dall’inizio del film la sensazione di essere di fronte a un prodotto già visto e di livello mediocre del quale si poteva fare benissimo a meno. Il problema non è “Un microfono per due “ in sé ma gli schemi entro cui si inquadra, quelli cioè di commedie senza pretese che ottengono risultato opposto rispetto a quello che una commedia dovrebbe ottenere: divertire.
Bisogna ovviamente non generalizzare e non pensare che la commedia (statunitense o europea) sia solo questa. Esistono per fortuna numerosi esempi di commedie anche demenziali, ma allo stesso tempo geniali ed esilaranti che divertono il pubblico e fanno volare il tempo trascorso alla visione del film. Ma non è facile riuscire a metter su una commedia che risponda a queste caratteristiche perche far ridere è più difficile che far piangere.
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cenox
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sabato 9 luglio 2011
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a metà tra musical e commedia
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Raggiunge appena le due stelle questo ibrido tra commedia e musical. Ora, sarà perchè non son mai stato un amante di quel genere, ma sinceramente questo mi è sembrato veramente scarno di idee, quando invece dovrebbe alternarsi con la commedia prodotta dallo scontro tra Stiller, insegnante di canto, ed un ragazzo (Schwarzman) che insegue il sogno di poter un giorno incontrare il successo grazie al gruppo Meridian 8 di cui è uno dei membri. Ma il vecchio Professore, che mai aveva creduto in lui non vorrà saperne di aiutarlo a sfondare. Già dalla trama lo spettatore non può aspettarsi più di tanto, ma anche meno di così era difficile, specie per la pochezza dei dialoghi ben articolati, dei mancati colpi di scena e della povertà della sceneggiatura.
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Raggiunge appena le due stelle questo ibrido tra commedia e musical. Ora, sarà perchè non son mai stato un amante di quel genere, ma sinceramente questo mi è sembrato veramente scarno di idee, quando invece dovrebbe alternarsi con la commedia prodotta dallo scontro tra Stiller, insegnante di canto, ed un ragazzo (Schwarzman) che insegue il sogno di poter un giorno incontrare il successo grazie al gruppo Meridian 8 di cui è uno dei membri. Ma il vecchio Professore, che mai aveva creduto in lui non vorrà saperne di aiutarlo a sfondare. Già dalla trama lo spettatore non può aspettarsi più di tanto, ma anche meno di così era difficile, specie per la pochezza dei dialoghi ben articolati, dei mancati colpi di scena e della povertà della sceneggiatura. L'unica nota positiva è che la durata del film è corta e quindi non annoia troppo!
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johnnyx
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sabato 27 novembre 2010
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una delusione per tutti!
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Ogni possibile tema narrativo, in questo film, è stato completamente distrutto. Ogni idea che poteva essere a messa frutto nella trama, è stata cancellata. Insomma, hai un liceo, degli adolescenti, un po' di musica e una storia senza tempo (Il Mago di OZ) ... il film dovrebbe farsi da solo, no? Eppure, il regista, lo sceneggiatore (se mai ce n'è stato uno!) e la produzione sono riusciti in un'opera assai ardua per chi lavora nel mondo del cinema: creare il VUOTO ASSOLUTO. In ogni minuto del film ci si chiede: << Ma quando comincia al storia?!? >> e poi si passa a chiedersi: << Ma quando finisce questa storia?!? >>. E' difficile anche dare un voto negativo perché le parole non sono sufficienti a demolire questa "pellicola" senza senso, senza trama, senza capo ne coda.
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Ogni possibile tema narrativo, in questo film, è stato completamente distrutto. Ogni idea che poteva essere a messa frutto nella trama, è stata cancellata. Insomma, hai un liceo, degli adolescenti, un po' di musica e una storia senza tempo (Il Mago di OZ) ... il film dovrebbe farsi da solo, no? Eppure, il regista, lo sceneggiatore (se mai ce n'è stato uno!) e la produzione sono riusciti in un'opera assai ardua per chi lavora nel mondo del cinema: creare il VUOTO ASSOLUTO. In ogni minuto del film ci si chiede: << Ma quando comincia al storia?!? >> e poi si passa a chiedersi: << Ma quando finisce questa storia?!? >>. E' difficile anche dare un voto negativo perché le parole non sono sufficienti a demolire questa "pellicola" senza senso, senza trama, senza capo ne coda. Potrei dire che sembra un caffé senza zucchero, ma sarebbe un'esagerazione... quello, almeno, sa di qualcosa! Qui non si riesce neanche a provare disgusto... non si riesce a trovare nulla che stimoli un sentimento o una passione. Il VUOTO ASSOLUTO è l'unico concetto che si presta a descrivere questa storia insipida e scialba. Spero che prima o poi qualcuno riveli che, in realtà, era un film che serviva per fare numero alla casa di produzione, o magari era necessario per conseguire finanziamenti statali, o qualcosa di simile. Almeno avremmo una spiegazione capace di dare un senso all'esistenza del VUOTO ASSOLUTO. Non ho mai sofferto così per aver sprecato 1,80 Euro di noleggio per un DvD! Come cittadino consumatore sarei tentato di farmi restituire i soldi spesi. E' come se mi avessero venduto la mia nuova automobile senza il motore e senza il volante! Ma che cos'è?!? Mistero...
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giangiogiangi
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venerdì 15 ottobre 2010
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lancio promozionale inadeguato
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Trailer e titolo italiano inadeguati il pubblico va al cinema pensando ad una commedia divertente;invece si tratta di una commedia un pò amara con uno Stiller in un ruolo semiserio.Il vero protagonista è Marc Pease(Jason Schwartzman). Finiamola con titoli italiani fuorvianti e stupidi.
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paolo_1
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mercoledì 11 agosto 2010
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caduta di stile
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pessimo film..
mai coinvolgente, storia poco sviluppata..insomma un flop totale...
chi si aspetta di ridere per la presenza di ben stiller è meglio che vada a vedere un'altro film.
P
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andaco
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martedì 10 agosto 2010
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film da evitare...
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Un Ben Stiller irriconoscibile immerso in una trama che non non ha nè capo nè coda.
peccato...
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fbartolom
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sabato 24 luglio 2010
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filoni che si perdono per strada
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Il film lascia decisamente insoddisfatti: praticamente si perde nel nulla la protagonista femminile, prima dice che nn le piace cantare, poi quando il ragazzo la lascia le torna a piacere senza far capire perché. Il regista non è affatto risolto: non si capisce cosa abbia imparato dall'esperienza, il motivo perché abbia trascurato l'attore e se aveva ragione o meno a farlo. Peggio di tutto viene lasciata non risolta la questione del nastro: sembrava la suggestione di un equivoco ma poi viene lasciata anche questo cadere nel nulla con la distruzione del nastro. Veramente una storia che non si tiene, unica nota piacevole le canzoni e la rappresentazione del mago di Oz. Questo film, insieme ad altri come Avatar o soprattutto Alice di Tim Burton, sebbene si tratti di tutti altri prodotti, spinge a domandarsi se siamo davvero alla fine del cinema.
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renato volpone
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lunedì 19 luglio 2010
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la commedia cade a pezzi
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Con questo film il genere commedia viene brutalmente assassinato.....non si ride....non si nemmeno pietà dei personaggi e degli attori....assolutamente da non vedere
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