cinemaniac
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giovedì 29 ottobre 2009
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nessun voto
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non esprimo un voto perchè secondo me questo non è un film classificabile, è uno splendido saluto, è una realizzazione, anche se in parte, dell'ultimo sogno di Michael. Bravo Ortega a non cadere nella facile trappola di realizzare un "commovente a tutti i costi" biopic ma a concentrarsi sul mostrare quello che sarebbe stato senza dubbio lo spettacolo del secolo. E' stata un'emozione fortissima vederlo lì, sullo schermo, come non mi era mai capitato al cinema. La gente cantava le canzoni, applaudiva, piangeva, gridava il suo nome "al tre!". Come se Michael fosse stato lì. O forse lo era, nel cuore di tutti... Grazie MJ, re del pop.
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arciduchessa f. von polydor
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giovedì 29 ottobre 2009
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requiem for a dream
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Grandioso, spettacolare, straordinario. Così era Michael Jackson e così doveva essere la serie di concerti pianificati per l’estate 2009 a Londra.
Per chi se lo ricorda piroettare accanto a Diana Ross su un sentiero di mattoni gialli, duettare con un coniglio in Moonwalker, per chi conosce a memoria le battute di The Legend Continues, This is it è un’esperienza inevitabile.
Avevamo visto la sua vita riassunta in un Carmina Burana, abbiamo assistito a deliri di grandezza ai tempi di History, ma ancora quest’uomo fuori dal tempo e dallo spazio, dotato di una grazia anomala, quasi incorporea, stava per sorprendere il mondo.
Il più grande spettacolo mai visto dal vivo sarebbe stato, avrebbe fuso le possibilità della tecnologia con tutte le innovazioni di ultima generazione: schermi di fuoco e giochi pirotecnici degni di un imperatore moderno, palchi mobili, effetti 3D per moltiplicare eserciti all’infinito, tessuti coperti di swarovski studiati per massimizzare la rifrazione della luce.
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Grandioso, spettacolare, straordinario. Così era Michael Jackson e così doveva essere la serie di concerti pianificati per l’estate 2009 a Londra.
Per chi se lo ricorda piroettare accanto a Diana Ross su un sentiero di mattoni gialli, duettare con un coniglio in Moonwalker, per chi conosce a memoria le battute di The Legend Continues, This is it è un’esperienza inevitabile.
Avevamo visto la sua vita riassunta in un Carmina Burana, abbiamo assistito a deliri di grandezza ai tempi di History, ma ancora quest’uomo fuori dal tempo e dallo spazio, dotato di una grazia anomala, quasi incorporea, stava per sorprendere il mondo.
Il più grande spettacolo mai visto dal vivo sarebbe stato, avrebbe fuso le possibilità della tecnologia con tutte le innovazioni di ultima generazione: schermi di fuoco e giochi pirotecnici degni di un imperatore moderno, palchi mobili, effetti 3D per moltiplicare eserciti all’infinito, tessuti coperti di swarovski studiati per massimizzare la rifrazione della luce.
This is it è un viaggio a ritroso con numerosi updates cinefili: ecco Thriller ai tempi di Tim Burton con una pioggia magrittiana di uomini-zombie. E poi citazioni alla tanto amata Hollywood classica: il guanto di Gilda finisce nelle mani di Michael mentre Bogart de Il Diritto Di Uccidere trivella di colpi il nostro eroe fuggente. Chi potrebbe negare citazioni a West Side Story o alle coreografie di Busby Berkeley?
Con MJ, si sa, tutto è possibile. Si materializza e smaterializza dal nulla, emerge da un immenso schermo robot, sbuca dal ventre di un ragno e poi è quasi inghiottito dal titanico buldozer di Earth Song.
Questo è lo show di un perfezionista che ha scelto di persona uno ad uno i membri del corpo di ballo, che prova minuziosamente ogni mossa e misura maniacalmente ogni impercettibile variazione di ritmo. Michael Jackson non lascia nulla al caso, sa meglio di chiunque altro come avere il “maggiore impatto” possibile sul pubblico.
Lo sfondo è corale ma s’insinua il sottinteso che il creatore è solo perché è troppo grande per essere raggiunto da chiunque altro. Un semidio che guida con inverosimile dolcezza.
“I am trying to warm up my voice to this moment” Si sente più volte dire. E poi ecco un miracolo un assolo struggente sul ritornello di Human Nature, strani i casi della vita…
“La mancanza di impegno verso le telecamere aggiunge un’atmasfera irreale- come ha scritto Ann Powers- è sempre spettacolo, ma per masse immaginarie”. Così la stesso Michael sembra diventare un ente astratto che accenna passi di danza fluttuando con leggerezza ma ormai già in un altro mondo, così lontano e irraggiungibile, con la conoscenza sconfinata di chi ha vissuto solo per l’arte e a quella si è immolato. La posizione cristologia del manifesto pubblicitario suggerisce proprio una crocifissione.
Michael Jackson per citare David Zard, “è maschera, è trucco, è magia”. Appartiene al gotha degli immortali. Con la sua dedizione e passione ha segnato un’epoca e cambiato la storia della musica. Lascia una voragine incolmabile nel cuore di tutti quelli che l’hanno seguito e amato
This is it è solo un’immagine riflessa di quello che poteva essere The Greatest Show on Earth. Basa tutta la sua forza sull’assenza.
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villaggiosuper
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giovedì 29 ottobre 2009
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capolavoro
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michael per sempre... CAPOLAVORO
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villaggiosuper
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giovedì 29 ottobre 2009
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indimenticabile
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matteo90
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giovedì 29 ottobre 2009
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this is....magic!!!!
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Scrivo stamane presto perché sono andato ieri sera a vedere il film e anche se carico e pieno di gioia(e tristezza al tempo stesso)ero molto stanco. Il film è stato eccezionale e al di là di qualsiasi mia aspettativa(anche se già ero molto fomentato in partenza). Un ritratto bellissimo di Michael,quello che noi fan in parte già conoscevamo:l'estrema riservatezza,l'amore e la forza di volontà. Uno stakanovista Michael,sempre sul palco in tutti i momenti del film,sempre in movimento. Per lui il palco non ha segreti e a 50 anni suonati salta corre e balla come un Dio sceso in mezzo a noi comuni mortali. Sceso però per un breve periodo...troppo breve. L'intera pellicola è pervasa da un forte senso di malinconia e nostalgia.
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Scrivo stamane presto perché sono andato ieri sera a vedere il film e anche se carico e pieno di gioia(e tristezza al tempo stesso)ero molto stanco. Il film è stato eccezionale e al di là di qualsiasi mia aspettativa(anche se già ero molto fomentato in partenza). Un ritratto bellissimo di Michael,quello che noi fan in parte già conoscevamo:l'estrema riservatezza,l'amore e la forza di volontà. Uno stakanovista Michael,sempre sul palco in tutti i momenti del film,sempre in movimento. Per lui il palco non ha segreti e a 50 anni suonati salta corre e balla come un Dio sceso in mezzo a noi comuni mortali. Sceso però per un breve periodo...troppo breve. L'intera pellicola è pervasa da un forte senso di malinconia e nostalgia...gli stacchi tra una scena e l'altra...le immagini che vanno a sparire lentamente nel nero della cinepresa...le luci che si spengono. Michael è un architetto,una sorta di Leonardo dei nostri tempi,un perfezionista che non lascia nulla al caso e sa e interpreta quello che il suo pubblico vuole. Sceglie luci,suoni,colori e scenografie in 3D che noi "umani non possiamo neanche immaginare" (per fare una citazione nota ai più). Stava preparando il mondo a qualcosa di innovativo e grandioso. Perché lui dagli anni '80 in poi è sempre stato il numero 1,senza concorrenti,sempre avanti rispetto a tutti gli altri. Dolcissimo e al tempo stesso infantile il discorso sulla Natura e sul pianeta da salvare. Un uomo intrappolato dentro un corpo vecchio,a tratti (definito) deforme a causa dei continui interventi chirurgici e molto provato ancora oggi nello spirito dalle infamanti accuse(solo sporcizia mediatica,vi prego di informarvi bene su ciò che accadde...la stampa ti da un piedistallo dove salire,ma se diventi troppo forte te lo leva). I ragazzi che superano il provino sono 12 e sono emozionatissimi. Lo si capisce dalle emozionanti interviste:x tutti loro Michael ha rappresentato il modello x eccellenza a cui rifarsi,un maestro e una guida senza precedenti. Cantano e ballano con lui affascinati, senza perdersi nessuna performance,anche quelle da solista. E proprio da solo e da solista si conclude "con amore" come direbbe Michael un'esperienza grandiosa concentrata in 112 minuti,lasciandoci un'ultima tristissima e favolosa immagine di Michael che canta,tra l'euforia generale dei suoi 12 ragazzi che lo guardano come bambini eccitati,a braccia aperte verso il cielo "Man in the Mirror". Spero in una considerazione agli oscar almeno nella categoria Documentario...e non solo. Addio Michael e ci mancherai! E come direbbe lui, che Dio vi benedica!
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arciduchessa f. von polydor
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giovedì 29 ottobre 2009
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errata corrige
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Nel film Got to be there non è stata cantata. La canzone in questione è I'll be there.
Il "virtuosistico assolo" di cui si parla non è di Billie Jean ma di Human Nature.
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il cotta
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mercoledì 28 ottobre 2009
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grazie micheal
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Sono appena rientrato dalla visione di questo documentario.
Premesso che non sono un fan di MJ e che ero davvero molto prevenuto, sia per l'operazione commerciale che stava dietro a questo documentario, sia perchè pensavo onestamente di annoiarmi. Beh mi sono dovuto ricredere tanto è vero che ho ancora la gamba che fa fatica a stare ferma tanto era incalzante il ritmo, le visioni e la grande grande energia che quest'uomo comunque riusciva e riesce anche attraverso una pellicola a suscitare! Davvero dopo un po' vorresti che non finisse mai di ballare. E se per un attimo pensi che lui dopo qualche tempo se ne sarebbe andato fai veramente fatica a crederci: MJ era un animale da palcoscenico!!! Un SIGNOR ARTISTA.
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Sono appena rientrato dalla visione di questo documentario.
Premesso che non sono un fan di MJ e che ero davvero molto prevenuto, sia per l'operazione commerciale che stava dietro a questo documentario, sia perchè pensavo onestamente di annoiarmi. Beh mi sono dovuto ricredere tanto è vero che ho ancora la gamba che fa fatica a stare ferma tanto era incalzante il ritmo, le visioni e la grande grande energia che quest'uomo comunque riusciva e riesce anche attraverso una pellicola a suscitare! Davvero dopo un po' vorresti che non finisse mai di ballare. E se per un attimo pensi che lui dopo qualche tempo se ne sarebbe andato fai veramente fatica a crederci: MJ era un animale da palcoscenico!!! Un SIGNOR ARTISTA. Consiglio la visione di questa pellicola a tutti quelli come me che forse si erano fermati al gossip, ai guai legali e a tutto il linciaggio mediatico che quest'uomo nel bene e nel male ha rappresentato.
Che Dio ti benedica Micheal. Grazie.
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martalari
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mercoledì 28 ottobre 2009
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spettacolare ed emozionante
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This is it
Ci sono 3 categorie insopportabili, i prevenuti che credono di giudicare tutto partendo dai propri gusti (assolutamente non credibili), quelli che sbraitano e urlano senza saper ascoltare perché incapaci di farsi sentire...ma la categoria peggiore è quella dei saccenti quelli che "giudicano senza sapere e soprattutto parlano senza sapere"
In ogni categoria professionale li troveremo sempre , nessuna esclusa, anche nel giornalismo !
Qualche giorno fa ho letto su un quotidiano che "This is it" era un bluff, un videodocumentario di backstage diventato film
Il film non era stato fatto vedere a nessuno, però il giornalista ha azzardato e ha scritto la cretinata a del giorno ai suoi lettori che pagano 1 euro per farsi bombardare di inesattezze
This is it è tutto ciò che un film che racconta di talento non potrà mai essere, un film dove adrenalina ed emozione crescono parallelamente.
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This is it
Ci sono 3 categorie insopportabili, i prevenuti che credono di giudicare tutto partendo dai propri gusti (assolutamente non credibili), quelli che sbraitano e urlano senza saper ascoltare perché incapaci di farsi sentire...ma la categoria peggiore è quella dei saccenti quelli che "giudicano senza sapere e soprattutto parlano senza sapere"
In ogni categoria professionale li troveremo sempre , nessuna esclusa, anche nel giornalismo !
Qualche giorno fa ho letto su un quotidiano che "This is it" era un bluff, un videodocumentario di backstage diventato film
Il film non era stato fatto vedere a nessuno, però il giornalista ha azzardato e ha scritto la cretinata a del giorno ai suoi lettori che pagano 1 euro per farsi bombardare di inesattezze
This is it è tutto ciò che un film che racconta di talento non potrà mai essere, un film dove adrenalina ed emozione crescono parallelamente.
Dove per una volta non si racconta il talento ma lo vive sulla pelle dello spettatore che non può che commuoversi ed esaltare allo stesso tempo .....ascoltando per esempio quel ballerino che all'inizio racconta di aver attraversato il mondo per fare le audizioni per quello spettacolo ora è li a ballare vicino il mito di milioni di persone nel mondo, Michael Jackson
Michael Jackson è nel film continuamente presente, lo vediamo far sentire la propria ragione sul tono della musica, sulle luci, sulla coreografia sempre con rispetto verso chi lavora con lui
Il regista Ortega, anche coproduttore con lui dello spettacolo ci racconta quello che sarebbe stato lo spettacolo più indimenticabile degli ultimi anni, montando scene di prove dove Michael Jackson canta accennando le coreografie alle scene dei video come quello di "Thriller" o quello ambientalista che fa da sfondo a "Beat it", o quello pazzesca di Smooth Criminal dove viene rincorso da "Humphrey Bogart..."
Pazzesca poi la sezione degli altri effetti speciali come i soldati che da 10 diventano migliaia, lui arriva e inzia parlando con loro a coreografarli
Dall'adrenalina del cast artistico che lo accompagna fedelmente, all'amicizia di quello tecnico che lo ama e che si permette in senso costruttivo di esprimere la propria opinione in un crescendo di facce, sudore, movimenti coreografi e musiche che all'apparenza possono essere molte ma che (tutti evergreen) servono a far capire quanto Michael Jackson ci abbia accompagnato nella nostra vita da sempre ...
Chi nella vita non ha mai provato il famoso passo di "Moonwalk" e chi non è rimasto scandalizzato per la mano proprio li......ma nella sala prove la coreografa spiega "a muoversi è solo la mano...."
Vedendo "This is it" ti accorgi di quanto sia vomitevole un programma come Amici, di quanto sia inutile andare a vedere film come l'ultimo Fame e cloni.
Perché il talento è qualcosa di diverso, è qualcosa che provoca un'emozione che fa sempre rima con commozione, adrenalina e talento "This is it" ha tutto questo....e molto altro come l'idea di far conoscere Michael Jackson sul palco, dove dovrebbero essere giudicati gli artisti e dove si costruisce tutto. E' proprio lui a parlare con i ballerini : "voglio che la gente viva una dimensione che non ha mai provato, qualcosa che non ha ancora mai visto, è il vostro momento....strepitosa poi la sua chitarrista nel momento di assolo"
I M P E R D I B I L E
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this is it
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domenica 4 ottobre 2009
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grazie michael...
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Michael Jackson: "Vogliamo dare loro uno spettacolo che non hanno mai visto... Ripetiamola un'altra volta. Vi voglio bene, davvero". "Ecco perchè scrivo queste canzoni, per dare un senso di consapevolezza, di risveglio e di speranza... Il motivo centrale di quello che facciamo è legato a questo". "E' una tale benedizione per me poter fare questo regalo al mondo...".
Non è ancora uscito ma è certo che vedremo un capolavoro di arte, spettacolo ed umanità. Questo era Michael Jackson, questo è This Is It.
[+] un mito umano
(di jacksonina92)
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ezechiele81
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giovedì 1 ottobre 2009
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grande michael
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Si farà sentire anche con questo film...
prevedo record d'incassi.
Ricordiamo michael per sempre e accendiamo una candela
www.acandlefor.com
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