cenox
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domenica 31 luglio 2011
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una trama già vista
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Sicuramente hanno fatto film peggiori di questo ma di certo non può bastare un attore del calibro di Kevin Kostner per salvare un horror con una trama senza nessuna innovazione e che già dal titolo spiega metà film. Kostner interpreta il padre di una ragazza difficile dopo che la madre ha scelto di andare a vivere con un altro uomo abbandonando il tetto di casa. Kostner, scrittore di successo, decide allora di comprare una nuova casa, che è stata costruita di fianco ad un tumulo indiano (già stravisto!), e la ragazza oltre a sembrarne attratta inizia a comportarsi in modo sempre più strano, costringendo il padre ad iniziare ad indagare sul torbido passato dell'abitazione e dei suoi precedenti inquilini.
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Sicuramente hanno fatto film peggiori di questo ma di certo non può bastare un attore del calibro di Kevin Kostner per salvare un horror con una trama senza nessuna innovazione e che già dal titolo spiega metà film. Kostner interpreta il padre di una ragazza difficile dopo che la madre ha scelto di andare a vivere con un altro uomo abbandonando il tetto di casa. Kostner, scrittore di successo, decide allora di comprare una nuova casa, che è stata costruita di fianco ad un tumulo indiano (già stravisto!), e la ragazza oltre a sembrarne attratta inizia a comportarsi in modo sempre più strano, costringendo il padre ad iniziare ad indagare sul torbido passato dell'abitazione e dei suoi precedenti inquilini. Il film risulta lento, in quanto, come spesso accade negli horror di non grande fattura, diviene difficile coinvolgere lo spettatore senza rivelare già tutto..il finale infine è lo stesso finale dell'80% degli horror..e poi ditemi se non è così..!
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ipno74
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domenica 27 marzo 2011
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niente di originale
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Una casa, una possessione, una famiglia..ecco quello che presente questo film, che fino a metà non si capisce che cosa siano queste presenze, se mostri o alieni o fantasmi.
Poi arriva lo studioso di turno che ci spiega che cosa sono questi tumuli, e alla fine si cerca di distruggerlo, il problema è che a Kevin Costner non gli viene in mente di chiedere come deve farlo quindi...Il finale ve lo guardate;-)))
Sembra quasi richiamare "signs" ma è molto meno ritmato.
Comunque, per chi non ha mai visto film di questo tipo, potrebbe risultare carino e avvincente, ed effettivamente si lascia guardare, senza tanti salti sulla sedia
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evildead
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giovedì 26 novembre 2015
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nuova figlia per vecchia storia
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L'imbolsito Kostner in una debolissima storia horror che parte da un assunto mai visto: l'arrivo della famigliola (meno la madre) nella nuova,grande,isolata casa..
Il film si perde in mille rivoli per non approdare a nulla (contiene il peggior non-finale che abbia mai visto...); il disagio dell'adolescente posseduta ,il tumulo dei nativi vicino casa,l'incomunicabilita' padre-figlia,demoni-mostri-spiriti o chissa' cosa voraci sempre inquadrati di sfuggita ,parallelismo con la vita delle formiche (!) che sfugge ai piu' ...
Inoltre il film contiene uno dei comportamenti piu' anomali da film horror (che vorrebbe essere semi-serio): l'entata del prode Kevin nel tumulo (tanto grande sotto da pagarsi l'ici) ,di notte ,solo .
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L'imbolsito Kostner in una debolissima storia horror che parte da un assunto mai visto: l'arrivo della famigliola (meno la madre) nella nuova,grande,isolata casa..
Il film si perde in mille rivoli per non approdare a nulla (contiene il peggior non-finale che abbia mai visto...); il disagio dell'adolescente posseduta ,il tumulo dei nativi vicino casa,l'incomunicabilita' padre-figlia,demoni-mostri-spiriti o chissa' cosa voraci sempre inquadrati di sfuggita ,parallelismo con la vita delle formiche (!) che sfugge ai piu' ...
Inoltre il film contiene uno dei comportamenti piu' anomali da film horror (che vorrebbe essere semi-serio): l'entata del prode Kevin nel tumulo (tanto grande sotto da pagarsi l'ici) ,di notte ,solo .con tutto quello che e' accaduto prima ,tra i ringhii dei mostri ,armato di torcia e fucile! Insomma ,quando e' troppo e' troppo!
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elgatoloco
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martedì 12 febbraio 2019
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uno dei peggiori fim horror
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Non è certo un capolavoro, "The New Daughter"(Luis Berdejo, 2009, da un racconto di John Connolly), anzi...Vaghe allusioni a una primitiva(diciamo meglio atavica) religione india, di tipo quasi animista, ma soprattutto, venendo al lato strettamente filmico, una sequela di rumori, di suoni forti , completamente avulsi da ogni logica narrativa, a sé stanti, senza alcuna logica di tipo in qualche modo funzionale , appunto, a una narrazione compiuta. Se almeno il film horror fantastico, che propone sempre la solita situazione(famiglia con una figlia adolescente, peraltro adottata e un bambino, un padre , scrittore solo abbandonato dalla moglie, che si trasferisce in un luogo non meglio specificato, in campagna), avesse qualche"guizzo"inventivo, si potrebbe perdonare il sostanziale piattume filmico, la totale mancanza di inventiva.
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Non è certo un capolavoro, "The New Daughter"(Luis Berdejo, 2009, da un racconto di John Connolly), anzi...Vaghe allusioni a una primitiva(diciamo meglio atavica) religione india, di tipo quasi animista, ma soprattutto, venendo al lato strettamente filmico, una sequela di rumori, di suoni forti , completamente avulsi da ogni logica narrativa, a sé stanti, senza alcuna logica di tipo in qualche modo funzionale , appunto, a una narrazione compiuta. Se almeno il film horror fantastico, che propone sempre la solita situazione(famiglia con una figlia adolescente, peraltro adottata e un bambino, un padre , scrittore solo abbandonato dalla moglie, che si trasferisce in un luogo non meglio specificato, in campagna), avesse qualche"guizzo"inventivo, si potrebbe perdonare il sostanziale piattume filmico, la totale mancanza di inventiva. ma a ciò si aggiunge una situazione interpretativa estremamente debole, con un Kevin Costner, che comunque non è un grande attore, decisamente al peggio della sua condizione. Meglio(ma di poco)nel ruolo della figlia adolecente l'esordiente o quasi(allora)Ivana Baquero, ma l'immissione spagnola in questo film USA(sia Berdejo come regista sia la Baquero come interprete principale)non"stimola"il film, non producendo nulla di particolare. El Gato
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joeb314
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giovedì 7 aprile 2011
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un impacciato costner in un horror iberico
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Il Kevin Costner de "Balla coi lupi" si getta, dopo un improbabile salto nello spiritual-mistico de "Il segno della libellula", in un horror sullo spiritismo nativo americano che sa di “stravisto”.
Il prologo è molto affine a quello di “Nascosto nel Buio” e “Oscure Presenze a Cold Creek”. Fuga dalla orrifica città verso un paradiso rurale che mostrerà molti più demoni campestri di quelli cittadini. Il povero Kostner cerca di barcamenarsi in un mènage a trois con i due figli: il maschietto che segue fedelmente le orme del padre e la ragazza in aperto conflitto adolescenziale. E fin qui, siamo nel déjà vu. Ad un certo punto ed in modo prevedibile, dopo qualche timido accenno, si comincia a dipanare l’intreccio horror che si inserisce nel panorama campestre.
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Il Kevin Costner de "Balla coi lupi" si getta, dopo un improbabile salto nello spiritual-mistico de "Il segno della libellula", in un horror sullo spiritismo nativo americano che sa di “stravisto”.
Il prologo è molto affine a quello di “Nascosto nel Buio” e “Oscure Presenze a Cold Creek”. Fuga dalla orrifica città verso un paradiso rurale che mostrerà molti più demoni campestri di quelli cittadini. Il povero Kostner cerca di barcamenarsi in un mènage a trois con i due figli: il maschietto che segue fedelmente le orme del padre e la ragazza in aperto conflitto adolescenziale. E fin qui, siamo nel déjà vu. Ad un certo punto ed in modo prevedibile, dopo qualche timido accenno, si comincia a dipanare l’intreccio horror che si inserisce nel panorama campestre. In un notturno gotico, infestato da suoni e fugaci apparizioni agghiaccianti che si infittiscono col passare delle notti, si rivela di giorno un controcanto rappresentato dai mutamenti comportamentali della figlia che manifesta una sempre crescente ossessione per un altura nelle vicinanze. Da lì alle ridondanze letterarie dei Morlock de “La macchina del tempo” di H.G. Wells, demoni subumani sotterranei, il passo è breve. Anche il cliché della possessione demoniaca per la sopravvivenza della stirpe insettiforme è trito e consunto. Solo il finale lascia un po’ stupefatti, visto che l’happy ending di stampo americano non è previsto in un copione pressoché scontato dalle prime sequenze. Che dire … poca suspense, niente terrore, assenza di effetti speciali per un Costner che cerca ormai di sbarcare il lunario. Consigliato a chi vuole passare una serata con un horror di serie B che di horror ha solo il nome.
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