lucido71
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sabato 29 agosto 2009
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recensione 30% vs commenti alla recensione 70%...
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L'unica cosa semmai che si può riprendere a questo bel film, è che si dipana x 120 minuti; x il resto, resta un prodotto discreto (è vero, ci sono richiami ad altri film o serie, ma xché, nel 2010 esiste ancora qualcosa di "originale"?). Io lo CONSIGLIO, soprattutto x gli amanti dell'azione & degli effetti speciali; la tensione dura sino alla fine con capovolgimenti e colpi di scena. Se 7 persone su 10 non sono daccordo con la recensione di MyMovies, ci sarà un motivo o no? Il film è più che godibile.Sul genere, suggerisco WANTED, ULTIMATUM ALLA TERRA, LE CRONACHE DI RIDDICK, GHOSTRIDER, WAR IL SOLITARIO, IO VI TROVERO'...
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ataru
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giovedì 6 agosto 2009
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push - una teoria non verificata
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“Push” potrebbe essere accostato ad un esperimento “stranamente” non verificato. In fisica un esperimento è la realizzazione di un'operazione empirica atta ad accertare o ricercare la spiegazione di un fenomeno fisico attraverso una teoria che parta da alcune ipotesi. Perché una certa teoria venga accettata, occorre che essa produca un risultato che non può essere predetto da nessun'altra teoria. In Push questo non avviene, la storia non si regge in piedi nonostante il film sia comunque piacevole da seguire per gli amanti del genere fumetto; spieghiamo meglio il perché, riportando in breve la trama: un eroe stile “Marvel” (il protagonista Nick Gant è un telecinetico, nascosto da quando la Divisione, un ente governativo che conduce esperimenti su persone dotate di poteri particolari, ha ucciso suo padre) agisce in un universo “anime” (le caotiche e mistiche strade di Hong Kong, sempre dense di colori e sapori).
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“Push” potrebbe essere accostato ad un esperimento “stranamente” non verificato. In fisica un esperimento è la realizzazione di un'operazione empirica atta ad accertare o ricercare la spiegazione di un fenomeno fisico attraverso una teoria che parta da alcune ipotesi. Perché una certa teoria venga accettata, occorre che essa produca un risultato che non può essere predetto da nessun'altra teoria. In Push questo non avviene, la storia non si regge in piedi nonostante il film sia comunque piacevole da seguire per gli amanti del genere fumetto; spieghiamo meglio il perché, riportando in breve la trama: un eroe stile “Marvel” (il protagonista Nick Gant è un telecinetico, nascosto da quando la Divisione, un ente governativo che conduce esperimenti su persone dotate di poteri particolari, ha ucciso suo padre) agisce in un universo “anime” (le caotiche e mistiche strade di Hong Kong, sempre dense di colori e sapori). Nick è costretto ad uscire allo scoperto quando Cassie Holmes, una chiaroveggente, di 13 anni, cerca il suo aiuto per trovare una valigetta che lei asserisce contenga 6 milioni di dollari. Per trovarla devono sfuggire alla Divisione e ad un gruppo malavitoso di cinesi (tra i quali un’altra giovane chiaroveggente); salvare, infine, Kira (una “pusher” fuggitiva in grado di manipolare i pensieri altrui e l’unica persona sopravvissuta agli esperimenti della Divisione). Una trama lineare (una continua fuga con tocchi di effetti speciali sonori e visivi ed un’accennata colonna sonora) che trova il suo punto di svolta nel momento in cui Nick, apparentemente il meno diligente, decide di elaborare un piano: consegnare a sé stesso e ai suoi amici più fidati delle lettere con dei comandi da eseguire e farsi cancellare la memoria per non essere più intercettato dai poteri della nemica veggente cinese. Sembra un’ottima idea, pratica e originale, peccato che chiunque abbia visto il film può esercitarsi nel trovare i 1000 modi per confutare questo piano non verificato e mal spiegato dal regista Paul McGuigan, che già nel film “Slevin” si era dimostrato troppo frettoloso nel risolvere una trama intricata. Cosa resta allora di un film il cui lieto fine è abbastanza prevedibile? Un montaggio rapido e non noioso delle scene; la buona scelta degli attori: Chris Evans, in forma come nel suo precedente film i “Fantastici 4”, ma anche qui poco caratterizzato; le ottime attrici Dakota Fanning e Camilla Belle, già pronte per film di maggiore spessore intellettuale.
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nick castle
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mercoledì 3 giugno 2009
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inaudito...
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Per avere 15 anni, Dakota Fannig ne dimostra 30, povera ragazza...
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buffy_86
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lunedì 18 maggio 2009
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un film avvincente
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Un film che, devo dire non mi attirava più di tanto dato che dal trailer dava l'idea di essere una versione su grande schermo del telefilm Heroes, si è rivelato un triller avvincente!
Non male sul serio...il cast non molto noto tranne che per Dakota Fanning e la celebre Torcia Umana dei Fantastici 4 non prometteva molto. I personaggi del film sono piuttosto pittoreschi e tranne che per alcuni tratti in cui la trama non è stata del tutto chiara devo dire che è stato un film ninete male...qualcosa di nuovo, di innovativo. Quindi in definitiva lo consiglio!++++++
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houssy
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mercoledì 13 maggio 2009
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push: proprio no
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In breve la trama: Al mondo esistono un sacco di persone superdotate (No, Rocco non centra), c'è chi prevede il futuro, chi sposta gli oggetti, chi condiziona la volontà altrui, chi riesce a compilare la dichiarazione dei redditi... molti di questi stanno in un'organizzazione, altri no e la combattono, tutti comunque stanno in Giappone e se le danno di santa ragione ad ogni occasione. Perchè? Nessuno lo sa e mi rendo conto che non frega niente a nemmeno a me. Push è una sarabanda di effetti speciali incorniciati in una trama sicuramente divertente ma di certo un tantino priva di significato. Il resto è solito repertorio di botti di capodanno, kung-fu d'accatto, letture del pensiero da luna-park, scontri telecinetici e pallottole fermate a mezz'aria, già visto e rivisto in centinaia di altre pellicole.
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In breve la trama: Al mondo esistono un sacco di persone superdotate (No, Rocco non centra), c'è chi prevede il futuro, chi sposta gli oggetti, chi condiziona la volontà altrui, chi riesce a compilare la dichiarazione dei redditi... molti di questi stanno in un'organizzazione, altri no e la combattono, tutti comunque stanno in Giappone e se le danno di santa ragione ad ogni occasione. Perchè? Nessuno lo sa e mi rendo conto che non frega niente a nemmeno a me. Push è una sarabanda di effetti speciali incorniciati in una trama sicuramente divertente ma di certo un tantino priva di significato. Il resto è solito repertorio di botti di capodanno, kung-fu d'accatto, letture del pensiero da luna-park, scontri telecinetici e pallottole fermate a mezz'aria, già visto e rivisto in centinaia di altre pellicole. E' come se il cinema fanta action degli ultimi 20 anni fosse stato frullato a velocità luce e restituito al pubblico del 2009 con una bella confezione nuova e un fiocco sgargiante, il cliente però è difficile da ingannare, si corre il rischio che poi non torni. Capisco che non sia l'obbiettivo del cinema di oggi, che se infischia del pubblico e lo prende per il naso ad ogni occasione vendendogli fumo invece che arrosto, ma sono convinto che prima o poi il gioco finirà. In conclusione, la vera chiccha, il vero valore aggiunto di questa pellicola, è poter rivedere la bambina più odiosa di Hollywood, quella Dakota Fanning che io avevo designato come morte maledetta nel fantamorto dell'anno scorso. L'irritante bimbetta, dopo aver affrontato la guerra dei mondi e Sean Penn che fa il ritardato, ora è cresciuta ed è pronta a proporsi in una nuova veste tutta luccicante di adolescente bella, dannata e provocante... Vi prego che qualcuno la abbatta, rischiamo seriamente che si riproduca. In conclusione tutto e niente, un bel vuoto pneumatico luccicante e cromato. Forget it.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
Lo scontro al ristorante... accettabile.
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(di jaxel)
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roxymusic
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giovedì 16 aprile 2009
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scopiazzatura di heroes
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il film è una scopiazzatura incredibile del telefilm Heroes. cmq è un film godibile,a me è piaciuto,ma era invitabile visto che seguo Heroes e questo appunto c assomiglia tanto.
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ciccio capozzi
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giovedì 9 aprile 2009
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da bambina a piccola donna: la fanning supereoina
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“PUSH” di PAUL McGUIGAN; USA, 09. La “Divisione” è un’entità super segreta che raccoglie, implementa e vorrebbe utilizzare uomini dai poteri eccezionali, manipolatori, telecinetici, veggenti, ecc. Sono cavie tenute prigioniere e sottoposti a esperimenti spesso mortali. Ma qualcuno scappa e potrebbe smascherare tutto. Basato su uno script originale di David Bourla, è una specie di “X-men” al contrario. Del resto il protagonista è proprio lo scanzonato gigione Chris Evans presente nei “Fantastici 4” (era “La Torcia”), però qui è alle prese di un ruolo più drammatico. I “super eroi” non solo sono oggetti da baraccone, ma sono soprattutto delle vittime dello Stato, in primis quello nazista, che aveva programmato delle Unità di Guerra non convenzionale, grazie a dei poteri che si presumeva questi avessero: lo strazio è continuato con lo stesso cinismo e disprezzo della loro dignità di persone, perché questi devono essere “utili” al loro paese, diventando delle macchine di guerra: anche se non vogliono e sono sottoposti a esperimenti bestiali.
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“PUSH” di PAUL McGUIGAN; USA, 09. La “Divisione” è un’entità super segreta che raccoglie, implementa e vorrebbe utilizzare uomini dai poteri eccezionali, manipolatori, telecinetici, veggenti, ecc. Sono cavie tenute prigioniere e sottoposti a esperimenti spesso mortali. Ma qualcuno scappa e potrebbe smascherare tutto. Basato su uno script originale di David Bourla, è una specie di “X-men” al contrario. Del resto il protagonista è proprio lo scanzonato gigione Chris Evans presente nei “Fantastici 4” (era “La Torcia”), però qui è alle prese di un ruolo più drammatico. I “super eroi” non solo sono oggetti da baraccone, ma sono soprattutto delle vittime dello Stato, in primis quello nazista, che aveva programmato delle Unità di Guerra non convenzionale, grazie a dei poteri che si presumeva questi avessero: lo strazio è continuato con lo stesso cinismo e disprezzo della loro dignità di persone, perché questi devono essere “utili” al loro paese, diventando delle macchine di guerra: anche se non vogliono e sono sottoposti a esperimenti bestiali. Questa fissa della guerra, però comune ad americani e cinesi, è la stessa pessimistica tematica di “Watchmen”, affrontata qui con minore riflessività filosofica: anzi, è indicata senza particolare enfasi, scorrendo all’interno dell’azione. Il film si svolge con forte “eccessività” cromatica, e un crepitio dell’azione molto coreografata, specie nel finale. Però tutta la parte precedente è ambientata in una Hong Kong da incubo. In cui accanto ad aspetti ipermoderni, si celano anfratti oscuri e pericolosi, magari coperti da sfarzose ambientazioni in simil-cineseria . Da una parte ricorda l’oppressività architettonico-figurativa della Los Angeles futuribile di “Blade Runner” (82), il capolavoro epocale di Ridley Scott: solo che questa è l’oggi, anche se in un contesto sci-fi. Dall’altra, proprio come nel film di R.Scott, utilizza molto efficacemente queste locations esotiche, come un contesto scenograficamente molto azzeccato (curato da François Sèguin), in cui avviene una spietata e furibonda caccia all’uomo, al modo di in un tradizionale film poliziesco. Il regista, che è lo stesso di “Slevin. Patto criminale” (06), mostra di padroneggiare bene e dosare con equilibrio i due registri narrativi: quello fantastico e quello d’azione. Per dare maggior risalto all’azione, e alle sue implicazioni nella slabbrata e tormentosa esistenza dei supereroi loro malgrado, c’è un ritmo visuale con piani di ripresa spesso mutevoli di angolatura, alcuni anche volutamente “sporchi”: ma in modi graficamente fluidi. Tra gli attori, tutti funzionanti, c’è la gradevole sorpresa di Dakota Fanning non più nel ruolo di solita stucchevole bambina.
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marta rossi
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domenica 5 aprile 2009
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particolare
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Storia molto interessante però ho trovato le scelte del regista un po' disordinate
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ciun24
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sabato 4 aprile 2009
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film piuttosto strano!
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Purtroppo il voto che ho dato a questo strano film non e' in realta quello che davvero merita,mi spiegho..
Secondo me questo genere di film non puo essere giudicato stupendo e non puo nemmeno esser giudicato privo di qualsiasi logica..
il parere che puo esser dato a Push e' del tutto personale,dipende dal tipo di film che a noi piace.
Comunque sia l'ho trovato un film passabile,ne orrendo ne imperdibile.
Da vedere solo se al cinema fanno film gia visti!
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claudiorec
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sabato 4 aprile 2009
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leggera delusione per la fanning
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Il film non è male, ma mi aspettavo di più dalla Fanning. Inoltre alcune scene sono troppo assurde... Ho contato una pistola sparare una trentina di colpi prima di "ricordarsi" di averli finiti!
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