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martalari
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lunedì 28 dicembre 2009
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non è male anzi
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Visto "Il mondo dei replicanti" a parte l'improbabile parrucchino iniziale di Bruce Willis con tanto di imbarazzante frangetta, il film regge.
La pellicola racconta di un futuro dove ognuno può esser sostituito da un suo clone-replicante vero surrogato dell'originale che possa consentire di essere immune da violenze e altro..ma nella realtà le cose sembrano cambiare : il figlio di uno dei padri (mr Cromwell-Babe) della nuova tecnologia viene ucciso (si vede all'inizio del film) e ad indagare viene chiamato l'agente dell'Fbi Bruce Willis.
Per chi ama la fantascienza comunque da vedere (molti gli interni, poche ma buone le scene d'azione di inseguimento su strada).
Nel film c'è di tutto, da Strange Days a Blade Runner a District 9 passando per mille altri film, il tutto poi ha un aspetto vintage, dalla fotografia agli effetti.
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Visto "Il mondo dei replicanti" a parte l'improbabile parrucchino iniziale di Bruce Willis con tanto di imbarazzante frangetta, il film regge.
La pellicola racconta di un futuro dove ognuno può esser sostituito da un suo clone-replicante vero surrogato dell'originale che possa consentire di essere immune da violenze e altro..ma nella realtà le cose sembrano cambiare : il figlio di uno dei padri (mr Cromwell-Babe) della nuova tecnologia viene ucciso (si vede all'inizio del film) e ad indagare viene chiamato l'agente dell'Fbi Bruce Willis.
Per chi ama la fantascienza comunque da vedere (molti gli interni, poche ma buone le scene d'azione di inseguimento su strada).
Nel film c'è di tutto, da Strange Days a Blade Runner a District 9 passando per mille altri film, il tutto poi ha un aspetto vintage, dalla fotografia agli effetti.
Fortunatamente non in 3d anche perchè già ci siamo rotti le scatole di vedere film che invece di mirare all'emozione cercano di affascinare per la spettacolarità delle immagini.. tridimensionali, che poi non portano quasi mai a nulla (guardate il sopravvalutato Christmas Carol dove l'unica cosa interessante del 3d era forse la neve)
Bello il finale
Voto al film 6+
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gus da mosca
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giovedì 22 ottobre 2009
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humans only (not surrogates)
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La storia della replicazione umana inizio’ col Mondo dei Robot, quando nel 1973 Yul Brynner fu il gelido pistolero sintetico di Westworld, indistruttibile anche se ridotto ad uno scheletro di metallo. Quello scheletro robotizzato si rianimo’ nel 1984, identico e spietato, nella scena finale del primo Terminator. Poi fu Schwarzenegger nel 1990 a provare una Total Recall fisica, facendosi impiantare nella testa un viaggio virtuale su Marte e ci riprovarono nel 1999 Keanu Reeves coi sacerdoti di Matrix, neurosimulando l’intero pianeta. Oggi il Mondo dei replicanti e’ realta’: sui titoli di testa ci viene raccontata in stile giornalistico l’evoluzione degli ultimi 14 anni dei robot.
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La storia della replicazione umana inizio’ col Mondo dei Robot, quando nel 1973 Yul Brynner fu il gelido pistolero sintetico di Westworld, indistruttibile anche se ridotto ad uno scheletro di metallo. Quello scheletro robotizzato si rianimo’ nel 1984, identico e spietato, nella scena finale del primo Terminator. Poi fu Schwarzenegger nel 1990 a provare una Total Recall fisica, facendosi impiantare nella testa un viaggio virtuale su Marte e ci riprovarono nel 1999 Keanu Reeves coi sacerdoti di Matrix, neurosimulando l’intero pianeta. Oggi il Mondo dei replicanti e’ realta’: sui titoli di testa ci viene raccontata in stile giornalistico l’evoluzione degli ultimi 14 anni dei robot. “Matrix” e’ diventato un prodotto che ormai comprano tutti sulla terra, ma non e’ virtuale, e’ reale. Anche il vecchio Bruce Willis, vive immobile come tutti, proiettandosi nel cervello la realta’ vista dal suo giovane clone, vivendo una splendida vita di sintesi nel Mondo dei replicanti. Se Willis assomiglia a Yul Brynner, invece questo film non e’ un clone del glorioso Westworld, perche’ il mondo e’ cambiato: i giovani, bellissimi replicanti fanno venire la nostalgia di un corpo vero, che invecchia e soffre, ma che sente le vere emozioni. Quando Willis si trovera’ a dover decidere quale mondo far esistere, esitera’ soltanto per pochi secondi. Un action-thriller fantascientifico con un’idea iniziale innovativa e originale, una trama piu’ convenzionale e decisamente disimpegnata, tanto ritmo incalzante e colpi di scena, sostenuti da azione fragorosa e persino ironica. Ottimi gli effetti visivi, che richiedono una visione in alta risoluzione cinematografica o in blue-ray per essere ben apprezzati. Un prodotto sicuramente commerciale e per tutto il pubblico, totalmente privo delle ambizioni stilistiche di Matrix o di risvolti troppo drammatici, ma divertente e che, a fine visione, per un attimo fa meditare su come forse sia meglio vivere “come Dio ci ha fatti”, guardandoci nello specchio e accettandoci ! Chi conosce un poco di storia del cinema di fantascienza notera’ la citazione del grande maestro John Carpenter, a cui e’ stata presa a prestito qualche idea: la comunita’ di umani “liberi” retta dal Profeta, contrapposta al mondo di replicanti. Tolta la maschera di gomma, i replicanti sono identici agli “alieni” scheletrici di Carpenter di They lives (Essi vivono-1988).
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