lalli
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giovedì 25 marzo 2010
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piacevole commedia
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film molto carino, niente più, simpaticissime alcune scene come quella della canna fatta con i suoceri ;).buffissimo e simpatico Alec Baldwin, una Streep a volte sopra le righe ma sempre brava e piacevole
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valterino
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mercoledì 24 marzo 2010
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dalla parte delle donne
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Un film che indaga i sentimenti di persone mature dal punto di vista però totalmente femminile, giustificando in tutto le scelte della ex moglie, che pure pesano sulla vita dei figli e di tutta la famiglia, giustificando il suo rimettere tutto in discussione creando dolore e lasciando che l'ex rinunci al suo nuovo nucleo famigliare illudendolo di poter tornare in quello originario, per poi decidere che "non è la cosa giusta" e lavarsene le mani.
Anche le scene inverosimili di abbracci e fratelli raccolti nel lettone ad aciugarsi le lacrime, sono fuori luogo come visioni oniriche esclusivamente femminile.
Questa distorsione dell'etica mina i contenuti ed il lieto fine (che in effetti vuole essere tale ma non è per nulla) di un prodotto altrimenti ben dosato e ricco di gusto scenografico.
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Un film che indaga i sentimenti di persone mature dal punto di vista però totalmente femminile, giustificando in tutto le scelte della ex moglie, che pure pesano sulla vita dei figli e di tutta la famiglia, giustificando il suo rimettere tutto in discussione creando dolore e lasciando che l'ex rinunci al suo nuovo nucleo famigliare illudendolo di poter tornare in quello originario, per poi decidere che "non è la cosa giusta" e lavarsene le mani.
Anche le scene inverosimili di abbracci e fratelli raccolti nel lettone ad aciugarsi le lacrime, sono fuori luogo come visioni oniriche esclusivamente femminile.
Questa distorsione dell'etica mina i contenuti ed il lieto fine (che in effetti vuole essere tale ma non è per nulla) di un prodotto altrimenti ben dosato e ricco di gusto scenografico. Un peccato
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robert
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martedì 23 marzo 2010
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e' complicato? no,piuttosto...déjà vu!!
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Niente di nuovo sotto il sole,sebbene da Nancy Meyers ci si aspetti sempre quel non so che capace di fare la differenza.In questo film la regista mette la firma anche in calce allo script oltre che alla regìa,ma, nonostante il trailer ben confezionato (ed ingannevole),l'opera perde presto l'iniziale brio ed accusa momenti di stanchezza (più che di ragionevole meditazione,dato il soggetto),trascinandosi lentamente verso un finale che (forse) lascia scontenti tutti,scettici ed inguaribili romantici.Niente happy ending zuccheroso e consolatorio,quantunque la protagonista sia di professione un'abile pasticciera e parecchie scene solletichino il palato dei più golosi,mostrando sullo schermo primi piani di leccornie e squisitezze varie a gogò.
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Niente di nuovo sotto il sole,sebbene da Nancy Meyers ci si aspetti sempre quel non so che capace di fare la differenza.In questo film la regista mette la firma anche in calce allo script oltre che alla regìa,ma, nonostante il trailer ben confezionato (ed ingannevole),l'opera perde presto l'iniziale brio ed accusa momenti di stanchezza (più che di ragionevole meditazione,dato il soggetto),trascinandosi lentamente verso un finale che (forse) lascia scontenti tutti,scettici ed inguaribili romantici.Niente happy ending zuccheroso e consolatorio,quantunque la protagonista sia di professione un'abile pasticciera e parecchie scene solletichino il palato dei più golosi,mostrando sullo schermo primi piani di leccornie e squisitezze varie a gogò. Certo,la professionalità di divi del calibro di Meryl Streep (qui lontana anni luce dai modelli recitativi de "Il dubbio" ,e ancora sotto l'effetto di dosi massicce della verve ridanciana di "Mamma mia!") e dell'appesantito ex-bello Alec Baldwin ("Cicciotto",per gli amici) non si discute,ci mancherebbe! Meno a suo agio,a volte quasi imbalsamato Steve Martin,alle prese con un ruolo brillante decisamente non nelle corde del novello redivivo Ispettore Clouseau. Qualche sconcezza di troppo,poi, nelle battute,nel tentativo evidente di intercettare il pubblico dei più giovani (secondo il vieto e abusato assioma che un sapiente mix di "parolacce" e di volgari allusioni sessuali siano un irresistibile richiamo per coloro che anagraficamente dichiarano almeno la metà,se non un terzo,dell'età media del cast). Non mi venite a raccontare che sono un bacchettone,ma ritengo che si possa mantenere inalterata la "freschezza" di un film senza necessariamente peccare di ineleganza!
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dogen
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martedì 23 marzo 2010
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il brio che si perde per strada (peccato)
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Dopo commedie piacevoli, anche se a volte un po' prolisse, come What women want, L'amore non va in vacanza e Tutto può succedere, la statunitense Nancy Meyers sforna una nuova commedia non priva della brillantezza che caratterizzava le precedenti opere, ma anche qui, i difetti non mancano.
L'ottima Meryl Streep, qui nei panni di un personaggio un po' forzato, caricato, è madre di tre figli modello, appassionata pasticcera, benestante e moderna donna californiana, con amiche sboccate e un un matrimonio fallito alle spalle. Una donna sull'orlo dei sessanta, che inizia a sentire i morsi della solitudine e l'ombra del fallimento sentimentale. Si abbandonerà ad una rinnovata passione sfrenata con l'ex marito (il fantastico Alec Baldwin, che nelle commedie ha ritrovato un'identità comica potentissima) e una nuova storia con l'architetto che le deve ingrandire casa (uno Steve Martin moscissimo, con un sorriso da cartone animato stampato sulla faccia per tutto il tempo).
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Dopo commedie piacevoli, anche se a volte un po' prolisse, come What women want, L'amore non va in vacanza e Tutto può succedere, la statunitense Nancy Meyers sforna una nuova commedia non priva della brillantezza che caratterizzava le precedenti opere, ma anche qui, i difetti non mancano.
L'ottima Meryl Streep, qui nei panni di un personaggio un po' forzato, caricato, è madre di tre figli modello, appassionata pasticcera, benestante e moderna donna californiana, con amiche sboccate e un un matrimonio fallito alle spalle. Una donna sull'orlo dei sessanta, che inizia a sentire i morsi della solitudine e l'ombra del fallimento sentimentale. Si abbandonerà ad una rinnovata passione sfrenata con l'ex marito (il fantastico Alec Baldwin, che nelle commedie ha ritrovato un'identità comica potentissima) e una nuova storia con l'architetto che le deve ingrandire casa (uno Steve Martin moscissimo, con un sorriso da cartone animato stampato sulla faccia per tutto il tempo).
È Complicato non manca di un certo ritmo e di vivacità nei dialoghi e nelle situazioni comiche: si ride spesso e volentieri in modo (quasi) mai banale. Il problema è che in fondo le dinamiche sanno di già visto, la trama presto appassisce nello scontato e la lunghezza eccessiva porta alla noia.
Sicuramente la freschezza e l'acume che vengono attribuiti all'autrice (che azzarderei a paragonere ad un Woody Allen in versione semplificata e commerciale) ci sono, però qui manca una sceneggiatura forte e originale a far da sostegno al tutto.
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roberta gilmore
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lunedì 22 marzo 2010
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il trailer mi ha ingannata!
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il trailer mi ha ingannata! avevo scritto a dicembre che, dopo aver visto il trailer, non vedevo l'ora questa "commedia" con la grandissma meryl streep uscisse... e ieri sono corsa al cinema per "godere" della visione di un film che sembrava divertente ed interessante... invece, è di una tristezza assurda!! innanzitutto, perchè parla di una madre scriteriata che va a letto con l'ex marito non tenendo affatto conto dei sentimenti dei propri figli nè di quelli dell'attuale moglie del marito, quando lei, essendo passata nella stessa situazione, avrebbe dovuto capire benissimo cosa provasse. e poi, che razza di storia è che alla fine i due non tornano insieme? fanno tutto sto casino solo per prenderci in giro e alla fine lei non lo vuole più.
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il trailer mi ha ingannata! avevo scritto a dicembre che, dopo aver visto il trailer, non vedevo l'ora questa "commedia" con la grandissma meryl streep uscisse... e ieri sono corsa al cinema per "godere" della visione di un film che sembrava divertente ed interessante... invece, è di una tristezza assurda!! innanzitutto, perchè parla di una madre scriteriata che va a letto con l'ex marito non tenendo affatto conto dei sentimenti dei propri figli nè di quelli dell'attuale moglie del marito, quando lei, essendo passata nella stessa situazione, avrebbe dovuto capire benissimo cosa provasse. e poi, che razza di storia è che alla fine i due non tornano insieme? fanno tutto sto casino solo per prenderci in giro e alla fine lei non lo vuole più. non c'è morale in questo film e, sinceramente, le uniche note positive si ritrovano nel simpatico steve martin che bene avrebbe fatto a dare un calcio nel sedere alla streep dopo il modo in cui il suo personaggio l'ha trattato. sconsigliato.
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[+] sei un po troppo pessimista
(di dicembre 60)
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(di roberta gilmore)
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paola d. g. 81
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lunedì 22 marzo 2010
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buon film con qualche pecca
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Una commedia romantica brillante, che purtroppo risente della lunghezza eccessiva e di qualche vuoto narrativo. Pessima, secondo me, la traduzione troppo letterale del titolo e la gestione del doppiaggio ("grazie per restare"...). Per il resto, è un film che vale la pena di vedere perché fa ridere, è leggero e ben recitato. La vera protagonista è la magnifica casa di Jane!
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paola di giuseppe
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lunedì 22 marzo 2010
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complicato cosa?
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Complicato diventare l’amante dell’ex marito che ora ha una moglie giovane e bellissima che però un figlio peste di primo letto e ne vuole altri a ripetizione? Gestire una vita di successo economico con tre figli a carico di cui due ancora in età quasi scolare (vicini alla laurea, ma tant'è)? Avere sessant’anni,più o meno, ed essere l’oggetto concupito dell’avvocato ex marito e dell’architetto in odore di futuro amante? Saper fare dolci stupendi e pietanze da chef senza ingrassare più di tanto? Sì, è vero, è molto complicato, in effetti non capita spesso. Ma le ragioni della commedia sono tutte lì, nel suo totale realismo/irreale, nasce da lì la sua capacità di attrarre, un po’, e forse più, come le favole.
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Complicato diventare l’amante dell’ex marito che ora ha una moglie giovane e bellissima che però un figlio peste di primo letto e ne vuole altri a ripetizione? Gestire una vita di successo economico con tre figli a carico di cui due ancora in età quasi scolare (vicini alla laurea, ma tant'è)? Avere sessant’anni,più o meno, ed essere l’oggetto concupito dell’avvocato ex marito e dell’architetto in odore di futuro amante? Saper fare dolci stupendi e pietanze da chef senza ingrassare più di tanto? Sì, è vero, è molto complicato, in effetti non capita spesso. Ma le ragioni della commedia sono tutte lì, nel suo totale realismo/irreale, nasce da lì la sua capacità di attrarre, un po’, e forse più, come le favole. E allora bisogna vedere come tutto questo viene bypassato perché diventi un buon film.
Lei (Streep) è divorziata da lui (Baldwin) da dieci anni, lui si è risposato con la causa bellissima e sexissima della separazione, ma evidentemente il matrimonio, come si suol dire “è la tomba dell’amore”, e allora la vecchia moglie riacquista pregio e attrattiva. Ci provano, non può funzionare, l’idea di un matrimonio fotocopia non è il massimo, soprattutto per lei, ora donna libera benchè un po’ sconsolata in certi momenti di solitudine. Meglio un nuovo amante, l’architetto con web cam e casella mail a disposizione che ristrutturerà la casa. Questo è il plot, niente di nuovo, come si può osservare.
Gli attori e la sceneggiatura: funzionano per due terzi del film, poi si sgonfiano come un soufflè tirato via troppo presto dal forno. Solo che qui è il contrario, è l’arte della sintesi che è mancata, se ci mandavano via un quarto d’ora abbondante prima saremmo usciti felici e contenti, e in una domenica di pioggia anche questo ci può stare.Invece ad un certo punto il film comincia a tediare, e quello che faceva ridere annoia, le mossette della Streep diventano patetiche, mentre fino a quel punto continuavi a ripeterti “Che brava!”, la ciccia di Baldwin deborda un po’ troppo e il finale è troppo consolatorio, con la pioggia che bagna la futura coppia felice (Streep/architetto, naturalmente) mentre continuano a parlare di dolci. A quel punto l’indigestione è fatta. Per il resto il film è frizzante, qualche bella risata, battutine simpatiche molto apprezzate dal pubblico in sala,quasi tutto di una certa fascia d’età, quella che alla Meyers evidentemente è la più congeniale, anche se a volte ama virare un po’ al grottesco (non dimentichiamo “Tutto può succedere”, anche lì stessi pregi e difetti).
Del gruppo giovani, John Krasinski è notevole, giusta mimica facciale, molto sciolto e naturale a differenza degli altri.
Va comunque riconosciuta alla Meyers una mano felice nel misurare i toni e dosare la giusta alchimia dei sentimenti e delle pulsioni, mai pesante e volgare in una vicenda in cui sesso e cibo la fanno da padroni. C’è una buona copertura di romanticismo new age, ma attenzione, è una commediola, sul tema si è visto ben altro!
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[+] brava
(di paola d. g. 81)
[ - ] brava
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arianna ramella benna
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domenica 21 marzo 2010
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history repeating.
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A volte succede che la storia si ripeta. Forse è un segno del destino per farci capire che prima avevamo sbagliato qualcosa e ora abbiamo una possibilità di rimediare, forse invece è per dimostrare che la minestra riscaldata non è mai troppo buona. "E' complicato" pende di più verso la seconda ipotesi, anche se la linea di demarcazione non è così netta e lascia spazio alle seconde chances, per poi sottolineare che sono un errore, ma un errore di cui non ci si pente neanche poi tanto e che si tiene nel proprio ricordo per coccolarsi nei momenti di solitudine.
Cast stellare per questo film , che non delude le aspettative. Meryl Streep è fenomenale come al solito, raggiante e divertente; buffi e simpatici i partners cinematografici Alec Baldwin, che nonostante la "pancetta" sa essere il classico tipo affascinante e brillante e Steve Martin, più impacciato e timido.
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A volte succede che la storia si ripeta. Forse è un segno del destino per farci capire che prima avevamo sbagliato qualcosa e ora abbiamo una possibilità di rimediare, forse invece è per dimostrare che la minestra riscaldata non è mai troppo buona. "E' complicato" pende di più verso la seconda ipotesi, anche se la linea di demarcazione non è così netta e lascia spazio alle seconde chances, per poi sottolineare che sono un errore, ma un errore di cui non ci si pente neanche poi tanto e che si tiene nel proprio ricordo per coccolarsi nei momenti di solitudine.
Cast stellare per questo film , che non delude le aspettative. Meryl Streep è fenomenale come al solito, raggiante e divertente; buffi e simpatici i partners cinematografici Alec Baldwin, che nonostante la "pancetta" sa essere il classico tipo affascinante e brillante e Steve Martin, più impacciato e timido. Esilarante anche l'interpretazione di John Krasinski, che si ritrova, suo malgrado, testimone scomodo del revival della storia d'amore dei protagonisti. La regista Nancy Meyers, dopo film come " What women want", "Tutto può succedere" e "L'amore non va in vacanza", si dimostra una signora della commedia romantica, mai banale e sempre raffinata. Il finale non è scontato, e come anche negli altri film, delizia gli occhi mostrando case da favola, che sono il centro dell'universo familiare dei protagonisti e hanno un significato particolare nella storia dei personaggi.
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marcos342i
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sabato 20 marzo 2010
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per passare 2 ore tranquille
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film assolutamente piacevole, come tutti quelli di nancy meyers, forse un po' lungo ma comunque lo consiglio a tutti. meryl streep è fantastica, come sempre
[+] hai ragione
(di fedepesca)
[ - ] hai ragione
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marezia
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sabato 20 marzo 2010
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p.s.
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Anche il titolo poi FA SCHIFO... Insomma, l'originale poteva diventare un manifesto delle mille sfaccettature del carattere di una donna, soprattutto in menopausa e invece che cosa ci troviamo a leggere?: "E' complicato"! DOPPIO NOOOOOOOOOOOOO
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