maxic
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venerdì 24 settembre 2010
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un harry potter in salsa horror
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Molto gradevole e ben fatto. E' la solita storia sui vampiri, ma il film riesce a discostarsi dal genere fin troppo abusato dei film sui vampiri con una storia di formazione in stile Harry Potter, in salsa horror condito con abbondante humour. Il film, ben recitato e con una buona regia ed ottimi effetti speciali si fa vedere con piacere, anche se alla fine sembra di aver assistito all'inizio di una saga in stile twilight che avrà almeno un seguito. Oltre alla solita lotta del bene contro il male, qui si tratta anche il tema della diversità - i freaks - estremizzandola, ma non banalizzandola.
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ultimoboyscout
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martedì 21 settembre 2010
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mostruosa impressione!
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Viaggio semiserio tra vampiri più o meno buoni e mostriciattoli non cattivi. Film molto piacevole, con una storia scorrevole, magari elementare, ma godibile per tutta la durata della pellicola. Il tutto reso ancora più godibile di personaggi grotteschi e strampalati al limite dell'assurdo. Fantastico il cameo di Willem Dafoe!
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randatilldeath
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lunedì 9 gennaio 2012
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una saga divina rovinata da una regia mediocre.
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La saga di Darren Shan è tutt'ora il mio libro preferito. Una saga horror, capace di catturare il lettore dalla prima all'ultima pagina. Horror, senza eccessi, ricchissima di trovate originali e dalla trama densa di colpi di scena.
Dodici libri ...insieme ad una suspence crescente e al fiato perennemente sospeso!
Cosa è rimasto di tutto ciò nel film?
Fino alla "morte" di Darren, tutto scorre "più o meno" bene. Non ho apprezzato la scelta degli attori, soprattutto per Mr.Crepsley. Ma dal momento in cui si unisce la vampiro, tutto scade nello squallido. La lotta finale ...
Sottolineo anche che il personaggio di Des Tiny e il suo ruolo con Darren e Steve viene reso noto soltanto NEL DODICESIMO LIBRO DELLA SAGA, dopo innumerevoli avventure fantasy di ogni tipo.
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La saga di Darren Shan è tutt'ora il mio libro preferito. Una saga horror, capace di catturare il lettore dalla prima all'ultima pagina. Horror, senza eccessi, ricchissima di trovate originali e dalla trama densa di colpi di scena.
Dodici libri ...insieme ad una suspence crescente e al fiato perennemente sospeso!
Cosa è rimasto di tutto ciò nel film?
Fino alla "morte" di Darren, tutto scorre "più o meno" bene. Non ho apprezzato la scelta degli attori, soprattutto per Mr.Crepsley. Ma dal momento in cui si unisce la vampiro, tutto scade nello squallido. La lotta finale ...
Sottolineo anche che il personaggio di Des Tiny e il suo ruolo con Darren e Steve viene reso noto soltanto NEL DODICESIMO LIBRO DELLA SAGA, dopo innumerevoli avventure fantasy di ogni tipo. Invece, qui, oltre a modificare radicalmente la trama del libro in una sorta di polpettone incomprensibile, si spiattella fin da subito quel che il lettore deve aspettare fino a quasi le ultime pagine per scoprire!
Come rovinare un ottimo libro. Sono pronta a scommettere che se la regia fosse stata più saggia e gli episodi fossero stati suddivisi in più film anziché creare un miscuglio del genere (che comunque dovrà essere continuato in un sequel) ...avremmo una nuova saga di Harry Potter. La storia merita, e tantissimo ...è davvero un peccato terribile vedere rovinare così una saga divina.
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dario carta
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giovedì 27 maggio 2010
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il fascino del grottesco
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“Aiuto vampiro” – insoddisfacente contrazione del titolo originale “Cirque Du Freak” – indaga il mondo dell’occulto alla luce bizzarra di un divertissement alternativo e serioso,sfiorando contenuti allegorici e irriverenti oziosità.
Il film di Paul Weitz,basato su una sceneggiatura stesa a quattro mani con lo scrittore Brian Helgeland,ed ispirato ai 12 racconti gotici del romanziere Darren Shan,è una carnevalesca fantasia sul frenetico mondo degli adolescenti colti negli attimi della ricerca sul loro avvenire.
Darren Shan – il protagonista,non lo scrittore – (Chris Massoglia),è il bravo ragazzo per definizione,insoddisfatto ma studente modello e dotato di buona educazione e portamento.
Il suo miglior amico Steve (Josh Hutcherson),non possiede le stesse virtù,ma i due ragazzi condividono l’ansia di un mancato senso di autorealizzazione.
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“Aiuto vampiro” – insoddisfacente contrazione del titolo originale “Cirque Du Freak” – indaga il mondo dell’occulto alla luce bizzarra di un divertissement alternativo e serioso,sfiorando contenuti allegorici e irriverenti oziosità.
Il film di Paul Weitz,basato su una sceneggiatura stesa a quattro mani con lo scrittore Brian Helgeland,ed ispirato ai 12 racconti gotici del romanziere Darren Shan,è una carnevalesca fantasia sul frenetico mondo degli adolescenti colti negli attimi della ricerca sul loro avvenire.
Darren Shan – il protagonista,non lo scrittore – (Chris Massoglia),è il bravo ragazzo per definizione,insoddisfatto ma studente modello e dotato di buona educazione e portamento.
Il suo miglior amico Steve (Josh Hutcherson),non possiede le stesse virtù,ma i due ragazzi condividono l’ansia di un mancato senso di autorealizzazione.
Darren ama i ragni e Steve i vampiri e quando un curioso circo arriva in città – Le Cirque du Freak – i due decidono di andare a vedere cosa propone.
Ci trovano di tutto:un vampiro,la donna barbuta (Salma Hayek),una ragazza scimmia,l’uomo lupo,un essere con due stomaci,una donna cui ricrescono gli arti e un ragno intelligente.
Tra pulsioni e follie i due ragazzi si troveranno inoltre nel mezzo di una faida tra vampiri gentili e creature sinistre e faranno ingresso in mondo ambiguo che li porterà a complicare tanti aspetti della loro irrequieta esistenza.
Semiromantico racconto innervato di stravaganti eccentricità,”Aiuto vampiro” mette da parte il melodramma sentimentale e innesta il processo visionario e bizzoso del Parnassus di Gilliam vagando tra narrazioni surreali alla Lynch e grottesche situazioni da rappresentazioni vaudeville.
Il baraccone delle amenità dispiega bizzarrie e nonsense,in un pastìche di figurine giocose e semiserie di ruolo nella Comedìe Humaine.
Volutamente ambiziosa,la pellicola diverte gli occhi e gli animi forse di ogni età,ma tende a dispiegarsi come fosse tutto un prologo a qualcosa che succederà dopo,senza arrivare a soluzioni compiute.
Troppi personaggi popolano un episodio circense che sembra anticipazione di un seguito,senza curarsi di portare a compimento quello in corso.
La sfida di coniugare i vampiri con i freaks sembra anacronistica e affascinante,antitradizionale e fuori da ogni schema,ma d’altronde che dire della targa DES TINY su una Jaguar rosa su cui viaggia un vampiro fuori misura di nome Mr Tiny? Alternativo.
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