Valzer con Bashir

La cerimonia di quest'anno è una pura formalità. Ci sono pellicole che vincono per una questione politica, altre per la paura di ammettere di non aver trovato niente di meglio e altre per merito, indiscutibile, anche agli occhi dei più cretini. E quest'anno è l'anno del Medioriente, in tutti i sensi...

ottimo film un apoccalypse now arabo

buon film, ma non capisco come si possa definire "terrorista" una persona, in questo caso un bambino, che spara con un bazooka... sull'esercito! chiamatelo come vi pare... infedele, nemico, ostile... ma "terrorista"... perchè? little things that count. per il resto il film è ben fatto.

Un tuffo dall'immagine proiettata nel reale alla realtà proiettata nell'incubo,alla ricerca esasperante di ricordi persi e ingannevoli.Il regista Ari Folman attraverso l'uso della graphic novel crea una riflessione sulla guerra vissuta come soldato e su quell'enorme voragine di ricordi trascinanti l'essere umano nell'incertezza,risolvendosi semplicemente e amaramente nell'incubo delle urla e delle lacrime delle donne palestinesi,sopravissute all'eccidio delle falangi cristiane durante il massacro di Chabra e Chatila .In questo costante viaggio alla ricerca della "vera" verità,che coinvolge non solo lo spettatore ma perfino lo stesso protagonista e i suoi personaggi,il regista non manca a lasciarsi nella potenza onirica e poetica di certe immagini,alternandole e mescolandole a quelle che necessitano di una ben più forte carica espressiva. [+]

Un tuffo dall'immagine proiettata nel reale alla realtà proiettata nell'incubo,alla ricerca esasperante di ricordi persi e ingannevoli.Il regista Ari Folman attraverso l'uso della graphic novel crea una riflessione sulla guerra vissuta come soldato e su quell'enorme voragine di ricordi trascinanti l'essere umano nell'incertezza,risolvendosi semplicemente e amaramente nell'incubo delle urla e delle lacrime delle donne palestinesi,sopravissute all'eccidio delle falangi cristiane durante il massacro di Chabra e Chatila .In questo costante viaggio alla ricerca della "vera" verità,che coinvolge non solo lo spettatore ma perfino lo stesso protagonista e i suoi personaggi,il regista non manca a lasciarsi nella potenza onirica e poetica di certe immagini,alternandole e mescolandole a quelle che necessitano di una ben più forte carica espressiva.Grazie a questo e ad una dilatazione dei tempi che usa a proprio piacimento,riesce a colpire lo spettatore,tenendolo sospeso nel sogno,per poi ributtarlo violentemente nella realtà e in quel dolore che non è più contemplato ma che deve essere vissuto nella certezza e nella consapevolezza.Un piccolo gioiello assolutamente da vedere. [-]

Il recupero della memoria coincide con il recupero della verità. La vergogna per aver partecipato seppure inconsapevolmente ad un massacro ha cancellato le immagini della tragedia vissuta. Solo con la consapevolezza del dolore generato si può capire il senso della guerra e della violenza.

Leggete questo passo tratto dal libro "Antichita' Giudaiche" scritto dallo storico Flavio Giuseppe nel I sec. d.C. che parla della distruzione di Gaza: "...ma gli abitanti di Gaza non si perdevano d'animo, al contrario si difendevano contro i Giudei servendosi di qualsiasi mezzo veniva loro in mano, e ne uccisero non meno di quanti essi ne avevano perduti. Alcuni, lasciati soli, appiccarono il fuoco alle loro case affinché in esse non rimanesse nulla che il nemico potesse prendere come bottino. Altri giungevano fino a eliminare, con le proprie mani, i loro fanciulli e le loro mogli, essendo questo l'unico mezzo che li costringeva a salvarli dalla schiavitù sotto i loro nemici...". Non c'era la macchina fotografica all'epoca ma se cercate su internet le foto di quello che sta succedendo a Gaza oggi, vi farete un'idea di quello che gli israeliani stanno facendo in quella zona da secoli.

Bel film,l'ho visto in Francia qualche mese fa. La storia e' vera ed e' di una brutalita' impressionante; purtroppo c'e' da dire che se questo film l'avesse girato un non ebreo sarebbe stato immediatamente accusato di antisemitismo. Il razzismo non c'entra niente con le atrocita' che ha commesso e sta commettendo l'esercito israeliano, e sono cose che vanno denunciate con piu' coraggio da parte di tutti. Se cercate sul web trovate anche le foto del massacro di Sabra e Shatila;inoltre su you tube ci sono vari filmati di atti di violenza da parte dei militari isreliani in particolare uno in cui un gruppo di soldati pesta a lungo e metodicamente un palestinese steso a terra con una grossa pietra. [+]

Bel film,l'ho visto in Francia qualche mese fa. La storia e' vera ed e' di una brutalita' impressionante; purtroppo c'e' da dire che se questo film l'avesse girato un non ebreo sarebbe stato immediatamente accusato di antisemitismo. Il razzismo non c'entra niente con le atrocita' che ha commesso e sta commettendo l'esercito israeliano, e sono cose che vanno denunciate con piu' coraggio da parte di tutti. Se cercate sul web trovate anche le foto del massacro di Sabra e Shatila;inoltre su you tube ci sono vari filmati di atti di violenza da parte dei militari isreliani in particolare uno in cui un gruppo di soldati pesta a lungo e metodicamente un palestinese steso a terra con una grossa pietra...da vedere per capire. [-]

C'è bisogno di altri mille film come questo. Film che rendano pubblici i tanti massacri perpetrati dall'esercito israeliano contro la popolazione araba, ma rimasti sconosciuti al mondo europeo e americano.

Credo che questo film, copra i canoni del genere d'animazione, credo anche che riuscirà a raccontare molto di se. Attirandone sia le critiche che buone notizie, soddisfacenti per il prodotto.

Film eccezionale, tanto per la tecnica narrativa quanto per lo scorcio che si dà dei soldati israeliani in occasione della prima guerra libanese: uomini, giovani, non privi di coscienza. La coscienza, appunto, è il protagonista principale di un film che si svolge sul filo della psicologia, snodandosi attraverso la storia recente e meno recente. Israele, è la morale, si interroga. Ed interrogarsi, cercare e dubitare sono le chiavi per saldare i conti con il passato. Come individui e come nazioni. Film incoraggiante.