jackjr
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martedì 3 febbraio 2009
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è bello?! mah!
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Dove lo vedete bello questo film?
è una noia mortale!
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lia
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giovedì 29 gennaio 2009
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ma?...
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Un film piacevole, divertente ben girato con un cast valido. Giusta la scelta della biel nella parte di Larita. Forse un po' troppo caricaturali i personaggi delle sorelle. C'erano le battute pungenti, c'erano i tempi comici, c'era tutto ma qualcosa mancava. Mi aspettavo un "ti presento i miei" più raffinato o un "festen" meno "intellettuale" o ancora o forse soprattutto un "indovina chi viene a cena" più british e invece qualcosa non ha funzionato. Assolutamente indovinate la colonna sonora e le scene dei balli (sia quello intimo col giradischi che il tamgo finale). Tante cose positive ma sono uscita un po' delusa. Comunque da vedere.
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pipay
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martedì 27 gennaio 2009
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combatte grettezza e ipocrisia in modo delizioso.
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Non c'è molto da dire di speciale su questo film. Adattissimo per chi intende svagarsi e vedere una storia "scacciapensieri". Gradevole, dunque e ben fatto. Una storia ironica, che va contro le convenzioni, la grettezza e l'ipocrisia. Si capisce che la vicenda è tratta da una commedia e il regista, intelligentemente, non maschera le origini e lascia trapelare, qua e là le radici dell'opera. Larita, la moglie americana, porta un autentico scompiglio all'interno di una famiglia legata alle convenzioni, alle apparenze, alle tradizioni. Non svelo il finale, ma non si può non tifare per Larita, appunto, e per il suocero, così simpaticamente menefreghista, disincantato e pronto, come la nuora, a rimettere in gioco la sua vita, costi quel che costi.
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Non c'è molto da dire di speciale su questo film. Adattissimo per chi intende svagarsi e vedere una storia "scacciapensieri". Gradevole, dunque e ben fatto. Una storia ironica, che va contro le convenzioni, la grettezza e l'ipocrisia. Si capisce che la vicenda è tratta da una commedia e il regista, intelligentemente, non maschera le origini e lascia trapelare, qua e là le radici dell'opera. Larita, la moglie americana, porta un autentico scompiglio all'interno di una famiglia legata alle convenzioni, alle apparenze, alle tradizioni. Non svelo il finale, ma non si può non tifare per Larita, appunto, e per il suocero, così simpaticamente menefreghista, disincantato e pronto, come la nuora, a rimettere in gioco la sua vita, costi quel che costi.
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riccardo
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martedì 27 gennaio 2009
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carino
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layla
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sabato 24 gennaio 2009
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molto british
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Mi aspettavo qualcosa di più da questo film, la trama è piuttosto inconsistente e la conclusione anche... Gli attori però sono bravi e lo stile english, con battute pungenti e acute, è rispettato pienamente.
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antonella g.
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venerdì 23 gennaio 2009
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finalmente un film da rivedere!
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finalmente uscendo dalla sala si prova il rarissimo desiderio di rivedere immediatamente il film appena visto... Perché? Perché i personaggi sono talmente ben disegnati e l'identificazione scatta così presto che è inevitabile parteggiare per uno dei protagonisti. La grettezza, l'ottusità e la "piccineria" di alcuni (per fortuna non tutti) dei personaggi "inglesi" riflette tanta parte della meschinità e dell'ignoranza dell'umanità e della società presenti, purtroppo... Il finale è un po' prevedibile ma chi si somiglia... si piglia! La fotografia e la regia poi sono puro godimento per occhi e spirito.
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everbigod
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venerdì 23 gennaio 2009
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ottima kristin scott thomas
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Torna sul grande schermo un nuovo film di Stephan Elliott dopo il bellissimo e ironico “Priscilla la regina del deserto” del 1994 e il difficile “The eye”del 1999. Prendendo spunto da una pièce teatrale del 1925 di Noel Coward , poi riadattata in in un film da Hitchcock, il film mette in scena il ritorno a casa di un giovane rampollo inglese che si è sposato, senza dir nulla alla famiglia, con una bellissima americana pilota di corse, tale Larita (la bellissima Jessica Biel). E' sottinteso che la suocera non accetterà mai la moglie di suo figlio e farà di tutto per separarli così come Larita comincerà a mostrare quello di cui è capace e lotterà per il suo amore.
Il film è ambientato negli anni '30 in un clima che ancora non dimentica la Grande Guerra di trincea.
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Torna sul grande schermo un nuovo film di Stephan Elliott dopo il bellissimo e ironico “Priscilla la regina del deserto” del 1994 e il difficile “The eye”del 1999. Prendendo spunto da una pièce teatrale del 1925 di Noel Coward , poi riadattata in in un film da Hitchcock, il film mette in scena il ritorno a casa di un giovane rampollo inglese che si è sposato, senza dir nulla alla famiglia, con una bellissima americana pilota di corse, tale Larita (la bellissima Jessica Biel). E' sottinteso che la suocera non accetterà mai la moglie di suo figlio e farà di tutto per separarli così come Larita comincerà a mostrare quello di cui è capace e lotterà per il suo amore.
Il film è ambientato negli anni '30 in un clima che ancora non dimentica la Grande Guerra di trincea. Il padre del giovane sposo (il sempre elegante Colin Firth) ne porta addosso le ferite ben visibili a tutti, odia tutto ciò che è vecchio e cerca il moderno. E il moderno arriva con un bel quadro di Picasso appeso sul camino, con una donna su una motocicletta, con una bellissima bionda americana ammirata da tutti gli uomini. Il tema di fondo del film è proprio il confronto fra passato e presente, il nuovo e il vecchio. La giovane americana rappresenta una società che sta crescendo sempre di più e che guarda al progresso mentre la suocera si ostina a rimanere attaccata al figlio come alle sue abitudini e ai retaggi ormai in disuso. Il mondo cambia e qualcuno rimane indietro. Il confronto fra nuovo e vecchio viene inscenato però in modo intelligente e le battute sempre argute e sottili arrivano nel momento giusto come piccole frecciatine. “La signora è piacevole come la sensazione che hai quando hai finito di dibatterti nell'annegamento!” è questa forse una delle battute che disegna in pieno il personaggio interpretato da Kristin Scott Thomas, eccezionale nel non riuscire mai a sorridere e a mantenere un atteggiamento sempre fiero e forte come nella scena in cui davanti allo specchio discute col figlio.
A vedere il film torna in mente “Ti presento i miei” con Ben Stiller ma si tratta di due comicità differenti seppure originali. Elliott è stato bravo a non realizzare scene viste e riviste e ce lo fa vedere attraverso certe inquadrature come quella del binocolo, o della palla da biliardo. Aspettiamo adesso di vedere la prossima opera di questo regista promettente sperando che l'attesa non sia lunga.
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lord oscar
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venerdì 23 gennaio 2009
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disappointed
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Film che ha pochissimo in comune con la versione drammatica di Hitchcock che presenta una sua coerenza di stile e di sceneggiatura.
Questa versione invece mira a fare cassetta sulla linea di una commedia che ha pretesa di essere brillante e ironica.Se vogliamo la fine ironia e la critica sociale guardiamoci invece GOSFORD PARK di Altman, in questo film c'è solo un susseguirsi di scene con dialoghi e situazioni di pretesa ilarità e con ricostruzioni dell'epoca e interpretazioni approssimative (Colin Firth personaggio improbabile, il figlio assolutamente inespressivo)mancanza assoluta dell'eleganza e del rigore formale dell'epoca (siamo circa nel 1930 in ambiente aristocratico)finale del tutto risibile.
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Film che ha pochissimo in comune con la versione drammatica di Hitchcock che presenta una sua coerenza di stile e di sceneggiatura.
Questa versione invece mira a fare cassetta sulla linea di una commedia che ha pretesa di essere brillante e ironica.Se vogliamo la fine ironia e la critica sociale guardiamoci invece GOSFORD PARK di Altman, in questo film c'è solo un susseguirsi di scene con dialoghi e situazioni di pretesa ilarità e con ricostruzioni dell'epoca e interpretazioni approssimative (Colin Firth personaggio improbabile, il figlio assolutamente inespressivo)mancanza assoluta dell'eleganza e del rigore formale dell'epoca (siamo circa nel 1930 in ambiente aristocratico)finale del tutto risibile.Brava e bella la Biel , ottima la Thomas e bravi alcuni caratteristi, ma non c'è né humor né english style.
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luciacinefila
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mercoledì 21 gennaio 2009
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il teatro è il teatro....
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forse sopravvalutato e come al solito in questi casi deludente rispetto alle aspettative....."carino"..ma niente di più.... eccessiavamente lungo e comunque sceneggiatura...sicuramente più adatta ad un palco teatrale che ad un film......notevole lo sforzo della protagonista..e del suo sorriso..a 150 DENTI..CHE rappreseenta a parere mio il massimo livello della suo talento recitativo.....
adatto..in una serata di pioggia battente..rigorosamnete in dvd----
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ale&ele
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mercoledì 21 gennaio 2009
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bentornato elliot...era meglio che ti stavi a casa
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se erroneamente doveste andare a verdere questo aborto di film, assicuratevi che il cinema sia un multisala... così dopo aver sopportato i primi 5 minuti (e sono buona) di film potrete abbandonarne la visione in favore di un altro senza sprecare così tempo e denaro!
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