roberto
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giovedì 24 aprile 2008
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storia d'amore per me incomprensibile
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Non l'ho capito: è tutto sullo stesso piano temporale? Oppure, senza peraltro avvertire lo spettatore, alcune sequenze sono dei flash back? Alcune, ancora, rappresentano forse dei sogni? Non lo so; ma comunque fosse: mi sono annoiato terribilmente. O forse sono io che non capisco la valenza di soluzioni come per esempio la riproposizione, ben più di una volta, dell'avvincente scena della preparazione del caffè. Unica promossa a pieni voti: la brava attrice e la splendida donna che è Giovanna Mezzogiorno.
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gfloriano
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giovedì 24 aprile 2008
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l'incapacità di comunicare omicida della passione
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Regia: Stefano Chiantini
Con: Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Tiberi, Ivan Franek, Alessandro Haber
Il diario segreto lasciato in aereo da Angelo e ritrovato dalla hostess Martina, permette a quest’ultima di conoscerne i pensieri segreti e l’intensità della passione che prova per la sua donna….Sboccia un amore nuovo, intenso e appassionato che si scontra però con la problematica quotidianità dei trentenni del terzo millennio……
Il cast è senz’altro di rimordine per un film indipendente com’è questo di Chiantini, la storia però rimane in sospeso tra noir e commedia, mai decidendo per uno dei due generi. L’idea iniziale è originale e la prima parte del film scorre piacevole ed intrigante, ma la presenza del padre di Angelo, inizialmente interessante, diventa eccessiva ed opprimente quando la verità si rivela nella sua interezza….
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Regia: Stefano Chiantini
Con: Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Tiberi, Ivan Franek, Alessandro Haber
Il diario segreto lasciato in aereo da Angelo e ritrovato dalla hostess Martina, permette a quest’ultima di conoscerne i pensieri segreti e l’intensità della passione che prova per la sua donna….Sboccia un amore nuovo, intenso e appassionato che si scontra però con la problematica quotidianità dei trentenni del terzo millennio……
Il cast è senz’altro di rimordine per un film indipendente com’è questo di Chiantini, la storia però rimane in sospeso tra noir e commedia, mai decidendo per uno dei due generi. L’idea iniziale è originale e la prima parte del film scorre piacevole ed intrigante, ma la presenza del padre di Angelo, inizialmente interessante, diventa eccessiva ed opprimente quando la verità si rivela nella sua interezza…..e si fonde con la presenza penosamente reale del padre di Martina….Il rapporto tra i due amanti da dialogo di anime e corpi si trasforma in incomunicabilità di pensieri e caratteri, trascinando all’inevitabile…
Il fim permane sospeso nella sua indecisione ad assumere una direzione precisa ed univoca tant’è che manca un finale vero e proprio ….ma proprio in questo forse si avvicina più intimamente al vissuto di tutti noi: il domani è ignoto, non conosciamo il finale di ..nulla!!!
Il momento più intenso, sintesi massima di passione ed incomunicabilità, è il ballo solitario dei due amanti nelle due stanze della stessa casa al ritmo di una struggente ballata.
Sostanzialmente un film non perfettamente riuscito, troppo sospeso nelle incertezze per riuscire a comunicare un messaggio univoco, tanto da diventare quasi claustrofobico.
Trama: *
Sceneggiatura: *
Fotografia: ***
Colonna sonora: ***
Impressione generale: *
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massimo mastronardo
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mercoledì 23 aprile 2008
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tra fantasia e reale: un personaggio senza tempo
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Inizilamente sembra un po' astruso, ma con una tinteggiatura meticolosa il film pian pianino inizia a dipanarsi dando la sensazione di una piacevole condizione umana, quella che proviene dalle segrete dei nostri atavici e ancestrali pensieri. In ognuno di noi, lo spiegava Freud nel complesso di Edipo, la figura del Padre è presente all'interno di una coscienza critica e quasi ossessionata. Non dico altro per non togliere il sapore meraviglioso che lascia questo film, ma credo che è il film più bello che ho visto nel 2008 e sono sicuro di non fare torto a nessuno. Per me è un film da esportare immediatamente all'estero in tutte le lingue, perché i botteghini al di fuori dell'Italia faranno registrare il tutto esaurito.
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Inizilamente sembra un po' astruso, ma con una tinteggiatura meticolosa il film pian pianino inizia a dipanarsi dando la sensazione di una piacevole condizione umana, quella che proviene dalle segrete dei nostri atavici e ancestrali pensieri. In ognuno di noi, lo spiegava Freud nel complesso di Edipo, la figura del Padre è presente all'interno di una coscienza critica e quasi ossessionata. Non dico altro per non togliere il sapore meraviglioso che lascia questo film, ma credo che è il film più bello che ho visto nel 2008 e sono sicuro di non fare torto a nessuno. Per me è un film da esportare immediatamente all'estero in tutte le lingue, perché i botteghini al di fuori dell'Italia faranno registrare il tutto esaurito. Il film più intelligente che ho visto insieme a Truman Show. Sapete io odio i film che vogliono essere troppo intellettuali, perché a volte rischiano di fare troppi girogoghi e stucchi barocchi perdendosi nel vuoto, nella non essenza ed invece questo film è Barocco e Umanesimo messi assieme
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sunflower
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martedì 22 aprile 2008
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finalmente si ha il coraggio di fare cinema!!!
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Quel che manca ormai al cinema italiano e' il coraggio di nn dover pensare solo al botteghino...Basta con i soliti film privi di delicatezza e poesia! Questo di Stefano Chiantini e' decisamente una perla rara nel panorama italiano, non la solita commedia sui trentenni o gli adolescenti in pseudo crisi esistenziale...se qui di crisi si vuole parlare e' qualche cosa di ben piu' profonda, qualche cosa che attanaglia l'anima, e' quell'essere vicini senza riuscire mai a toccarsi, quello sfiorarsi pur rimanendo entita' distinte, dove purtroppo "l'amore non basta" a salvare e a salvarci da noi stessi e dai nostri fantasmi. Dovremmo vederne di piu' di film come questi...
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rainbow87
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martedì 22 aprile 2008
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rainbow87
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Un bellissimo Film. Ma forse troppo impegnativo per gli italiani. Basta guardare il box office: Step Up 2.
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angelica tafuro
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lunedì 21 aprile 2008
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l'amore non basta?la poesia ci salverà.
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Il film è una delle rare perle poetiche che l'arte cinematografica può offrire e ci rivela un regista dotato di una profondità artistica non comune. La situazione amorosa che si scopre essere quasi agli sgoccioli, sembra riflettere le esperienze esistenziali sulle quali si è delineata la personalità dei giovani protagonisti. Un'insicurezza di fondo alimenta le due vicende esistenziali che nel film sono sottintese o brevemente accennate ,quasi come se allo spettatore venisse lasciata la possibilità di modellarsele addosso.Martina,una studentessa,lavoratrice e appassionata di tutto, ha alle spalle una difficile situazione familiare in cui il patrigno,pur essendo tanto premuroso con il figlio, non fa che ferire la componente femminile della famiglia rappresentata dalla madre,continuamente tradita,ma incapace di ribellarsi a una condizione quasi servile alla quale è ridotta a causa di un senso di gratitudine nei confronti di quell'uomo che come dice lei le ha tolte dalla strada, e da Martina nei confronti della quale il patrigno non si è di certo rivelato un padre.
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Il film è una delle rare perle poetiche che l'arte cinematografica può offrire e ci rivela un regista dotato di una profondità artistica non comune. La situazione amorosa che si scopre essere quasi agli sgoccioli, sembra riflettere le esperienze esistenziali sulle quali si è delineata la personalità dei giovani protagonisti. Un'insicurezza di fondo alimenta le due vicende esistenziali che nel film sono sottintese o brevemente accennate ,quasi come se allo spettatore venisse lasciata la possibilità di modellarsele addosso.Martina,una studentessa,lavoratrice e appassionata di tutto, ha alle spalle una difficile situazione familiare in cui il patrigno,pur essendo tanto premuroso con il figlio, non fa che ferire la componente femminile della famiglia rappresentata dalla madre,continuamente tradita,ma incapace di ribellarsi a una condizione quasi servile alla quale è ridotta a causa di un senso di gratitudine nei confronti di quell'uomo che come dice lei le ha tolte dalla strada, e da Martina nei confronti della quale il patrigno non si è di certo rivelato un padre.Una situazione ,quella di donna succube delle scelte del partner,alla quale però la ragazza cerca da subito di ribellarsi.Nella storia infatti è sempre lei a prendere le decisioni più importanti riguardanti l'esistenza stessa della coppia e le ragioni del suo essere.Se Martina cerca di emanciparsi da tutto e da tutti, provando a cambiare la sua condizione, il protagonista maschile,sembra invece non riuscirci. Angelo infatti è un ragazzo semplice che da subito ha dovuto fare i conti con un iperprotettività del padre il quale però viene a mancare, lasciandolo così in balia delle sue insicurezze proprio ad un passo dall'età adulta.Questa sua dipendenza dal padre e l'impossibilità di realizzarne le aspettative acuiscono la sua insicurezza di fondo,rendendolo quasi indifeso davanti alla superficialità e ai ritmi di un mondo in cui l'amore non sembra bastare appunto.Perfezionista in ogni cosa ,come tutti gli artisti,Angelo nell'amore non riesce a trovare imperfezioni, amando sempre e comunque incondizionatamente e lasciandosi andare totalmente ad esso, credendo che un rapporto possa alimentarsi solo di questo.C'è da dire che Martina ,pur ostentando una certa sicurezza ,si rivela in tutta la sua fragilità proprio davanti all'amore stesso e alla semplicità di questo sentimento,nonché a quella di Angelo che con piccoli gesti e bellissime poesie cerca di riconquistarla.Il rapporto sembra andare bene ma di nuovo l'apatia travolge la coppia insieme ai continui sbalzi di umore della ragazza dovuti alle sua instabile situazione familiare e alla sua mancanza di costanza.I due protagonisti sembrano incarnare due diversi modi di reagire all'insicurezza che ci caratterizza ma nello stesso tempo il film sembra voler giustificare l'ambiguità di cui siamo preda sempre combattuti tra ragione e sentimento.E proprio la ragione viene personificata dal fantasma del padre che perseguita Angelo e che invece di portare il ragazzo dalla parte giusta fa tutt'altro.Alla fine il ragazzo accuserà il padre dei suoi fallimenti.Gli ambienti rispecchiano la semplicità di Angelo e insieme a parole e musica creano una suggestione poetica di magistrale finezza
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anna
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lunedì 21 aprile 2008
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help me
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nn trovo l'aforisma di calvino cn cui si conclude il film,vi prego mandatemela!!!!grazie
[+] eccola
(di eli)
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maurizz
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domenica 20 aprile 2008
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se non si sa' lottare insieme
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l'amore e una lotta continua con tutto e tutti ,pasati i primi anni a vivere sulle nuvole bisogna lottare con lui o lei per renderlo/a forte per poi lottare insieme contro chi o cosa non ha questo amore.
[+] ciao
(di babi)
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maurino
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domenica 20 aprile 2008
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un'amore vero come il dolore di chi lo vive
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ottimo film , catturato dal dettaglio dello scrivere ogni sensazione , ogni emozione , la sofferenza e la disperazione che si prova quando finisce qualcosa che sembrava l'amore indistruttibile , se solo avessi anchio quel coraggio ....inverce posso solo dirmi "questa volta non torna"
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eli
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domenica 20 aprile 2008
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bruttino
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film decisamente triste e trama poco convincente.
Giovanna Mezzogiorno e' un attrice molto brava,
ma e'sprecata in questo film
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