toty bottalla
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sabato 26 marzo 2016
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un horror noioso e inutilmente complicato!
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Il cellulare sede e fonte di diavolerie, maledizioni e morte, una volta per inquietare ed impaurire un pubblico consenziente ci voleva un castello arroccato su un monte impervio in una notte di tempesta, i tempi cambiano, una storia complicata di difficile presa che sin dall'inizio ci annoia, un torpore scandito da flash di mostri, fantasmi caricati da una sceneggiatura allentata che banalizza le sequenze e, complice una recitazione approssimativa, rende tutto evanescente e noioso, mia valutazione: 1,5 stelle. Saluti.
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pallina94
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lunedì 18 maggio 2015
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bello, un po' meno il finale
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Ce l ho in DVD, mi piace molto come horror anche se il finale delude un po'
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lightning_mike
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venerdì 5 settembre 2014
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accettabile
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Film che coinvolge più di altri, atmosfera bella, simpatica. In alcuni momenti prevedibile, ma tutto sommato può andare
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harry manback
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lunedì 12 agosto 2013
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uno dei peggiori horror di sempre
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Un horror di basso-infimo livello indirizzato principalmente ad un pubblico di dodicenni che si spaventano per qualche mostriciattolo computerizzato che ogni tanto compare senza motivo.
Oltre la regia (inesistente) e la recitazione (da telefilm di bassa lega), il punto maggiormente debole del film è la sceneggiatura, la quale ha la pretesa di essere in qualche in modo introspettiva, profonda, ma che vede proprio in questa sua ricerca di introspezione il suo più grosso difetto.
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Un horror di basso-infimo livello indirizzato principalmente ad un pubblico di dodicenni che si spaventano per qualche mostriciattolo computerizzato che ogni tanto compare senza motivo.
Oltre la regia (inesistente) e la recitazione (da telefilm di bassa lega), il punto maggiormente debole del film è la sceneggiatura, la quale ha la pretesa di essere in qualche in modo introspettiva, profonda, ma che vede proprio in questa sua ricerca di introspezione il suo più grosso difetto. Se già la trama basilare era stupida ed insulsa, lo sviluppo fa calare il film nel putridume più totale, propinando allo spettatore scene “spettacolari”, come quella dell’esorcismo di un cellulare.
Inoltre, tutto ciò contribuisce ad abbassare ancora di più il ritmo del film, provocando nello spettatore quasi un senso di nausea durante la visione, amplificato dalla presenza inutile di vermi di ogni tipo in quasi la totalità delle inquadrature.
Probabilmente uno dei peggiori film horror della storia del cinema.
VOTO 2,5
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dian71cinema
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sabato 22 agosto 2009
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remake non riuscito
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SENZA ALCUN DUBBIO IL FILM NON EGUAGLIA IL DISCRETO THE CALL NON RISPONDERE. E' UN GOFFO TENTATIVO DI IMITAZIONE DI EVENTI E LUOGHI AVVENUTI NEL FILM DI TAKASHI MA IN PERDITA SIA IN TENSIONE NARRATIVA E DI AMBIENTAZIONE. IL FILM INOLTRE SCORRE TROPPO VELOCEMENTE.. QUASI AVESSE FRETTA DI CONCLUDERE.. LA TRAMA CHE INIZIALMENTE E' CONFUSIONARIA VIENE RACCONTATA FINO NEI PARTICOLARI ALLO SPETTATORE COL RISULTATO DI AUMENTARE L'INCREDULITA' E LA CONFUSIONE. INSOMMA UN PRODOTTO POCO PENSATO DAL VALETTE. AL PROSSIMO TENTATIVO. IL FILM NON RAGGIUNGE UNA INSUFFICIENZA GRAVE SOLTANTO PER IL TEMA INTERESSANTE CHE IL FILM RAPPRESENTA E PER IL TENTATIVO DI PORTARLO NEGLI STATI UNITI. L'INTERPRETAZIONE DEGLI ATTORI E' DI SUFFICIENTE LIVELLO.
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SENZA ALCUN DUBBIO IL FILM NON EGUAGLIA IL DISCRETO THE CALL NON RISPONDERE. E' UN GOFFO TENTATIVO DI IMITAZIONE DI EVENTI E LUOGHI AVVENUTI NEL FILM DI TAKASHI MA IN PERDITA SIA IN TENSIONE NARRATIVA E DI AMBIENTAZIONE. IL FILM INOLTRE SCORRE TROPPO VELOCEMENTE.. QUASI AVESSE FRETTA DI CONCLUDERE.. LA TRAMA CHE INIZIALMENTE E' CONFUSIONARIA VIENE RACCONTATA FINO NEI PARTICOLARI ALLO SPETTATORE COL RISULTATO DI AUMENTARE L'INCREDULITA' E LA CONFUSIONE. INSOMMA UN PRODOTTO POCO PENSATO DAL VALETTE. AL PROSSIMO TENTATIVO. IL FILM NON RAGGIUNGE UNA INSUFFICIENZA GRAVE SOLTANTO PER IL TEMA INTERESSANTE CHE IL FILM RAPPRESENTA E PER IL TENTATIVO DI PORTARLO NEGLI STATI UNITI. L'INTERPRETAZIONE DEGLI ATTORI E' DI SUFFICIENTE LIVELLO.
VOTO 5.5
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fluturnenia
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lunedì 8 giugno 2009
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tardivo ma necessario
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Non posso fare proprio a meno di ribattere, tardivamente e inutilemente, al commento "aspettando il remake di two sisters" fatto da "ridatemi miike" il 21/06/2008 -> a chi interessi lo può leggere nella page "pubblico" sempre di codesto film.
"Konnichiwa" - Questa pellicola rappresenta una traslitterazione o piuttosto una trasmutazione, nell'accezione di far passare da un luogo a un altro, una specifica trama o storia qualsivoglia??? Nel primo caso la critica sollevata è in parte fondata però mi permetto di fare alcune considerazioni. A pochi isolati da casa mia un architetto piuttosto facoltoso abita in una villa che noi usiamo soprannominare "zen". Caspita in un paese del basso piemonte c'è una villa stile giapponese e in una città americana stona cn il contesto!? Tanto per mettere i puntini sulle iii.
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Non posso fare proprio a meno di ribattere, tardivamente e inutilemente, al commento "aspettando il remake di two sisters" fatto da "ridatemi miike" il 21/06/2008 -> a chi interessi lo può leggere nella page "pubblico" sempre di codesto film.
"Konnichiwa" - Questa pellicola rappresenta una traslitterazione o piuttosto una trasmutazione, nell'accezione di far passare da un luogo a un altro, una specifica trama o storia qualsivoglia??? Nel primo caso la critica sollevata è in parte fondata però mi permetto di fare alcune considerazioni. A pochi isolati da casa mia un architetto piuttosto facoltoso abita in una villa che noi usiamo soprannominare "zen". Caspita in un paese del basso piemonte c'è una villa stile giapponese e in una città americana stona cn il contesto!? Tanto per mettere i puntini sulle iii. Secondariamente, sempre x sottolineare, la polizia nn è capeggiata da nessuna asiatica (e si che gli states sn un mix di razze cm in nessun altro angolo del pianeta) e a prescindere dai suoi gradi gerarchici il capo della polizia mi risulta essere un signore dai capelli brizzolati. A me pare di aver sentito dire al poliziotto co-protagonista "deve scusare l'agente -xyz- ma..." in riferimento alla collega dagli occhi a mandorla (ma sarà orientale o è sl una dei tanti di nazionalità americana da generazioni?!) mentre ne giustificava il comportamento con la protagonista. Nel secondo caso invece fosse lo spostamento di una storia in altre terre e altre atmosfere, beh l'unica cosa che si può dire per certo è che il regista di questo inutile remake è semplicemente scarso ma nn di certo che le ragioni e le intenzioni vadano a cozzare con il succo del discorso. Est nn è ovest. Realtà diverse con problemi differenti che respirano situazioni molto simili ma nate e sospinte da necessità e fattori stimolanti decisamente disuguali. E di questo nn se ne può fare un caso da dibattito. Che il sapiente e sagace utente denominato "ridatemi miike" ci dia un saggio della sua profonda conoscenza sul mondo nipponico sinceramente nn è finalizzante per motivare la scarsezza del film, ne' tanto meno me ne frega delle conoscenze specifiche altrui. Si sa che a molti di noi occidentali la profonda spiritualità orientale nn riesce di essere compresa, e nn è una battuta la mia ma un dato di fatto. Quanto è insensibile l'occidente! Diciamo semmai che gli errori di sintesi sn molti ma ben lungi dall'essere legati al mondo orientale tradito nella sua essenza e l'incapacità degli addetti ai lavori si evince in tutt'altri elementi con buona pace di tt gli asiatici che vivono negli USA - "Sayoonala".
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fluturnenia
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venerdì 5 giugno 2009
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genesi di un ecolalia
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Nn sn lombriconi ma scolopendre, molto apprezzate dalla cucina thailandese. I Cristi, cm li chiama l'attento utente sotto di me, e santini vari sn solo appliques in uno show per boccaloni ideato dal tizio che vorrebbe far esorcizzare il cellulare, trovata alquanto bizzarra per usare un eufemismo, (quindi fanno parte della trama ovvero c'entrano). Ostentare dettagli nn sarebbe peccato tanto meno spiegarne tardivamente la presenza, semmai l'errore sta nella ridondanza dei dettagli, nella loro ripetitività e l'inconsistenza del fattore causale. In fondo il valore di questo remake nn è tanto inferiore all'originale, se nn fosse ke nn si sentiva la necessità di vedere qualcosa di già fatto. La vera idiozia è la ragione che porta il fantasma a scegliere le sue vittime.
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Nn sn lombriconi ma scolopendre, molto apprezzate dalla cucina thailandese. I Cristi, cm li chiama l'attento utente sotto di me, e santini vari sn solo appliques in uno show per boccaloni ideato dal tizio che vorrebbe far esorcizzare il cellulare, trovata alquanto bizzarra per usare un eufemismo, (quindi fanno parte della trama ovvero c'entrano). Ostentare dettagli nn sarebbe peccato tanto meno spiegarne tardivamente la presenza, semmai l'errore sta nella ridondanza dei dettagli, nella loro ripetitività e l'inconsistenza del fattore causale. In fondo il valore di questo remake nn è tanto inferiore all'originale, se nn fosse ke nn si sentiva la necessità di vedere qualcosa di già fatto. La vera idiozia è la ragione che porta il fantasma a scegliere le sue vittime. In pratica nn esiste nessuna correlazione tra l'entità e le sue prede, se nn la prima, per cui la catena che si crea risulta completamente priva di senso. Esattamente cm quelle a mò di sant'Antonio che fanno i giovanotti appunto con i cellulari. Solo che questa è letale! Il finale risulta un chiassoso bailamme che non riesce a rimediare la noia perdurante. Più che assomigliare al manuale del cinema horror, pare un corso di ripetizione. Infatti è un remake no?!
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andrefiora
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giovedì 22 gennaio 2009
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troppi vermi e poca sostanza
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Una cosa è certa: è già stato inventato tutto, nel genere horror. Tutto è stato visto e nessun arzigogolo terrificante o perverso potrà stupirci per la prima volta...Tanto più, che se il fantasmino che vaga nelle suonerie del cellualare può apparire un orrore moderno se non futuristico, il "merito" non va attribuito al regista di questo film, ma a quello dell'originale "The call", nemmeno tanto datato. Nulla di nuovo quindi, nulla di accattivante e soprattutto nulla di dignitosamente spaventevole, se non gli omini sfigurati...che ahimè però, vengono sbrdolati sul video ogni qual volta qualcuno debba morire, e che perdono dunque l'efficacia e persino il senso (chi diavolo sono tutti quanti?).
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Una cosa è certa: è già stato inventato tutto, nel genere horror. Tutto è stato visto e nessun arzigogolo terrificante o perverso potrà stupirci per la prima volta...Tanto più, che se il fantasmino che vaga nelle suonerie del cellualare può apparire un orrore moderno se non futuristico, il "merito" non va attribuito al regista di questo film, ma a quello dell'originale "The call", nemmeno tanto datato. Nulla di nuovo quindi, nulla di accattivante e soprattutto nulla di dignitosamente spaventevole, se non gli omini sfigurati...che ahimè però, vengono sbrdolati sul video ogni qual volta qualcuno debba morire, e che perdono dunque l'efficacia e persino il senso (chi diavolo sono tutti quanti?). Se non altro gli ultimi 20 minuti non ti fanno addormentare, non solo per il fatto che scolasticamente e diligentemente si cerca di dare delle spiegazioni a qualche particolare più volte ostentato (tutti quei vermi sono riconducibili ad un paio di lobrichi custoditi in un vasetto dalla piccola peste assassina) ma anche perchè dopo 1 oretta di noia e sequenze mai incisive quantomeno si vuole arrivare a capire chi cazzo ha fatto la prima fatale telefonata. Beh, in parte, come prevedibile, il film si ingolfa nei flash back dove ne esce colpevole una povera bambina, un po' troppo birbantella, che evidentemente in punto di morte riesce a far convogliare tutta la sua cattiveria dentro ad una mefitica telefonata appunto, che si perpetua nei secoli dei secoli. Amen.
A proposito, tutti quei Cristi e crocifissi, che diavolo c'entrano?
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vittorio
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mercoledì 14 gennaio 2009
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avvincente!!
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Bel thriller, che nonostante la storia leggermente prevedibile riesce a tenerti incollato alla sedia per tutta la sua durata!!
Piacevole sopresa!!
Da vedere!!
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il cinematografico
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domenica 28 dicembre 2008
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non se ne puo' piu'
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La versione originale è stato tra i primi horror ad uscire con l'avvento del nuovo secolo.La trama era un collage di sequenze sistemate in modo disordinato,per portare lo spettatore ad un attenzione più accurata.La formula riusci destando in parte un notevole gradimento,ma con la versione U.S.A. non ci voleva proprio come prodotto.Oramai è la stessa formula,ed io porcamiseria sono andato a vederlo anche al cinema.
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