taniamarina
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sabato 23 aprile 2011
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black hole sun
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La nuova ondata di film fantascientifici la si può spiegare solo e soltanto in merito agli interrogativi filosofici che l'essere umano si sta ponendo nei riguardi di un pianeta che soffre, sulle nuove scoperrte che pongono problemi etici e sul respiro corto di una presunta fine imminente. Ma ciò che sbalordisce è la qualità straordinaria di un genere che si temeva fosse finito, proprio come in questo caso. Immagini straordinarie, computer grafica mozzafiato, sonoro da manuale e attori coscienti di partecipare ad un grande evento cinematografico che meritava più attenzione. Le citazioni sono eleganti, la trama filosofica scorre a dovere, il sole è magnifico.
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La nuova ondata di film fantascientifici la si può spiegare solo e soltanto in merito agli interrogativi filosofici che l'essere umano si sta ponendo nei riguardi di un pianeta che soffre, sulle nuove scoperrte che pongono problemi etici e sul respiro corto di una presunta fine imminente. Ma ciò che sbalordisce è la qualità straordinaria di un genere che si temeva fosse finito, proprio come in questo caso. Immagini straordinarie, computer grafica mozzafiato, sonoro da manuale e attori coscienti di partecipare ad un grande evento cinematografico che meritava più attenzione. Le citazioni sono eleganti, la trama filosofica scorre a dovere, il sole è magnifico. Film inquietante, da vedere assolutamente
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prayant
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giovedì 9 settembre 2010
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niente male
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rancy
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lunedì 9 agosto 2010
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bellissimo
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...insieme a Moon di Duncan Jones,uno dei miglior film di fantascienza degli ultimi anni...
[+] già
(di taniamarina)
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frankl92
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venerdì 2 aprile 2010
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un raggio di realismo fantascientifico
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Bello! La trama di base può sembrare banale ( l'uomo che cerca di salvare se stesso dall'estinzione) ma al contrario di molti altri film con questo sfondo, questo ha molte differenze. Innanzitutto questo non è un grande colossal dove tutto tende ad esagerare solo perchè il pubblico più "inesperto" si emozioni; non è senzaltro un film in cui comunque lo spettatore vede come obbiettivo quello del salvare l'umanità, ma quello affascinante di scoprire i misteriosi segreti del nostro sistema solare, dello spazio e delle stelle. Tutto questo per occhi attenti è visibile grazie alla mastodontica fotografia "da premio".
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Bello! La trama di base può sembrare banale ( l'uomo che cerca di salvare se stesso dall'estinzione) ma al contrario di molti altri film con questo sfondo, questo ha molte differenze. Innanzitutto questo non è un grande colossal dove tutto tende ad esagerare solo perchè il pubblico più "inesperto" si emozioni; non è senzaltro un film in cui comunque lo spettatore vede come obbiettivo quello del salvare l'umanità, ma quello affascinante di scoprire i misteriosi segreti del nostro sistema solare, dello spazio e delle stelle. Tutto questo per occhi attenti è visibile grazie alla mastodontica fotografia "da premio".
Buoni gli attori eccetto forse qualche battuta di troppo data nelle mani di Michelle Yeoh che si mette a parlare con una piantina sul finale. Unico grande errore del film è il personaggio "non l'interpretazione" del comandante pazzo di Icarus I, da come viene presentato sembra servire a riempire qualche minuto vuoto.
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fede81
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domenica 10 gennaio 2010
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darsi la zappa sui piedi
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Ma io mi chiedo, perché i collaboratori di Danny Boyle non gli hanno impedito di rovinare con un'ultima mezzora disastrosa un film altrimenti avvincente e ben diretto? Davvero, non ho mai visto un regista darsi la zappa sui piedi in questo modo. Rammarico e delusione.
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(di megatrinix)
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lucido71
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giovedì 31 dicembre 2009
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buio siderale
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Deluso da questa pellicola e me ne dispiace. Il film a mio avviso, non è affatto entusiasmante come la mediaforum suggerisce. L'idea di fondo poteva anche esser buona, la regia non era malvagia, cosiccome la scenografia spaziale, ma dopo una prima parte avvincente, il film si smarrisce inconclusionatamente nello spazio siderale... senza nessun eco che possa farcelo ricordare. SCONSIGLIATO. Rifatevi gli occhi con INVASION o LE CRONACHE DI RIDDICK.
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nick castle
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lunedì 10 agosto 2009
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boyle scopiazza da amiele e rincorre kubrick...
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Pellicola decisamente deludente a partire dal trailer. Sull'onda dei film catastrofici del terzo millenio, Sunshine attira il pubblico per via del trailer fuorviante, che montato alla velocità della luce, lo fa sembrare un film d'azione, non è assolutamente così. Si può dire tranquillamente che una trama simile era già stata affrontata non tanto tempo fa, con il film "The core", soltanto che in Sunshine si va a mettere una bomba nel sole, mentre in The core la si va a mettere nel nucleo della terra. Quindi possiamo già dire, che il romanziere Alex Garland promosso sceneggiatore, non si sia spremuto tanto le meningi per trovare una storia. A fronte di effetti visivi strabilianti, una fotografia davvero bella e un montaggio abbastanza funzionale, la sceneggiatura lascia eminenti buchi narrativi e psicologi, per esempio, non viene spiegato niente su come il sole si sia spento(cosa impossibile dato che il sole è una stella destinata a espandersi non a spegnersi), sulla costruzione della gigantesca astronave e della mega-bomba stellare, il tutto viene liquidato con un semplicistico prologo narrato del protagonista e niente di più.
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Pellicola decisamente deludente a partire dal trailer. Sull'onda dei film catastrofici del terzo millenio, Sunshine attira il pubblico per via del trailer fuorviante, che montato alla velocità della luce, lo fa sembrare un film d'azione, non è assolutamente così. Si può dire tranquillamente che una trama simile era già stata affrontata non tanto tempo fa, con il film "The core", soltanto che in Sunshine si va a mettere una bomba nel sole, mentre in The core la si va a mettere nel nucleo della terra. Quindi possiamo già dire, che il romanziere Alex Garland promosso sceneggiatore, non si sia spremuto tanto le meningi per trovare una storia. A fronte di effetti visivi strabilianti, una fotografia davvero bella e un montaggio abbastanza funzionale, la sceneggiatura lascia eminenti buchi narrativi e psicologi, per esempio, non viene spiegato niente su come il sole si sia spento(cosa impossibile dato che il sole è una stella destinata a espandersi non a spegnersi), sulla costruzione della gigantesca astronave e della mega-bomba stellare, il tutto viene liquidato con un semplicistico prologo narrato del protagonista e niente di più. Parliamo invece dello svolgimento dei fatti: Come ha fatto l'uomo nudo bruciato ad andare sulla nave Icarus II dalla Icarus I? Ancor più ridicola è la scena in cui i tre compagni, di cui due senza tuta nè ossigeno, vengono espulsi dalla Icarus I e catapultati nello spazio aperto(è impossibile che due uomini senza tuta spaziale e senza ossigeno attraversino rettilineamente venti metri di spazio aperto, e anche se uno dei due muore, anche l'altro sarebbe dovuto morire, andiamo, senza aria e a 273°C si crepa all'istante, non diciamo cazzate!). Non so cosa Boyle voglia fare, ma rincorrere Kubrick in questo modo, con rimandi pecorecci a 2001: Odissea nello spazio è proprio patetico. Kubrick ha dimostrato con 2001: Odissea nello spazio che si può fare un film di fantascienza anche senza andare contro le leggi fisiche. Per fare un buon film di fantascienza bisogna avere un qualcuno che di fantascienza ne mastichi, Kubrick in 2001... aveva Arthur C. Clarke, Danny Boyle chi ha? Alex Garland? Ma fatemi il piacere... Garland é solo un trentenne presuntuoso, che pensa di essere all'altezza di persone come Asimov, Clarke, Chricton, Dick, che con la fantascienza sono nati, vissuti e morti. Peccato per Boyle che tanto bravo a dirigere in modo sobrio e asciutto, si ostina a voler inserire intermezzi d'azione che palesemente non riesce a dirigere, persino quando alcuni protagonisti si picchiano(che non sono scene particolarmente attive) la cinepresa se ne va dove vuole. A questo punto tanto vale girare in Automavision! In fine, le mie due stelle sono solo per l'eccellente dipartimento tecnico, ma se fosse venuto a mancare anche quello, il voto sarebbe stato certmante minimo.
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fluturnenia
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lunedì 22 giugno 2009
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partenza perfetta finale sgangherato
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Qui rivedo elementi già visti in diverse altre pellicole sf. La componente thriller nn mi pare così preponderante e la tensione è lasciata + che altro alla componente creata dal come sopravvivere a una missione impossibile. L'atmosfera di totale isolamento è anch'essa qualcosa di già assaporato in altre opere. L'elemento alienazione da essa derivato è invece molto meno percettibile. L'ospite o intruso qual si voglia pure è tema già trattato altrove come i continui e costanti incidenti scontatamente messi in conto già dall'inizio. Fotografia perfetta in un gioco perfetto di luci e ombre tra chiaroscuri e astrofisica zoppicante. Il problema nn risiede mica però nei fondamenti scientifici + o - credibili.
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Qui rivedo elementi già visti in diverse altre pellicole sf. La componente thriller nn mi pare così preponderante e la tensione è lasciata + che altro alla componente creata dal come sopravvivere a una missione impossibile. L'atmosfera di totale isolamento è anch'essa qualcosa di già assaporato in altre opere. L'elemento alienazione da essa derivato è invece molto meno percettibile. L'ospite o intruso qual si voglia pure è tema già trattato altrove come i continui e costanti incidenti scontatamente messi in conto già dall'inizio. Fotografia perfetta in un gioco perfetto di luci e ombre tra chiaroscuri e astrofisica zoppicante. Il problema nn risiede mica però nei fondamenti scientifici + o - credibili. Quello che uccide il film sn i 20-25 minuti finali. Caos totale! Sequela di immagini tra l'apocalittico e il contemplativo. Comprensibile a tratti a volte molto meno. Tutto sommato sufficiente ma come spesso accade rovinato a cominciare dal preludio finale al finale stesso. Solita occasione persa.
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nick castle
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mercoledì 13 maggio 2009
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non è un granchè...
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Direi appena sufficiente. Quando uno vede passioni e pensieri dei personaggi veramente ben curati, e una regia "tranquilla" e senza scossoni(per chi non mi capisse, dico solo che ormai l'oscar lo danno solo a quelli che fanno la regia più tranquilla, è successo ai fratelli Coen con "Non è un paese per vecchi", a Spielberg per "Schindler's List, mentre rispettivamente i Coen come regia hanno dato il meglio in "Mister Hula Hoop", mentre Spielberg sia in "Minority Report" che nell'ultimo Indiana Jones ha lavorato magnificamente, da non fraintendere, Schindler's List è un bellissimo film, mi è piaciuto molto, ma la regia non era da Oscar obbiettivamente), gli viene da pensare,<>, ma poi man mano che il film va avanti, si vede un membro dell'equipaggio col corpo a filo con la superficie solare è quà che mi son detto,<>.
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Direi appena sufficiente. Quando uno vede passioni e pensieri dei personaggi veramente ben curati, e una regia "tranquilla" e senza scossoni(per chi non mi capisse, dico solo che ormai l'oscar lo danno solo a quelli che fanno la regia più tranquilla, è successo ai fratelli Coen con "Non è un paese per vecchi", a Spielberg per "Schindler's List, mentre rispettivamente i Coen come regia hanno dato il meglio in "Mister Hula Hoop", mentre Spielberg sia in "Minority Report" che nell'ultimo Indiana Jones ha lavorato magnificamente, da non fraintendere, Schindler's List è un bellissimo film, mi è piaciuto molto, ma la regia non era da Oscar obbiettivamente), gli viene da pensare,<>, ma poi man mano che il film va avanti, si vede un membro dell'equipaggio col corpo a filo con la superficie solare è quà che mi son detto,<>. Dico subito che Danny Boyle non mi piace, è sopravvalutato, inutile, ha uno stile che tutti potrebbero avere(andiamo, non fa un moviemento degno di nota con la cinepresa!). boyle fa parte di quella categoria di registi che di inquadrature e tecnicismi se ne fregano(lasciando il tutto al direttore della fotografia), concentrandosi solo sulla direzione degli attori. La storia sembra una rimasticatura di "The core" di Jon Amiel, però al contrario, lì si doveva arrivare al centro della terra, perchè il nucleo aveva smesso di girare, quà il sole s'è spento! Signori, al fantasia è poca e le ridicolaggini sono tante.
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gabriele
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lunedì 16 febbraio 2009
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bello..
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Molto intrigante e coinvolgente..
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