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            | zizzi | martedì 20 gennaio 2009 |  
            | non tutti i gusti sono al caramello   |  |  |  |  
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                        Questi commenti intellettualoidi lasciano un po' il tempo che trovano oltre ad essere piuttosto snob.Sono un cinefilo e riconosco in questo film la delicatezza alla quale facevate riferimento oltre alla curiosità di vedere un film ambientato in un contesto culturale totalmente differente rispetto a quelli canonici.Devo dire pero' che anche io a lungo andare l'ho trovato un po' noioso e un po' lento in certi frangenti.Aveva tutte le carte in regola per essere un capolavoro ma per quanto mi riguarda non lo è stato.E'il mio punto di vista e sarà opinabile ma attaccare qualcuno che la pensa diversamente tacciandolo di qualunquismo mi sembra un po' eccessivo.
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            | andrea | sabato 17 gennaio 2009 |  
            | un film di rara dolcezza   |  |  |  |  
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                        Vale la pena di guardarlo solo per la scena della telefonata: lui, innamorato ancora non completamente disilluso, che guarda non visto l'amata al telefono con qualcun'altro e finge di essere l'interlocutore.
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            | max67 | lunedì 29 dicembre 2008 |  
            | poesia vera   |  |  |  |  
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                        Ecco come a volte si riscopre la magia del cinema, del sogno, del lasciarsi andare anche con storie normalissime, banali ma forse proprio per questo se ben narrate assai coivolgenti.Quì tutto funziona: dalla sceneggiatura mai tediosa, alla recitazione mai sopra le righe, dalla fotografia densa di colori e quasi permeata (se possibile di odori) alla regia dosata e mai protagonista.
Beirut come microcosmo di umanità, solidarietà e complicità.Da consigliare a molti registi italiani, tropppo spesso intenti a guardarsi l'ombelico e privi di questo tatto così lontano ormai nei nostri autori che non sanno più raccontare, che non vedono più poichè non sanno più guardare.
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            | ba | mercoledì 24 dicembre 2008 |  
            | stupendo   |  |  |  |  
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            | eden | martedì 21 ottobre 2008 |  
            | strappa con decisione i peli più duri   |  |  |  |  
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                        Beirut, Libano. Layale strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa a chiunque, anche alla moglie del suo amato... Nisrine strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa ovunque, anche sulla vagina senza verginità, quale deve ritrovare grazie ad un intervento, solo così potrà nascondere al suo futuro marito di religione musulmana il suo passato... Rima strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa con i denti stretti, lo fa solamente per l'amica Nisrine che la vuole vedere, nel giorno del suo matrimonio, indossare una gonna, abito femminile che lei non sopporta indossare, lei porta i pantaloni e anche un turbante segreto, il suo essere attratta da altre donne.
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                        Beirut, Libano. Layale strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa a chiunque, anche alla moglie del suo amato... Nisrine strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa ovunque, anche sulla vagina senza verginità, quale deve ritrovare grazie ad un intervento, solo così potrà nascondere al suo futuro marito di religione musulmana il suo passato... Rima strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui lavora, li strappa con i denti stretti, lo fa solamente per l'amica Nisrine che la vuole vedere, nel giorno del suo matrimonio, indossare una gonna, abito femminile che lei non sopporta indossare, lei porta i pantaloni e anche un turbante segreto, il suo essere attratta da altre donne... Jamale strappa i peli più duri con il caramello caldo nell'istituto di bellezza in cui fa spesso visita, li strappa per vedersi bella, per suo marito, per fare bella figura alle dozzine di provini per pubblicità, soap, film (ecc.ecc.) a cui partecipa... Rose ormai non strappa più i peli più duri, è anziana e indaffarata a prendersi cura della sorella Lili, mentre si assicura che essa stia bene, vede passare davanti a se la felicità ormai sempre più distante.
In quel luogo profumato dallo spruzzo della lacca e dall'aroma degli shampoo, queste donne non lasciano crescere peli sulle loro gambe, preferiscono mostrarle lisce e senza imperfezioni, preferiscono strappare la verità pur di non renderla visibile agli altri...
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            | doctor love | martedì 21 ottobre 2008 |  
            | la dolcezza e il calore   |  |  |  |  
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                        Un salone di bellezza, protagoniste rigorosamente donne, chiacchiere fluenti su amore, sesso, tradimenti, età che avanza…tra sex & the city e miniserie televisive sembrerebbe un terreno abbondantemente battuto, ricco di insidie per una semiesordiente e con forte rischio di caduta nella banalità o nel deja-vu. A scongiurare questo pericolo ci sono un’ambientazione inedita per il cinema europeo, che porta con sé punti di vista originali anche su temi così ritriti, e una narrazione fresca e veloce, che riesce a raccontare almeno quattro storie senza farne prevalere nessuna. In effetti parlare di amore e sesso in Libano si porta dietro strascichi di una morale a noi sconosciuta (basti pensare al problema del recupero della verginità), anche se i motivi di gioia e sofferenza restano gli stessi.
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                        Un salone di bellezza, protagoniste rigorosamente donne, chiacchiere fluenti su amore, sesso, tradimenti, età che avanza…tra sex & the city e miniserie televisive sembrerebbe un terreno abbondantemente battuto, ricco di insidie per una semiesordiente e con forte rischio di caduta nella banalità o nel deja-vu. A scongiurare questo pericolo ci sono un’ambientazione inedita per il cinema europeo, che porta con sé punti di vista originali anche su temi così ritriti, e una narrazione fresca e veloce, che riesce a raccontare almeno quattro storie senza farne prevalere nessuna. In effetti parlare di amore e sesso in Libano si porta dietro strascichi di una morale a noi sconosciuta (basti pensare al problema del recupero della verginità), anche se i motivi di gioia e sofferenza restano gli stessi.
Forse la bella regista pecca un po’ di esibizionismo, indugiando spesso sui suoi occhi tormentati da una relazione più consona ad un’adolescente…ma sono dettagli nel complesso di un lavoro ben riuscito anche grazie alla fotografia, che riesce a scovare la bellezza anche in mezzo al grigio e alla polvere della città e nel decadente salone, con la sua insegna penzolante. La scene scorrono con un fluidità e una dolcezza rara nel cinema attuale, passando tra le protagoniste con leggerezza e spontaneità, creando progressivamente ma senza fretta il disegno finale; l’ultima pennellata al quadro la regalano le melodie, orientaleggianti ma senza eccessi o ipocrite ricerche di esotismo.
Resta un pizzico di sensazione di dilettantismo, con un’eccessiva generosità nei buoni sentimenti dei personaggi, ma ripagata dal piacere di assistere ad un lavoro che rifugge dagli eccessi, adrenalinici o mielosi che siano, ma senza farci alcuna morale ci racconta semplicemente una storia, calda e dolce come il caramello che la accompagna. Voto 7,5
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            | freddy | sabato 18 ottobre 2008 |  
            | dolce nadine   |  |  |  |  
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                        L'amore, la passione, la trasgressione non hanno vincoli.Si possono amare più persone contemporaneamente e se il tuo corpo è con qualcuno il tuo cuore può essere di un altro.
L'uomo vuole il possesso ma non può incatenare l'anima di una donna.La libertà non può essere comprata perchè e fatta della materia delle nuvole.Ci vuole una fuga a mezzanotte...
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            | m.karla | lunedì 6 ottobre 2008 |  
            | molto bello   |  |  |  |  
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                        davvero non ci avrei scommesso, e invece mi è piaciuto molto, è poetico e realistico, dolce e triste, divertente e a tratti irriverente. Consigliatissimo!
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            | gabry | domenica 24 agosto 2008 |  
            | una bella rivelazione   |  |  |  |  
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                        Bella e apprezzata commedia libanese,storia che si svolge in un istituto di bellezza dove viene preparato il caramello che funge fa ceretta depilatoria e che rappresenta in qualche modo le figure femminili cui ne fanno parte. Ambrato, dolce, malleabile, elastico, ma non indolore; uno strappo deciso per togliere i peli superflui, così come la scelta di Layale, capace di trasformare una lurida stanza di un lurido albergo in un accogliente nido d'amore, ma capace anche di dare uno strappo netto alla sua relazione con un uomo sposato. Capaci di "ricucire una verginità" perchè non si è libere come si vorrebbe, o di dare un taglio radicale a lunghi capelli neri.Ma più di tutti la scelta della dolce Rose di stare vicina alla sorella più anziana e bisognosa di assistenza, rinunciando al sogno di un seppur tardivo amore.
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                        Bella e apprezzata commedia libanese,storia che si svolge in un istituto di bellezza dove viene preparato il caramello che funge fa ceretta depilatoria e che rappresenta in qualche modo le figure femminili cui ne fanno parte. Ambrato, dolce, malleabile, elastico, ma non indolore; uno strappo deciso per togliere i peli superflui, così come la scelta di Layale, capace di trasformare una lurida stanza di un lurido albergo in un accogliente nido d'amore, ma capace anche di dare uno strappo netto alla sua relazione con un uomo sposato. Capaci di "ricucire una verginità" perchè non si è libere come si vorrebbe, o di dare un taglio radicale a lunghi capelli neri.Ma più di tutti la scelta della dolce Rose di stare vicina alla sorella più anziana e bisognosa di assistenza, rinunciando al sogno di un seppur tardivo amore.
Brave le interpreti e la regista che dirige con morbida e avvolgente leggerezza. Un film da consigliare
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            | pmv | giovedì 14 agosto 2008 |  
            | un film scontato e noioso   |  |  |  |  
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                        nessuna novità ,tematiche scontate viste e riviste ,piuttosto squallido ,nulla ha dato della vera Beirut.
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