larhette
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martedì 9 maggio 2006
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la vera storia di pierre dulain,antonio banderas
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Ti va di ballare?
La danza vista come strumento educativo per recuperare dalla strada ragazzi difficili e insegnargli ad avere fiducia nel prossimo: il primo film che vede la debuttante regia della "newyorkese" Liz Friedlander è un divertente e appassionante viaggio nel mondo scolastico giovanile americano, dove la danza diventa uno strumento di recupero e di liberazione da situazioni piuttosto difficili come droga e prostituzione.
Girato con toni a metà strada tra la commedia e il serial televisivo in stile "Dawson Creek", "Ti va di ballare?" narra le gesta di Pierre Dulaine educatore di ballo da sala che decide, in maniera a dire il vero piuttosto fortuita, di insegnare ad alcuni giovani studenti con problemi di integrazione proprio la disciplina di cui lui è maestro.
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Ti va di ballare?
La danza vista come strumento educativo per recuperare dalla strada ragazzi difficili e insegnargli ad avere fiducia nel prossimo: il primo film che vede la debuttante regia della "newyorkese" Liz Friedlander è un divertente e appassionante viaggio nel mondo scolastico giovanile americano, dove la danza diventa uno strumento di recupero e di liberazione da situazioni piuttosto difficili come droga e prostituzione.
Girato con toni a metà strada tra la commedia e il serial televisivo in stile "Dawson Creek", "Ti va di ballare?" narra le gesta di Pierre Dulaine educatore di ballo da sala che decide, in maniera a dire il vero piuttosto fortuita, di insegnare ad alcuni giovani studenti con problemi di integrazione proprio la disciplina di cui lui è maestro. In questo modo Dulaine intende aiutare i ragazzi a uscire dai propri problemi a passo di Rumba, Tango, e Valzer...
La trama riprende, in maniera piuttosto "romanzata" e "favolistica", la vera storia della vita di Pierre Dulaine, i cui corsi di danza sono attualmente seguiti da più di 1200 scuole in America e coinvolgono centinaia di insegnanti e studenti: un uomo che ha saputo trasmettere la propria passione al Mondo e che ha saputo con essa recuperare tanti ragazzi dalla strada.
La regia di Liz Friedlander va a tempo con la musica di sottofondo in un curioso mix tra musica da sala e musica da strada: si assiste quindi a una sorta di lungo videoclip sicuramente dinamico, ma che purtroppo poco ha a che fare con una vera e propria regia cinematografica. A questo aspetto poco convincente si aggiunge una sceneggiatura non esattamente all'altezza delle aspettative, caratterizzata da una gara di frasi a effetto e dialoghi che sembrano incompiuti: la sensazione per quanto riguarda la trama è che molte delle situazioni che emergono dalla storia, non trovano giusta conclusione alla fine del film. Malgrado questi aspetti discutibili "Ti va di ballare?" si lascia comunque vedere nelle sue due ore di girato, e finisce per appassionare e divertire anche lo spettatore più scettico. Godibile.
Per il ruolo di Pierre Dulaine Antonio Banderas è perfetto. Il suo charme e la sua caratterizzazione un po' sorniona di questo insegnante con un passato misterioso alle spalle risulta abbastanza convincente, considerando anche i limiti già menzionati della sceneggiatura e della regia. Al suo fianco un cast di giovani attori e ballerini che curiosamente impersonano un gusto retrò un po' anni Ottanta. Diventeranno famosi.
Insomma "Ti va di ballare?" è un film leggero e disimpegnato che somiglia più a un lungo videoclip che non a un lungometraggio. Però se si sorvola sugli aspetti un po' inverosimili della trama (come ragazzi che imparano a ballare nel giro di poche settimane, partecipano ad una gara regionale e la vincono…), rimane un film che al di là della veridicità della storia intende soprattutto omaggiare la danza: vista non solo come disciplina artistica, ma come identità, come rivalsa, come naturalezza dell'esistere, come seduzione, complicità e armonia col Mondo, in una parola: come Vita. Riuscito.
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olga
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martedì 23 maggio 2006
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un film che può cambiare la vita
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“Ti va di ballare?” è un film che può cambiare la vita di ognuno di noi dandoci la speranza, mostrandoci la bellezza della realtà che ci circonda, ispirandoci, dandoci un motivo in più per creare, per crescere, per vivere e non esistere!
Pierre Dulaine, un uomo pieno di fascino, sempre gentile e rispettoso, professore di danza da sala che tende a trasmettere la sua passione per la rumba, il valzer e in fine per il ballo più sessuale del mondo – il tango, si offre per aiutare agli studenti di una scuola americana corrotta. Pierre usa la danza come un strumento educativo per portare i ragazzi sulla strada giusta, lontano dai loro problemi. Durante tutto il film la regia, Liz Friedlander, fa il paragone tra la vita dei borghesi e la classe più bassa della società, mostrando che ognuno ha diritto di avere il sucesso, solo che deve impegnarsi per ottenerlo, ognuno può fare di sua vita una favola ma per questo ci serve una stima che, infatti, il professore riesce a dare agli studenti.
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“Ti va di ballare?” è un film che può cambiare la vita di ognuno di noi dandoci la speranza, mostrandoci la bellezza della realtà che ci circonda, ispirandoci, dandoci un motivo in più per creare, per crescere, per vivere e non esistere!
Pierre Dulaine, un uomo pieno di fascino, sempre gentile e rispettoso, professore di danza da sala che tende a trasmettere la sua passione per la rumba, il valzer e in fine per il ballo più sessuale del mondo – il tango, si offre per aiutare agli studenti di una scuola americana corrotta. Pierre usa la danza come un strumento educativo per portare i ragazzi sulla strada giusta, lontano dai loro problemi. Durante tutto il film la regia, Liz Friedlander, fa il paragone tra la vita dei borghesi e la classe più bassa della società, mostrando che ognuno ha diritto di avere il sucesso, solo che deve impegnarsi per ottenerlo, ognuno può fare di sua vita una favola ma per questo ci serve una stima che, infatti, il professore riesce a dare agli studenti. Gli insegnanti ci influenzano tanto e per questo la società non deve permettere di fare diventare un professore qualsiasi persona, deve essere una persona educata, che ama la vita e riesce a trovare un linguaggio adatto per parlare ai giovani e farli sentire sicuri di se stessi, proprio così come ci appare Antonio Banderas in questo film. La direttrice acetta la sua disposizione e affida a lui un gruppo di persone chiamate “rifiuti di scuola” che devono restare con lui dopo la scuola. Col passare del tempo Pierre convince i ragazzi di fargli insegnare la danza classica, la danza della passione, dove essi riescono alla fine ritrovare se stessi.
La realtà in questo film è abbastanza convincente tranne la credenza che in giro di poche settimane i ragazzi riescano ad imparare a ballare quasi perfettamente e alcuni vincono anche la gara. Però, questo non è affatto importante, noi non andiamo al cinema per vedere la realtà perfetta, la viviamo ogni giorno, ma per vedere un immagine, un’idea di essa, noi andiamo al cinema per vedere qualcosa di particolare, per staccarsi dalla realtà, per trovare qualcosa che ci cambia la vita. E questo è il film ideale per farlo.
“Ti va di ballare?” è un film che ci rende partecipanti, che ci regala delle emozioni, che ci appassiona, che ci diverte, ma è anche un film che tocca i temi molto importanti come educazione, razzismo, rispetto, influenze e scelte dei giovani del nostro tempo.
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eugen
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sabato 6 aprile 2024
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decisamente bello. con qualche sbavatura retorica
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"Take the Lead"(Liz Friendlaender, screenplay di Dainne Houston, sulla storia vera di Pierre Dulaine, 2006). La vera storia dell'insegnante di ballo da sala(walzer, fox.trot, tango , lMilonga etc.), Pierre Dulaine, che ha assistito a un'effrazione compiuta da un ragazzo"difficile"e dopo essersi informato della reali condizioni di questi ragazzi"da strada", in difficolta'eocomoiche e familiari(famiglie"inssistenti")di tenere un corso pmeridiano"(doposcuola") presso una scuola, per rgaazzi e ragazze"difificili". Vari problemi, molte difficolta', con il rischio che il corso venga sospeso, ma poi.... finalemnte il grupppo(si fa per dire")si unisce e consolida", tanto da permettere la partecipazione ad un conocros a premi, dove i/le ragazzi/le ragazze trovano sodifsfazione, pur non vincendo, e Pierre trova l0'amore, dopo la tragica perdita della moglie, cinque anni prima.
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"Take the Lead"(Liz Friendlaender, screenplay di Dainne Houston, sulla storia vera di Pierre Dulaine, 2006). La vera storia dell'insegnante di ballo da sala(walzer, fox.trot, tango , lMilonga etc.), Pierre Dulaine, che ha assistito a un'effrazione compiuta da un ragazzo"difficile"e dopo essersi informato della reali condizioni di questi ragazzi"da strada", in difficolta'eocomoiche e familiari(famiglie"inssistenti")di tenere un corso pmeridiano"(doposcuola") presso una scuola, per rgaazzi e ragazze"difificili". Vari problemi, molte difficolta', con il rischio che il corso venga sospeso, ma poi.... finalemnte il grupppo(si fa per dire")si unisce e consolida", tanto da permettere la partecipazione ad un conocros a premi, dove i/le ragazzi/le ragazze trovano sodifsfazione, pur non vincendo, e Pierre trova l0'amore, dopo la tragica perdita della moglie, cinque anni prima. Fiilm anche"larmoyant", in certi momenti, ma anche opportunamente commovente, dove vincono i"buoni"(o sembrano vincere, dato che la miseria e l'opppressione sociale elminano molte vittime della situazione sociale)e dove anche un"Pistolotto"di troppo da parte di Pierre, rivolto ai genitori di tagazzi difficli puo'essere perdonato. Nel finale molto ballo, come 'ovvio e necesario in n film di questo tipio. Antonio Banderas ha la scena per molto tempo, come ovvio e ne fa buon uso, in uno dei film nei quali la sua interpretazione e'pi'convincente. Gli/le altri/e sono un po'sacrificati/e, ma il film , in qualche modo, lo prevede.... Eugen
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ale
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venerdì 5 maggio 2006
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quando la storia vera conta e racconta
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Film piacevole...certo la storia a tratti è scontata, con risonanze a personaggi e atmosfere di altre pellicole, come "Sister Act", "L'attimo fuggente", e addirittura un "Romeo e Giulietta" con lieto fine; ma per il resto il risultato è buono, Antonio Banderas finalmente ritrovato come agli albori, ora nella veste di un insegnante/uomo d'altri tempi, le scene di ballo dirette in maniera coinvolgente e accattivante, anche quelle non propriamente sensuali, capaci di impressionare non solo gli aspiranti ballerini in sala...e poi che dire: la consapevolezza che un film racconti una storia realmente accaduta sicuramente ne influenza la visione, in questo caso positivamente, e ne conferisce un certo fascino al di là di ogni considerazione.
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