marcello
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martedì 29 gennaio 2008
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l'idea è buona ma....
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Mi aspettavo di più dal regista di Regalo di Natale o per citare uno degli ultimi Il cuore altrove, ma devo dire che il film mi ha assolutamente deluso. Eppure l'idea delle tre figlie in tre paesi diversi che si riunivano per correre al capezzale del padre suicida era stimolante e si poteva sviluppare in modo incredibile, ma la sceneggiatura di Pupi Avati che spesso è stata sapiente, stavolta è stata pigra ed al limite della sufficienza. Diego Abatantuono, la cui prestazione a mio avviso è appena sufficiente rispetto ad esempio a "La Rivincita di Natale" dove è superlativo, interpreta un padre che abbandona le figlie a se stesse preso dalla sua carriera di attore di B movies perennemente in attesa della chiamata del grande regista che dia una svolta alla sua carriera.
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Mi aspettavo di più dal regista di Regalo di Natale o per citare uno degli ultimi Il cuore altrove, ma devo dire che il film mi ha assolutamente deluso. Eppure l'idea delle tre figlie in tre paesi diversi che si riunivano per correre al capezzale del padre suicida era stimolante e si poteva sviluppare in modo incredibile, ma la sceneggiatura di Pupi Avati che spesso è stata sapiente, stavolta è stata pigra ed al limite della sufficienza. Diego Abatantuono, la cui prestazione a mio avviso è appena sufficiente rispetto ad esempio a "La Rivincita di Natale" dove è superlativo, interpreta un padre che abbandona le figlie a se stesse preso dalla sua carriera di attore di B movies perennemente in attesa della chiamata del grande regista che dia una svolta alla sua carriera. Un personaggio che impersona un po gli eterni peter pan egoisti, immaturi e un po inconcludenti che vivono al di fuori della realtà e si fanno passare la vita davanti in attesa di una svolta che non arriva mai e quando in eta matura si rendono conto che hanno buttato via la propria vita ed i propri affetti e che è troppo tardi per recuperare, cadono nel vittimismo e nella depressione fino all'autolesionismo. Questo personaggio mi è piaciuto molto ma è stato reso in modo un po semplicistico non tanto da Abatantuono quanto per le battute e la piattezza del personaggio, credo che un po di complessità avrebbe dovuto avrerla, è invece dipinto come un assoluto poveraccio. Quanto alle ragazze,Sastre, Incontrada, Placido,devo dire che è d'obbligo in primis sottolineare che sono meravigliose! Una gioia per gli occhi guardarle e recitano anche abbastanza bene, soprattutto la Sastre che ha la parte più difficile delle tre, appare la più credibile e precisa nella recitazione. Violante Placido è la Incontrada si limitano a fare le faccine qui addolorate qui meno a seconda della scena ma la sceneggiatura oltre a battute scontate e problemi familiari con i rispettivi mariti poco credibili gli da ben poco per esprimersi. Bravo Fabio Ferrari (quello della mitica 3C;)nella parte dell'antipatico Matteo con le paranoie per i capelli delle donne che alla fine del film si dimostra anche lui affezionato al suocero apparentemente tanto odiato. Come ho accennato le storie dei problemi familiari delle figlie sono inverosimili, la Incontrada che ha il marito che è diventato alcolizzato perché ha investito un bambino con la macchina...ed è "costretta" ad una relazione con il suo principale per salvargli il posto di lavoro. La Placido...che dire, un fiore di ragazza come lei sarebbe ideale per qualunque genitore come sposa per il proprio figlio, qui invece non sarebbe bene accetta dai suoceri perchè ha il padre famoso.. e loro sono costruttori di divani...discreti. La Sastre poi ha il tumore al seno, un gauio messo li così per rendere un po più importante il ruolo e serioso il film, ma tranquilli, proprio come nella realtà...guarisce sta benissimo e vince pure un premio di giornalismo a Parigi, per la serie vissero tutti felici e contenti.
Francesca Neri è una amica di Ines che viene portata a cena con la speranza che tra lei ed Abatantuono possa nascere qualcosa, lei però si presenta ubriaca fradicia. La parte è recitata bene dalla Neri complice il copione che le da la possibilità di dimostrare la sua bravura vista l'ubriachezza del personaggio.
La parte finale è malinconica e forse la più toccante del film, che ha anche un buon inizio, è quello che sta in mezzo che lascia un po a desiderare.
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rafsanjani
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martedì 22 gennaio 2008
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stereotipato e caramelloso
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Bisognerebbe protestare per un cinema come questo. In un'epoca così molteplice che di cose di esprimere ne avrebbe ci si compiace in generale di un filmetto autocompiaciuto e caramelloso nella peggiore tradizione di questo regista. Non riesce neanche a essere credibile infarcito com'è di stereotipi e di battutine da quinta elementare che vorrebbero tanto far sorridere. Se c'è un cinema da esecrare è proprio questo.
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chanel
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giovedì 17 gennaio 2008
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vanessa stupenda..
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Film carino e molto triste,molto psicologico!Sicuramente Avati ha voluto far sì che noi spettatori ci ritrovassimo nei problemi che tratta nel film...problemi veri,falsi ma pur sempre problemi esistenti...Abatantuono in alcune parti mi è piaciuto in altre per nulla...un pò scontato e per nulla divertente secondo me!Francesca Neri non mi è piaciuta mentre Vanessa è stata favolosa,la adoro!Bravissima!
Squallido il marito di Betty,un matto da legare!!!
Voto al film 6 e mezzo!
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e.
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giovedì 10 gennaio 2008
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malinconico
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dolce e amaro, un film che vale la pena di vedere, ogni tanto capita anche di questi tempi. solo con l'amaro in bocca apprezzi la dolcezza.
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grimaldello
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lunedì 7 gennaio 2008
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insulso
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Le pretese sono alte: fare del cinema europero con tanto di psicologie, problemi esistenziali, stile soprattutto, che qui manca inesorabilmente... il risultato è cinemino di provincia, leccato, moralista, con gaffes comiche che non c'entrano nulla (tipo l'intervento in case del tassinaro).
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andrea
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domenica 30 dicembre 2007
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orribile è un complimento
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Concordo che è un film da dimenticare ........Abatantuono grande attore e commentatore di controcampo ma il film è veramente inguardabile.....
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*francesca*
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martedì 4 dicembre 2007
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il film più brutto dell'anno
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se penso al clamore che ha fatto l'anno scorso questo film, a quanto è stato nelle sale..mi vengono i brividi...e questo sarebbe il cinema d'autore italiano??? ma per carità!!! e pensare che ci sono film bellissimi o per lo meno degni di nota che non trovano spazio nelle sale (come L'estate di mio fratello o L'uomo di vetro) e poi passano nelle sale certi film, che hanno pure la pretesa di essere FILMONI!! ..film impegnati..
Non ci posso credere che la cinematografia vada così: se hai soldi, farai soldi, se non ne hai, anche se il prodotto è buono, fai fatica, se non ci sono grossi sponsor o almeno un grosso attore che attiri pubblico, non vai da nessuna parte. E' veramente triste.
Tornando al film: brutto.
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se penso al clamore che ha fatto l'anno scorso questo film, a quanto è stato nelle sale..mi vengono i brividi...e questo sarebbe il cinema d'autore italiano??? ma per carità!!! e pensare che ci sono film bellissimi o per lo meno degni di nota che non trovano spazio nelle sale (come L'estate di mio fratello o L'uomo di vetro) e poi passano nelle sale certi film, che hanno pure la pretesa di essere FILMONI!! ..film impegnati..
Non ci posso credere che la cinematografia vada così: se hai soldi, farai soldi, se non ne hai, anche se il prodotto è buono, fai fatica, se non ci sono grossi sponsor o almeno un grosso attore che attiri pubblico, non vai da nessuna parte. E' veramente triste.
Tornando al film: brutto. Un film lento e insignificante. Due soli attori, degni di nota uno: Abatantuono non mi è piaciuto, la Neri l'unica cosa bella del film; gli altri, comparse e bone da copertina (per quanto mi sia simpatica la Incontrada..ma proprio attrice..mah..). Film con la pretesa di essere ironico e sentimentale, risultato un polpettone patetico. La causa scatenante per cui ha origine il film (cioè la cena per farli conoscere) risulta estranea alle dinamiche del film, e di mezzora di durata, per cui si potrebbe benissimo supporre che il film se fosse durato solo 30 minuti sarebbe stato uguale.
voto: 4
scongliato
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rinaldo
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lunedì 3 dicembre 2007
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ma che dite...
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Una recensione a 4 stelle per un film di Pupi Avati è davvero una cosa fuori del mondo. Avati non ha il genio della cinepresa, è solo e davvero un buon artigiano che confeziona dei discreti film, ma nulla di più, per carità! Leggendo la Vs. recensione del film sembra che tutto abbia avuto una introspezione e dei tempi che la pellicola, in realtà, non ha affatto. L'incontro fra Lanza e la invitata a cena (bravissima la Neri...) è molto breve e poco approfondito, mentre nel film questo incontro sembra convincere d'incanto il povero Lanza a modificare totalmente il suo approccio alla vita...Non ci siamo, non ci siamo proprio! Due stelle sono più che sufficienti e cercate di non parlare di capolavoro con troppa facilità.
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Una recensione a 4 stelle per un film di Pupi Avati è davvero una cosa fuori del mondo. Avati non ha il genio della cinepresa, è solo e davvero un buon artigiano che confeziona dei discreti film, ma nulla di più, per carità! Leggendo la Vs. recensione del film sembra che tutto abbia avuto una introspezione e dei tempi che la pellicola, in realtà, non ha affatto. L'incontro fra Lanza e la invitata a cena (bravissima la Neri...) è molto breve e poco approfondito, mentre nel film questo incontro sembra convincere d'incanto il povero Lanza a modificare totalmente il suo approccio alla vita...Non ci siamo, non ci siamo proprio! Due stelle sono più che sufficienti e cercate di non parlare di capolavoro con troppa facilità. E' dai tempi de "Il silenzio degli innocenti" e "Toro scatenato" che non vedo più un capolavoro...
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gianni
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martedì 4 settembre 2007
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un avati che non convince
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Si tratta di un film piacevole a vedersi, ma riuscito solo in parte.
Il difetto principale sta nella sceneggiatura, che ci presenta un quintetto veramente scalognato: una delle sorelle ha un cancro al seno, un'altra ha un marito che beve ed è costretta ad andare a letto col principale, la terza ha un marito stronzo e un po' perverso, il padre è un uomo in crisi e poi c'è Francesca Neri che è un tantino fuori di testa. Possibile che non ci sia posto per un personaggio che abbia una vita banalmente "normale"?
Con una simile sceneggiatura diventa difficile approfondire i personaggi, ed in effetti soltanto il personaggio interpretato da Abatantuono funziona ed ha una sua credibilità.
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