cm769et
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martedì 6 febbraio 2007
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mi sono ricreduto. in positivo.
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Devo dire che il trailer mi aveva un po' ingannato e mi aveva fatto credere che sarebbe stato il solito film comico italiano con tante belle donne per attrarre la maggior parte del pubblico. Quando i miei amici mi hanno "trascinato" al cinema ero infatti molto scettico su questo film. Ed invece mi sono ricreduto in pieno. Si ride lo stesso si', ma poco, ed e' bellissimo scoprire che e' invece un bel film drammatico. Sopra la media dei film italiani fatti recentemente.
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enea
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martedì 6 febbraio 2007
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basta soldi dello stato a questi incapaci
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PUPI AVATI: non posso giudicare un regista che molti definiscono un maestro..... ma mi chiedo: ma quando la Neri vomita nel vaso non si è mica chiesto che forse molta gente in sal ha fatto lo stesso dopo la finedi sto film?
ABATANTUOMO:lo amo troppo per dirgli che non può andare da Fazio e dire che quando ha letto il copione del film non gli è passato minimamentedi aggiungere qualcosa... ma dai DIEGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO non ti sei nemmeno accorto che dopo il tuo suicidio hanno inquadrato la patente col tuo VERO NOME!!!! ti prego torna alla tua natura, facci ridere quando sei incazzato!!! La tua parte ti stava stretta come una taglia 48, troppo patetico. Per un attimo ho avuto paura che ti stessi raccontando; poi mi sono fatto tirare un pugno dalla tipa con cui sono andato a vedere il film.
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PUPI AVATI: non posso giudicare un regista che molti definiscono un maestro..... ma mi chiedo: ma quando la Neri vomita nel vaso non si è mica chiesto che forse molta gente in sal ha fatto lo stesso dopo la finedi sto film?
ABATANTUOMO:lo amo troppo per dirgli che non può andare da Fazio e dire che quando ha letto il copione del film non gli è passato minimamentedi aggiungere qualcosa... ma dai DIEGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO non ti sei nemmeno accorto che dopo il tuo suicidio hanno inquadrato la patente col tuo VERO NOME!!!! ti prego torna alla tua natura, facci ridere quando sei incazzato!!! La tua parte ti stava stretta come una taglia 48, troppo patetico. Per un attimo ho avuto paura che ti stessi raccontando; poi mi sono fatto tirare un pugno dalla tipa con cui sono andato a vedere il film.
NERI FRANCESCA: L'unica a salvarsi, bella, sempr epiù bella e brava nel ruolo della persona vera in mezzo a 6 bacucchi da 100 vetrine
VANESSA INCONTRADA
non è il tuo lavoro, sei bellissima ma non puoistare per metà del film con la stessa espressione...
VIOLANTE PLACIDO: da soap di terzo livello
INES SASTRE
perun attimo mi sei sembrata potenzialmete brava, poi ti sei persa nella melma di un film scritto non so da chi e non voglio saperlo
TRAMA stupida e che spero nn rispecchi la realtà di un mondo sociale che è davvero in criso perso nellefantasie perverse di una villa orrenda e nel farcofago di una TESIS ... dialoghi di una stupidità sconvlgente, lento e noioso.
LA BATTUTA " certo che non esistono più i registi di una volta" ... ma come is fa a non dirlo!!!
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opsss
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lunedì 5 febbraio 2007
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film non complicato, a tratti divertente
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Buono il cast con un brillante Diego Abatantuono, che con le sue battute fatte al momento giusto rende il film molto piacevole. La trama è semplice, ma ben gestita.
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dado
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lunedì 5 febbraio 2007
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grazie pupi!
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Grande Pupi Avati! Il maestro bolognese della commedia agrodolce italiana non perde un colpo! Il suo 32° film "La cena per farli conoscere" è una pellicola da vedere assolutamente. Avati riesce a raccontare con maestria la storia di un attore televisivo a cui crolla il mondo addosso dopo un'intervento di chirurgia plastica devastante. Un uomo coem tanti al mondo d'oogi, che per tenersi stretto un lavoro (anche se non gratificante) sono costretti a sembrare più giovani.
Ma il fulcro del film non è questo, il centro della storia è il rapporto tra Sandro Lanza e le sue tre amate-odiate figlie sparse per il vecchio continente: Inés, Clara e Betty.
Avati racconta i sentimenti in modo delicato, gentile, ma allo stesso tempo con uan profondità quasi inusuale per il cinema italiano, Diego Abatantuono è misurato e bravissimo a rendere l'attore di soap che vorrebbe di più, le tre giovani attrici sono tutte molto brave (la Placido dimostra di essere un'attrice capace di grandi cose nelle mani di un garnde regista; la Incontrada oltre ad essere luminosa migliora di pellicola in pellicola e la Sastre è bravissima!), e Francesca Neri è stupefacente, la sua Alma Kero è spassosa e disperata allo stesso tempo.
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Grande Pupi Avati! Il maestro bolognese della commedia agrodolce italiana non perde un colpo! Il suo 32° film "La cena per farli conoscere" è una pellicola da vedere assolutamente. Avati riesce a raccontare con maestria la storia di un attore televisivo a cui crolla il mondo addosso dopo un'intervento di chirurgia plastica devastante. Un uomo coem tanti al mondo d'oogi, che per tenersi stretto un lavoro (anche se non gratificante) sono costretti a sembrare più giovani.
Ma il fulcro del film non è questo, il centro della storia è il rapporto tra Sandro Lanza e le sue tre amate-odiate figlie sparse per il vecchio continente: Inés, Clara e Betty.
Avati racconta i sentimenti in modo delicato, gentile, ma allo stesso tempo con uan profondità quasi inusuale per il cinema italiano, Diego Abatantuono è misurato e bravissimo a rendere l'attore di soap che vorrebbe di più, le tre giovani attrici sono tutte molto brave (la Placido dimostra di essere un'attrice capace di grandi cose nelle mani di un garnde regista; la Incontrada oltre ad essere luminosa migliora di pellicola in pellicola e la Sastre è bravissima!), e Francesca Neri è stupefacente, la sua Alma Kero è spassosa e disperata allo stesso tempo.
Pupi ci fa ridere, piangere, riflettere e commuovere tanto. Niente nel suo film è in eccesso, magari ci fossero più film così! Spero che il pubblico accorra nelle sale, Avati è uno dei più grandi!
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si
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lunedì 5 febbraio 2007
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orribile
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Un film mediocre.
recitazione a livelli infimi, storia noiosa e senza continuità, davvero una pena.
noioso, ideal per far dormire.
non buttate soldi per questo aborto!
[+] quanto è vero!!
(di aliesel)
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[+] dimostri aridità nei sentimenti
(di dani)
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meri
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lunedì 5 febbraio 2007
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appena digeribile....
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...Mi aspettavo qualcosa di più da questa cena. Per la verità non sono un'ammiratrice di Pupi Avati,l'unico suo film che mi è piaciuto veramente molto è Regalo di Natale; però gli riconosco una certa capacità di creare atmosfere e rappresentare sentimenti in modo sfumato, allusivo. Qui niente di tutto questo e la sceneggiatura zoppica specie nella prima parte, di una lentezza esasperante.La critica vede cose che non ci sono o che ,probabilmente, sono riservate a pochi eletti.
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anita salzano
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lunedì 5 febbraio 2007
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"la cena per farli conoscere"
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"La cena per farli conoscere", è un film che merita di essere visto con attenzione e che deve portarci necessariamente a riflettere sui rapporti tra padri - madri e figli e su quanto sia difficile assolvere al ruolo dei primi.
Probabilmente conoscere il proprio genitore, il proprio padre, come uomo, con tutte le proprie debolezze è davvero difficile, ma è doveroso da parte di un figlio allorquando ci si rende conto che tale tipo di rapporto merita più di ogni altra cosa ed è al di sopra di tante debolezze.
Pupi Avati ha messo in scena la quotidianità, la nostra difficoltà di comunicazione, la nostra solitudine, le nostre debolezze, l'importanza della famiglia e dell'amore genitore - figli.
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"La cena per farli conoscere", è un film che merita di essere visto con attenzione e che deve portarci necessariamente a riflettere sui rapporti tra padri - madri e figli e su quanto sia difficile assolvere al ruolo dei primi.
Probabilmente conoscere il proprio genitore, il proprio padre, come uomo, con tutte le proprie debolezze è davvero difficile, ma è doveroso da parte di un figlio allorquando ci si rende conto che tale tipo di rapporto merita più di ogni altra cosa ed è al di sopra di tante debolezze.
Pupi Avati ha messo in scena la quotidianità, la nostra difficoltà di comunicazione, la nostra solitudine, le nostre debolezze, l'importanza della famiglia e dell'amore genitore - figli.
Vorrei concludere dicendo che in fin dei conti, nella vita, pochissime sono le cose che lasciano un segno e danno un senso alla nostra esistenza: in primis i rapporti umani.
Quelli puri, leali,disinteressati di cui spesso ci dimentichiamo.
Ed anche un'altra cosa, un padre, anche se avanti con gli anni, ha sempre un sogno ed è bello che sia così, per chi sogna non si arrende mai.
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gianni
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domenica 4 febbraio 2007
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grande pupi avati....!
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La maestria di Pupi Avati è sempre quella di regalarci un vero Film!!!... capace sempre, di coinvolgere emotivamente il Suo pubblico.
Fantastiche le musiche del Maestro Riz Ortolani.
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simone
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domenica 4 febbraio 2007
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un bel film
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Un gran bel film ottima la regia di Pupi Avati ben interpretato dal grande Diego Abatantuono,brave anche le interpreti femminili in particolare la bravissima Francesca Neri comunque vi consiglio di andarlo ha vedere
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daniela
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domenica 4 febbraio 2007
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l'amore ha mille facce
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Vorrei porre l'accento su un lato in particolare del film "La cena x farli incontrare": il rapporto genitore/figli. Non sono d'accordo con chi dice che il personaggio interpretato da Abatantuono è un emerito egoista, a me pare tutt'altro: una persona molto umana, un uomo che sta invecchiando ed ha paura di farlo(come molti di noi!!), un uomo che vorrebbe fermare il tempo per poter dare alle sue splendide figlie che ama ed ha sempre amato (così come ha profondamente amato ciascuna delle loro madri)ciò che non ha potuto dare prima, ma capisce che è tardi ormai e da qui nasce gran parte, se non tutta, la sua disperazione. Non è x mancanza d'amore, no! Facile per noi parlare di egoismo, ma riflettiamo sulle NOSTRE vite: quanti di noi, pur avendo famiglie cosiddette "normali", in gioventù dedicano tutto (o quasi) il tempo a far carriera e non si accorgono neanche dei figli che gli crescono intorno ma non INSIEME, quanti (e quante)uomini e donne, si ritrovano un giorno ad affrontare tutta la rabbia e l'amarezza di un figlio ormai quasi adulto, trascurato xchè "il lavoro è troppo importante e prende tutto il tempo che ho", pensando che i figli sono capaci di crescere da soli, "tanto c'è la scuola, gli amici, lo sport, lo studio, la bravissima baby-sitter, i nonni etc etc", e poi si trovano con degli estranei accanto a cui non hanno nulla da dire nè possono più dire nulla xchè oramai è troppo tardi!! Ed intanto i figli( o figlie, come nel film) hanno aspettato x una vita che il papà o la mamma si accorgessero dei loro b-isogni, dei sogni, delle angosce, delle paure, di momenti che avrebbero dovuto condividere con chi li ha messi al mondoe ed invece si sono trovati ad affrontare tutto da soli e si sono costruiti vite spesso disastrate, drogate, malate,in ogni caso senza "un manuale d'amore condiviso" a cui avevano diritto ma di cui avevano soprattutto bisogno.
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Vorrei porre l'accento su un lato in particolare del film "La cena x farli incontrare": il rapporto genitore/figli. Non sono d'accordo con chi dice che il personaggio interpretato da Abatantuono è un emerito egoista, a me pare tutt'altro: una persona molto umana, un uomo che sta invecchiando ed ha paura di farlo(come molti di noi!!), un uomo che vorrebbe fermare il tempo per poter dare alle sue splendide figlie che ama ed ha sempre amato (così come ha profondamente amato ciascuna delle loro madri)ciò che non ha potuto dare prima, ma capisce che è tardi ormai e da qui nasce gran parte, se non tutta, la sua disperazione. Non è x mancanza d'amore, no! Facile per noi parlare di egoismo, ma riflettiamo sulle NOSTRE vite: quanti di noi, pur avendo famiglie cosiddette "normali", in gioventù dedicano tutto (o quasi) il tempo a far carriera e non si accorgono neanche dei figli che gli crescono intorno ma non INSIEME, quanti (e quante)uomini e donne, si ritrovano un giorno ad affrontare tutta la rabbia e l'amarezza di un figlio ormai quasi adulto, trascurato xchè "il lavoro è troppo importante e prende tutto il tempo che ho", pensando che i figli sono capaci di crescere da soli, "tanto c'è la scuola, gli amici, lo sport, lo studio, la bravissima baby-sitter, i nonni etc etc", e poi si trovano con degli estranei accanto a cui non hanno nulla da dire nè possono più dire nulla xchè oramai è troppo tardi!! Ed intanto i figli( o figlie, come nel film) hanno aspettato x una vita che il papà o la mamma si accorgessero dei loro b-isogni, dei sogni, delle angosce, delle paure, di momenti che avrebbero dovuto condividere con chi li ha messi al mondoe ed invece si sono trovati ad affrontare tutto da soli e si sono costruiti vite spesso disastrate, drogate, malate,in ogni caso senza "un manuale d'amore condiviso" a cui avevano diritto ma di cui avevano soprattutto bisogno. Nel film Lanza se ne accorge tardi come molti , troppi di noi e , a mio parere, è questo il motivo più grande della sua sconfitta. Film molto bello, bravissimi tutti gli attori.
Ora devo andare,...che ci sia un figlio che mi aspetta? Mah .......forse
A presto. Ciao a tutti
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