luigi
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sabato 6 gennaio 2007
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bellissimo
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un film biografico bellissimo sulla storia di johnny cash, una leggenda americana, il film fa vedere anke delle scenette ( dato che ce johnny cash) su elvis spresley e charlie lewis,, comunque questo film si meritava l'oscar, invece che crash, un film sbucato dal nulla, che poi è la copia di magnolia ed un altro film, ,,,,,, grandissima l'interpretazione di joaquin phoenix,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, anke quella di reese witherspoon,( ragazza di filmspazzatura) non è male
[+] crash è un gran film..
(di emanuele81)
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soldato78
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sabato 6 gennaio 2007
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bellissimo
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Questo film è un capolavoro unico nel genere,non bisogna perderlo, poi le musiche sono bellissime.Gli attori,bravissimi,cantano senza essere doppiati e lo hanno fatto alla grandissima.Grande Johnny Cash!
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paolo ciarpaglini
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lunedì 1 gennaio 2007
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film straordinario.
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Quando L'amore 'salva' l'anima. Ho assegnato il voto massimo a questa pellicola non tanto per il valore della regia, sceneggiatura etc. Le sole interpretazioni di Phoenix e Reese, già valgono ed apportano da sole il massimo dei voti, senza bisogno di stare a dibattere, comparare, dire che forse..ma..oppure.. Vi sono nella storia del cinema biografico, film che magari sotto alcuni punti di vista, sono migliori di questo. Ma voglio chiedere a tutti quelli che lo hanno visto: quando si va al cinema per veder rivivere miti del passato, qual'è il fattore più importante se non la restituzione, il più verosimilmente possibile dell'originale? del soggetto cui il film si ispira?. Lo stesso Chash, ha lasciato un testamento autobiografico, quindi anche puramente da un punto di vista prettamente riconducibile alla sua vera storia, non credo che vi possano essere discrepanze, o falle che lascino sfuggire al regista l'essenza dell'artista, il suo vero vissuto.
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Quando L'amore 'salva' l'anima. Ho assegnato il voto massimo a questa pellicola non tanto per il valore della regia, sceneggiatura etc. Le sole interpretazioni di Phoenix e Reese, già valgono ed apportano da sole il massimo dei voti, senza bisogno di stare a dibattere, comparare, dire che forse..ma..oppure.. Vi sono nella storia del cinema biografico, film che magari sotto alcuni punti di vista, sono migliori di questo. Ma voglio chiedere a tutti quelli che lo hanno visto: quando si va al cinema per veder rivivere miti del passato, qual'è il fattore più importante se non la restituzione, il più verosimilmente possibile dell'originale? del soggetto cui il film si ispira?. Lo stesso Chash, ha lasciato un testamento autobiografico, quindi anche puramente da un punto di vista prettamente riconducibile alla sua vera storia, non credo che vi possano essere discrepanze, o falle che lascino sfuggire al regista l'essenza dell'artista, il suo vero vissuto. Agli attori poi spetta il 90% della responsabilità: il riuscire a calarsi nei panni del personaggio. La regia non può far niente lì, o poco. Tutto è affidato alla bravura degli attori, e quì francamente non credo si possa eccepire, dissentire, criticare, o affermar altro se non che ci troviamo davanti a due attori, con la A maiuscola. Reese Wheterspoon, è un'attrice la cui ecletticità, capacità di mutare al cambiare del soggetto è ormai appurata, pur mantenondo sempre le caratteristiche di verve e simpatia, che sono il suo autografo. Joaquin Phoenix è invece diametralmente opposto. Affidategli la parte del dannato, del rifiutato dal padre, dalla società ed il risultato non potrà che essere grandioso. Commodo, ne 'Il Gladiatore' meritava l'oscar, lo strameritava. Quì nei panni di Cash, la sua interpretazione è intensissima, perfetta. Ne 'Il tempo per decidere', è superlativo. Nel ruolo del 'negoziante' di video-porno, in '8 mm omicidio a luci rosse' è perfetto. In ruoli come quelli affidatigli in 'Signs', o 'The village' di Shalaman appare bravo, ma fuori da ciò che gli è congeniale. Quando lo vidi per la prima volta ne 'Il tempo per decidere', restai colpito profondamente dalla tristezza, disagio, ed infinita dolcezza (seppur pervasa da una luce di follia) che i suoi occhi comunicano. Quì di lato, ci sono gli incassi registrati della pellicola in Italia, con accanto quelli USA. Credo che gli americani in generale siano un popolo meno maturo di quello europeo, ma come per tutte le cose non si può generalizzare. Siamo sotto le feste natalizie, e come di consueto nei cinema nostrani trionfa l'imbecillità, non il cinema quello vero. Walk the line rientra in quella ristretta categoria a mio avviso, che può fregiarsi a pieno titolo del nome 'cinematografia impegnata', senza scadere nel noioso, come purtroppo solo noi italiani sappiamo fare. E non venitemi fuori con i vari Pasolini, Totò, Sordi, Peppone e Don Camillo etc. Siamo noiosi, intelligenti ma incredibilmente e volutamente ricercati, drammaturghi di un cinema che non riesce ad oltrepassare le Alpi, proprio a causa di quanto ci sentiamo bravi. L'italianità è un marchio di creatività, genialità, unicità, è la storia dell'arte e del mondo in parte. Ma quando produciamo un film è quasi scontata la sua pesantezza, non riesciumo a svincolarci dai nostri difetti e limiti. Come si spiegano altrimenti i successi clamorosi e puntuali al botteghino, dei vari Boldi- De Sica, che immancabilmente surclassano qualsiasi concorrenza. Stendiamo un velo pietoso.
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enrico
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domenica 8 ottobre 2006
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una donna e la musica: lo stesso fuoco
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Prima di vedere il film, chiedo scusa, non sapevo chi fossero Johnny Cash e June Carter. Adesso ho scaricato tutto quello che sono riuscito a trovare in rete e mi dispiace di non riuscire a trovare di più. Il film l'ho rivisto molte volte ed ogni volta l'emozione è sempre stata grande. E' la storia di un mito della musica country, la cui "grande ombra" ha forse un poco oscurato la figura della deliziosa donna amata, ma alla quale il protagonista ha riservato le stesse intense passioni, lo stesso fuoco. Il film è splendidamente recitato, la colonna sonora, ovvero le canzoni di Cash, è travolgente, il racconto è vita vissuta. E' la rappresentazione di un crescendo e di un intreccio di sentimenti che hanno un comune denominatore: l'amore.
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Prima di vedere il film, chiedo scusa, non sapevo chi fossero Johnny Cash e June Carter. Adesso ho scaricato tutto quello che sono riuscito a trovare in rete e mi dispiace di non riuscire a trovare di più. Il film l'ho rivisto molte volte ed ogni volta l'emozione è sempre stata grande. E' la storia di un mito della musica country, la cui "grande ombra" ha forse un poco oscurato la figura della deliziosa donna amata, ma alla quale il protagonista ha riservato le stesse intense passioni, lo stesso fuoco. Il film è splendidamente recitato, la colonna sonora, ovvero le canzoni di Cash, è travolgente, il racconto è vita vissuta. E' la rappresentazione di un crescendo e di un intreccio di sentimenti che hanno un comune denominatore: l'amore. Un amore contrastato, burrascoso ma sempre teneramente presente,che supera ogni ostacolo e si realizza infine pienamente, anche con teatralità. Nemmeno diversamente avrebbe potuto essere, considerato l'artista, generosamente istrionico. Lei, gracile come un passero quando nevica, ha in realtà la forza di una creatura mitologica. E' il faro che illumina le notti disperate di Johnny, è l'alcova dove infine entrambi bruciano, come fondendosi. E' bello sapere che i coniugi Cash hanno avuto lunga e felice vita. Il film è di quelli che lasciano un segno. I protagonisti veri resteranno nella storia e nella leggenda. Gli attori pure.
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marco
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domenica 13 agosto 2006
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un viaggio nel passato
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Walk the Line è un film riuscito. Però forse si poteva fare di più. La fotografia è molto bella, ottima la colonna sonora e l'idea di fare interpetare i pezzi dal vivo agli attori, operazione perfettamente riuscita. Bravi gli attori e belle le ricostruzioni storiche. Però la pellicola manca di slancio e pecca purtroppo di originalità. E' vero che si è abusato di trasposizioni cinematografiche di biografie di cantanti, e non era operazione facile riproporne un' altra, tuttavia qualche elemento nel film non si combina nel modo giusto. Forse manca la sorpresa, e pure un pò l'ironia. Fatto sta che, per quanto ci si affezioni ai personaggi, non si rimane mai del tutto coinvolti nelle vicende narrate.
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Walk the Line è un film riuscito. Però forse si poteva fare di più. La fotografia è molto bella, ottima la colonna sonora e l'idea di fare interpetare i pezzi dal vivo agli attori, operazione perfettamente riuscita. Bravi gli attori e belle le ricostruzioni storiche. Però la pellicola manca di slancio e pecca purtroppo di originalità. E' vero che si è abusato di trasposizioni cinematografiche di biografie di cantanti, e non era operazione facile riproporne un' altra, tuttavia qualche elemento nel film non si combina nel modo giusto. Forse manca la sorpresa, e pure un pò l'ironia. Fatto sta che, per quanto ci si affezioni ai personaggi, non si rimane mai del tutto coinvolti nelle vicende narrate. Poichè non stupiscono. Però Walk the Line è un film che va visto, senza ombra di dubbio. Per la bravura degli interpreti, per il rigore narrativo, per la colonna sonora straordinariamente bella, per lo spaccato che offre dell'america degli anni cinquanta.
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adele
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martedì 23 maggio 2006
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walk the line
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miglior film che abbia mai visto..mi sono commossa dall'inizio alla fine.. un voto? assolutamente 10.. =)
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marco
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sabato 18 febbraio 2006
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ray bianco
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DUE E MEZZO. Molto bravi gli attori, condivido la decisione di farli cantare veramente, probabilmente frutterà un oscar o due. Bene fotografia e sceneggiatura un pò troppo prevedibile.
Il film sarebbe anche godibile ma alla fine della priezione nasce un terribile sospetto...ci si rende conto che è praticamente identico per regia e costruzione narrativa a Ray. Il paragone risulta imbarazzante tanto sono simili le due pellicole! Ai due protagonosti succedono esattamente le stesse identiche cose (fratello morto, primo successo, incontro con la droga, moglie tradita, decadenza, disintossicazione, nuovo amore per la vita, trionfo e affermazione finale) raccontate nello steso modo e nella stessa successione temporale! L'unica differenza è che uno è bianco e l'altro nero.
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DUE E MEZZO. Molto bravi gli attori, condivido la decisione di farli cantare veramente, probabilmente frutterà un oscar o due. Bene fotografia e sceneggiatura un pò troppo prevedibile.
Il film sarebbe anche godibile ma alla fine della priezione nasce un terribile sospetto...ci si rende conto che è praticamente identico per regia e costruzione narrativa a Ray. Il paragone risulta imbarazzante tanto sono simili le due pellicole! Ai due protagonosti succedono esattamente le stesse identiche cose (fratello morto, primo successo, incontro con la droga, moglie tradita, decadenza, disintossicazione, nuovo amore per la vita, trionfo e affermazione finale) raccontate nello steso modo e nella stessa successione temporale! L'unica differenza è che uno è bianco e l'altro nero. A parte questo aspetto (comunque di una certa rilevanza)la pellicola è di qualità e se dovessi decidere quale dei due film è migliore scelgo sicuramente questo in quanto meno stereotipato, più interessante visivamente e molto ben recitato (molto bravo soprattutto Phoenix).Rimane l'amaro in bocca per un'occasione sprecata e quel senso di già visto che colpisce compromette pesantemente il giudizio finale.
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(di martin)
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[+] bhè, credo abbiate fatto un pò confusione.
(di paolo ciarpaglini)
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(di luigi)
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m. di stefani
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domenica 29 gennaio 2006
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quando l'amore brucia: vedere per credere!
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Uno dei ricordi più esilaranti della mia fanciullezza è di quando, tramite un parente giornalista, riuscii ad assistere alle proiezioni del festival di Venezia, erano gli anni 80, ed io capitai molto vicino ad un allora famoso critico cinematografico. Poco tempo dopo trovai le sue recensioni sui quotidiani ed appresi con sorpresa che sparava a zero sulla maggior parte dei film cui avevo avuto il piacere di assistere con lui in sala a Venezia. Cosa vi è di buffo? Semplicemente che l’esimio critico aveva sonoramente russato durante tutte le proiezioni!
Quindi oramai non mi sorprendo più delle recensioni "improbabili" che mi capita di leggere, e meno ancora su quelle di questo film.
Io ho avuto il piacere di vedere “Walk The Line” in lingua originale e sinceramente spero che il doppiaggio gli renda giustizia dato che chi ha tradotto il suo titolo in “Quando l’amore brucia” merita la fustigazione.
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Uno dei ricordi più esilaranti della mia fanciullezza è di quando, tramite un parente giornalista, riuscii ad assistere alle proiezioni del festival di Venezia, erano gli anni 80, ed io capitai molto vicino ad un allora famoso critico cinematografico. Poco tempo dopo trovai le sue recensioni sui quotidiani ed appresi con sorpresa che sparava a zero sulla maggior parte dei film cui avevo avuto il piacere di assistere con lui in sala a Venezia. Cosa vi è di buffo? Semplicemente che l’esimio critico aveva sonoramente russato durante tutte le proiezioni!
Quindi oramai non mi sorprendo più delle recensioni "improbabili" che mi capita di leggere, e meno ancora su quelle di questo film.
Io ho avuto il piacere di vedere “Walk The Line” in lingua originale e sinceramente spero che il doppiaggio gli renda giustizia dato che chi ha tradotto il suo titolo in “Quando l’amore brucia” merita la fustigazione.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla professionalità degli attori Joaquin Phoenix, semplicemente strabiliante e Reese Witherspoon assolutamente magnifica, la fedeltà della ricostruzione storica infine è ammirevole. Certo, è una storia “del quotidiano”, anche se parla di un artista eccezionale quale J. Cash, ma dato che oramai il cinema è fatto di esplosioni ed effetti speciali, il quotidiano, fatto di gente reale con i suoi difetti e le sue debolezze, non incontra il gusto dei più.
La scelta del regista James Mangold di fare cantare le canzoni agli attori risulta ben comprensibile a chi conosca un minimo di tecnica del suono o più semplicemente a chi conosca le incisioni di J.Cash, dal magnifico sound, ma che mal si adattano alla moderna tecnologia del suono e che sarebbero risultate estranee al timbro delle voci degli attori. Scelta stilistica premiata con tre Golden Globes come miglior film, miglior attore protagonista e miglior attrice protagonista nella sua ultima edizione.
UN CONSIGLIO: Semplicemente vedetelo!
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(di serpico)
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lida
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martedì 15 novembre 2005
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anteprima al torino film festival walk the line
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Film ben confezionato e recitato bene.
L'atmosfera che si respira porta con decisa convinzione nell Arkansas degli anni '30.
Phoenix e Reese Witherspoon danno ulteriore prova della loro bravura (addirittura si sente parlare di nomination all'oscar per la nostra bella)
Purtroppo tutte le canzoni sono state ricantate dallo stesso Phoenix e non sentirete mai la voce di Cash.
Non capisco come si possa raccontare la vita di un cantautore senza far ascoltare le sue opere?
Di tutta la colonna sonora solo alcune canzoni sono di Johnny...
I personaggi sono decisamente caricaturali, lo stesso Cash viene scimmiottato troppo e i suoi "periodi no" con la droga vengono posti come modello del suo essere.
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Film ben confezionato e recitato bene.
L'atmosfera che si respira porta con decisa convinzione nell Arkansas degli anni '30.
Phoenix e Reese Witherspoon danno ulteriore prova della loro bravura (addirittura si sente parlare di nomination all'oscar per la nostra bella)
Purtroppo tutte le canzoni sono state ricantate dallo stesso Phoenix e non sentirete mai la voce di Cash.
Non capisco come si possa raccontare la vita di un cantautore senza far ascoltare le sue opere?
Di tutta la colonna sonora solo alcune canzoni sono di Johnny...
I personaggi sono decisamente caricaturali, lo stesso Cash viene scimmiottato troppo e i suoi "periodi no" con la droga vengono posti come modello del suo essere...
il film si interrompe bruscamente nel 1968 quando i colpi di scena nella vita di Cash cominciano a mancare...
In conclusione un film decente, se non altro avrà il merito di far conoscere Johnny Cash ai più.
Se amate i dischi che Cash ha voluto lasciarci...non guardatelo....
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[+] i dischi si ascoltano, i film si guardano anche
(di ec)
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