Titolo originale | Prison Break |
Anno | 2005 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 40 minuti |
Regia di | Bobby Roth, Kevin Hooks, Jace Alexander, Dwight H. Little, Matt Earl Beesley, Sergio Mimica-Gezzan, Greg Yaitanes |
Attori | Wentworth Miller, Dominic Purcell, Amaury Nolasco, Peter Stormare, Robert Knepper Rockmond Dunbar, Sarah Wayne Callies, Stacy Keach, Wade Williams, Robin Tunney, Paul Adelstein. |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,80 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Michael Scofield entra nel penitenziario di Fox River, per far evadere il fratello, condannato alla sedia elettrica per l'omicidio del fratello del vicepresidente degli Stati Uniti I due scopriranno di essere stati coinvolti in un complotto politico.
CONSIGLIATO SÌ
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Il carcere ha sempre alimentato la fantasia di registi e sceneggiatori e il sottofilone delle "fughe" ha dato molto alla storia del cinema, basti pensare a superclassici come Fuga da Alcatraz e Le ali della libertà: se esistevano perplessità su quanto avrebbe potuto funzionare una tale formula in televisione, a cancellare ogni dubbio è arrivata Prison Break.
Creato, scritto e co-prodotto da Paul Scheuring, Prison Break esordisce il 29 agosto 2005, data della messa in onda del "pilot": Michael Scofield, geniale ingegnere edile con un'adolescenza difficile alle spalle, decide di rapinare una banca per farsi rinchiudere nel penitenziario di Fox River dove il fratello, Lincoln Burrows, è in attesa di essere giustiziato per aver ucciso il fratello del vicepresidente degli Stati Uniti, pur essendo (ovviamente) innocente. Il tema portante della prima serie, che cambierà radicalmente nella seconda, è capire come Scofield, riuscirà a superare le innumerevoli difficoltà che inevitabilmente ostacolano la sua fuga e quella del fratello: la collaborazione di altri detenuti risulterà fondamentale, anche se sarà a sua volta foriera di grossi problemi...
Sono in molti ad aver paragonato, non senza ragione, Prison Break a Lost: in entrambe le serie i numerosi protagonisti, si trovano in un luogo dal quale teoricamente non possono fuggire, e molto simile è la struttura narrativa degli episodi, che approfondiscono il background dei personaggi tramite continui flashback relativi alla loro vita passata, e colpiscono l'immaginazione dello spettatore con una serie di colpi di scena mozzafiato. Alla fine di ogni puntata sembra che tutto vada per il verso storto ma...la soluzione del problema c'è sempre e viene svelata in quella successiva.
Il cast di Prison Break è un ottimo mix di nuove leve e attori navigati: tra i primi non si possono non citare l'affascinante Wentworth Miller, protagonista assoluto della serie, che interpreta Michael Scofield, Dominic Purcell, nei panni del fratello Lincoln Burrows e la bella Sarah Wayne Callies, che impersona Sara Tancredi, dottoressa del carcere, nonché figlia di un importante senatore del Congresso, che s'innamora, ricambiata, di Michael. A dare spessore ed esperienza ci pensano invece Robin Tunney (Veronica Donovan) che nel 1997 vinse la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per il suo ruolo in "Niagara, Niagara", Peter Stormare, qui nei panni del boss mafioso John Abruzzi ed il mitico Stacey "Mike Hammer" Keach, icona delle serie televisive degli anni 70' e 80'.
In America Prison Break era prevista come serie da soli 13 episodi, ma visto il grande successo ottenuto, le puntate sono quasi raddoppiate ed è già "on air" la seconda serie, che ha stravolto, positivamente, l'intera struttura narrativa della prima.
In Italia invece Prison Break ha ottenuto un discreto successo, ma non equiparabile a quello di altre produzioni: complice la programmazione-killer effettuata da Italia 1, che ha straziato i fans con continui cambi di date ed orari di messa in onda, Prison Break si è mantenuta oltre il 10% di share per quasi tutta la sua durata, salvo precipitare proprio durante il climax finale: l'ultimo episodio non ha raggiunto nemmeno l'8% di share.
Prison Break , la prima stagione su tutte, è un chiaro esempio di come gli sceneggiatori americani siano veramente dei fenomeni. Prison nasce da un idea originale e geniale condita da un ambientazione "prison" che ,come ne -Le ali della Libertà- insegna, piacciono tanto alla gente. Mille e Purcell martiri per tutta la stagione si fanno amare dal pubblico,come anche buona parte [...] Vai alla recensione »
sto guardando la seconda stagione ed un telefilm che ti tiene con il fiato sospeso e in ansia ma allo stesso tempo ti fa anche incazzare perchè contro Michael Scofield e suo fratello Lincoln Barrow succedono delle cose assurde che nella vita reale non esistono, sembra che i cattivi riescano ad avercela sempre vinta e non è giusto..anche quando loro stanno scappando guarda caso tutte le [...] Vai alla recensione »