parsifal
|
giovedì 7 dicembre 2017
|
fiaba d'amore
|
|
|
|
Luc Besson firma di proprio pugno e per intero( regia , soggetto e sceneggiatura) questa vera e propria dichiarazione d'amore nei confronti della Ville Lumiere; le sue bellezze architettoniche appaiono nella loro interezza, valorizzate da un elegante e sofisticato bianco e nero e le auto che affliggono perennemente la capitale francese, scompaiono misteriosamente, per dare spazio ad una magnifica domenica di sole, durante la quale il protagonista Andrè ( J. Debbouze) goffo , maldestro ed incapace di gestire la propria vita in maniera ordinata e proficua, a causa di alcuni incastri da lui stesso causati, giunge al culmine dell'esasperazione e tenta il suicidio, o perlomeno pensa di metterlo in atto.
[+]
Luc Besson firma di proprio pugno e per intero( regia , soggetto e sceneggiatura) questa vera e propria dichiarazione d'amore nei confronti della Ville Lumiere; le sue bellezze architettoniche appaiono nella loro interezza, valorizzate da un elegante e sofisticato bianco e nero e le auto che affliggono perennemente la capitale francese, scompaiono misteriosamente, per dare spazio ad una magnifica domenica di sole, durante la quale il protagonista Andrè ( J. Debbouze) goffo , maldestro ed incapace di gestire la propria vita in maniera ordinata e proficua, a causa di alcuni incastri da lui stesso causati, giunge al culmine dell'esasperazione e tenta il suicidio, o perlomeno pensa di metterlo in atto.Ma mentre si trova sul ponte ( uno dei tanti meravigliosi ponti parigini) appare una splendida ragazza bionda, pronta a compiere lo stesso gesto . Lei si getta, lui la segue per salvarla. Inizia una schermaglia verbale che proseguirà per tutto il film, il cui scopo è quello di fornire ad Andrè un nuovo punto di vista sull'esistenza , inducendolo a trarre beneficio dalle sue azione e a non mettersi perennemente nei guai. Perchè? Perchè Angel-A è un angelo , sceso in Terra per aprire gli occhi di Andrè ed illuminare la sua Via. Molte disavventure vissute insieme, sempre con lieto fine , cementano il legame tra i due ed al momento del commiato, Andrè si aggrapperà a lei e le chiederà di restare. Con un occhio A Frank Capra ed uno a Wenders ( senza dimenticare " La ragazza sul Ponte " di Leconte) Besson ci regala una fiaba per adulti, in un mondo in cui è sempre più difficile sognare. Vedendo questo film, chi ama Parigi continuerà a farlo e chi non vi ha mai messo piede , se ne innamorerà all'istante. Atmosfera sospesa ed eterea , con un grado di garbata ironia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
stefano capasso
|
venerdì 15 gennaio 2016
|
l'anima gemella che fa crescere
|
|
|
|
Andrè è un giovane marocchino che in piena crisi economica, deve soldi a tanti, sta per buttarsi da un ponte di Parigi.
Lo precede nel gesto una giovane donna, che lui, tuffandosi subito dopo, salva dalla acque del fiume. Si chiama Angela, è bellissima e comincerà a portare dei cambiamenti nella vita di Andrè. E’ il suo angelo custode che gli dara modo di rivedere il modo in cui vede se stesso e gli altri.
Una favola in un bellissimo bianco e nero questa di Luc Besson che parla dell’amore che i protagonisti cercano e non trovano perché non amano se stessi. La relazione che si stabilisce, l’accettazione reciproca e il sostegno che si offrono permette ad entrambi di modificare il proprio copione che li porta a ripetere le esperienze di sofferenza per iniziare una vita diversa e più soddisfacente.
[+]
Andrè è un giovane marocchino che in piena crisi economica, deve soldi a tanti, sta per buttarsi da un ponte di Parigi.
Lo precede nel gesto una giovane donna, che lui, tuffandosi subito dopo, salva dalla acque del fiume. Si chiama Angela, è bellissima e comincerà a portare dei cambiamenti nella vita di Andrè. E’ il suo angelo custode che gli dara modo di rivedere il modo in cui vede se stesso e gli altri.
Una favola in un bellissimo bianco e nero questa di Luc Besson che parla dell’amore che i protagonisti cercano e non trovano perché non amano se stessi. La relazione che si stabilisce, l’accettazione reciproca e il sostegno che si offrono permette ad entrambi di modificare il proprio copione che li porta a ripetere le esperienze di sofferenza per iniziare una vita diversa e più soddisfacente. Mi ha fatto pensare all’idea dell’anima gemella, dove l’anima gemella è quella che fa emergere le difficoltà che non si è mai voluto affrontare e che dà la possibilità di cominciare un importante processo evolutivo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano capasso »
[ - ] lascia un commento a stefano capasso »
|
|
d'accordo? |
|
theophilus
|
sabato 28 dicembre 2013
|
sognare non costa niente
|
|
|
|
ANGEL-A
Passi la considerazione che il Paradiso o l’Inferno l’uomo lì trovi qui sulla terra o che Il Paradiso può attendere – se vale la pena di vivere la vita - , ma che, capovolgendo la concezione cristiana e l’affermazione dantesca, all’ingresso del Paradiso si debba leggere Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate, ci sembra paradosso azzardato e eccessivo. A meno di non prenderlo alla lettera, per cui la beatitudine celeste debba ritenersi la cessazione di ogni affanno con la conseguente dismissione di ogni necessità di qualsivoglia speranza.
Ma non ci sembra il caso d’imbarcarci in disquisizioni filosofiche e teologico letterarie per questo Angel-A di Luc Besson.
[+]
ANGEL-A
Passi la considerazione che il Paradiso o l’Inferno l’uomo lì trovi qui sulla terra o che Il Paradiso può attendere – se vale la pena di vivere la vita - , ma che, capovolgendo la concezione cristiana e l’affermazione dantesca, all’ingresso del Paradiso si debba leggere Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate, ci sembra paradosso azzardato e eccessivo. A meno di non prenderlo alla lettera, per cui la beatitudine celeste debba ritenersi la cessazione di ogni affanno con la conseguente dismissione di ogni necessità di qualsivoglia speranza.
Ma non ci sembra il caso d’imbarcarci in disquisizioni filosofiche e teologico letterarie per questo Angel-A di Luc Besson. Ci poniamo, invece, subito la domanda del perché di questo gioco di parole attorno al nome della protagonista femminile. All’evidente intento di convogliare l’attenzione sull’idioma inglese, si è voluto aggiungere un riferimento alla patente avvenenza di Rie Rasmussen, che sarebbe quindi un angelo di prima categoria?
André (Jamel Debbouze) è un algerino in possesso di green card, ma domiciliato a Parigi. Piccolo malavitoso e perseguitato da creditori che lo vogliono morto in caso di ulteriore moratoria, sta per gettarsi da uno dei ponti sulla Senna, ma è preceduto in questo gesto da un angelo biondo taglia due metri. Con repentino cambio di prospettiva si butta, a sua volta, ma per salvarla e lei l’aiuterà a risolvere i suoi guai, economici e non. Quando, portata a termine la missione, le spuntano le ali che dovranno riportarla in Paradiso, André non vuole mollarla perché, in effetti, ha bisogno di continuare ad essere salvato e Angela si dispera perché non sa in realtà chi è, in Paradiso non ha un’identità, né un passato. Un altro tuffo nella Senna et voilà, ogni cosa è sistemata.
Un po’ semplicistico questo approccio al tema, affrontato col piglio di una favola per adulti. Se al bagno purificatore nella Senna, Angela si libererà dalle scorie del Paradiso, a lei ed André non resteranno allora che le beghe terrene.
Escludendo di proposito titoli che possono essere serviti a Luc Besson come modello per un’imitazione puramente formale, Angel-A ci ha invece fatto pensare al recentissimo Combien tu m’aimes? di Bertrand Blier.
Qui, se non altro, la carica erotica e sensuale apportata dall’angelo salvatore è ben evidente. Di conseguenza Angel-A non deve rifugiarsi nelle scappatoie intellettualistiche in cui è andato a parare Blier, ma si limita a navigare nell’innocua banalità buonistica e in un illusorio sogno voyeuristico.
Enzo Vignoli,
22 marzo 2006.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a theophilus »
[ - ] lascia un commento a theophilus »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 1 dicembre 2013
|
visionario besson...
|
|
|
|
Luc Besson e la sua amata Parigi, vista con uno splendido bianco/nero e spogliata delle troppe auto che circolano attualmente. Qualche vettura qua e là, per non perdere il senso del presente, i rinomati bistrot dove bere una Perrier e soprattutto la magia di questa favola moderna con due interpreti che, più diversi di così... Lei, Angel-A (Rie Rasmussen), bella che più bella non si può, alta come la... Torre Eiffel, con quel miniabito che rende improbabile una lunga passeggiata a Montmartre senza essere infastidita e lui (Jamel Debbouze) povero, piccolo, brutto, sfortunato e nonostante tutto a volte anche un po' saccente, in poche parole una persona antipatica. Il film è tutto imperniato sullo stridente contrasto tra i due protagonisti, che si scrutano e si sopportano a volte, visto che Angel-A non può lasciare solo il suo ultimo "impegno", dal momento che lo deve aiutare a uscire dal suo granitico pessimismo (in parte giustificato.
[+]
Luc Besson e la sua amata Parigi, vista con uno splendido bianco/nero e spogliata delle troppe auto che circolano attualmente. Qualche vettura qua e là, per non perdere il senso del presente, i rinomati bistrot dove bere una Perrier e soprattutto la magia di questa favola moderna con due interpreti che, più diversi di così... Lei, Angel-A (Rie Rasmussen), bella che più bella non si può, alta come la... Torre Eiffel, con quel miniabito che rende improbabile una lunga passeggiata a Montmartre senza essere infastidita e lui (Jamel Debbouze) povero, piccolo, brutto, sfortunato e nonostante tutto a volte anche un po' saccente, in poche parole una persona antipatica. Il film è tutto imperniato sullo stridente contrasto tra i due protagonisti, che si scrutano e si sopportano a volte, visto che Angel-A non può lasciare solo il suo ultimo "impegno", dal momento che lo deve aiutare a uscire dal suo granitico pessimismo (in parte giustificato...) e portarlo a vivere una vita più allegra e senza i troppi guai in cui è solito cacciarsi. Ci sono scene esilaranti, altre commoventi, altre ancora improbabili oltre ogni ragionamento, eppure il film ha una sua personalità ben definita, sembra quasi un film di Bresson adattato ai modi visionari di Besson, ci sono molte analogie con "Quattro notti di un sognatore". La prima volta può lasciare sconcertati, bisogna entrare nel mondo dei protagonisti e accettare i loro dialoghi bizzarri, ma vedendolo una seconda volta lo si apprezza pienamente, a parte di non farsi troppe domande e "guardare" semplicemente questa favola parigina che, davvero, solo Luc Besson poteva architettare in maniera così piacevole. L'amore del regista verso la sua città è il vero senso del film, persino Angel-A sembra in disparte a volte in certe inquadrature, a dimostrare che Parigi è grande e unica. Un film controverso, piace o lo si detesta, non ci sono mezze misure. D'altronde Besson stesso non ha mai amato le mezze misure... - di "Joss" -
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
vapor
|
sabato 7 luglio 2012
|
grande morandini
|
|
|
|
Posso soltanto sottoscrivere in pieno la recensione del Morandini.. cosa si potrebbe dire di più essenziale in maniera così sintetica? Anche(e soprattutto)quando si tratta di opere "minori", c'è l'occhio dell'esperto che sa riconoscere l'occhio dell'esperto.
[+] aggiornamento:
(di vapor)
[ - ] aggiornamento:
|
|
[+] lascia un commento a vapor »
[ - ] lascia un commento a vapor »
|
|
d'accordo? |
|
giovj
|
sabato 25 febbraio 2012
|
giovj bianco e nero ricco di luce
|
|
|
|
ALBA E TRAMONTO
LE LUCI CHE DOMINAMO E DOMANO GLI EVENTI
FOTOGRAFIA ECCELLENTE
UNA SOBRIA SPERANZA CHE IL MONDO POSSA CAMBIARE
|
|
[+] lascia un commento a giovj »
[ - ] lascia un commento a giovj »
|
|
d'accordo? |
|
silvana
|
mercoledì 27 luglio 2011
|
intellettuale
|
|
|
|
film con spunti morali molto alti ma con fifficoltà di interpretazione per tutti se non preparati a film di alta regia
|
|
[+] lascia un commento a silvana »
[ - ] lascia un commento a silvana »
|
|
d'accordo? |
|
poetadark
|
mercoledì 10 febbraio 2010
|
stupendo
|
|
|
|
Senza parole. Mi ha commosso.
|
|
[+] lascia un commento a poetadark »
[ - ] lascia un commento a poetadark »
|
|
d'accordo? |
|
dony 64
|
giovedì 19 marzo 2009
|
l'unica cosa bella del film la donna
|
|
|
|
Film mediocre nel complesso.L'unica cosa bella era l'interprete femminile.
|
|
[+] lascia un commento a dony 64 »
[ - ] lascia un commento a dony 64 »
|
|
d'accordo? |
|
denny_1985
|
martedì 29 luglio 2008
|
capolavoro, non sto scherzando
|
|
|
|
Questo film è meraviglioso, le ambientazioni e dialoghi sono da lasciare senza parole. La scelta degli attori è azzeccata come tutto ciò che riguarda questo film.. Questo film merita di essere visto e soprattutto ricordato.
P.s. Io non provo affatto simpatia per tutto ciò che ha a vedere con la Francia quindi se adoro questo film è solo perchè si tratta di un vero capolavoro. W la France !
|
|
[+] lascia un commento a denny_1985 »
[ - ] lascia un commento a denny_1985 »
|
|
d'accordo? |
|
|