The Woodsman - Il segreto |
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Un film di Nicole Kassell.
Con Kevin Bacon, Kyra Sedgwick, Benjamin Bratt, Yasiin Bey, David Alan Grier.
continua»
Drammatico,
- USA 2004.
uscita venerdì 28 gennaio 2005.
MYMONETRO
The Woodsman - Il segreto
valutazione media:
3,16
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un diverso punto di vistadi R.A.F.Feedback: 3823 | altri commenti e recensioni di R.A.F. |
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mercoledì 11 settembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Kevin Bacon interpreta con struggente intensità un pedofilo in libertà sulla parola, che lotta per redimersi. Fin dai titoli di testa sappiamo che si tratta di un ex detenuto, ma solo successivamente scopriamo il suo reato. Così, quello che all’inizio sembra un uomo che cerca un faticoso reinserimento nella società, si rivela gradatamente un essere umano in cerca di redenzione e di un perdono che non riesce ad ottenere. La sua battaglia si svolge su vari fronti: innanzi tutto contro se stesso, nel tentativo di soffocare i propri impulsi, che riconosce come sbagliati, ma di cui è perennemente vittima suo malgrado; poi contro la società che non lo accetta, lo teme, lo rifiuta e lo condanna senza appello come un “mostro”. Intorno a lui gravitano tutta una serie di personaggi che, con i loro diversi atteggiamenti, ci rivelano le mille sfaccettature del suo dramma. Attraverso il terapista che dovrebbe aiutarlo a guarire, o almeno a tenere sotto controllo la sua malattia, ne scopriamo le motivazioni più o meno inconsce legate alla sua infanzia, mentre l’agente di sorveglianza, che lo tiene sotto stretto controllo, convinto della sua pericolosità, ci mostra tutto il disprezzo e l’alone di pregiudizio che circonda questo genere di reati. Mentre il datore di lavoro cerca di fare la cosa giusta, i colleghi sono molto meno disponibili quando scoprono il motivo per cui è stato in prigione. Perfino la sorella non riesce a perdonarlo e ad accettarlo in famiglia, mentre il cognato si mostra più disponibile e tollerante, almeno finché non ritiene erroneamente minacciata la sicurezza della figlioletta. Solo una collega, anche lei con la sua dose di segreti inconfessabili e di peccati da espiare, saprà aiutarlo ad iniziare davvero una nuova vita e a diventare, forse, “normale”. Bacon è talmente bravo nel disegnare un personaggio umano e toccante, da farci provare pietà laddove sarebbero giustificati orrore e disgusto. E in fondo il messaggio del film è proprio questo.
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