mikispin95
|
sabato 31 maggio 2008
|
affascinantemente folle
|
|
|
|
Questo documentario è folle fin dall'inizio e in tutti i sensi, a partire dalla follia dell'argomento che tratta. Due ragazze che sono diventate obese mangiando sempre al Mcdonald, e poi hanno sporto denuncia(!) e la grande catena "alimentare che risponde "mangiare da noi non fa male"(!!). Si continua poi con una spaventosa descrizione di una delle corporazioni più potenti del mondo con una delle lobby più spudorate, con una campagna pubblicitaria astutissima e mirata soprattutto ai bambini. A questo punto il nostro Morgan Spurlock ha la seguente (discutibile, stupida, geniale, FOLLE, interessante...) di rispondere alla follia con la follia. Mangiare al Mcdonald per un mese e vedere cosa succede.
[+]
Questo documentario è folle fin dall'inizio e in tutti i sensi, a partire dalla follia dell'argomento che tratta. Due ragazze che sono diventate obese mangiando sempre al Mcdonald, e poi hanno sporto denuncia(!) e la grande catena "alimentare che risponde "mangiare da noi non fa male"(!!). Si continua poi con una spaventosa descrizione di una delle corporazioni più potenti del mondo con una delle lobby più spudorate, con una campagna pubblicitaria astutissima e mirata soprattutto ai bambini. A questo punto il nostro Morgan Spurlock ha la seguente (discutibile, stupida, geniale, FOLLE, interessante...) di rispondere alla follia con la follia. Mangiare al Mcdonald per un mese e vedere cosa succede. Intanto mostrare tutte le efferatezze compiute dal gigante industriale (anche quelle apparentemente innocenti) e intanto fare lo spaccato di una nazione cinica, a cui non importa molto di ingrassare, di rovinarsi la vita.
A questo punto mi nasce un dubbio. Gli stati uniti avranno tutti i loro grandissimi problemi. Ma c'è chi ne parla. Ci sono molti personaggi che denunciano i problemi del loro paese ci sono grandi documentari(corporation, sicko, bowling for colombine, fahrenait, una scomoda verità).
E IN ITALIA???
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mikispin95 »
[ - ] lascia un commento a mikispin95 »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
lunedì 11 giugno 2012
|
il fast food rovina la salute
|
|
|
|
Morgan Spurlock, prendendo le mosse da una causa intentata contro Mc Donald's e dai dati impietosi sull'obesità negli USA, decide di realizzare un documentario sulla sua stessa pelle; per un mese si alimenterà solo ed esclusivamente con cibi presi al fast food. Nel frattempo farà costantemente delle analisi per vedere gli effetti di questo cibo sul suo corpo.
Un documentario tosto e degno del miglior Micheal Morre questo realizzato sui fast food. Perchè ormai quello del "cibo veloce" oltre che una moda è diventato un vero status symbol e una abitudine alla quale specialmente gli americani ma non solo non sanno resistere. Naturalmente questo è l'obbiettivo delle grandi catene sempre pronte, come mostrato nei filmati, ad offrirti il pacchetto super size con l'aggiunta di pochissimi soldi.
[+]
Morgan Spurlock, prendendo le mosse da una causa intentata contro Mc Donald's e dai dati impietosi sull'obesità negli USA, decide di realizzare un documentario sulla sua stessa pelle; per un mese si alimenterà solo ed esclusivamente con cibi presi al fast food. Nel frattempo farà costantemente delle analisi per vedere gli effetti di questo cibo sul suo corpo.
Un documentario tosto e degno del miglior Micheal Morre questo realizzato sui fast food. Perchè ormai quello del "cibo veloce" oltre che una moda è diventato un vero status symbol e una abitudine alla quale specialmente gli americani ma non solo non sanno resistere. Naturalmente questo è l'obbiettivo delle grandi catene sempre pronte, come mostrato nei filmati, ad offrirti il pacchetto super size con l'aggiunta di pochissimi soldi. Questo naturalmente ha delle conseguenze terrificanti per il fisico e non solo; infatti Spurlock non solo si ritrova ad aver preso peso e ad averci quasi rimesso il fegato ma si trova vittima di una sorta di dipendenza da questo tipo di cibo. L'altra cosa inquietante è che ovviamente i capi di queste catene di distribuzione non solo non si fanno mai trovare al telefono o per mail ma non affiggono nemmeno le tabelle nutrizionali. Insomma è chiaro che si può saltuariamente andare a farsi un hamburger ma le conseguenze per la salute possono essere devastanti e a Mc Donald's and friends interessa molto più il profitto che la salute.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
figliounico
|
giovedì 18 maggio 2023
|
noioso e scontato
|
|
|
|
Coraggioso sebbene limitato documentario autoprodotto nel 2004 da un regista indipendente americano, Morgan Spurlock, sulla falsariga dei film-denuncia di Michael Moore, con un seguito sullo stesso tema nel 2017. Il film si scaglia contro l’industria alimentare del fast food del suo Paese o meglio di quel cibo spazzatura di cui si nutrono milioni di persone nel mondo e sulla sua distribuzione capillare su tutto il territorio degli States attraverso catene di ristoranti di cui la più famosa è quella del McDonald’s. L’autore prende in particolare di mira la ristorazione del noto marchio sottoponendosi ad un esperimento, ovvero rilevare clinicamente il proprio stato di salute, attraverso esami medici specialistici eseguiti prima e dopo aver mangiato a colazione pranzo e cena per un mese esclusivamente hamburger, patatine fritte e altri simili leccornie, solo per un popolo senza tradizioni culinarie e senza storia, e bevuto litri di bevande gassate da McDonald’s.
[+]
Coraggioso sebbene limitato documentario autoprodotto nel 2004 da un regista indipendente americano, Morgan Spurlock, sulla falsariga dei film-denuncia di Michael Moore, con un seguito sullo stesso tema nel 2017. Il film si scaglia contro l’industria alimentare del fast food del suo Paese o meglio di quel cibo spazzatura di cui si nutrono milioni di persone nel mondo e sulla sua distribuzione capillare su tutto il territorio degli States attraverso catene di ristoranti di cui la più famosa è quella del McDonald’s. L’autore prende in particolare di mira la ristorazione del noto marchio sottoponendosi ad un esperimento, ovvero rilevare clinicamente il proprio stato di salute, attraverso esami medici specialistici eseguiti prima e dopo aver mangiato a colazione pranzo e cena per un mese esclusivamente hamburger, patatine fritte e altri simili leccornie, solo per un popolo senza tradizioni culinarie e senza storia, e bevuto litri di bevande gassate da McDonald’s. Ovviamente il risultato è un peggioramento generale delle condizioni psicofisiche e valori sballati delle analisi del sangue. Il documentario è del 2004 ma la gente continua ad affollare questi ristoranti che nel frattempo sono raddoppiati di numero nel mondo ed in Italia, il Paese della dieta mediterranea per eccellenza, se ne contano ad oggi circa 1500. Il film, nonostante l’intento del suo autore di voler stupire a tutti i costi, dopo la prima mezz’ora diventa ripetitivo e noioso e l’esperimento di Spurlock, dall’esito scontato in partenza, finisce per diventare simile alla performance di un saltimbanco di strada che si esibisce ingoiando lame affilate. Inoltre nel documentario si dà troppa importanza alle conseguenze che questo tipo di alimentazione ha sulla salute della popolazione, concentrando peraltro l’attenzione ingiustamente soltanto su un marchio su decine esistenti in America che svolgono analoga attività, citati di sfuggita, e si tace sull’impatto ambientale che il consumo di hamburger ossia di carne bovina ha sul pianeta e sulle nefaste ricadute che questo insano stile di vita produce sull’economia globale e sulla questione della fame nel mondo, dal momento che invece di mettere a frutto per l’agricoltura milioni di ettari di terra fertile li si destina alla produzione di foraggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
giovedì 5 luglio 2012
|
non funziona
|
|
|
|
Qualche nota in merito all'evoluzione -Secondo alcuni- o all'autoreferenzialità -Secondo altri- di certo ( o molto) cinema-documentario, negli ultimi ormai dieci anni. Partiamo da Moore. Di solito fa così: lancia provocazioni , illustrando le sue tesi anche tramite un dialogo con interlocutori, solitamente più esperti di lui in quell'ambito (Anche se, come gli rimproverano certi detrattori, sono solo interlocutori che condividono le sue tesi). Tuttavia la sua è una riflessione che, pur tramite traiettorie che qualcuno può scambiare per frivolità ( Vedi "Sicko"), parte dal quotidiano (Anche troppo, come nei momenti più discutibili dell'ultimo film) per elevarsi ad ideali nazionali, o addirittura universali: la solidarietà, come anche la necessità di non lasciare i deboli isolati, che poi si concretizza in quella voglia di socialismo (Nel senso di eguaglianza), rintracciabile nel film appena menzionato.
[+]
Qualche nota in merito all'evoluzione -Secondo alcuni- o all'autoreferenzialità -Secondo altri- di certo ( o molto) cinema-documentario, negli ultimi ormai dieci anni. Partiamo da Moore. Di solito fa così: lancia provocazioni , illustrando le sue tesi anche tramite un dialogo con interlocutori, solitamente più esperti di lui in quell'ambito (Anche se, come gli rimproverano certi detrattori, sono solo interlocutori che condividono le sue tesi). Tuttavia la sua è una riflessione che, pur tramite traiettorie che qualcuno può scambiare per frivolità ( Vedi "Sicko"), parte dal quotidiano (Anche troppo, come nei momenti più discutibili dell'ultimo film) per elevarsi ad ideali nazionali, o addirittura universali: la solidarietà, come anche la necessità di non lasciare i deboli isolati, che poi si concretizza in quella voglia di socialismo (Nel senso di eguaglianza), rintracciabile nel film appena menzionato.
Scusandomi per questa premessa, rileverei qua la prima differenza con il film di Spurlock. Ove il personaggio, (auto(ripredendos)i secondo l'"Hic" e "Nunc" latino, mette sì in evidenza certi paradossi (La differenza, per esempio, nell'atteggiamento verso gli obesi ed in quello verso i fumatori), ma non va oltre una caricaturalità di fondo (Mac Donald più famoso di Gesù, che anzi rischia di ssere una delle cose più incisive) solo in momenti particolari: come quando, alla fine, il personaggio avverte un forte malessere, ed il film diventa una crtiica priva di retorica verso i fast-food ((L'opposto di "Fast Food Nation" di Linklater.
Spostandoci più in ambito nostrano, potremmo fare qualche considerazione in merito a ((Almeno) certa Guzzanti ed a "Videocracy".
Entrambi i film (Mi riferisco, nel caso della Guzzanti, a "Draquila"), paiono parzialmente interessati ad un "Baudrillardismo" di fondo: la televisione come vero, "Quarto" potere, che rischia non più di riflettere il mondo, ma di farne uno a sua immagine e somiglianza. I risultati, secondo chi scrive, sono (un pò) più convincenti nel caso ello stesso "Draquila"; meno nel secondo. Ma esiste comunque un approccio critico verso i media che cerca di inquadrarne il ruolo, in maniera più complessa. Spurlock , invece, non si limita neanche ad essere un Moore minore, come succederà nel piccolo ma non privo di interesese "Religolous", ma si limita ad elencare una serie di cose senza dare l'impressione di sviluppare un discorso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
|