light_dark
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venerdì 18 agosto 2006
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era un buon film ma poteva essere meglio!
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Un grande regista, un grande cast, un bella idea sulla quale svillupare questo film con buone tematiche dopo pero...il risultato forse e' un po' banale e per niente innovativo. Sicuramente ci si aspetta un risultato piu che buono e invece si e' davanti a un prodotto discreto al 100%. Con interpretazioni piu che sufficenti, senza alcun tipo di coinvolgimento psicologico o emotivodello spettatore che guarda questa pellicola passivo e pure un po' annoiato dal ritmo lento del film. Cioe non c'e neanche un po' di pathos ed e' un vero peccato. Eastwood questa volta non per niente dato il meglio di se in questo film come del resto anche gli attori.
In poche parole uno dei soliti thriller che l'unica differenza che ha e' che porta la firma di un regista come Clint e un mega-cast hollywoodiano.
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Un grande regista, un grande cast, un bella idea sulla quale svillupare questo film con buone tematiche dopo pero...il risultato forse e' un po' banale e per niente innovativo. Sicuramente ci si aspetta un risultato piu che buono e invece si e' davanti a un prodotto discreto al 100%. Con interpretazioni piu che sufficenti, senza alcun tipo di coinvolgimento psicologico o emotivodello spettatore che guarda questa pellicola passivo e pure un po' annoiato dal ritmo lento del film. Cioe non c'e neanche un po' di pathos ed e' un vero peccato. Eastwood questa volta non per niente dato il meglio di se in questo film come del resto anche gli attori.
In poche parole uno dei soliti thriller che l'unica differenza che ha e' che porta la firma di un regista come Clint e un mega-cast hollywoodiano.
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cineofilo92
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sabato 12 agosto 2006
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clint sia davanti che dietro la videocamera...
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... riesce a far presa. E Mystic River è uno di quei film che dimostrano che l'arte del cinema americano, quello d'autore, non è mai esaurita. Dapprima misterioso, poi via via struggente, questo film è davvero un concentrato di supsence e timore. Suspence e timore intelligenti. Precisi. Netti.
Clint, con una raffinatezza estrema ci regala un altro film da vedere e rivedere, che non ha nulla da invidiare a "I soliti sospetti", anzi, lo supera di gran lunga.
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michael
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mercoledì 19 luglio 2006
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deludente
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il film fa acqua in diversi punti... dalla meta' in poi sei tentato dal lasciar perdere e spegnere... poi vai avanti... decidi di portare la fatica fino in fondo...
stai quasi per dargli una sufficienza risicata... pensi sia finito... ed invece no... altri 5 minuti insulsi che vanno ad arrecare ulteriore danno ad un gia' compromesso "film"...
nel complesso... deludente...
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zannaz
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sabato 29 aprile 2006
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poteva essere un grande film, ma...
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Il film, che già in partenza ha una buona trama, viene sviluppato altrettanto bene grazie ad un'ottima regia, quella inconfondibile di Eastwood, che dona alla pellicola atmosfere drammatiche senza rendere il film troppo pesante, e alla qualità degli interpreti. Per tutta la durata del film il buon vecchio Clint riesce a comunicare, e soprattutto a descrivere, lasciando comunque spazio all'interpretazione personale, sentimenti di vendetta, odio, amore e pietà. Tuttavia nella mezz'ora finale qualcosa cambia, ho avuto la sensazione di non stare guardando più lo stesso film, qualcosa che cambia nell'atmosfera, rendendola diversa da quella che invece aveva intriso la pellicola fino a quel momento.
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Il film, che già in partenza ha una buona trama, viene sviluppato altrettanto bene grazie ad un'ottima regia, quella inconfondibile di Eastwood, che dona alla pellicola atmosfere drammatiche senza rendere il film troppo pesante, e alla qualità degli interpreti. Per tutta la durata del film il buon vecchio Clint riesce a comunicare, e soprattutto a descrivere, lasciando comunque spazio all'interpretazione personale, sentimenti di vendetta, odio, amore e pietà. Tuttavia nella mezz'ora finale qualcosa cambia, ho avuto la sensazione di non stare guardando più lo stesso film, qualcosa che cambia nell'atmosfera, rendendola diversa da quella che invece aveva intriso la pellicola fino a quel momento. E' anche discutibile il rapporto telefonico fra Sean e sua moglie che personalmente non è riuscito a comunicarmi niente.
Poteva meritarsi quattro stelle, ma il finale non mi convince, anche se a livello di trama è buono come del resto tutto il film. Consiglio a tutti di vederlo perchè si tratta comunque di un'ottima prova del nostro ex-cowboy, il preludio a Million Dollar Baby, anch'esso impregnato da quelle particolari atmosfere che solo pochi registi sanno ottenere.
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[+] ma stiamo scherzando??
(di alek)
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john
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lunedì 24 aprile 2006
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essere clint eastwood
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Clint Eastwood riunisce per questo capolavoro un cast eccezionale. Un film forte che non lascia spazio alle pause.
un film che non finisce con i titoli di coda, ti fa pensare a quella che è poi la realtà. Tim Robbins e Sean Penn entrambi da Oscar, Kevin Bacon si conferma in gran forma e recita con una naturalezza disarmante. A compleare il cast Laurence Fishburne nella parte di un sergente, che con una sapiente regia completano un film molto bello, entusiasmante e con quel pizzico di tensione che lo rende unico.
Questo vuol dire essere Clint Eastwood
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paolo massa
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venerdì 9 settembre 2005
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mystic river: al di qua del bene e del male
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Alla prova con una storia tanto aderente alla realtà di tutti i giorni quanto fedele ad una visione mistico-sacrale della vita, Clint Eastwood ha dato alla luce un’opera “tenebrosa” per gli innumerevoli “spazi oscuri” che pervadono l’esistenza filmica dei tre personaggi messi in scena. Sean, Jimmy e Dave sono ingenui ragazzini sorpresi dalla torbida ossessione di due balordi pedofili: il destino vuole che sia proprio Dave, il più “innocente” del gruppo, a finire tra le “grinfie” dei due. Da quel momento in poi, nessuno dei tre amici sarà più lo stesso: ognuno si porterà dietro le ferite di quella sconvolgente esperienza. Dopo questa atroce rivelazione, lo spettatore viene proiettato nella “città del peccato” (Boston), percorsa da un fiume impetuoso, quasi umano nel suo continuo scorrere (il “Mystic River” del titolo), dove si dipanano, trent’anni dopo, le storie “adulte” di Jimmy, Sean e Dave.
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Alla prova con una storia tanto aderente alla realtà di tutti i giorni quanto fedele ad una visione mistico-sacrale della vita, Clint Eastwood ha dato alla luce un’opera “tenebrosa” per gli innumerevoli “spazi oscuri” che pervadono l’esistenza filmica dei tre personaggi messi in scena. Sean, Jimmy e Dave sono ingenui ragazzini sorpresi dalla torbida ossessione di due balordi pedofili: il destino vuole che sia proprio Dave, il più “innocente” del gruppo, a finire tra le “grinfie” dei due. Da quel momento in poi, nessuno dei tre amici sarà più lo stesso: ognuno si porterà dietro le ferite di quella sconvolgente esperienza. Dopo questa atroce rivelazione, lo spettatore viene proiettato nella “città del peccato” (Boston), percorsa da un fiume impetuoso, quasi umano nel suo continuo scorrere (il “Mystic River” del titolo), dove si dipanano, trent’anni dopo, le storie “adulte” di Jimmy, Sean e Dave. Purtroppo, a far incrociare, nuovamente, i loro sguardi non è una semplice rimpatriata, ma la terribile morte (per omicidio) della giovane figlia di Jimmy (un toccante Sean Penn): è così che Sean (Kevin Bacon), un frustrato poliziotto in carriera, si ritrova ad indagare sull’assassinio della figlia di Jimmy, cercando di fugare qualsiasi dubbio sulle responsabilità di Dave (Tim Robbins), il principale indiziato del caso. E’ da qui che parte la profonda riflessione di Eastwood: l’uomo diventa, così, il simbolo di una condizione inevitabilmente tesa verso il male, immersa nel peccato e pervasa da un “pessimismo cosmico”. Sembra, quasi, che l’unica soluzione sia quella di “tacere”, nascondendosi all’ombra delle proprie colpe, complici silenziosi di una medesima deriva sociale. Questo film complesso offre uno spettacolo sincero ed appassionato; lontano da facili manicheismi e privo di qualsiasi catarsi liberatoria, esso tende, costantemente, alla ricerca di un senso che non si concretizzi in una sin troppo semplice auto-assoluzione generale. Talmente aderente alla realtà, da rispecchiarla in pieno.
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riccardo
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venerdì 4 marzo 2005
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non mi è piaciuto
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Forse me lo aspettavo diverso per via degli attori, fra i miei preferiti, l'ho trovato inutilmente complicato. Non lo so, sono uscito dal cinema insoddisfatto, come se avessi assistito ad un'incompiuta, forse se lo rivedessi potrei anche apprezzarne degli aspetti che probabilmente non ho percepito. Comunque non so come lo si possa definire sanguinolento.
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marco
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giovedì 4 novembre 2004
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stupendo!
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ho trovato questo film stupendo.magistralmente diretto e interpretato in modo eccellente.un film capace di creare elevata tensione e drammaticità in un modo del tutto originale e fuori dagli schemi.grande eastwood.inoltre l'interpretazione di sean penn è decisamente eccellente!complimenti!
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(di johnny)
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vedelia
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lunedì 27 settembre 2004
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spiazzante
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Era da tempo che un film non mi lasciava senza parole, con la testa frastornata, completamente spiazzata...
"Mystic river" è un piccolo capolavoro di crudeltà: ti fa adorare un padre -apparentemente perfetto, ma, di fatto, assassino e vendicativo - perchè ne condividi lo strazziante dolore per la perdita della figlia; ti fa provare sospetto o, peggio, ribbrezzo per un povero innocente, cui la vita ha dato solo dolori e ferite non rimarginabili; ti fa capire che, purtroppo, questa è la vita, crudele, ingiusta, beffarda...Terribilmente splendido!
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claudio vergara
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martedì 30 marzo 2004
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orrendo
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COMPRENSIBILE MA TROPPO SANGUINOLENTO
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(di una che ama il cinem)
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