mary22
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venerdì 30 ottobre 2009
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bellissimo
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E' la prima volta che vedo così ben rappresentato al cinema lo strazio di un padre per la perdita del figlio, dando davvero il senso di tutto ciò che si frantuma al presentarsi di tale evento ( già mostrato molto bene nel film In the Beedroom e anche nel Danno ma in modi parecchio diversi).Lo stesso figlio è ben delineato con pochi tratti,nella sua ricerca di modelli maschili (il padre verso il quale ripone una immensa fiducia ma anche lo sceriffo detentore dell'arma) e nella sua delicatezza riguardo al femminile. Figura sempre in ombra diventa davvero un agnello sacrificale nel suo ubbidire ai semi gettati nella sua coscienza dall'ambigua educazione paterna, ma anche nel suo usarli per affrancarsi e diventare uomo ( la stessa pistola dello sceriffo spiata poco prima sul tavolo di casa diventa simbolo di passaggio alla maturità maschile).
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E' la prima volta che vedo così ben rappresentato al cinema lo strazio di un padre per la perdita del figlio, dando davvero il senso di tutto ciò che si frantuma al presentarsi di tale evento ( già mostrato molto bene nel film In the Beedroom e anche nel Danno ma in modi parecchio diversi).Lo stesso figlio è ben delineato con pochi tratti,nella sua ricerca di modelli maschili (il padre verso il quale ripone una immensa fiducia ma anche lo sceriffo detentore dell'arma) e nella sua delicatezza riguardo al femminile. Figura sempre in ombra diventa davvero un agnello sacrificale nel suo ubbidire ai semi gettati nella sua coscienza dall'ambigua educazione paterna, ma anche nel suo usarli per affrancarsi e diventare uomo ( la stessa pistola dello sceriffo spiata poco prima sul tavolo di casa diventa simbolo di passaggio alla maturità maschile).Un film dove le "colpe" sono esplorate più come inconsapevolezze.Un film di contrapposizioni non solo culturali ma anche di sesso. Da vedere!!.
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dedalo58
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martedì 28 luglio 2009
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critica dozzinale
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Non sono d'accordo con la critica espressa che mi sembra troppo stringata e povera di commenti illuminanti. Rimane solo un attacco ad una casa cinematografica che evidentemente non incontra i favori del Sig. Morena. Forse l'unico appunto a questo film è la povertà di fantasia di colui che ha tradotto il titolo originale. Evidentemente la Dreamworks non lo aveva pagato abbastanza!!! Trovo invece estremamente efficace la sceneggiatura: l'analisi e lo sviluppo della tematica (in particolare la evidente conoscenza dei contrastanti usi e costumi tra mondo occidentale e medioorientale) da parte di Vadim Perelman è esemplare e la sua diligente opera di regia, si sublima con le straordinarie interpretazioni di Kingsley e della Connelly.
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marezia
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giovedì 18 giugno 2009
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versione definitiva.
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Se si è annoiato peggio per lui. Io non mi sono annoiata affatto nonostante l'abbia visto alle 23 in tv (perché purtroppo in sala non ho fatto in tempo) e non sono una insonne cronica. Chissà come mai a me ha trasmesso intanto il senso del distacco dalle proprie origini ma anche un forte senso di malinconia reso evidente dal materiale di questa costruzione: sabbia e nebbia... quasi come un miraggio, impalpabile e irreale come un sogno; il sogno di entrambi: di chi vi è nato e di chi vi è arrivato. Un sogno finito in tragedia per entrambi, senza vincitori anche se alla fine un proprietario quella casa lo avrà... La sceneggiatura c'era, il talento pure, mancava solo il critico... Pazienza! C'ero io.
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marezia
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giovedì 18 giugno 2009
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mi mancava davide morena.
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Se si è annoiato peggio per lui. Io non mi sono annoiata affatto nonostante l'abbia visto alle 23 in tv (perché purtroppo in sala non ho fatto in tempo) e non sono una insonne cronica. Chissà come mai a me ha trasmesso intanto il senso del distacco dalle proprie origini ma anche un forte senso di malinconia reso evidente dal materiale di questa costruzione: sabbia e nebbia... quasi come un miraggio, impalpabile e irreale come un sogno; il sogno di entrambi: di chi vi è nato e di chi vi è arrivato. Un sogno finito in tragedia per entrambi, senza vincitori anche se alla fine un proprietario quella casa lo avrà... La sceneggiatura c'era, il talento pure, mancava solo il critico... Pazienza! C'ero io.
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Se si è annoiato peggio per lui. Io non mi sono annoiata affatto nonostante l'abbia visto alle 23 in tv (perché purtroppo in sala non ho fatto in tempo) e non sono una insonne cronica. Chissà come mai a me ha trasmesso intanto il senso del distacco dalle proprie origini ma anche un forte senso di malinconia reso evidente dal materiale di questa costruzione: sabbia e nebbia... quasi come un miraggio, impalpabile e irreale come un sogno; il sogno di entrambi: di chi vi è nato e di chi vi è arrivato. Un sogno finito in tragedia per entrambi, senza vincitori anche se alla fine un proprietario quella casa lo avrà... La sceneggiatura c'era, il talento pure, mancava solo il critico... Pazienza! C'ero io.
Questa dev’essere stata l’opinione della Dreamworks per portare avanti questo progetto da record di noiosità dell’esordiente Perelman. L’ennesimo film dove non accade assolutamente nulla per due ore (che una prevedibile tragedia nel finale dovrebbe risollevare), sottolinea che sarebbe ora che nei preventivi di produzione le case hollywoodiane tornassero ad inserire la voce “sceneggiatore”. Che spreco, di tempo (del pubblico) e di talento (degli attori).
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(di marezia)
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steven23
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venerdì 20 marzo 2009
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film lento ma molto bello
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un film ineccebile malgrado la complessità dei temi trattati. La lentezza fa parte appunto della trama ma non per questo sminuisce il reale valore della pellicola; è logico che chi vuol vedere azione, sparatorie ecc... ne rimarrà deluso. Se però si va a guardare più a fondo, senza fermarsi alle apparenze, si scopre che il regista ha fatto un ottimo ritratto della società americana con tutti i suoi problemi. A me personalmente ha molto coinvolto soprattutto grazie agli attori: Ben Kingsley ottimo in un ruolo non semplice e Jennifer Connelly, bellissima e bravissima (del resto non la si scopre adesso).
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davide il cinemaniaco
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lunedì 23 febbraio 2009
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duello attoriale e mosaico amaro
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Un melodramma strutturato saldamente che,avviato lentamente,costruisce via via un mosaico di struggente amarezza, come di rado si vede ad Hollywood.
Straordinari Ben Kingsley e Jennifer Connelly.
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roberto
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venerdì 20 febbraio 2009
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un film oncettualmente onesto, è sempre valido
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E' sorprendente la presupponenza e tracotanza di alcuni recensori (chi è Davide Morena?) nel dare un giudizio su un film. Quello che mi viene da pensare è che quelli di professione siano un po' frustrati perchè, non essendo riusciti loro, si divertono a massacrare il lavoro degli altri. Ricordate il tennista McEnroe? Odiava, letteralmente, odiava gli arbitri perchè li riteneva invidiosi del suo talento e bravura. E questa invidia li portava a danneggiare nei giudizi le sue giocate ...
Ho visto il film "La casa di sabbia e nebbia" la scorsa notte su Rete4. Per carità, non è un film che rimarrà nella memoria ma il clima creato dalla storia conduce lo spettatore in una sorta di curiosità crescente che sfocia in uno scioglimento finale che non sarà originale nella sostanza (era facile prevedere la tragedia catartica) ma imprevedibile nella forma di scena e di contenuti (anche culturali).
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E' sorprendente la presupponenza e tracotanza di alcuni recensori (chi è Davide Morena?) nel dare un giudizio su un film. Quello che mi viene da pensare è che quelli di professione siano un po' frustrati perchè, non essendo riusciti loro, si divertono a massacrare il lavoro degli altri. Ricordate il tennista McEnroe? Odiava, letteralmente, odiava gli arbitri perchè li riteneva invidiosi del suo talento e bravura. E questa invidia li portava a danneggiare nei giudizi le sue giocate ...
Ho visto il film "La casa di sabbia e nebbia" la scorsa notte su Rete4. Per carità, non è un film che rimarrà nella memoria ma il clima creato dalla storia conduce lo spettatore in una sorta di curiosità crescente che sfocia in uno scioglimento finale che non sarà originale nella sostanza (era facile prevedere la tragedia catartica) ma imprevedibile nella forma di scena e di contenuti (anche culturali). In mezzo a tante insulsaggini, a me il film è piaciuto
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(di carlotta)
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ele
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venerdì 20 febbraio 2009
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da non perdere
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Un film multistrato: incomunicabilità fra culture; drammi da isolamento sociale; strazio esistenziale, da una parte dovuto all'insanabile dolore per una terra amata e forzatamente abbandonata per approdare in un mondo di umiliazioni, dall'altro al vuoto della solitudine di un anello debole di una società che non si ferma a raccogliere chi non è conforme. Poi ancora relazioni familiari dolorose per motivi diametralmente opposti...Ognuno colpevole di non voler ascoltare fino in fondo. Ognuno di questi temi è trattato sobriamente senza cadere nel melodramma. Attori bravissimi.
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contrassurdo
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venerdì 20 febbraio 2009
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ma li guarda i film che recensisce, d. morena?
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Proprio in questi giorni sto riflettendo su come la vita di ognuno di noi in epoca globalizzata assomigli sempre più ad un puzzle impazzito.
Ogni situazione si dilata e si restringe cristallizzandosi in una noia mortale, in un succedersi di giorni tutti uguali per poi precipitare nella tragedia o esplodere nella gioia o scorrere tranquilla e rassicurante come lo sciabordio delle onde di un mare trasparente e calmo la mattina o al tramonto.
Il film rappresenta molto bene le sensazioni che gli esseri umani consapevoli provano senza soluzione di continuità imprigionati in un sistema sempre più ingiusto, contraddittorio, assurdo e paradossale perfino.
Una volta forse aveva un senso o una prospettiva affermare che non bisogna chiedersi che cosa ognuno di noi può fare per cambiare il sistema, oggi si può solo cercare il modo migliore per non soffrire troppo o per smettere di soffrire.
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Proprio in questi giorni sto riflettendo su come la vita di ognuno di noi in epoca globalizzata assomigli sempre più ad un puzzle impazzito.
Ogni situazione si dilata e si restringe cristallizzandosi in una noia mortale, in un succedersi di giorni tutti uguali per poi precipitare nella tragedia o esplodere nella gioia o scorrere tranquilla e rassicurante come lo sciabordio delle onde di un mare trasparente e calmo la mattina o al tramonto.
Il film rappresenta molto bene le sensazioni che gli esseri umani consapevoli provano senza soluzione di continuità imprigionati in un sistema sempre più ingiusto, contraddittorio, assurdo e paradossale perfino.
Una volta forse aveva un senso o una prospettiva affermare che non bisogna chiedersi che cosa ognuno di noi può fare per cambiare il sistema, oggi si può solo cercare il modo migliore per non soffrire troppo o per smettere di soffrire.
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[+] quoto controassurdo...
(di thething)
[ - ] quoto controassurdo...
[+] appunto su morena
(di gianleo67)
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patrick bateman
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giovedì 5 febbraio 2009
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bravo vadim
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E' indiscutibilmente bravo Perelman abile e raffinato "costruttore" di immagini emotivamente valide e toccanti.Il quadro si completa e rafforza con l'interpretazione del solito "Master" Ben Kingsley e brava e convincente la bellissima (ma sono di parte) Jennifer Connelly. Storia volutamente lenta nello sviluppo ma inesorabilmente drammatica basata sulle sorti dei nostri destini e sulle difficoltà dell'integrazione tra popoli e culture...film da valutare a fondo AVE!
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