drysdale
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martedì 13 marzo 2012
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quando non mi ritrovo con una recenzione...
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Normalmente le recensioni di Mymovies mi veicolano nella scelta dei film da vedere. Talvolta, mi trovo, però, in totale disaccordo. Non è questo il caso più clamoroso (non cito qui un film al quale il sito ha dato il massimo dei punteggi, paragonandolo addirittura ad "Apocalipse now"! , paragone assolutamente fuori luogo e perfino irriverente), ma anche nella circostanza non condivido affatto l'opinione dell'estensore. Questo film ha una bella trama, degli interessanti risvolti psicologici e una recitazione pressoché perfetta. Ha un finale triste, certo, ma per nulla scontato.
Non mi è, poi, assolutamente chiaro cosa intenda il recensore per assnza di sceneggiatura.
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Normalmente le recensioni di Mymovies mi veicolano nella scelta dei film da vedere. Talvolta, mi trovo, però, in totale disaccordo. Non è questo il caso più clamoroso (non cito qui un film al quale il sito ha dato il massimo dei punteggi, paragonandolo addirittura ad "Apocalipse now"! , paragone assolutamente fuori luogo e perfino irriverente), ma anche nella circostanza non condivido affatto l'opinione dell'estensore. Questo film ha una bella trama, degli interessanti risvolti psicologici e una recitazione pressoché perfetta. Ha un finale triste, certo, ma per nulla scontato.
Non mi è, poi, assolutamente chiaro cosa intenda il recensore per assnza di sceneggiatura.
Stavolta 2 stelle scarse le assegno io a Mymovies.
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filippo catani
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domenica 6 novembre 2011
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la casa della disperazione
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Una ragazza sbandata si vede sottrarre dalla contea la casa che aveva ereditato dal padre insieme al fratello. Appena messa in vendita, la casa viene acquistata da un ex colonello iraniano che attualmente fa due umili lavori per mantenere se e la propria famiglia. Le ragioni della ragazza e del colonello finiranno per trascinare la vicenda dentro un gorgo nero che finirà per assorbire tutto e tutti.
Cosa non si farebbe per una casa? D'altra parte questa è una domanda tutt'altro che retorica dal momento che tutti noi cerchiamo in essa quantomeno riparo e conforto. In questo caso invece la casa finisce per diventare una centrifuga che restituirà completamente strizzati e devastati i protagonisti di questa vicenda.
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Una ragazza sbandata si vede sottrarre dalla contea la casa che aveva ereditato dal padre insieme al fratello. Appena messa in vendita, la casa viene acquistata da un ex colonello iraniano che attualmente fa due umili lavori per mantenere se e la propria famiglia. Le ragioni della ragazza e del colonello finiranno per trascinare la vicenda dentro un gorgo nero che finirà per assorbire tutto e tutti.
Cosa non si farebbe per una casa? D'altra parte questa è una domanda tutt'altro che retorica dal momento che tutti noi cerchiamo in essa quantomeno riparo e conforto. In questo caso invece la casa finisce per diventare una centrifuga che restituirà completamente strizzati e devastati i protagonisti di questa vicenda. La ragazza (la bravissima Connelly) che, abbandonata a se stessa da marito e fratello, dopo aver perso la casa sarà disposta a tutto pur di riaverla trascinando a fondo con se un vicesceriffo che aveva perso la testa per lei. E pure l'ex colonnello (un bravissimo Kingsley) che strappato dalla sua posizione in Iran, si è ritrovato negli USA a subire qualsiasi tipo di vessazione pur di salvaguardare lo status della famiglia e di conseguenza non è certo ben disposto al confronto. Purtroppo le posizioni dei protagonisti porteranno a pagare un prezzo altissimo a tutti i protagonisti della drammatica vicenda. Un film meno premiato rispetto a quanto avrebbe sicuramente meritato.
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hurricane
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venerdì 28 ottobre 2011
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può essere letto in diversi modi ma noisio e vuoto
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Lo ritengo un capolavoro secondo il mio giudizio, non per il ritmo, non per la bravura degli attori innegabile, ma per come è stato affrontato il tema dell'accoglienza o del rispetto degli americani verso i popoli medio-orientali e direi non solo. Un film importante perchè, già solo nel descrivere una sola famiglia prova a rendere merito alle culture medio orientali, proprio quella Iraniana poi, tanto presa di mira dagli USA per le affermazioni e la politica del proprio presidente (Ahmadinejād). Beh sarebbe come per l'Italia e gli italiani se fossero giudicati sulla base del proprio presedente del consiglio, figurarsi. Ma comunque mostra e giudica il paese ospitante tramite i suoi personaggi principali come superficiale, irresponsabile e violento.
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Lo ritengo un capolavoro secondo il mio giudizio, non per il ritmo, non per la bravura degli attori innegabile, ma per come è stato affrontato il tema dell'accoglienza o del rispetto degli americani verso i popoli medio-orientali e direi non solo. Un film importante perchè, già solo nel descrivere una sola famiglia prova a rendere merito alle culture medio orientali, proprio quella Iraniana poi, tanto presa di mira dagli USA per le affermazioni e la politica del proprio presidente (Ahmadinejād). Beh sarebbe come per l'Italia e gli italiani se fossero giudicati sulla base del proprio presedente del consiglio, figurarsi. Ma comunque mostra e giudica il paese ospitante tramite i suoi personaggi principali come superficiale, irresponsabile e violento. In nessuna delle azioni della giovane coppia che si viene a formare più per interesse che per reale passione, si può percepire la ponderatezza ed il giudizio necessario a valutare le conseguenze delle proprie scelte. E proprio dalla superficialità e dalla prepotenza di questi matureranno gli esiti più nefasti soprattutto per gli Iraniani che alla ricerca continua di un recupero delle condizioni sociali vissute in Iran, in un paese pieno di pregiudizi e tentando dignitosamente, rispettabilmente e aggiungerei rispettosamente di raggiungere il proprio scopo e di dare il meglio al proprio figlio ma si troveranno di fronte un imperterrita, testarda ed irresponsabile e superficiale giovane che come conseguenza della propria debolezza ed immaturità in un periodo difficile della propria vita, si vede privata per un errore burocratico di un bene dal forte valore affettivo. Solo lei si sentirà vittima di tale ingiustizia e non esiterà a devastare uno splendido esempio di nucleo sociale essenziale quale risulta essere la famiglia straniera ritratta. Ma direi che anche qui la superficialità e la violenza dei suoi gesti (vengono sottolineati con forza) nei confronti di una famiglia che per assurdo invece la accoglie in quasi tutte le occasioni con il rispetto che si dovrebbe a chiunque senza preconcetti.
Un film che mostra come lo sminuire temi come il rispetto verso le altre culture accomunandole tutte sotto un comune denominatore che risulta essere l'estremismo religioso porta inevitabilmente parte delle masse (la più debole) a gestire l'integrazione come una forzatura, passando per pregiudizi e luoghi comuni, perdendo anche utilissime occasioni per confrontarsi e conoscere realmente altre culture. La potenza dei media e ciò che sostengono per supportare politiche di aggressione motivate da ideali assurdi e deformi di giustizia, influenza notevolmente i nostri atteggiamenti e le nostre idee in merito a culture differenti e nel film anche questo è possibile leggere.....Al critico/a uno zero spaccato da parte mia
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hurricane
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venerdì 28 ottobre 2011
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film di forte spessore umano e critico sugli usa
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Capolavoro per la trama tratta da un eccellente romanzo, che sembra voler descrivere e giudicare, almeno secondo la mia modesta chiave di lettura, la follia degli States nella propria politica estera. Una superpotenza che si è sempre creduta nel giusto ed ha sempre creduto di muoversi (e voluto far credere questo) sullo scacchiere internazionale a fin di bene, o per ripristinare la giustizia, o per portare democrazia e o comunque quantomeno disinteressatamente, a scapito di paesi in condizioni svantaggiate rispetto ad essa. Beh i protagonisti di questa storia, quelli americani, vengono descritti al pari della suddetta, non a caso sono degli immaturi, e cercano di prevaricare non dissimilmente al loro paese, persone che per pregiudizi e luoghi comuni si ritengono o meglio loro ritengono inferiori o degni di tale atteggiamento Il personaggio interpretato dalla Connelly si abbandona in un periodo difficile ad una vita svogliata ed irresponsabile, trascinandosi nella quotidianità appunto irresponsabilmente, trascurando un avviso di mancato pagamento ed i ripetuti solleciti perderà un bene a cui è molto legata per riavere la quale, non si farà scrupoli (non si capisce realmente se per deficienza o superficialità) a servirsi dell'uomo che cercherà di aiutarla innescherà così atteggiamenti e situazioni che minacceranno la stabilità famigliare di una famiglia di origini Iraniane che dignitosamente e rispettabilmente viveva le proprie difficoltà cercando di superarle senza l'aiuto di nessuno.
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Capolavoro per la trama tratta da un eccellente romanzo, che sembra voler descrivere e giudicare, almeno secondo la mia modesta chiave di lettura, la follia degli States nella propria politica estera. Una superpotenza che si è sempre creduta nel giusto ed ha sempre creduto di muoversi (e voluto far credere questo) sullo scacchiere internazionale a fin di bene, o per ripristinare la giustizia, o per portare democrazia e o comunque quantomeno disinteressatamente, a scapito di paesi in condizioni svantaggiate rispetto ad essa. Beh i protagonisti di questa storia, quelli americani, vengono descritti al pari della suddetta, non a caso sono degli immaturi, e cercano di prevaricare non dissimilmente al loro paese, persone che per pregiudizi e luoghi comuni si ritengono o meglio loro ritengono inferiori o degni di tale atteggiamento Il personaggio interpretato dalla Connelly si abbandona in un periodo difficile ad una vita svogliata ed irresponsabile, trascinandosi nella quotidianità appunto irresponsabilmente, trascurando un avviso di mancato pagamento ed i ripetuti solleciti perderà un bene a cui è molto legata per riavere la quale, non si farà scrupoli (non si capisce realmente se per deficienza o superficialità) a servirsi dell'uomo che cercherà di aiutarla innescherà così atteggiamenti e situazioni che minacceranno la stabilità famigliare di una famiglia di origini Iraniane che dignitosamente e rispettabilmente viveva le proprie difficoltà cercando di superarle senza l'aiuto di nessuno. La giovave coppia procederà inarrestabilmente passando dall'invadenza alla prevaricazione fino a devastare l'equilibrio e la vita della famiglia di immigrati. Direi una lezione su come trattare indirettamente temi difficili e dando su di essi una propria e chiara opinione. Consigliatissimo soprattutto di questi tempi.
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[+] chiedo scusa per gli errori di ortografia ma..
(di hurricane)
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[+] il generale iraniano speculatore
(di elpaso)
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lunetta
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domenica 2 gennaio 2011
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intenso enon semplicemente "strappalacrime"
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Concordo che chi mi ha preceduto sul fatto che alcuni critici cinematografici, per prima cosa dovrebbero -guardare- il film ( spesso ho notato che i critici che scrivovno su my movies trasferiscono critiche copiate da altre fonti). Il film è condotto e raccontato molto bene.
La scena strappalacrime a cui fa riferimento il critico, è un esempio di alta cinematografia, intensa, con dolore vero, espresso con una forza e una naturalezza esemplare.
Un consiglio: "guardate" il film.
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simona maria frigerio
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giovedì 8 aprile 2010
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dalla parte del critico
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A volte i critici sbagliano ma spesso vedono quanto allo spettatore - preso magari dalla trama o dal sorriso accattivante della star o, ancora, con la vista annebbiata dalle lacrime - sfugge. In questo caso - sebbene La Nouvelle Vague ci abbia insegnato rivalutare il gusto del pubblico almeno per quanto riguarda Hitchcock - il film è un polpettone privo di ossatura, prima ancora che di sceneggiatura e gli attori - pur validi - non possono far altro che girare a vuoto.
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simona maria frigerio
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giovedì 8 aprile 2010
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dalla parte del critico
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A volte i critici sbagliano ma spesso vedono quanto allo spettatore - preso magari dalla trama o dal sorriso accattivante della star o, ancora, con la vista annebbiata dalle lacrime - sfugge. In questo caso - sebbene La Nouvelle Vague ci abbia insegnato rivalutare il gusto del pubblico almeno per quanto riguarda Hitchcock - il film è un polpettone privo di ossatura, prima ancora che di sceneggiatura e gli attori - pur validi - non possono far altro che girare a vuoto.
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simona maria frigerio
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giovedì 8 aprile 2010
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dalla parte del critico
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A volte i critici sbagliano ma spesso vedono quanto allo spettatore - preso magari dalla trama o dal sorriso accattivante della star o, ancora, con la vista annebbiata dalle lacrime - sfugge. In questo caso - sebbene La Nouvelle Vague ci abbia insegnato rivalutare il gusto del pubblico almeno per quanto riguarda Hitchcock - il film è un polpettone privo di ossatura, prima ancora che di sceneggiatura e gli attori - pur validi - non possono far altro che girare a vuoto.
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roberta gilmore
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venerdì 22 gennaio 2010
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sottovalutato, senza dubbio
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un film emozionante, nel vero senso della parola. ti commuove fino a far uscire le lacrime spontaneamente. io non so davvero perchè se un film non è un blockbuster allora non deve essere preso in considerazione dalla critica o addirittura bistrattato. bah. la verità è che la maggior parte dei critci italiani non capisce un corno di cinema. tornando al film, assolutamente spettacolare. lo consiglio a tutti.
[+] hai proprio ragione
(di steven23)
[ - ] hai proprio ragione
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