renato c.
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sabato 15 ottobre 2011
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bellissima biografia un po' thriller
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Russel Crowe interpreta magnificamente il premio Nobel John Nash. Ottime le sue trasformazioni dal giovane entusiasta della matematica al pazzo muto e con gli occhi vitrei di quando sta in casa all'anziano professore nel finale. Il film dopo la parte iniziale tipica da film biografico prende po l'aspetto di film di spionaggio con azione,inseguimenti in macchina, revolverate, vetri rotti, e cose già viste in altri films quali i servizi segreti che vogliono far sembrare pazza una persona per nascondere sia a lui stesso che agli altri la verità. Nell'ultima parte del film meglio non scendere in dettagli per non togliere il gusto della sorpresa a chi non l'ha ancora visto! Una parte importante la esercita, comunque, la moglie di Nash, magnificamente interpretata da Jennifer Connelly.
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Russel Crowe interpreta magnificamente il premio Nobel John Nash. Ottime le sue trasformazioni dal giovane entusiasta della matematica al pazzo muto e con gli occhi vitrei di quando sta in casa all'anziano professore nel finale. Il film dopo la parte iniziale tipica da film biografico prende po l'aspetto di film di spionaggio con azione,inseguimenti in macchina, revolverate, vetri rotti, e cose già viste in altri films quali i servizi segreti che vogliono far sembrare pazza una persona per nascondere sia a lui stesso che agli altri la verità. Nell'ultima parte del film meglio non scendere in dettagli per non togliere il gusto della sorpresa a chi non l'ha ancora visto! Una parte importante la esercita, comunque, la moglie di Nash, magnificamente interpretata da Jennifer Connelly.
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tiamaster
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domenica 2 ottobre 2011
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un film delizioso
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ron howard,famoso regista crea un magnifico film con un sacco di attori ottimi è una sceneggiatura impeccabile.a beautiful mind,il miglior film di ron non sbaglia un colpo e recitazioni degne di oscar fanno splendere questa favolosa storia che commuovera anche i cuori più duri,una bellissima sorpresa da un buon regista,che farà di certo incetta di spettatori meravigliati ed entusiasti,vincitore di 4 oscar,tutti meritatissimi,un vero capolavoro!!
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cinemalife
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lunedì 22 agosto 2011
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la grandezza di alcuni uomini
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Un film potente, grandioso, che ha saputo conquistare meritatamente quattro Oscar nel 2001.
La vicenda narra la tormentata vita del matematico John Nash, resa complicata dalla schizofrenia e da personaggi immaginari che la sua mente crea e mescola al mondo reale. La malattia, comunque, non può ostacolare l’intelligenza.
Non c’è granché da dire: oltre al fatto che la colonna sonora conferisce una straordinaria importanza visiva alla scenografia – resa comunque eccellente dalla maestrale regia di Ron Howard – la superba prova di Russel Crowe (che solo un anno prima vestiva i panni di un gladiatore romano) dimostra come l’ecletticità di alcuni attori consenta loro di interpretare i ruoli più disparati conseguendo, tuttavia, prove decisamente eccellenti.
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annabella14
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lunedì 25 luglio 2011
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le malattie mentali (anche in risposta a simone)
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ma siete davvero certi che la diagnosi di 'schizofrenia' sia stata corretta?
ma siete davvero certi che una persona che vede cose che altri non vedono sia lei a sbagliarsi e non è, invece, che questa persona abbia una sensibilità superiore agli altri, una capacità di guardare oltre e di vedere quello che per altri è invisibile? siete davvero certi che invece questa persona non abbia 'una parte di divino' in più?
sennò non si spiegherebbe perchè la sua intelligenza sia superiore, come la sua capacità intuitiva sia di gran lunga superiore a tutta la massa!
può fare e vedere quello che i comuni mortali non possono fare e nè vedere.
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ma siete davvero certi che la diagnosi di 'schizofrenia' sia stata corretta?
ma siete davvero certi che una persona che vede cose che altri non vedono sia lei a sbagliarsi e non è, invece, che questa persona abbia una sensibilità superiore agli altri, una capacità di guardare oltre e di vedere quello che per altri è invisibile? siete davvero certi che invece questa persona non abbia 'una parte di divino' in più?
sennò non si spiegherebbe perchè la sua intelligenza sia superiore, come la sua capacità intuitiva sia di gran lunga superiore a tutta la massa!
può fare e vedere quello che i comuni mortali non possono fare e nè vedere.
forse sono solo le paure della gente comune che 'non vede e non sente', ma che a tutti i costi vuole spiegare con la sua limitatissima mente, sono solo queste paure che si trasmettono all'individuo 'eletto' e gli fanno perdere la vera ragione....
fidatevi.
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lalli
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lunedì 25 luglio 2011
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bellissimo
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so che la storia è molto romanzata ma è veramente un bellissimo film con ottimi attori, nelle ultime scene fiumi di lacrime... :')
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sixy89
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lunedì 11 ottobre 2010
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doveroso omaggio alla vita di un genio
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Bellissimo film, nulla da dire o da eccepire.
Un film che guida magistralmente lospettatore attraverso la vita, le paure e i tormenti di questo grande uomo, genio della matematica ed economia. Nonostante la matematica sia uno dei perni della trama, non risulta mai un film noioso o pesante. Forte è il senso di oppressione che si ha osservando il protagonista che lotta contro la sua malattia, una lotta impari che non può vincere. Merita di essere visto più e più volte. Una storia commovente ma non smielata, drammatica ma non triste, che lasciad entor una gran voglia di vivere ogni singolo giorno e lottare sempre.
Voto:10
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g. romagna
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sabato 15 maggio 2010
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a beautiful mind
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La storia di John Nash, dall'elaborazione della teoria degli equilibri dominanti al conferimento del premio Nobel per l'economia nel 1994. Matematico di rara genialità, schivo e piuttosto misantropo (interpretato, nella pellicola, da un magistrale Russell Crowe), viene incaricato dal governo americano, in epoca di guerra fredda, di decifrare dei codici sovietici che rivelerebbero la localizzazione di una bomba atomica sul suolo statunitense. Dopo che il suo impegno lo porta ad essere coinvolto in una sparatoria, decide, per tutelare la moglie Alicia (Jennifer Connelly, vincitrice del premio oscar come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione) che da lui attende un figlio, di smarcarsi da questo ruolo.
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La storia di John Nash, dall'elaborazione della teoria degli equilibri dominanti al conferimento del premio Nobel per l'economia nel 1994. Matematico di rara genialità, schivo e piuttosto misantropo (interpretato, nella pellicola, da un magistrale Russell Crowe), viene incaricato dal governo americano, in epoca di guerra fredda, di decifrare dei codici sovietici che rivelerebbero la localizzazione di una bomba atomica sul suolo statunitense. Dopo che il suo impegno lo porta ad essere coinvolto in una sparatoria, decide, per tutelare la moglie Alicia (Jennifer Connelly, vincitrice del premio oscar come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione) che da lui attende un figlio, di smarcarsi da questo ruolo. Ben presto si scopre però che tutto quanto gli stava accadendo non era reale, bensì frutto di una sua proiezione mentale. Nash soffre di schizofrenia, e necessita di essere ricoverato in un ospedale psichiatrico. Il suo ritorno alla normalità è lungo, irto di ostacoli e mai pienamente completato, ma è solo grazie alla vicinanza delle poche persone che gli sono state vicine durante la sua vita e, soprattutto, dell'amata moglie, che riuscirà a ristabilirsi, a riavviarsi allo studio ed all'attività didattica fino al riconoscimento del premio Nobel per l'economia ed all'ultimo, commovente discorso di fronte alla platea di Stoccolma con cui si chiude il film. La classica dicotomia genio e follia viene al meglio esplicata da Ron Howard in questo lavoro biografico che riesce a rendere interessante agli occhi del grande pubblico la figura di un personaggio che per sua natura dovrebbe invece risultarvi piuttosto distante. I racconti reali parlano di ricorrenti attacchi di schizofrenia in cui il soggetto in questione riteneva di essere il piede sinistro di Dio o l'imperatore dell'Antartide, qui, invece, la materia è sviluppata coinvolgendo anche riflessioni di carattere politico riguardanti il rapporto, spesso perverso, che viene a crearsi tra scienza, genialità ed il loro utilizzo da parte del potere. Russel Crowe è veramente bravissimo ed offre un'interpretazione di eccellente caratura, che avrebbe meritato un Oscar e che, infatti, come spessissimo accade, non lo ha ottenuto.
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steven23
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sabato 24 aprile 2010
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stupendo
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E' difficile utilizzare il termine capolavoro per un film, ma questa volta devo fare un'eccezione!! Pellicola fanstastica in tutto e per tutto, a partire dagli attori per arrivare alla storia di fondo. Russell Crowe perfetto nella sua parte (vergognoso che non gli abbiano dato l'oscar), sembra quasi identificarsi completamente nel ruolo di Nash, lo si vede dalle espressioni, dalla camminata e dai suoi dialoghi; Jennifer Connelly incantevole, i suoi occhi felini e il suo sguardo danno l'impressione di poter parlare da soli. Ottimo anche il doppiaggio, che altrimenti avrebbe rischiato di rovinare tutto!
E poi il discorso finale!! Da brividi!
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greg2
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giovedì 4 marzo 2010
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filmone con un crowe da oscar
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A beautiful mind è davvero un'ottimo film che affronta un tema particolarmente delicato: il binomio genio/pazzia.
Questo dualismo ci viene presentato in modo molto approfondito, vengono toccati argomenti difficili da capire meccanicamente ma che certamente possono insegnarci qualcosa.
Toccante ed emozionante, a bautiful è un film di assoluto spessore con un Russell Crowe davvero eccezzionale; oltre alla superba recitazione, le sue espressioni e le sue movenze rimarrano per sempre nella memoria di tutti.
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guardianeyes
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sabato 21 novembre 2009
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esagerato!
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Credo che il film, per quanto godibilissimo, abbia alcuni punti deboli: ho come l'impressione che manchi un pò di verosimiglianza, è quantomeno poco plausibile che qualcuno possa vivere una vita parallela a quella reale, fatta non solo di visioni, ma di vere e proprie azioni, e che si scopra tutto solo dopo un'ora e mezza di film! Cito il primo esempio che mi viene in mente: john e l'amico immaginario al college, discussione e lancio della scrivania dalla finestra. Bene, a rigor di logica john nash avrà fornito una spiegazione a qualcuno, o volano le scrivanie e nessuno chiede nulla? quindi la schizofrfenia sarebbe dovuta venir fuori già allora; tra l'altro in un college del genere un atto vandalico come questo viene punito, credo, con l'espulsione.
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Credo che il film, per quanto godibilissimo, abbia alcuni punti deboli: ho come l'impressione che manchi un pò di verosimiglianza, è quantomeno poco plausibile che qualcuno possa vivere una vita parallela a quella reale, fatta non solo di visioni, ma di vere e proprie azioni, e che si scopra tutto solo dopo un'ora e mezza di film! Cito il primo esempio che mi viene in mente: john e l'amico immaginario al college, discussione e lancio della scrivania dalla finestra. Bene, a rigor di logica john nash avrà fornito una spiegazione a qualcuno, o volano le scrivanie e nessuno chiede nulla? quindi la schizofrfenia sarebbe dovuta venir fuori già allora; tra l'altro in un college del genere un atto vandalico come questo viene punito, credo, con l'espulsione...
Sono piccole cose, ma proprio queste fanno si che il castello di carte traballi un pò, mentre un film che pretende di essere 'vero' deve poter essere ripercorso all'indietro senza trovare incongruenze nella storia.
Poi non mi è piaciuto l'eccessivo sentimentalismo di alcune scene, e, per quanto mi riguarda,
il finale ( nonostante la storia sia quella di un personaggio realmente esistito) è troppo strappalacrime.
Ci sono altri difettucci, ma per brevità mi fermo qui
Si è capito che per me è capolavori sono altri?
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[+] ragioniere
(di annabella14)
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