Titolo originale A Beautiful Mind.
Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- Gran Bretagna 2001.
MYMONETROA Beautiful Mind
valutazione media:
3,97
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un film toccante, che guida lo spettatore in un percorso di montagne russe emotive degne di rilievo. Grande regia, grande sceneggiatura, ottima colonna sonora. Un film perfetto, credo: sicuramente il migliore di Ron Howard, il rossino perfettino di Happy Days.
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Da ricordare: la credibilità di Russell Crowe nell'interpretare la malattia del protagonista; la bellezza del campus universitario; la ricostruzione della tensione latente durante gli anni della guerra fredda
Parole chiave: John Nash - Matematica - schizofrenia - guerra fredda - Premio Nobel Economia - Adam Smith - Princeton - Boston
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John Forbes Nash è un brillante studente di matematica, iscrittosi alla prestigiosa Princeton University nel 1947. Qui la concorrenza è spietata e solo chi pubblica articoli o porta a compimento delle ricerche riesce a ottenere incarichi professionali. John è fortemente preso dai suoi studi, funestato dal fatto che gli altri studenti ottengono maggiori successi rispetto a lui. Da una comune uscita serale con loro, però, riesce a formulare una teoria rivoluzionaria sui principi matematici di rivoluzione. Che ribalterebbe 150 anni di studi precedenti. L'unico con cui riesce ad avere un rapporto di amicizia è il suo bislacco compagno di stanza. Intanto la scoperta gli fa ottenere un incarico prestigioso prima al Mit e poi presso i servizi segreti, in chiave anti-russa.
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John Forbes Nash è un brillante studente di matematica, iscrittosi alla prestigiosa Princeton University nel 1947. Qui la concorrenza è spietata e solo chi pubblica articoli o porta a compimento delle ricerche riesce a ottenere incarichi professionali. John è fortemente preso dai suoi studi, funestato dal fatto che gli altri studenti ottengono maggiori successi rispetto a lui. Da una comune uscita serale con loro, però, riesce a formulare una teoria rivoluzionaria sui principi matematici di rivoluzione. Che ribalterebbe 150 anni di studi precedenti. L'unico con cui riesce ad avere un rapporto di amicizia è il suo bislacco compagno di stanza. Intanto la scoperta gli fa ottenere un incarico prestigioso prima al Mit e poi presso i servizi segreti, in chiave anti-russa. Ma l'assorbimento nel lavoro comporterà anche un forte esaurimento nervoso, che sfocia in allucinazioni con inevitabili ripercussioni anche nella vita matrimoniale.
Ron Howard si conferma intenso narratore di storie. Qui affronta la biografia del Premio Nobel per la Matematica John Forbes Nash. Un uomo che ha sfidato il suo genio e la sua follia, anche grazie all'aiuto della moglie (che lui chiamerà equazione dell'amore). Ad interpretarlo Russel Crowe, tra le sue interpretazioni più intense e riuscite. Il film vinse ben 4 premi oscar, uno proprio all'attore.
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Un grandissimo film,che dispone di grandi qualità,la prima su tutte e la capacità di commuovere ma un'altra staordinaria capacità è quella di coinvolgere,Capolavoro Commovente ed Immenso.
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questo film parla della storia del matematico john forbes nash jr(1928)in questo film interpretato da russell crowe,che ha fatto i suoi studi nell'università di princeton nel 1947,nash è uno studente molto brillante ma ha difficoltà a instaurare rapporti con gli altri,nash è ossessionato dal fatto si scoprire un'idea originale e ci riesce sviluppando la teoria dei giochi che lo porta ad avere un posto al M.I.T.di boston,mentra lavora conosce la sua futura moglie alicia(connelly),john scopre di essere affetto da schizzofrenia e ciò gli impedisce di mostare il suo grande intelletto al mondo intero,dopo essere stato sottoposto ad elettroschock in molti ospedali psichiatrici,john riesce ad affrontare la sua schizzofrenia e mostra al mondo intero le sue teorie che nel 1994 gli faranno vincere il nobel per l'economia.
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questo film parla della storia del matematico john forbes nash jr(1928)in questo film interpretato da russell crowe,che ha fatto i suoi studi nell'università di princeton nel 1947,nash è uno studente molto brillante ma ha difficoltà a instaurare rapporti con gli altri,nash è ossessionato dal fatto si scoprire un'idea originale e ci riesce sviluppando la teoria dei giochi che lo porta ad avere un posto al M.I.T.di boston,mentra lavora conosce la sua futura moglie alicia(connelly),john scopre di essere affetto da schizzofrenia e ciò gli impedisce di mostare il suo grande intelletto al mondo intero,dopo essere stato sottoposto ad elettroschock in molti ospedali psichiatrici,john riesce ad affrontare la sua schizzofrenia e mostra al mondo intero le sue teorie che nel 1994 gli faranno vincere il nobel per l'economia.
splendidamente interpretato da russell crowe e dalla connelly,questo film riesce a commuovere e a coinvolgerti nella storia grazie alla sceneggiatura scritta da akiva goldsman e grazie alla colonna sonora composta da horner,splendidamente diretto da ron howard,ma per quanto il film sia ben recitato,ben scritto e ben diretto,non mi è piaciuta una cosa,il film si basa sopratutto sulla schizzofrenia di nash,ma non mostra le sue scoperte,il film và avanti nel tempo dicendo che nash ha fatto le scoperte,ma nel film le scoperte non vengono mostrate,ma solo menzionate,io personalmente avrei fatto vedere anche le scoperte fatte,ma apparte questo piccolo difetto è un film assolutamente perfetto,ben recitato,ben diretto e sopratutto ben scritto e con un finale bellissimo che tra i titolo di coda si sente la bellissima canzone all love can be cantata da charlotte church.
vincitore di 4 golden globe 2002:miglior film drammatico,miglior attore in un film drammatico,miglior attrice non protagonista e miglior sceneggiatura,e di 4 premi oscar 2002:miglior film,miglior regia,miglior attrice non protagonista e miglior sceneggiatura non originale.
un film che consiglio assolutamente perchè è un film molto commovente e riflessivo,ed è secondo me uno dei migliori flm del decennio:2000-2010. [-]
[+] lascia un commento a alex delarge 97 »[ - ] lascia un commento a alex delarge 97 »
Bel film diretto da un capace Ron Howard. Il tema della rinascita e del ritorno alla vita è lo stesso che permeerà "Cinderella man". Lo stesso è anche Russell Crowe che dimostra ancora una volta di essere capace di impersonare alla perfezione il personaggio voluto, e bisogna dire che questo John Nash è veramente credibile; inoltre è sensibilmente avvertibile l'aiuto offertogli dalla buona prova della bella Jennifer Connelly.
In sonstanza lo definirei un ottimo film che fa conoscere abbastanza bene una grande personalità del Novecento, che fino all'uscita del film era conosciuta molto poco.
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Protagonista assoluta di questo film è la "mente" umana, in tutte le possibili sfaccettature del termine. A cosa conduce, quali risultati può produrre, come determina l'andamento della vita di un uomo e come condiziona l'esistenza delle persone che accanto a quell'uomo vivono.
La "bella mente" in questione è quella di John Nash, ma costui è solo un tramite nel messaggio di fondo che vuole trasmettere Ron Howard, finalmente alla sua consacrazione da regista, per l'Oscar che vinse.
Perché tramite? La storia di Nash è una storia vera per quanto romanzesca possa apparire, ed è una storia che non può non assumere significato generale.
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Protagonista assoluta di questo film è la "mente" umana, in tutte le possibili sfaccettature del termine. A cosa conduce, quali risultati può produrre, come determina l'andamento della vita di un uomo e come condiziona l'esistenza delle persone che accanto a quell'uomo vivono.
La "bella mente" in questione è quella di John Nash, ma costui è solo un tramite nel messaggio di fondo che vuole trasmettere Ron Howard, finalmente alla sua consacrazione da regista, per l'Oscar che vinse.
Perché tramite? La storia di Nash è una storia vera per quanto romanzesca possa apparire, ed è una storia che non può non assumere significato generale. Nash nasce accademicamente in un rinomato College americano, in un periodo storico che attraversa la guerra fredda. Durante tale periodo, gli studi sono condotti e stimolati nella direzione di controllare il nemico, di sorvegliarlo, di ingannarlo. Il messaggio che parte dai vertici accademici alle "belle menti" di cui fa parte Nash è quello di "stupire" con invenzioni, codici e quant'altro possa battere l'altro fronte. Inizia così una sfida tra se stessi, gli altri e le altre Università, a creare, ideare, tirar fuori dalle menti tutto ciò che possa essere nuovo, creativo, stupefacente.
La posta in gioco non è solo il contratto presso qualche facoltà di élite, ma la dimostrazione che di fronte al mondo accademico si possa essere i migliori. Non è solo una questione economica, ma di affermazione sull'altro. Le "belle menti" combattono con le idee, con le teorie, con la ricerca pura, la ricerca che ricerca se stessa.
Ma una "bella mente" non si può comandare e può anzi essere tanto fertile, tanto feconda, da offrire una creatività inaspettata. John Nash è la "mente più bella di tutte" e non lo sa.
Non sa che ogni mente ha un'infinità di varianti, un'infinità di lati che possono arricchire la personalità e dimostrarne la complessità. L'infinito rappresentato dall'otto longitudinale, che John Nash disegna con la bicicletta durante le sue elucubrazioni, in realtà è dentro il suo cervello e gli dimostrerà che esistono almeno tre persone in lui. Lo studioso pratico, l'intrigante senza scrupoli e l'innocente. Tre soggetti estremamente diversi, ma che nella "bella mente" si trovano perfettamente affiatati, anzi, sono parte di una quarta persona che è lo stesso Nash. In genere chi concede la totale fede alla logica, ragiona per dimostrazioni e per fatti visibili. E invece la "bella mente" di Nash decide di fargli rivedere assiomi simili: non tutto ciò che si vede è reale. Ma un matematico come lui è in grado di accettare una considerazione simile? Ebbene si, poiché quando la mente non è più in grado di offrirgli le risposte che chiedeva, qualcosa sopraggiunge a colmare tale vuoto. Il cuore.
Il potere della mente era stato talmente invadente, da fargli oscurare il cuore. Ma Alicia ama e vede: ha la completezza che gli viene dal cuore, e che le permette di andare oltre la mente del marito. "Questo è reale" dice Alicia accarezzando il volto di John, "e questo è reale...", poggiando la mano di lui sul suo cuore.
"Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile", gli sussurra Alicia nello stesso momento di tenerezza. Viene spontaneo chiedersi cosa sia più concreto: ciò che la mente vede o ciò che il cuore sente?
La razionalità scientifica conduce alla diagnosi, e la diagnosi conduce alla cura. Ma una cura farmacologica è l'unica terapia applicabile? L'abbraccio di una moglie, la certezza di un affetto, possono accentuare i benefici delle terapie tradizionali? Nessuno lo può sapere, la mente è un infinito di possibilità, è un'equazione a molteplici variabili: come il mondo dell'economia, che John contribuirà a far crescere con le sue teorie dei "giochi", croce e delizia degli studenti di Economia di tutto il mondo...
In realtà, qualcosa di straordinario - come chiedeva Alicia - è davvero la "bella mente" di John, poiché gli fornisce anche lo strumento necessario per guarire: la consapevolezza
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Film del 2001 per la regia di Ron Howard interpretato in modo straordinario da Russel Crowe, indaga le pieghe della psiche umana tra genio e follia. John Forbes Nash Jr giovane ed ambiziosa mente matematica, generalmente poco incline ai rapporti con gli altri viene ammesso, solo per i meriti personali e non per estrazione sociale, come molti suoi compagni di corso, nella prestigiosa Universita' di Princeton . Compagno di stanza il bravissimo Paul Bettany nel ruolo di Charles. Siamo negli anni '50, e' l' era della bomba atomica e della Guerra Fredda Usa - Urss. I cervelli particolarmente dotati vengono sedotti e fagocitati dalle esigenze di stato e dai servizi segreti.
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Film del 2001 per la regia di Ron Howard interpretato in modo straordinario da Russel Crowe, indaga le pieghe della psiche umana tra genio e follia. John Forbes Nash Jr giovane ed ambiziosa mente matematica, generalmente poco incline ai rapporti con gli altri viene ammesso, solo per i meriti personali e non per estrazione sociale, come molti suoi compagni di corso, nella prestigiosa Universita' di Princeton . Compagno di stanza il bravissimo Paul Bettany nel ruolo di Charles. Siamo negli anni '50, e' l' era della bomba atomica e della Guerra Fredda Usa - Urss. I cervelli particolarmente dotati vengono sedotti e fagocitati dalle esigenze di stato e dai servizi segreti. Ormai diventato celebre professore, visto da tutti con ammirazione e sospetto come eccentrico ricercatore pazzo, viene assoldato da William Parker eminenza grigia dalla Cia impersonata da un'imperscrutabile Ed Harris, per decifrare impossibili codici segreti. Cosi inizia il suo febbrile setaccio tra riviste e ritagli di giornali alla ricerca di indizi che lo aiutino a proteggere la nazione dal nemico. Poco il tempo per lo svago. Stanato dalla bella Jennifer Conelly nei panni di Alicia cedera', malgrado gli impegni, al matrimonio ed avra' anche un figlio. Intanto la minaccia di essere scoperto dal controspionaggio sovietico diventa sempre piu' presente, arrivando a compromettere la sua intera vita, sia lavorativa che familiare. Viene prelevato infine con la forza durante una conferenza e rinchiuso in un manicomio. La diagnosi di schizofrenia e dissociazione dal contingente con sviluppo di una realta' parallela tutta fantastica, cade come un macigno sulla giovane moglie che, disperata , lo cura amorevolmente per mesi sperando in una guarigione che non arrivera' mai. Opera interessante e ben orchestrata riesce ad incollare lo spettatore per 140 minuti allo schermo. MP
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John F. Nash Jr., 85 anni nel 2013, è considerato tra i matematici più brillanti, geniali, originali e raffinati del '900. L'uomo, che ha rivoluzionato l'economia con i suoi studi di matematica applicata alla «Teoria dei giochi», vinse il premio Nobel nel 1994, a ricompensare una vita piena di dolori. Egli infatti, come ripercorre il film, dovette attraversare una personalissima odissea attraverso il tunnel della schizofrenia, la più grave delle malattie mentali dalla quale è guarito dopo circa 30 anni di terapie quali l'elettroschoc e lo schock insulinico, che lo hanno segnato nel fisico ma non nella mente.
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John F. Nash Jr., 85 anni nel 2013, è considerato tra i matematici più brillanti, geniali, originali e raffinati del '900. L'uomo, che ha rivoluzionato l'economia con i suoi studi di matematica applicata alla «Teoria dei giochi», vinse il premio Nobel nel 1994, a ricompensare una vita piena di dolori. Egli infatti, come ripercorre il film, dovette attraversare una personalissima odissea attraverso il tunnel della schizofrenia, la più grave delle malattie mentali dalla quale è guarito dopo circa 30 anni di terapie quali l'elettroschoc e lo schock insulinico, che lo hanno segnato nel fisico ma non nella mente. Oggi insegna a Princeton, una delle università più prestigiose d'America. Ron Howard dirige una biografia romanzata avvincente nel rispetto dei codici narrativi di Hollywood, un po' edulcorata e retorica, giocata sui buoni sentimenti (l'amore non conduce alla follia, la contrasta, può disperdere le ombre di una mente sublime e avvilita). La storia vera di Nash diventa romanzo d'appendice. Privata delle ambiguità (si sorvola su omosessualità e antisemitismo) punta molto sulle doti dell'attore protagonista, eccellente come al solito nella sua recitazione da Actors' studio, che suggerisce la complessità della personalità irrequieta e eccentrica di Nash con una interpretazione da grande attore, giustamente candidata all'Oscar che avrebbe meritato. Crowe sa trasmettere la malattia mentale, ma va al di là dei confini convenzionali tra normalità e follia. Di Nash non sapremo mai dove finisce la sua personalità anticonvenzionale e dove comincia la vera malattia mentale. La brillante sceneggiatura di Akira Goldsman (che vinse l'Oscar) è basata sulla biografia “Il genio dei numeri” di Sylvia Nasar, dalla quale si prende diverse licenze, inventando episodi mai avvenuti, e con lacune che lasciano domande in sospeso e celando gli aspetti più imbarazzanti (come i deliri del protagonista riguardo il contatto cogli extraterrestri e l'essere imperatore dell'Antartide). La svolta centrale e' del tutto inaspettata: a sorpresa lo spettatore passa dal realismo oggettivo all'incubo soggettivo, un rischioso taglio paranoide dove però si dimostra l'intelligenza del regista e dello sceneggiatore. Howard è molto bravo nel condurci nella follia, nel procurci una inquietudine profonda. Lo spettatore viene coinvolto nel delirio di Nash, i cui fantasmi paranoici non vengono banalizzati nella dimensione patologica ma assurgono a quella più propriamente umana, a una grandezza non più solo scientifica. Grazie alle terapie, all’amore della sua compagna, alla volontà e alla ragione Nash guarisce, ma quando diventa cosciente dei suoi fantasmi non li nega: li tiene a bada, li scruta con sguardo alto, leggero e tenace, per viverne la passione e non lasciarsene travolgere. Il film lancia così, dopo tanta angoscia, un segnale di speranza: è possibile non soccombere. Oltre a quello per la sceneggiatura non originale, Oscar -non scontato- al film, alla regia (a premiare un regista giunto alla piena maturità artistica) e all'attrice non protagonista, una magnifica Jennifer Connelly che recita sottotono e intensamente, restituendo con incanto l'idea del sacrificio che una persona amata può imporre alla nostra vita. Invece di essere il simbolo di un'ambizione meravigliosamente realizzata grazie a determinazione e energia individuale (l'ideologia più diffusa in tutto il cinema americano) lascia allo spettatore del film la sensazione di una infinita rassegnazione. Intrattenimento insolito su temi importanti ancora poco affrontati, “A beautiful mind” non si può definire un film d’autore, ma è un ottimo film popolare, nel senso che, da anni, il cinema di Hollywood aveva perduto. Ron Howard ha dimostrato di saper raccontare la vita come i registi americani degli anni quaranta: la verità con un po' di sentimento e fiaba in più.
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