stefania callisto
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domenica 19 agosto 2007
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essere una donna in sicilia
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Sicilia durante la seconda guerra mondiale, una donna di notevole bellezza rimane sola, ad aspettare il marito partito per il fronte.
La donna(Monica Bellucci), ama vestire bene, essere coorteggiata ed andare controcorrente.Credendo morto il marito accetta alcuni uomini, ma nessuno la vorrà sul serio.Finirà per diventare una prostituta preferita dagli ufficiali tedeshi.
Con il ritorno del marito, mutilato e stanco,
ritroverà la stima del paese ed una vita modesta,ma stabile.Film culto di Tornatore,Malena mi piace sia per l'affresco della Sicilia del dopoguerra, terribile e crudele a dir poco, sia per il tema centrale del fim , cioè la durezza della vita di una donna bella che invece di nascondersi,scusarsi,o imbruttirsi osa camminare a testa alta per le strade del paese.
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Sicilia durante la seconda guerra mondiale, una donna di notevole bellezza rimane sola, ad aspettare il marito partito per il fronte.
La donna(Monica Bellucci), ama vestire bene, essere coorteggiata ed andare controcorrente.Credendo morto il marito accetta alcuni uomini, ma nessuno la vorrà sul serio.Finirà per diventare una prostituta preferita dagli ufficiali tedeshi.
Con il ritorno del marito, mutilato e stanco,
ritroverà la stima del paese ed una vita modesta,ma stabile.Film culto di Tornatore,Malena mi piace sia per l'affresco della Sicilia del dopoguerra, terribile e crudele a dir poco, sia per il tema centrale del fim , cioè la durezza della vita di una donna bella che invece di nascondersi,scusarsi,o imbruttirsi osa camminare a testa alta per le strade del paese.Questo non accadeva solo in sicilia,e non accade soltanto nel dopoguerra,accade ancora,e di qui l'attualità del film,ogni volta che una donna è veramente bella e non ha un uomo accanto.Riflettendo la bellezza è dura da portare, la bella , bella per nascita e non per culto di se, è sempre odiata,invidiata,accusata,è scomoda per tutti.
Gli uomini la desiderano ma non la stimano,e le donne possono accettarla soltanto se ridimensionata da malattie e guai,come avviene appunto a Malena.Il film è grande proprio per tutta questa consapevolezza.Ottima l'interpretazione della Bellucci,Tornatore, inutile dirlo, in gran forma.Da vedere .
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(di elisabeth)
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spalla
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giovedì 14 maggio 2009
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niente male
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La scoperta della sessualità e di un amore impossibile da parte di un ragazzino negli anni '40, raccontata con grande maestria. La vicenda è forse un tantino scollacciata, ma mai troppo. E si svolge in un grande, variopinto affresco della Sicilia negli anni della grande guerra, creato dall'indiscusso specialista del genere Giuseppe Tornatore. Saprà forse anche un po' di già visto, ma questo non toglie nulla al suo fascino. Per quanto riguarda gli interpreti, la performance di Sulfaro è sicuramente buona, e checchè se ne dica, è molto brava anche la Bellucci. Oltre che bellissima, ovviamente. Il fatto che nel film non parli quasi mai è perchè qui più delle parole conta la gestualità, e l'espressione.
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La scoperta della sessualità e di un amore impossibile da parte di un ragazzino negli anni '40, raccontata con grande maestria. La vicenda è forse un tantino scollacciata, ma mai troppo. E si svolge in un grande, variopinto affresco della Sicilia negli anni della grande guerra, creato dall'indiscusso specialista del genere Giuseppe Tornatore. Saprà forse anche un po' di già visto, ma questo non toglie nulla al suo fascino. Per quanto riguarda gli interpreti, la performance di Sulfaro è sicuramente buona, e checchè se ne dica, è molto brava anche la Bellucci. Oltre che bellissima, ovviamente. Il fatto che nel film non parli quasi mai è perchè qui più delle parole conta la gestualità, e l'espressione. Non è certo perchè non è brava a recitare o perchè questo film è solo un pretesto per esporre le sue grazie, come qualcuno potrebbe erroneamente pensare. Se non siete persone che si scandalizzano per poco, vi consiglio caldamente di guardarlo.
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marcus76
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sabato 14 maggio 2011
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film fruibile ma niente di più
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Probabilmente è vero che non aggiunge niente alla produzione cinematografica nazionale ed internazionale ma il film ha il notevole pregio di risultare estreamamente fruibile e scorrevole senza annoiare ed al tempo stesso essere banale o scontato, Buona la recitazione da parte dell'esordiente Giuseppe Sulfaro e positiva anche quella della Bellucci d'altra parte notevolmente aiutata dalle considerevoli qualità estetiche....
I temi proposti che sanno di dejà vu sono quelli del formalismo benpensante della Sicilia anni quaranta, della passione erotica del ragazzo in pubertà che sta diventando uomo, del suo amore impossibile e del desiderio di trasgressione verso una donna matura e molto lontana da lui per età, esperienze di vita ed educazione ricevuta.
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Probabilmente è vero che non aggiunge niente alla produzione cinematografica nazionale ed internazionale ma il film ha il notevole pregio di risultare estreamamente fruibile e scorrevole senza annoiare ed al tempo stesso essere banale o scontato, Buona la recitazione da parte dell'esordiente Giuseppe Sulfaro e positiva anche quella della Bellucci d'altra parte notevolmente aiutata dalle considerevoli qualità estetiche....
I temi proposti che sanno di dejà vu sono quelli del formalismo benpensante della Sicilia anni quaranta, della passione erotica del ragazzo in pubertà che sta diventando uomo, del suo amore impossibile e del desiderio di trasgressione verso una donna matura e molto lontana da lui per età, esperienze di vita ed educazione ricevuta.
Una pecca: l'eccessivo dilungarsi nell'esarcerbare fino al grottesco la passioni del giovane ragazzo
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renato c.
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venerdì 1 luglio 2011
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beata innocenza!
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Può un ragazzino di quell'età perdere la testa per una bella donna? Facilissimo! A quell'età si è portati ad idealizzare le persone e a immaginare di trasformare se stessi in eroi! IL protagonista di questo film è forse preso da eccessivo erotismo per la sua età! Ma del resto è anche proporzionato ad una Monica Bellucci ripresa nello splendore della sua bellezza! Nel film si vede il ragazzino attratto sessualmente in modo pazzesco dalla bellissima del paese; ma non è solo un'attrazione fisica, le vuole bene! Quando pensa che sia rimasta vedova va a consolarla! (Non si capisce se relmente o con l'immaginazione!) Si arrabbia con chi parla male di lei! Ed alla fine scrive una lettera al marito dicendogli che si era
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Può un ragazzino di quell'età perdere la testa per una bella donna? Facilissimo! A quell'età si è portati ad idealizzare le persone e a immaginare di trasformare se stessi in eroi! IL protagonista di questo film è forse preso da eccessivo erotismo per la sua età! Ma del resto è anche proporzionato ad una Monica Bellucci ripresa nello splendore della sua bellezza! Nel film si vede il ragazzino attratto sessualmente in modo pazzesco dalla bellissima del paese; ma non è solo un'attrazione fisica, le vuole bene! Quando pensa che sia rimasta vedova va a consolarla! (Non si capisce se relmente o con l'immaginazione!) Si arrabbia con chi parla male di lei! Ed alla fine scrive una lettera al marito dicendogli che si era sempre comportata bene, di non dare retta alle maldicenze, e che se ha fatto poi cose che non andavano bene è stto a causa della sua presunta morte, della guerra della fame e della mancanza di denaro! Desiderava Malena fisicamente ma nello stesso tempo aveva veramente dei buoni sentimenti verso di lei! Forse questa è proprio la cosa tipica delle "cotte" prese a quell'età!
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aristoteles
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domenica 6 settembre 2015
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la grande bellezza
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Tornatore e' un gran regista,lo dimostra anche questa volta attraverso inquadrature meravigliose,una splendida ambientazione e scene che rimangono nella memoria come quelle al passaggio della bellezza fatta persona.
Perfetti anche i personaggi,su tutti l'ossessionato Renato e Malena.
La Bellucci infatti spadroneggia nel ruolo,favorita dal fatto di non dover aprire la bocca troppe volte e circondata da un'invidia che suscita anche nella realta(da parte delle donne ovviamente).
Senza cotanta formosita' infatti non avrebbe fatto carriera e su questo non ci piove.
Ritornando al film invece proprio la bellezza diventa condanna,almeno nell'Italia dei piccoli paesi che fu.
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Tornatore e' un gran regista,lo dimostra anche questa volta attraverso inquadrature meravigliose,una splendida ambientazione e scene che rimangono nella memoria come quelle al passaggio della bellezza fatta persona.
Perfetti anche i personaggi,su tutti l'ossessionato Renato e Malena.
La Bellucci infatti spadroneggia nel ruolo,favorita dal fatto di non dover aprire la bocca troppe volte e circondata da un'invidia che suscita anche nella realta(da parte delle donne ovviamente).
Senza cotanta formosita' infatti non avrebbe fatto carriera e su questo non ci piove.
Ritornando al film invece proprio la bellezza diventa condanna,almeno nell'Italia dei piccoli paesi che fu.
Malena diventa una vittima del sistema ma in fondo e' un personaggio positivo.
A volte si eccede perche' sembra che gli abitanti non pensino ad altro che alla donna ed anche il buon Renato finisce per intrappolarsi,troppe volte, nel regno della masturbazione.
Comunque bravissimo nella recitazione.
Alla fine l'amore "pulito" salvera' tutti.
Non lo considero un capolavoro ma un gran bel film per un pubblico adulto..
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elgatoloco
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giovedì 10 settembre 2020
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da leggere in chiave assolutamente onirica
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"Malèna"(Giuseppe Tornatore, anche autore della sceneggiatura, da un soggetto di Luciano Vincenzoni, 2000)è un film da leggere, almeno così ritnego si debba fare, in chiave onirica: sogno-incubo erotico, per un adolescente sicliano in epoca di repressione sessuale, in cui l'unica alternativa alla castità era il bordello, "Malèna"è questo: a parte il problmea del dialetto siciliano(lingua, per altri e sono propenso a credere sia così, dato che non si capisce-al di là del fatto dellìantica poesia medievale, vicina all'italiano, le successive evoluzioni linguistiche vanno in un'altra direzione...), "incomprensibile"per chi non sia del luogo8la località.
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"Malèna"(Giuseppe Tornatore, anche autore della sceneggiatura, da un soggetto di Luciano Vincenzoni, 2000)è un film da leggere, almeno così ritnego si debba fare, in chiave onirica: sogno-incubo erotico, per un adolescente sicliano in epoca di repressione sessuale, in cui l'unica alternativa alla castità era il bordello, "Malèna"è questo: a parte il problmea del dialetto siciliano(lingua, per altri e sono propenso a credere sia così, dato che non si capisce-al di là del fatto dellìantica poesia medievale, vicina all'italiano, le successive evoluzioni linguistiche vanno in un'altra direzione...), "incomprensibile"per chi non sia del luogo8la località. tra l0altro, di mare, è un paese e non una città, dunque con accentuazione dell'a-lingua maggiore)la storia di per sé, con la protagonista femminile(una Monica Bellucci, nel pieno del"suo "fulgore")decisamente in crisi, con il marito in guerra, forse morto(così sembra, ma in realtà non sarù così), il fascismo, poi lo sbarco in Sicilia, caduta del fascismo e fine della guerra, il resto che a ciò è collegato rimanda a un immaginario erotico maschile, che tende a "proiettare"(il temrine, in realtà, non è affatto casuale..,)quanto immagina-rimugina in immagini, con l'ascolto ossessivo di"Ma l'amore no", canzone del tempo, magistralmente riellaborata-arrangiata-trasposta da un Ennio Morricone, di cui è qui forse inutile ma non superfluo ricordare l'apporto straordinario ai sound-tracks decisamente esorbitanti rispeotto alle giovaniili collaborazioni con gli straordinari western di Sergio Leone, e tutto quanto vi si collega sulla" materializzazione"(fugaci incontrir con la giovane donna)al dopo(sentito-detto, immaginato/reale, dove i confini si confondono assolutamente). in un riemergere che alla fine , avvicinandosi ciò che definiamo"Maturità"tende a rivolgersi al reale più che al fantasmatico, ma in una chiave che rimane comunque, decisamente, onirica.e come tale ritengo sia da leggere. Il resto(la"storia"sottostante o sovrastante)è decisamente altro e non tange la struttuea portante del film che, come in altre opere del regista-autore, è quella che ho cercato, forse faticosamente, di delineare, proprio per lo"spaesamento"creato soprattutto dalla componente linguistica, come già accennato sopra. Oltre alla Bellucci da sottoineare la prova dell'allora esordiente Giuseppe SUlfaro, di Lucianao Federico nella parte del padre del ragazzo e di altri/e interpreti. El Gato
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david, genova
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sabato 23 giugno 2007
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"malèna", bellezza in un film senza (un preciso) s
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"Malèna" mostra una Bellucci davvero conturbante*, una bellezza che in certe scene sembra catturare senza forse accorgersene. Lei è il soggetto su cui la telecamera si muove per quelle poco più di due ore di durata; e sul ragazzino. Ogni volta che vedo Monica Bellucci penso sempre a questo film: sarà che mi è rimasto abbastanza impresso.
Dico che è godibile e che cattura senza essere stilisticamente un capolavoro o rimandare la mente ad altri film o registi. La "pubblica svergogna" è uno di quei momenti davvero emozionanti (c'è anche una parlata siciliana che non riesce a uscire fuori da certi umorismi -"Andiamo tutti a salutare la grandissima ..."-). Monica Bellucci è stata brava in questo lavoro, e certe scene a contenuto erotico ambientate in epoche precedenti agli anni '80 mi hanno fatto sempre un certo effetto: probabilmente perché come tutte le cose di decenni precedenti a questi, il tipo di immagine, il tipo di carta, il tipo di foto e tipi di altre cose mi hanno "stranamente" spaventato e allo stesso tempo un pò affascinato.
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"Malèna" mostra una Bellucci davvero conturbante*, una bellezza che in certe scene sembra catturare senza forse accorgersene. Lei è il soggetto su cui la telecamera si muove per quelle poco più di due ore di durata; e sul ragazzino. Ogni volta che vedo Monica Bellucci penso sempre a questo film: sarà che mi è rimasto abbastanza impresso.
Dico che è godibile e che cattura senza essere stilisticamente un capolavoro o rimandare la mente ad altri film o registi. La "pubblica svergogna" è uno di quei momenti davvero emozionanti (c'è anche una parlata siciliana che non riesce a uscire fuori da certi umorismi -"Andiamo tutti a salutare la grandissima ..."-). Monica Bellucci è stata brava in questo lavoro, e certe scene a contenuto erotico ambientate in epoche precedenti agli anni '80 mi hanno fatto sempre un certo effetto: probabilmente perché come tutte le cose di decenni precedenti a questi, il tipo di immagine, il tipo di carta, il tipo di foto e tipi di altre cose mi hanno "stranamente" spaventato e allo stesso tempo un pò affascinato.
Ora la signora Cassel si porta bene quasi trentanove anni: certo io l'ho sempre vista in tv, e quindi il trucco l'avrà resa sempre un pò più giovane. Devo dire che la sua bellezza la porta bene, anche se forse l'avrei a volte voluta vedere per Cinecittà o per Città di Castello. *che provoca turbamento
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(di goal!)
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