mondolariano
|
martedì 24 maggio 2011
|
confuso come un sogno
|
|
|
|
Difficile dare un giudizio. Appartiene al filone dei film “d’atmosfera”, dove i tempi lenti e i rumori d’ambiente immergono lo spettatore in una visione onirica soprannaturale. L’effetto è ottenuto anche grazie all’originalità della vicenda, che rimanda alle antiche fiabe orientali centrate sull’onore delle armi. Però la trama è confusa, poco avvincente, con una giovane protagonista troppo combattiva per ispirare la necessaria tenerezza. Il bellissimo finale sospeso nel vuoto suggerisce una trama volutamente irrisolta, ma nel complesso non va oltre le tre stelle e mezzo.
|
|
[+] lascia un commento a mondolariano »
[ - ] lascia un commento a mondolariano »
|
|
d'accordo? |
|
marco pastore
|
|
zhang ziyi
|
|
|
|
Il fascino dell'oriente.Combattimenti che in realtà sono dei fantastici balletti con scenografie mozzafiato. Insomma un film bello ed emozionante. Ma le quattro stelle sono per la bellezza e la bravura di Zhang Ziyi
|
|
[+] lascia un commento a marco pastore »
[ - ] lascia un commento a marco pastore »
|
|
d'accordo? |
|
alessandro catalano
|
mercoledì 23 gennaio 2002
|
ang lee sei il migliore
|
|
|
|
Una stupenda favola orientale, affascinante e brillantemente raccontata. Ambienti e paesaggi suggestivi, combattimenti spettacolari. Ogni battuta è intrisa di poesia, di filosofia. Trasmette valori che tutti dovremmo avere.
Può risultare indigesto solo agli spettatori dell'azione spicciola e agli amanti dei film commerciali.
Zhang Ziyi è deliziosa. 4 oscar.
|
|
[+] lascia un commento a alessandro catalano »
[ - ] lascia un commento a alessandro catalano »
|
|
d'accordo? |
|
keanu
|
venerdì 18 febbraio 2011
|
leggero, elegante, poetico e affascinante
|
|
|
|
Affascinante e suggestivo.
Nonstante certi punti siano un po' forzati (es. le lotte sul tetto) e certi punti un po' noiosi (es. nel deserto), il film è molto fascinoso, incantevole, originale e coinvolgente.
I luoghi, le location sono meravigliosi, la fotografia è perfetta, i costumi, la colonna sonora tutto magnifico.
A mio parere non un capolavoro, ma un eccellente opera da non perdere !
|
|
[+] lascia un commento a keanu »
[ - ] lascia un commento a keanu »
|
|
d'accordo? |
|
bi
|
lunedì 26 febbraio 2001
|
il destino verde
|
|
|
|
Nella Cina ottocentesca popolata dalle gesta leggendarie dei guerrieri erranti, Ang Lee ci fa seguire la storia di una antica e imbattibile spada, che mette in contatto alcuni uomini e donne, tutti alla ricerca della propria identità. Tra combattimenti mozzafiato, amori maturi o irruenti, virtù e debolezze, trionfano le eroine femminili e la loro ricerca di libertà. Anche solo le scene nel deserto e quelle del combattimento sulla cima degli alberi di una foresta di bambù valgono molti Oscar.
|
|
[+] lascia un commento a bi »
[ - ] lascia un commento a bi »
|
|
d'accordo? |
|
meltdown
|
martedì 12 aprile 2011
|
ok la forma e gli spunti, ma manca di coralità
|
|
|
|
Ecco la dimostrazione che buoni ingredienti (seppur non certo originalissimi), una buona regia e qualche spunto discreto non sono sufficienti un buon film. C'è il guerriero monaco Mubai che si interroga sul suo futuro, una storia d'amore non dichiarato con una guerriera, la ragazzina capricciosa che nasconde un gran segreto, la cattiva della situazione di cui Mubai vorrebbe vendicarsi, l'amante segreto della ragazzina in mezzo al deserto e un giallo intorno ad una spada rubata.
È indubbiamente efficace il ritratto storico, così come sono piacevoli gli scenari naturali, ma è la debolezza della trama a fiaccare tutto l'ambaradam. Gli eventi si susseguono in maniera forzata, senza un'idea precisa, e senza che i personaggi si prefiggano reali obiettivi.
[+]
Ecco la dimostrazione che buoni ingredienti (seppur non certo originalissimi), una buona regia e qualche spunto discreto non sono sufficienti un buon film. C'è il guerriero monaco Mubai che si interroga sul suo futuro, una storia d'amore non dichiarato con una guerriera, la ragazzina capricciosa che nasconde un gran segreto, la cattiva della situazione di cui Mubai vorrebbe vendicarsi, l'amante segreto della ragazzina in mezzo al deserto e un giallo intorno ad una spada rubata.
È indubbiamente efficace il ritratto storico, così come sono piacevoli gli scenari naturali, ma è la debolezza della trama a fiaccare tutto l'ambaradam. Gli eventi si susseguono in maniera forzata, senza un'idea precisa, e senza che i personaggi si prefiggano reali obiettivi. L'empatia scende sotto i livelli critici, si finisce per sbadigliare e alla fine l'eroe muore tra l'indifferenza dello spettatore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a meltdown »
[ - ] lascia un commento a meltdown »
|
|
d'accordo? |
|
priscoma
|
mercoledì 17 ottobre 2007
|
godibile, leggero ma non immortale
|
|
|
|
Un wuxiapian che nel 2001 ha vinto ben 4 Oscar ("miglior film straniero", "miglior fotografia", "miglior scenografia", "miglior colonna sonora") e 2 Golden Globe ("miglior film straniero", "miglior regia"). Al centro di tutto è una stupenda spada dotata di poteri magici, il "Destino verde", che il grande maestro Li Mu Bai dona al signor Tè e che viene trafugata. Si tratta di una storia di combattimenti, di maestri, di eroi erranti e della loro ricerca. La ricerca è soprattutto quella incompiuta di Li Mu Bai che muore dopo aver ucciso in duello la nemica Volpe di Giada, ma che non riesce a coronare il suo amore contraccambiato e non consumato per Shu Lien. La ricerca è quella di Jen Yu, figlia del governatore, guerriera dalle abilità impareggiabile e allieva della malvagia Volpe di Giada prima dell'incontro con il maestro che prova a far vincere la parte buona di lei: alle sue spalle una bellissima storia d'amore e davanti il futuro verso il quale si lancia in volo nell'ultima scena del film.
[+]
Un wuxiapian che nel 2001 ha vinto ben 4 Oscar ("miglior film straniero", "miglior fotografia", "miglior scenografia", "miglior colonna sonora") e 2 Golden Globe ("miglior film straniero", "miglior regia"). Al centro di tutto è una stupenda spada dotata di poteri magici, il "Destino verde", che il grande maestro Li Mu Bai dona al signor Tè e che viene trafugata. Si tratta di una storia di combattimenti, di maestri, di eroi erranti e della loro ricerca. La ricerca è soprattutto quella incompiuta di Li Mu Bai che muore dopo aver ucciso in duello la nemica Volpe di Giada, ma che non riesce a coronare il suo amore contraccambiato e non consumato per Shu Lien. La ricerca è quella di Jen Yu, figlia del governatore, guerriera dalle abilità impareggiabile e allieva della malvagia Volpe di Giada prima dell'incontro con il maestro che prova a far vincere la parte buona di lei: alle sue spalle una bellissima storia d'amore e davanti il futuro verso il quale si lancia in volo nell'ultima scena del film. A mio parere un film godibile, con spunti di saggezza, ma di un genere che all'Occidente non appartiene e che forse in Occidente non può essere compreso a fondo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a priscoma »
[ - ] lascia un commento a priscoma »
|
|
d'accordo? |
|
rambo
|
giovedì 31 maggio 2001
|
non del tutto esaltante
|
|
|
|
Cine medievale, Il grande maestro Li Mu-Bai (Yun-Fat) per sposare la donna amata (Yeoh) regala la propria preziosa spada e decide di ritirarsi. Ma l’ allieva di una sua acerrima nemica (Zang) gliela ruba per sfidarlo.
Realizzato interamente con capitali americani, un fantasy avvenutroso di ambientazione orientale indubbiamente ben raccontato e molto soddisfacente a livello visivo (specie nei molti combattimenti “volanti”), ma un po’ troppo preoccupato di piacere anche al pubblico occidentale e così privo di reale fascino.
|
|
[+] lascia un commento a rambo »
[ - ] lascia un commento a rambo »
|
|
d'accordo? |
|
nefas-scire
|
lunedì 16 aprile 2012
|
tra oriente e occidente
|
|
|
|
Difficile avvicinare la sensibilità occidentale con quella orientale, difficile non cadere nella banalità delle frasi fatte quando si citano massime confuciane/taoiste o gli insegnamenti delle arti marziali. Ang Lee riesce a districarsi bene nelle tante insidie di questo genere, con una storia affascinante che riesce a immergerti nella cina dei guerrieri erranti, ma che non raggiunge picchi di emozioni elevati.Una fotografica da oscar sostenuta da un altro più che meritato oscar per la musiche. Un film riuscito grazie anche a Chow Yun Fat che farà un ruolo simile in Il Monaco ma meno convincente.
[+]
Difficile avvicinare la sensibilità occidentale con quella orientale, difficile non cadere nella banalità delle frasi fatte quando si citano massime confuciane/taoiste o gli insegnamenti delle arti marziali. Ang Lee riesce a districarsi bene nelle tante insidie di questo genere, con una storia affascinante che riesce a immergerti nella cina dei guerrieri erranti, ma che non raggiunge picchi di emozioni elevati.Una fotografica da oscar sostenuta da un altro più che meritato oscar per la musiche. Un film riuscito grazie anche a Chow Yun Fat che farà un ruolo simile in Il Monaco ma meno convincente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nefas-scire »
[ - ] lascia un commento a nefas-scire »
|
|
d'accordo? |
|
bertold
|
martedì 3 luglio 2012
|
l'infinito mutare dell'immutabile
|
|
|
|
"CROUCING TIGER, HIDDEN DRAGON", sta rannicchiata la tigre, nascosto il drago, nel proverbio antico e nel titolo originale del film.
La Tigre ed il Dragone, l'eterna lotta del bene (la tigre) e del male (il dragone) e gli immutabili valori della virtù simboleggiati, ancora una volta, nella forza di una spada.
Liu Bai è un guerriero errante, maestro d'armi e di virtù, che in età matura decide di ritirarsi per vivere in serenità e ripercorrere i sentieri dell'impossibile amore giovanile per Yu Shu Lien, donna di grandi virtù moraliu e marziali.
Dona perciò la sua spada, trasmessa da maestro in maestro, al Dignitario Imperiale,il signor Te, per custodirla.
[+]
"CROUCING TIGER, HIDDEN DRAGON", sta rannicchiata la tigre, nascosto il drago, nel proverbio antico e nel titolo originale del film.
La Tigre ed il Dragone, l'eterna lotta del bene (la tigre) e del male (il dragone) e gli immutabili valori della virtù simboleggiati, ancora una volta, nella forza di una spada.
Liu Bai è un guerriero errante, maestro d'armi e di virtù, che in età matura decide di ritirarsi per vivere in serenità e ripercorrere i sentieri dell'impossibile amore giovanile per Yu Shu Lien, donna di grandi virtù moraliu e marziali.
Dona perciò la sua spada, trasmessa da maestro in maestro, al Dignitario Imperiale,il signor Te, per custodirla.
La spada viene però rubata e passa da mano a mano tra duelli e peripezie, buoni e cattivi, ma è solo il file rouge della vicenda.
Vera protagonista è la figlia del governatore Yu, giovane in età da marito, educata secondo i valori, ma anche i formalismi, le vuote sovrastrutture, i compromessi ed i luoghi comuni di una società feudale al tramonto, Accanto a lei, a simboleggiare le contraddizioni ed i turbamenti della nuova generazione, dissimulata da educatrice, l'eterna nemica di Liu Bai, Verde Giada, una sorta di megera che educa la fanciulla alla lotta armata ed alla ribellione.
Promessa sopa in un matrimonio d'interesse, desiderosa di libertà, innamorata del bandito gentiluomo che la rapisce durante il trasferimento per il matrimonio è incapace però di ribellarsi al volere familiare e fuggire con lui. Combattente agli ordini di Verde Giada contro il bene, poi inusitato "guerriero errante" donna, capace di ridicolizzare quelli tradizionali, ridotti a macchiette; nel duello finale con il maestro scopre l'importanza dei valori tradizionali anche se necessariamente proiettati in un nuovo mondo.
Intorno a lei ruotano gli altri personaggi sino alla conclusione finale, con la morte degli eroi positivi e negativi del passato, mentre lei guida in volo l'amato verso il nuovo mondo, il deserto assolato, duro, pieno d'insidie e d'avventura, lasciandosi alle spalle la quiete ostentatamente oleografica di un inanimato monastero di montagna.
Il film alterna prolungate e geniali scene di azione a quelle di riflessione e d'amore, quest'ultime sempre soft, secondo la mentalità ed il sentire orientale non sempre facile da percepire dal pubblico occidentale, ormai abituato ad interiorità troppo spesso urlate.
I dialoghi sono essenziali nella sintesi e nei contenuti.
La lotta tra bene e male trova la sua più geniale rappresentazione nelle due prolungate scene di azione all'inizio ed alla fine del film.
La prima, successiva al furto della spada, si svolge di notte, balzando e svolaqzzando come cupe ombre tra strette pareti o sorvolando i tetti, tra oscuri poteri e personaggi senza volto, travisati, vestiti di nero e con la stessa protagonista in abiti maschili. Nella seconda i due duellanti sono in vesti candide, balzano e volano in un giorno radioso, duellano dondolando su verdi ramoscelli d'albero, l'uomo e la donna mantengono la loro identità eappaiono pari anche nella veste, sinchè infine prevale la ragione e la virtù.
Ecco, la donna. Abbiamo già evidenziato come tutta la storia ruoti intorno al personaggio femminile della giovane principessa e per essa passino tutti i temi del film. Non si può finire la recensione di questo film senza sottolineare l'attenzione dell'autore per la questione femminile ed il primato che viene riconosciuto al ruolo della donna.
Il confronto tra la sclerosi del vecchio mondo e l'ansia di libertà per l' "avventura" emerge subito dal dialogo tra Shu Lien e la giovane figlia del governatore, al quale la prima è venuta a portare in dono la spada ( che poi gli uomini si faranno rubare, con i valori che simboleggia....). Ed è l'amore di Shu Lien a tenere in vita Liu Bai nell'ultim vana battaglia contro il destino di un passato di artifizi e di magie che si chiude. Ed è ancora la giovane principessa ad aprire la strada, anzi il cielo, della nuova "avventura" al suo amato nella scena finale.
.
.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bertold »
[ - ] lascia un commento a bertold »
|
|
d'accordo? |
|
|