motasex
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giovedì 10 gennaio 2008
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la poesia della guerra
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ricordo quando lo vidi al cinema, che botta.. è molto che non lo rivedo, però me lo ricordo bene. un film gangster disegnato come un fumetto, che tramite la bellezza superficiale delle immagini (uno dei più grandi direttori della fotografia) scende giù nel profondo, aiutato dai dialoghi spiritosi, dalle idee illuminate, dalla musica di RZA (wu tang forever), dagli attori magnifici. mi riesce difficile citare una scena in particolare, perché è tutto bello. e francamente non sono d'accordo con chi sostiene che ci siano scene meno riuscite..
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fabrizio/bukettes
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martedì 11 dicembre 2007
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film meravigioso
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personalmente non consco bene il cinema jarmusch ma comunque ho capito da questo film che è un grande regista. film molto poetico e molto audace nel far capitare un fervente studioso del codice del samurai a new york e nell farlo diventare un sicario della mafia italo-americana
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nico di roma
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giovedì 16 agosto 2007
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il corso delle cose e' sinuoso.
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Un ragazzo di colore durante un pestaggio viene salvato da un malavitoso(a volte la vita è davvero strana). Dopo qualche mese diviene il suo devoto servitore, ma in un modo del tutto personale: segue il "codice" del samurai come regola di vita ed uccide persone su sua commissione, senza mai un errore, irreprensibilmente, ed è invisibile poiché il suo modo di comunicare avviene tramite piccioni viaggiatori. Da ciò il soprannome di ghost(dog).Nel film ci sono 2 ingenuità a mio parere che impediscono a tale film di essere ottimo, pur se rimane ben al di sopra della media. Una è quella relativa al modo con cui viene ucciso uno dei boss(vedi la scena del tubo del lavandino). L'altra, all'inizio quasi, è la motivazione, troppo pretestuosa, per cui ghost deve essere eliminato.
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Un ragazzo di colore durante un pestaggio viene salvato da un malavitoso(a volte la vita è davvero strana). Dopo qualche mese diviene il suo devoto servitore, ma in un modo del tutto personale: segue il "codice" del samurai come regola di vita ed uccide persone su sua commissione, senza mai un errore, irreprensibilmente, ed è invisibile poiché il suo modo di comunicare avviene tramite piccioni viaggiatori. Da ciò il soprannome di ghost(dog).Nel film ci sono 2 ingenuità a mio parere che impediscono a tale film di essere ottimo, pur se rimane ben al di sopra della media. Una è quella relativa al modo con cui viene ucciso uno dei boss(vedi la scena del tubo del lavandino). L'altra, all'inizio quasi, è la motivazione, troppo pretestuosa, per cui ghost deve essere eliminato. Tra l'altro chi ha scritto la recensione che si legge all'inizio di questo sito non credo abbia visto ghost dog: mi riferisco alla affermazione"è costretto ad uccidere chi prima serviva"?!?Il samurai serve il suo signore, non anche, o direttamente, chi il signore serve. E il samurai non uccide mai il suo signore. Nel film questo viene rispettato in maniera più che evidente. Attenzione a quando si scrivono cose del genere.
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[+] bravo:)
(di alice)
[ - ] bravo:)
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dario
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lunedì 9 luglio 2007
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un grande film!
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un capolavoro di jarmusch che riesce sapientemente a miscelare..violenza,humour,poesia e musica condensandolo in quasi due ore di spettacolo..che passano molto velocemente.
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enrico
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lunedì 28 maggio 2007
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nutella col ketchup
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Veramente un brutto film, per lo più una pubblicità agli stereocar, ai cd, agli antifurti per auto che ci mettono 5 minuti ad aprirsi,che se uno deve correre a salvare il mondo stiamo freschi.. una scena di giustizia sommaria sulla caccia che non c'entra niente.. i piccioni che come si può immaginare saranno senz'altro un mezzo di comunicazione affidabile...! Sarà, non ci ho visto niente di poetico.
Enrico
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die eier von satan
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martedì 1 maggio 2007
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vorrei conoscere i critici....
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Dare due stelle a questo gioellino è pura follia! Non siamo di fronte ad una violenza insensata; non è un film basato sull' esaltazione di un protagonista super-eroe...
F.Whitaker è umano, e tutta la sua vita si consuma adempiendo ferreamente alle regole di vita degli antichi samurai.
Se questo stesso film fosse stato girato in Cina o Giappone, e si fosse trattato di un film storico, con protagonisti degli inespessivi attori asiatici, e se infine fosse stato presentato a qualche mostra del cinema (come è successo per Seven Swords e tanti altri..), allora questi "critici" starebbero gridando al CAPOLAVORO!
Trasposizione perfetta, a mio parere, di una storia extra-americana, in un contesto americanissimo.
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Dare due stelle a questo gioellino è pura follia! Non siamo di fronte ad una violenza insensata; non è un film basato sull' esaltazione di un protagonista super-eroe...
F.Whitaker è umano, e tutta la sua vita si consuma adempiendo ferreamente alle regole di vita degli antichi samurai.
Se questo stesso film fosse stato girato in Cina o Giappone, e si fosse trattato di un film storico, con protagonisti degli inespessivi attori asiatici, e se infine fosse stato presentato a qualche mostra del cinema (come è successo per Seven Swords e tanti altri..), allora questi "critici" starebbero gridando al CAPOLAVORO!
Trasposizione perfetta, a mio parere, di una storia extra-americana, in un contesto americanissimo.
GRANDI MUSICHE!
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[+] vero
(di beetlejuice)
[ - ] vero
[+] bravo
(di bevete la grappa di pino)
[ - ] bravo
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anda
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sabato 24 febbraio 2007
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ce ne fossero...
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[+] che tu possa sempre vedere
(di motasex)
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carlo fontesette
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giovedì 24 novembre 2005
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splendido esempio di religiosita' "fai da te"
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Trovo che il film, alquanto ben condotto e tutto sommato ben recitato, esprima molto correttamente ed anche poeticamente il problema attualissimo della enorme diffusione di forme di religiosità, che ognuno si crea a sua propria misura e soddisfacimento, appunto "fai da te", restandone poi inesorabilmente vincolato fino al proprio annientamento.
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bugaz
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venerdì 18 marzo 2005
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un prodotto caratteristico. una ventata di nuovo
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In bilico tra un mondo poetico e un action movie, il film si può dire discretamente riuscito. Ottima la trovata del samurai moderno, ma la sceneggiatura non sfrutta a pieno le potenzialità della storia, e così va a finire che il film non decolla.
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clark
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sabato 27 marzo 2004
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111 minuti di poesia
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UN CAPOLAVORO,UN VIAGGIO INTENSO NELLA POESIA CHE IL CINEMA (RARAMENTE)RIESCE A REGALARE! GRANDISSIMO FOREST EMOZIONANTE SILVA. DA RIVEDERE PIU' VOLTE.
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