stefania callisto
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lunedì 22 ottobre 2007
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passione e morte
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Capolavoro,o quasi, del regista Bernard Rose.
Russia 1800.Anna,sposata con un magistrato rigido ed anziano,conduce una vita morigerata.Amante della famiglia e del figlio, non ama civettare, ne avere degli amanti,com'era uso nell'epoca in cui i matrimoni erano contratti giuridici vantaggiosi.Ma, come tutte le donne del suo rango, frequenta le feste della buona società.Proprio durante un ballo conosce Vronsky,ufficiale ardimentoso,bello e non sposato.Comincia così la storia di Anna, che fugge il suo corteggiatore,fugge il ballo, fugge il suo destino.Ma,si sa le cose non si fuggono ,si affrontano,altrimenti possono sorprenderci e sovrastarci.Così è per Anna,la fuga ingigantisce il ricordo, la timidezza di chi non è avvezza al gioco le impedisce di essere chiara con Vronsky e sopratttutto con se stessa.
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Capolavoro,o quasi, del regista Bernard Rose.
Russia 1800.Anna,sposata con un magistrato rigido ed anziano,conduce una vita morigerata.Amante della famiglia e del figlio, non ama civettare, ne avere degli amanti,com'era uso nell'epoca in cui i matrimoni erano contratti giuridici vantaggiosi.Ma, come tutte le donne del suo rango, frequenta le feste della buona società.Proprio durante un ballo conosce Vronsky,ufficiale ardimentoso,bello e non sposato.Comincia così la storia di Anna, che fugge il suo corteggiatore,fugge il ballo, fugge il suo destino.Ma,si sa le cose non si fuggono ,si affrontano,altrimenti possono sorprenderci e sovrastarci.Così è per Anna,la fuga ingigantisce il ricordo, la timidezza di chi non è avvezza al gioco le impedisce di essere chiara con Vronsky e sopratttutto con se stessa.Ed è giocoforza cadere,cadere nell'adulterio esplicito e scandaloso.Vronsky è senza dubbio innamorato,ed Anna che dell'amore passionale non sa nulla ,si butta a capofitto nell'avventura.Tutto però potrebbe ridimensionarsi,il marito perdona ed impone la virtù coniugale,Vronsky ha conquistato una donna bella e seria e può essere soddisfatto,la famiglia copre e perdona.Dopotutto ad Anna non rimarrebbe che chiedere scusa e ritornare alle sue sicurezze,magari ricordando in silenzio o forse dimenticando la passione.Ma non sarebbe Tolstoj, non sarebbe il romanzo russo per eccellenza e soprattutto non ci insegnerebbe niente.Dunque Anna va avanti, si
convince che c'è un futuro,non vuole rientrare,vuole la sua occasione,amore e morte, amore per sempre.Fugge così all'estero con Vronsky,abbandona tutto, solo loro due vivranno,si ameranno ,saranno felici.Per un pò funziona,la passione divora,impera, unisce,addolcisce il dolore del tradimento,e la paura del futuro.Poi succede una cosa non prevista ,Vronsky si annoia!Anna
percepisce il suo cambiamento,di giorno in giorno .Intelligentemente lo lascia andare ai balli ,a teatro,mentre lei,bandita come una donna di malaffare deve starsene a casa,
segregata.La sua vita senza Vronsky è finita. Come adultera potrebbe unirsi a quelle donne equivoche,che sono in realtà cortigiane di lusso,oppure abbandonare la buona società e rifugiarsi in un convento,lontana ed abbandonata da tutti.Non c'è pietà per una donna che lascia marito e fglio ed Anna ora lo comprende bene.Vronsky invece può e deve andare avanti, una conquista per un giovane ufficiale è un fiore all'occhiello,e lui ne esce comunque rafforzato.Anna è un peso per lui, bella, immamorata,ma oramai conquistata deve farsi da parte.Se fosse un'altra lo farebbe,se avesse capito il gioco della vita,per lo meno di quella vita ottocentesca,lo farebbe.Ma Anna vuole di più, vuole smettere di soffrire,è stanca ed è una russa.Si uccide, ma è già morta dentro.Prima di morire chiede perdono al Signore.Il film si conclude con il pentimento di Vronsky, che si arruola volontario.Ottima trasposizione del romanzo di Tolstoj,direi la migliore,moderna ,dinamica, essenziale,con ottimi attori ed una regia introspettiva al punto giusto.Bella da morire la fotografia,curate scene e costumi,colonna sonora maestosa per una storia che vorremmo si concludesse diversamente,e che comunque offre ancora tanto.da comprare.
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fabian t.
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sabato 11 febbraio 2012
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eros e tanatos
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Realizzato con lodevole perizia nelle scenografie e nelle musiche, nonché nella fotografia, il film di Bernard Rose delinea i personaggi del romanzo di Tolstoj in modo semplice ed efficace, realizzando una versione corretta e abbastanza impeccabile della nota tragedia romantica di Anna Karenina e della sua sfortunata vita. Ad abbassare però il livello del film, purtroppo, nonostante le ottime prove recitative degli attori, è un montaggio esageratamente frettoloso e tagli narrativi fin troppo evidenti, il che rendono il tutto non perfettamente equilibrato e approfondito. Un vero peccato, probabilmente colpa di una produzione troppo preoccupata di presentare un prodotto il più possibile fruibile piuttosto che un'opera di largo respiro e curata anche nei dettagli.
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Realizzato con lodevole perizia nelle scenografie e nelle musiche, nonché nella fotografia, il film di Bernard Rose delinea i personaggi del romanzo di Tolstoj in modo semplice ed efficace, realizzando una versione corretta e abbastanza impeccabile della nota tragedia romantica di Anna Karenina e della sua sfortunata vita. Ad abbassare però il livello del film, purtroppo, nonostante le ottime prove recitative degli attori, è un montaggio esageratamente frettoloso e tagli narrativi fin troppo evidenti, il che rendono il tutto non perfettamente equilibrato e approfondito. Un vero peccato, probabilmente colpa di una produzione troppo preoccupata di presentare un prodotto il più possibile fruibile piuttosto che un'opera di largo respiro e curata anche nei dettagli. Comunque un buon film da seguire fino ai titoli di coda, in cui continuano i dialoghi del film sino alla conclusione per bocca dello stesso autore.
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crimie
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lunedì 1 ottobre 2012
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una sophie marceau che fa sognare
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una versione patinata, discreta, mai volgare ed emozionante del capolavoro di tolstoj. Sophie Marceau, con la sua angelica bellezza, interpreta in modo impeccabile la disperata Anna. Il film scorre piacevolmente, senza picchi, nè cali e con alcune sequenze davvero toccanti. Magistrale la scena del suicidio: viene vissuto da Anna come un tuffo, come quando era solo una bambina. Altrettanto efficace allo scopo di meglio spiegare lo stato d'animo della protagonista, è l'immagine di lei che cerca di imboccare una bambola, ad illustrare la sua nolstalgia del figlio che la sta portando velocemente alla follia. Raccomando il film per trascorrere rilassatamente una serata col proprio partner
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